17

Guardai Harry aprire la porta, con la chiave che ci era stata data alla piccola reception di quel posto che non sembrava molto trafficato, a differenza dei motel di Los Angeles, quello sembrava addirittura abbandonato.

Ero rimasta sorpresa nello scoprire però, che non era stato così caro visto che mi aspettavo dei prezzi esorbitanti, proprio come nella nostra vecchia città.

Avevo insistito nel pagare, ma non c'era voluto niente affinché Harry passasse velocemente la sua carta di credito sopra il POS di cui era dotata la reception.

Lo maledii mentalmente però non aggiunsi altro, non volendo mettere ulteriore benzina sul fuoco, perché eravamo entrambi frustrati e stanchi, e non mi sembrava il momento giusto per rinfacciargli tutte le cose che non mi piacevano di lui.

Lo vidi poggiare le valige in un lato della camera, prima di tuffarsi completamente nel letto matrimoniale, che era la grande attrazione della stanza.

Mi chinai verso la valigia, da dove estrassi un pigiama di satin dalle spalline sottili e dai pantaloncini corti, che mai prima di allora avrei pensato di indossare.

Senza dire nulla, mi avvicinai alla porta del piccolo bagno e la chiusi dietro di me dopo aver acceso la luce tremolante di cui era dotato, mi girai nuovamente per chiudere la porta a chiave, rendendomi subito però conto che essa non fosse presente.

Misi un cipiglio sul mio viso e rimasi in piedi a fissarla per vari secondi, mentre pensieri di tutti i tipi passavano attraverso la mia mente.

"Non entrerà" pensai alla fine, prima di spogliarmi dei vestiti che avevo indossato nelle ultime ventiquattro ore.

Dopo aver tirato le tende di plastica della doccia, avevo lasciato che l'acqua calda scorresse sul mio corpo, facendo in modo che riscaldasse anche la mia anima.

Cominciai a canticchiare qualche canzone che avevo sentito alla radio poco prima nel taxi, provando a cambiare l'umore che non era stato uno dei migliori che avevo avuto nelle ultime settimane, e per un momento mi sembrò veramente di essermi calmata, di essermi tranquillizzata.

Fino a quando una porta non si sentì aprirsi e chiudersi subito dopo.

Spensi l'acqua della doccia e rimasi ad ascoltare.

Sentii Harry canticchiare anche lui, mentre l'ansia cominciava a prevalere sul mio corpo.

"Harry?" chiesi subito dopo.

"Mhmm?" sentii chiedere da lui.

"Perché sei entrato?" chiesi nuovamente, mentre lentamente spostavo la piccola tenda e facevo uscire solo la mia testa, per notare come Harry, mezzo nudo, si stava lavando i denti.

"Mi dovevo lavare i denti" aveva risposto lui, subito dopo aver spento l'acqua del rubinetto ed essersi voltato per guardarmi sorridente.

"Non potevi aspettare?" chiesi spazientita, mentre con la coda dell'occhio potei notare come i miei vestiti fossero stati poggiati per terra, accanto ai suoi piedi.

"Non proprio" rispose lui, mentre mi guardava maliziosamente ed il mio cuore sobbalzava.

Perché l'unica cosa che mi copriva in quel momento era una terribile tenda di plastica, che per quanto mi riguardava, si sarebbe potuta staccare in ogni momento e avrebbe rivelato agli occhi di Harry il mio corpo nudo.

"Puoi uscire per favore?" avevo chiesto speranzosa, provando a non innervosirmi.

"E se non voglio?" Chiese a tono, mentre nella mia mente si susseguivano un sacco di parolacce e bestemmie, mentre provavo a controllare l'ira che mi diceva che avrei dovuto spaccargli la faccia una volta uscita da quel maledetto bagno.

"Harry, per favore..." piagnucolai, mentre nelle mie mani stringevo la tenda con tutta la forza che avevo in corpo a causa dell'ansia che lo stava attraversando.

"Tutto ha un prezzo Darcy..." aveva sussurrato lui, prima di avvicinarsi di qualche passo verso di me.

Mi ero ritrovata subito dopo ad un palmo dalla sua faccia e capii così che se si fosse avvicinato ancora un po', avrebbe visto tutto quello che stavo provando a nascondere.

"Cosa vuoi, Harry?" chiesi al limite della sopportazione, pensando che quello che stava facendo non era affatto divertente.

"Un bacio, e poi ti lascio in pace...giuro" rispose lui, alzando le mani in aria, in segno di resa.

"Perché?" chiesi, ma sapevo che non sarebbe uscita nessuna risposta dalla sua bocca.

Poiché neanche io riuscivo a spiegare il perché provavo tutto quello che sentivo per lui, perché neanche io ero ancora riuscita a trovare una spiegazione logica alle farfalle nello stomaco che avevo sentito quando mi aveva esposto la sua richiesta.

