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"Di cosa volevi parlare?" chiese, poi cominciò a togliersi i vestiti e buttarsi a letto.

Sentii il calore dell'imbarazzo avvolgermi completamente, mentre lui si spogliava rimanendo solo con i boxer.

"Per questo genere di discorso ho bisogno che tu sia un po' più vestito" sussurrai, sorridendo leggermente.

Lo vidi tirare di poco le coperte e stendersi a letto, senza realmente ascoltarmi.

Lo guardai male e lui lo notò, così si copri interamente con il piumone leggero, fino ad arrivargli sotto al mento.

"Che c'è? Sono coperto" aveva detto, prima di cominciare a ridere.

Incrociai le braccia al petto mentre mi avvicinato al letto e provavo a sembrare seria, però a causa delle sue fossette pronunciate, il mio piano fallì miseramente.

"Tanto lo sai che non sai essere seria" aveva sussurrato lui, prima di tirare la coperta sulla sua testa con un movimento brusco.

Rimasi per qualche secondo allibita dalla sua scelta, facendomi capire che stava provando a scappare da quel tanto temuto discorso.

Ci furono pochi istanti di silenzio, dopodiché decisi di avvicinarmi al suo viso e con un movimento veloce, togliere la coperta dalla sua faccia.

Chiuse gli occhi di scatto mentre provava con ogni sua fibra del corpo ad ignorarmi.

Senza pensarci troppo avvicinai le mie labbra alle sue e le connessi in un piccolo bacio casto.

Sentii poco dopo le sue mani sui fianchi ed essere trascinata sopra di lui.

Un rumore secco si sentì, mentre il corpo sotto il mio veniva come, in precedenza successo a me, quasi inghiottito dal materasso del piccolo letto.

"Fuori due" avevo urlato io, mentre cominciava ridere a crepapelle.

Un'espressione buffa si creò sulla faccia di Harry, mentre si agganciava ai lati del letto, per poter scappare dalla presa del materasso.

Cominciò a ridere anche lui e quello fu come un segno divino, che ci annunciava che non era ancora arrivato il momento per affrontare certi discorsi.

"Adesso dormiremo per terra, cazzo..." aveva sussurrato lui, mentre si alzava dal letto e cominciava a guardarmi.

Mi faceva male la pancia a causa delle troppe risate e capii che con Harry era sempre tutto così facile, perché faceva sorridere anche il mio cuore.

Mi guardava mentre la sua figura si avvicinava a me imponente.

"Darcy, smettila..." supplicò lui, facendo finta palesemente di essere serio, però il piccolo sorriso che si era creato sul suo volto lo aveva appena tradito.

"Harry, fino al giorno d'oggi non ho mai creduto nel Karma, però adesso..." cominciai a dire, però le risate interruppero il mio poco sensato discorso, provai a trattenerle, però nella mia mente rivivevo l'espressione che Harry aveva messo su e non riuscii più a contenermi.

Si avvicinò a me e prese il mio viso tra le sue grandi mani.

Poi, contro ogni aspettativa aveva poggiato le sue labbra sulle mie, in un bacio poco decente.

Sentii essere sollevata da terra e per puro istinto incrociai le mie gambe al suo bacino.

Poggiai le mani come a contornargli il viso, sentivo il suo tocco di fuoco nella parte posteriore delle mie cosce, e quello bastò a farmi perdere la testa.

Sentii essere poggiata contro il muro freddo della piccola stanza, mente spingeva la sua parte intima contro la mia, sentii un gemito roco uscire dalla sua bocca, facendomi eccitare da morire.

"Darcy..." aveva sussurrato sulla mia bocca, mentre un altro gemito scappava dalla sua, come se non riuscisse più a controllarsi.

Dopo aver stretto la presa su di me, si era avvicinato al letto e mi aveva poggiata nella parte che non era ancora rotta, mentre mordeva il mio labbro inferiore.

Mi feci coraggio e lo tirai più a me, mentre poggiavo una mano sul suo petto e la abbassavo lentamente, facendola scendere fino ai suoi addominali perfettamente scolpiti.

Mossi leggermente la mia mano sopra i suoi boxer.

"Cazzo, Darcy..." sussurrò lui subito dopo, mentre spostava il suo volto nell'incavo del mio collo, dove cominciò a succhiare e a lasciare baci languidi.

Gemetti leggermente quando lo sentii trafficare con la chiusura dei miei jeans, lo sentii alzarmi di poco, prima di abbassarli sulle mie cosce, e dopo aver trafficato con essi per alcuni secondi, riuscì a toglierli del tutto, lanciandoli dall'altra parte della stanza.

Mi sentii in imbarazzo e provai a coprirmi con le mani, le quali mi vennero bloccate subito dopo da lui.

"Sei così bella..."Aveva sussurrato, prima di ricominciare a baciarmi fino tagliarmi il respiro.

Mi alzò leggermente la maglietta prima di tracciare i contorni dei miei fianchi con due dita, facendomi venire i brividi e la pelle d'oca.

Sentii la sua mano andare sempre più giù, fino ad arrivare alla mia parte intima e cominciare a massaggiare il mio punto debole sopra le mutandine.

