Chapter Twenty-Six: Stop Lying




Quel sabato mattina Aprilia si stava godendo un pomeriggio al sole, con la testa appoggiata sulle gambe di Amanda, che chiacchierava amabilmente con Hermione, Ginny e Luna. Tirava una brezza molto fredda, e a breve le ragazze sarebbero rientrate al castello, per trascorrere il resto della giornata in Sala Grande, insieme agli altri.

-Di che blaterava Lavanda Brown a Divinazione?- Chiese Hermione mentre si esercitava in un incantesimo di Trasfigurazione a gambe incrociate sul prato.

-Da quanto ti interessa ciò che dice la tua rivale in amore?- Sogghignò Ginny.

-Non è la mia... rivale in amore. E non mi interessa quello che dice, ma mi ha dato talmente tanto fastidio che non ho potuto fare a meno di darle retta. Parlava di un Ballo?-

Aprilia prese un grande respiro "Basta con i balli." pensò seccata.

-Forse di quello di Halloween. Voi ci andate?- Chiese Amanda.

-Io sì-

La risposta immediata di Luna fece voltare tutte le ragazze verso di lei.

-Neville me lo ha chiesto un paio di giorni fa, dopo Babbanologia.- la bionda ampliò il sorriso serafico -Sembrava molto contento che avessi accettato.-

-Secondo me Ginny sarà invitata da quel Grifondoro, come si chiama... ah sì! Sean Finnigan!- Disse Amanda, convinta, mentre passava le dita fra i capelli di Aprilia.

La Weasley tirò fuori la lingua -Merlino, spero di no! Anche perché Dean potrebbe ucciderlo senza troppi ripensamenti.-

-Gli piaci?- Chiese ancora la mora. Ginny scrollò le spalle.

-Siamo stati insieme, a dire il vero.-

-Ma qualcosa mi dice che non ha funzionato, erro?-

Ginny si morse la lingua, guardando altrove, mentre Hermione parlò per lei.

-Sta solo aspettando che un certo ragazzo con una certa cicatrice faccia il primo passo.- Ghignò, mentre il suo incantesimo andava a buon fine, e la palla davanti a sé mutava forma in una grossa zucca arancione.

Ginny, più rossa dei suoi capelli, ribatté a tono -Almeno io lo ammetto. Chi è che se lo sta facendo invece scappare per una ragazza più odiosa del suo stesso nome?-

-Calma ragazze- ridacchiò Amanda -l'amore è sempre una faccenda complicata, e ognuno ha i suoi tempi. Non si deve essere forzati a confessare il proprio affetto, altrimenti le cose potrebbero andare nel verso sbagliato.-

Le dirette interessate la guardarono -Invece te, Amanda? Ci vai con qualcuno?-

La mora alzò le spalle -Ammetto di aver ricevuto alcuni inviti- Aprilia tossì, borbottando "alcuni?" -..ma semmai ci andrò preferisco essere in compagnia di voi, o comunque di qualche amico. Per il momento non voglio sentirne nemmeno l'odore, dell'amore.-

-Come sono i ragazzi a Durmstrang?- chiese Luna, guardando poi Hermione -Sono tutti come Krum?-

-Per favore non ritiriamolo fuori.- la Grifondoro si guadagnò un pugnetto sulla spalla da parte di Ginny.

-Ah, sei te la ragazza di Hogwarts che è stata con Victor. E su per giù sì, sono tutti su quel livello di affetto, se così si può chiamare. Molto fisici, per nulla sentimentali, e soprattutto pieni di pregiudizi. Ma poverini, non è colpa loro.-

In seguito gli occhi della combriccola si poggiarono tutti su Aprilia, che ascoltava senza dire una parola, proprio per non essere interpellata.

-Piccola Miss, qua nessuno fugge dall'Inquisizione. Te con chi ci vai?- Disse Hermione, maliziosa.

-Inquisizione? E che roba è?- Chiese Ginny.

-Un Tribunale che nel 1500 circa indagava e puniva gli eretici che andavano contro l'ortodossia cattolica- sbadigliò Aprilia, stiracchiandosi, e sperando di cambiare discorso.

Ginny, Luna e Amanda aveva un'aria parecchio confusa, ma Hermione e Aprilia non ci fecero caso, giustificandosi con la frase "E' roba da Babbani".

-Inutili lezioni extra scolastiche di Babbanologia a parte, hai un cavaliere?- Chiese Ginny, curiosa.

Aprilia scosse la testa -No, non ce l'ho, e mi va benissimo così- "Anche perché andare con qualcuno che non fosse Draco era fuori discussione, per il bene suo e soprattutto per quello del cavaliere, che si sarebbe ritrovato con un apparato genitale in meno se anche solo avesse provato ad invitare Aprilia al ballo".

-Questione di tempo, prima che qualcuno non te lo chieda. Per esempio, c'è quel ragazzo robusto, alto, Grifondoro, che tra l'altro è entrato proprio quest'anno, l'avrai visto alla piccola Cerimonia dello Smistamento, un mese fa. Ti guarda da quando sei entrata a far parte della squadra di Quidditch.-

-Intendi Anthony Mac Lee? Quello con la mascella che sembra che gli hanno infilato una cassetta di mogano in bocca?- Aprilia incrinò le sopracciglia.

-Guarda che è un ottimo Cacciatore.- La invogliò Ginny.

-Ci vuole più di questo per attirare la mia attenzione.- Aprilia si alzò, sgrullandosi di dosso la terra che aveva sul mantello, e recuperando la propria tracolla.

-Dove vai?- Chiese Amanda, osservando l'amica avviarsi verso il Castello.