Perché morivo dalla voglia di sentire le sue labbra sulle mie.

Rimasi a pensarci per qualche altro secondo prima di dire "Prometti che poi te ne vai?"

Lo vidi annuire come un bambino piccolo dopo aver convinto la propria madre a farlo mangiare più cioccolata.

"Vieni" sussurrai, prima di vederlo sorridere ampiamente e avvicinarsi a me.

Lo vidi poggiare entrambe le mani sulle mie guance, intrappolandomi nella sua presa.

Lasciò un piccolo bacio sulle mie labbra, che ero sicura fossero screpolate.

Poi si staccò velocemente ed al contrario di come mi sarei aspettata, rimase a guardarmi come un pervertito.

"Hai promesso..." avevo sussurrato io, dopo essermi ripresa dalle sensazioni che quel ulteriore tocco tra di noi aveva scatenato dentro di me.

Lo vidi sospirare pesantemente e sull'orlo di dire qualcosa, solo che non disse più nulla.

Per un singolo momento pensai a come avrei voluto approfondire quel bacio, a come ne avrei voluti altri mille da parte sue.

Nella mia mente risuonarono forte e chiaro le parole di Mery e senza pensarci più di tanto, feci uscire un braccio dalla tenda, mentre con l'altra la tenevo ancora a coprirmi.

Mi avvicinai velocemente verso la sua nuca e lo tirai verso di me con tutta la forza che avevo.

Sentii uno dei ganci che tenevano la tenda in piedi staccarsi, ma non mi importò in quel momento.

Avvicinai il suo viso al mio e appoggiai le mie labbra contro le sue, con una violenza che non mi caratterizzava, ma non mi importò neanche di quello in quel momento.

Morsi leggermente il suo labbro inferiore, chiedendogli l'accesso che mai prima di quel momento avevo avuto e un secondo dopo sentii la sua lingua connettersi con la mia e cominciare ad esplorare la mia bocca.

Lo vidi provare a mettere le mani sul mio corpo, e con un suono secco e a causa della troppa adrenalina di quel momento, sentii la tenda ricadere sopra le nostre teste, mentre le sue labbra continuavano a mangiare le mie.

Sussultai dallo spavento e rimasi con solo un pezzo di tenda a coprire la parte frontale del mio corpo.

Sentii Harry cominciare a ridere mentre si staccava da me con gli occhi ancora chiusi.

"Harry!" urlai, dopo averlo visto aprire per un secondo gli occhi ed osservarmi.

"Esci" urlai nuovamente e lui finalmente decise di assecondarmi, uscendo finalmente da quel bagno e lasciandomi da sola con le labbra gonfie e le guance rosse, a causa dell'imbarazzo che avevo provato nel momento in cui la tenda si era afflosciata su di noi.

Ed io ero grata di aver mantenuto stretta la presa, altrimenti mi sarei davvero ritrovata completamente nuda di fronte a lui.

Anche se avevo capito in quei pochi secondi, che alla fine ero sicura che mi avrebbe vista nuda, perché con un semplice bacio mi aveva fatta ritornare a vivere e respirare per davvero, come se prima di quel momento non avessi vissuto realmente.

Scossi la testa, provando a far scomparire i vari pensieri affollati della mia mente.

Uscii velocemente da quello che ne ero rimasto della doccia e mi arrotolai un asciugamano intorno, capendo subito dopo però, che non mi ero portata il pigiama con me.

Sbattei una mano contro la fronte a causa della mia stupidità, prima di tenere l'asciugamano troppo corto stretto tra le dita, per non farlo cadere.

Ero sicura che ad ogni movimento si alzava e mostrava le parti che stavo provando a nascondere a tutti i costi.

Aprii leggermente la porta per vedere Harry starsene con il telefono all'orecchio e dopo essermi accorta che mi stava dando la schiena, corsi velocemente verso la mia valigia, da dove presi il pigiama che avevo poggiato sopra.

Quando lo ebbi tra le mani, cominciai ad indietreggiare.

Sentivo il pavimento bagnato dal mio precedente passaggio ed io pregai mentalmente solo di non scivolare.

Vidi Harry voltarsi di scatto e farmi l'occhiolino dopo avermi vista con addosso solo l'asciugamano.

"Cazzò" sussurrai prima di tastare la porta del bagno con la schiena, tirai un breve sospiro di sollievo e la chiusi velocemente dietro di me, mentre riuscivo finalmente a vestirmi e ad asciugarmi i capelli.

Una volta uscita però, rimasi sorpresa nello scoprire che Harry non c'era più in stanza, eppure ero troppo stanca per farmi troppo domande.

Così una volta stesa nel letto ed essermi coperta con il piumone, mi ero addormentata leggermente confusa. 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top