Soffocai un gemito nella sua bocca.

Avvicinai le mani sicura e gli abbassai i boxer, rivelando subito dopo la sua potente erezione di fronte ai miei occhi.

Poggiai una mano intorno ad essa mentre lui spostava con due dita le mutandine e si infiltrava in esse.

Non riuscii a trattenere un gemito quando, senza alcun preavviso, sentii un suo dito dentro di me pompare dentro e fuori.

"Harry..." sussurrai tra un gemito e l'altro, mentre la sua velocità aumentava, sentii il secondo entrare dentro di me ed in quel momento capii di essere fottuta.

Cominciai a muovere la mia mano sulla sua erezione sempre più veloce, fino a quando nella camera cominciarono a sentirsi solo gli schiocchi dei nostri baci e i gemiti che uscivano dalle nostre bocche.

"Harry..." quasi urlai dal troppo piacere, quando capii che aveva appena raggiunto il mio punto sensibile.

"Darcy, mi farai morire" aveva ammesso, prima di assecondare i movimenti della mia mano con il suo bacino e subito dopo cominciai a sentire un liquido caldo cominciare a bagnare il mio ventre.

Non mi servì nient'altro, poiché il vedere l'espressione che si era creata sul suo viso quando lo avevo fatto raggiungere l'orgasmo, aveva fatto raggiungere anche a me il punto culminante.

Sentii un'ondata intensa di piacere inondare il mio corpo, avevo lasciato la presa sulla sua parte intima ed avevo infilato le unghie nelle sue braccia, mentre urlavo il suo nome e vivevo una delle sensazioni più paradisiache di tutta la mia intera vita.

Lo sentii lasciarmi un altro bacio umido sulle labbra, prima di alzarsi da sopra di me e guardarmi con un'espressione indecifrabile.

Gli sorrisi leggermente a causa della vergogna, prima che lui si alzasse i boxer che erano caduti fino alle caviglie.

"Che c'è?" chiesi curiosa, perché non lo avevo mai visto così serio.

Lo vidi sospirare pesantemente prima di osservarmi mentre con attenzione mi alzavo i piedi e correvo in bagno per pulire il casinò che aveva combinato, cosciente che mi sarei dovuta cambiare la maglietta, così senza pensarci troppo la tolsi e la buttai a terra accanto al lavandino.

Sentii dei passi pesanti avvicinarsi a me e quando guardai verso la porta, notai Harry starsene in piedi appoggiato allo stipite della porta.

"C'è che stavo per avere un infarto" rispose lui, dopo aver poggiato il suo sguardo sul mio corpo per alcuni secondi, ed io mi imbarazzai nuovamente, una volta essermi ricordata che avevo solo gli indumenti intimi addosso, eppure non avrei più dovuto sentirmi così dopo aver avuto un tale momento intimo insieme giusto?

Harry's Pov

Più la guardavo e realizzavo che non avevo mai visto ragazza più attraente di lei.

Anche se avevo frequentato un sacco di supermodelle prima di Daisy, non riuscivo a comprare Darcy a nessuna di loro, perché per me lei era l'eccezione, era tutto quello che un uomo sano di mente avrebbe desiderato.

Era la passione pura, la felicità vera, la pazzia e tutto quello che avevo sempre desiderato trovare in una persona.

Ero così tremendamente fortunato ad averla trovata, mai prima di lei avevo incontrato qualcuno che avesse tutte le sue qualità.

Capii che con lei era tutto così facile, mi faceva ridere sempre, non era la tipica ragazza a dieta, la viziata di papà che non si accontenta mai di nulla.

A lei bastava stare con me e ridere delle cose più stupide che ci capitavano.

Aveva questo strano potere di farmi dimenticare di tutto quando mi toccava, mi rendeva fottutamente felice e in quel momento sarei stato capace di rinunciare a tutto quello che avevo per lei, e magari vivere in quello schifoso motel a vita se fosse stata lei a chiedermelo.

Si avvicinò a me con le guance rosse e la pelle del collo leggermente arrossata a causa dei miei baci insistenti.

Mi lanciò un breve sorriso prima di chiudermi letteralmente la porta del bagno in faccia.

Sbuffai sonoramente, quando capii che non l'avrei più potuta guardare.

Sentivo il cuore battere all'impazzata, e la mia mente andare in posti lontani ogni secondo che ripensavo a come aveva urlato il mio nome pochi minuti prima.

A come quel semplice preliminare era stato molto più passionale di tutte le volte che io e Daisy avevamo fatto sesso, tutte messe insieme.

Cominciai a rivestirmi con un sorriso da ebete stampato in faccia, mentre ascoltavo l'acqua della doccia scorrere.

Solo immaginandomi il corpo nudo di Darcy, sentii la mia parte intima indurirsi sempre di più, come se non fossi stato soddisfatto e come se non mi fossi accontentato solo di quello che avevamo appena fatto.

Lei non sapeva che effetto avesse su di me, perché ero sempre stato troppo codardo da ammettere che mi ero fottutamente ed irrimediabilmente innamorato di lei.

Speravo solo di trovare il coraggio di dirglielo, almeno una volta.


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