-Ho trovato altri testi di Chateaubriand, solo che sono in francese, e mi serve un po' per tradurli.-

-Da quando sai il francese?- le gridò dietro Ginny.

-Da quando capisci che parlarlo ti fa diventare snob davanti ai Purosangue, e che così li puoi evitare più facilmente!-


---


-Quella vita, che m'aveva sulle prime sedotto, non tardò a diventarmi insopportabile. Quel ripetersi delle medesime idee mi stancava. Mi misi a scandagliare il mio cuore, a domandarmi che cosa desideravo. Non lo sapevo; ma a un tratto credetti che i boschi sarebbero la mia delizia. Eccomi in un subito risoluto di terminare in un esilio campestre un corso di vita appena cominciato e nel quale avevo già divorato dei secoli.-

Aprilia non sapeva da quanto stava scrivendo, ma era certa di aver perso la cognizione del tempo, come suo solito. Non poteva farne a meno: pur essendo terribilmente deprimente, da un certo punto di vista, Chateaubriand la riportava a quando quei testi li leggeva insieme ad Ofelia. La riportava alla sua amata felicità, ai suoi ricordi felici, ai momenti leggeri che trascorreva insieme a lei. Momenti che mai più si sarebbero riproposti, e che doveva quindi ripercorrere ogni giorno con la memoria, al fine di non perderli definitivamente, come invece era successo con lei.

Improvvisamente una presenza si fece largo al lato destro del suo viso, insieme ad uno schiocco sulla sua guancia: sorrise, ma poi si guardò intorno, non vedendo anima viva a parte Draco, che aveva appoggiato il mento sulla spalla della ragazza.

-Cerchi del pubblico, Morgan?-

-Che ci fai qui?- chiese lei, stirando la schiena e tirando uno sbadiglio, che coprì con una mano.

-Cerco una migliore accoglienza.-

Draco si sedette vicino a lei, e con una mano sulla spalla la invitò ad avvicinarsi, cosa che lei fece con grande piacere. Unì le loro labbra, e lei appoggiò una mano sulla sua guancia, poi alla nuca, dove i capelli corti del ragazzo le solleticarono il palmo. Approfondendo il bacio, Draco fece strisciare una mano sulla coscia della giovane, e lei gliela schiaffeggiò.

-Aia!- si lamentò a contatto con le sue labbra.

-Tieni le mani a posto, Malfoy. Siamo in una Biblioteca, e Madama Pince potrebbe sbucare fuori da un momento all'altro.- Sorrise baciandolo un'altra volta a stampo e ritornando sulla sua pergamena.

Draco osservò il piano di lavoro della ragazza, e, facendo scivolare la mano dalla spalla al suo fianco, la strinse.

-Che cos'è?- fece, incuriosito.

-René, un'opera di uno scrittore francese.- Aprilia indicò il tomo del quale stava traducendo un passaggio sulla pergamena.

-E perché la stai traducendo?- Draco prese la pergamena in mano, iniziando a leggerla.

-Non lo so- mentì lei -Per tenermi in esercizio col francese, forse.-

Draco levò gli occhi dalla pergamena giusto per osservare la Corvonero, che invece aveva abbassato lo sguardo verso il libro polveroso.

-Mi sento ingannato.- disse lui, ad un tratto, guardando gli scaffali davanti a sé.

Aprilia non rispose, ma si limitò a commentare sottovoce -Esagerato.-

-Mi sento di averti detto tutto, ma allo stesso tempo, sento che tu non sei stata del tutto sincera con me. E non lo sei nemmeno ora.- Aprilia sentiva il suo sguardo pesarle sulle spalle.

-E' che... è difficile. E non sono abituata a farlo.-

-E' una prerogativa dei Serpeverde essere invicibili nel mentire, Morgan. Sicura di non aver sbagliato Casa?-

Aprilia scosse la testa, afferrando quell'opportunità per cambiare discorso.

-Sicura. Non mi piacciono i serpenti. Sembrano inermi, ma quando meno te lo aspetti si saltano addosso- lo guardò colpevole -e ti mordono.- Concluse, intendendo la pessima abitudine della Serpe di morderla per controllarla. Non che le dispiacesse.

-Ti prego smettila di adularmi, o arrossirò.- La schernì Draco, baciandola, appunto, sul collo.

Ormai il suo marchio era completamente sparito, e sembrava intenzionato a marcare nuovamente il suo territorio, come d'altra parte, anche Aprilia avrebbe voluto fare.

-Non pensare che avendo cambiato discorso me ne sia dimenticato, Morgan.- il ragazzo salì verso il suo orecchio, leccandone il lobo, poi l'arcata -Lo riprenderemo quando meno te lo aspetti.-

Al fine di smorzare quell'atmosfera di leggera tensione, Aprilia alzò le spalle -Mi fai il solletico, Malfoy.- e si allontanò leggermente, osservando il sorriso soddisfatto del biondo.




nota autrice

mi stupisco che ci siano dei tesori che ancora leggono le cazzate che scrivo
vi amo non so cosa dire non sapete quanta felicità mi date ogni volta che lasciate una stellina o un commento❤️
comunque nel "breve" lasso di tempo in cui sono stata assente da wattpad mi sono ritrovata completamente assalita dalle novità
per esempio CHE È IL PREMIUM
SIAMO SU SPOTIFY E NON ME NE SONO ACCORTA CHE È STA COSA
MO WATTPAD VA A SOLDI
PECUNIA
DANARI
GEMME
SPIEGATEMI PERCHÉ NON CAPISCO

con amore e affetto avril :v

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top