Capitolo 4

Non devi combattere troppo spesso con il nemico,altrimenti gli insegnerai la tua arte bellica.

Proust

Alexander's POV

Caleb si è ripreso. Me la sono vista brutta. Credevo mi avesse preso. Quella ragazzina è più forte di quel che sembra, ma avrei dovuto capirlo da quando ha ridotto in quelle condizioni Josh. E' un vampiro abbastanza anziano, e non si sarebbe mai lasciato cogliere alla sprovvista da una principiante qualsiasi, nonostante la sua sbadataggine. Chiudo gli occhi e invio un segnale d'allarme a Derek, che ci raggiunge nel parcheggio sul retro. Oggi è più annoiato del solito.

"Scommetto che c'entrate qualcosa con l'allarme anti-incendio." Dice, senza neanche salutarci.

"E' stata Tania. Lo ha fatto per salvarci." Mormora Caleb, muovendo il braccio guarito. Derek capisce al volo, e la carnagione cadaverica diventa ancora più pallida.

"Allora avevo ragione. Avete incontrato la Cacciatrice."

"Kirsten. E' riuscita a colpirmi." Pronuncio quel nome come se fosse fango. Sono furioso. Tanto. Quella troia deve morire in fretta, prima che si sappia in giro che un'umana è riuscita a ferirmi. E non è neanche della Lega dei Cacciatori.

Che vergogna!

"No, amico. Il giubbotto era mio."

"Sono felice che ti preoccupi per me. In fondo ci conosciamo solo da centosessantadue anni. " Derek è il più giovane tra noi, ma il suo potere è sviluppato ed è utile per rilevare cacciatori. Lui fa una smorfia e controlla il grosso buco dietro la mia schiena. Mi ha rovinato anche la maglietta!

"Credi ancora che sia una preda facile?" dice, ormai rassegnato per il suo giubbotto. Scuoto la testa e mi accendo una sigaretta, felice di non dovermi preoccupare dello stato di salute dei miei polmoni.

"Non l'ho mai pensato, ma dove sarebbe il divertimento altrimenti?"

"Alexander." Tania appare davanti a me, guardandomi male. No! Non un'altra emorragia cerebrale!      

"Che vuoi ancora, Covach?" La strega fulmina Derek con lo sguardo, poi torna su di me, ma questa volta posso notare una nota di preghiera. Interessante.

"Non fatele del male." La sento dire, ma devo chiederle di ripeterlo per capire se stia dicendo sul serio.

"Stai scherzando? Non la lascerò vivere dopo quello che mi ha fatto."

"Tu non capisci. L'ho sentito non appena è arrivata. Un incantesimo di localizzazione. E' la Lega dei Cacciatori. La stanno tenendo d'occhio e lei non sembra saperlo." Quel nome ci fa rabbrividire, ma non più di tanto. Hanno provato molte volte a farci fuori, con l'unico risultato di fungere da cibo da asporto.

"E cosa dovrei fare? Lasciarmi uccidere? Sai cosa ti succederebbe se noi morissimo." La sfido, stringendo le palpebre e allungando i canini. Derek e Caleb fanno lo stesso, circondandola.

"Ecco perché vi ho salvato il culo fin ora, e continuerò a farlo, ma se tu ammazzi Kirsten, la Lega non ve lo lascerà passare." Fa una pausa, leccandosi le labbra. "La vogliono con loro, Alex. Non so perché, ma è abbastanza importante da consumare le energie di una strega per tenerla costantemente sottocchio. E se lei entra a far parte di loro, tu e i tuoi amichetti sarete spacciati, e con voi anch'io." Punta il pollice verso di sé, e io devo ammettere che ha ragione.

"Okay, ma se tenterà ancora di uccidermi, me ne fotterò altamente delle conseguenze." Tania sorride aspramente, togliendomi la sigaretta dalla bocca e spegnendola sotto al piede.

"Grazie." Caccia dallo zaino tre sacche di sangue fresco di ospedale. "Tenete. Questo è quello che vi avevo promesso." Ne lancia una a tutti ed io ci affondo i denti, godendomi la sensazione vischiosa del liquido sulla mia lingua. Zero negativo. Il migliore.

"Sparisci, adesso." Lei non dice più nulla e si dilegua, lasciandoci soli. Non mi va di tornare a scuola, quindi convinco gli altri ad andare al Rifugio, senza dire una parola sull'accaduto. L'orgoglio mi brucia e davanti ai miei occhi si manifesta quella massa di capelli rossi e gli occhi marroni e vendicativi. Chissà perché mi vuole morto. C'è tanta gente che lo vuole, ma lei aveva una determinazione che non ho mai visto. Devo averla fatta arrabbiare parecchio. Alzo le spalle. Non è un mio problema. Non importa cosa dice Tania. Quella ragazzina deve finire tre metri sottoterra.

Arrivati a casa, mi accorgo subito che qualcosa non va. Qualcosa nell'aria, come se qualcuno avesse spostato un pezzo. Rick non ha dato l'allarme, chissà perché. Fermo con un braccio gli altri due, e Derek scandaglia la zona.

"Niente cacciatori." dice, ed io mi avvicino alla porta, spalancandola all'improvviso. Rimango immobile, con la mano sul pomello. La rabbia mi monta dentro e i canini escono senza che li abbia richiesti. Inizio a soffiare senza tregua contro la croce che mi trovo davanti, finché Caleb si mette accanto a me.

"Alex, ma che ti..." Il suo sguardo cade su quello che vedo io, spaziando dalla croce impressa a fuoco sul corpo di fronte a noi, alla corda che lo tiene per il collo. "RICK!"

 Derek e Caleb mi superano, mettendo giù il corpo impiccato di Richard. Non lo hanno impalato, ma quando lo giriamo notiamo che le labbra sono bruciate. "E' acqua santa. Oh merda!" Caleb si prende le mani tra i capelli, mentre Derek va a controllare Josh. "ALEX! CORRI!"  lo sento gridare. Non capisco come sia potuto succedere. C'erano degli incantesimi intorno al Rifugio. Nessuno poteva entrare senza finire bruciato.

"Ehi, Rick. Andiamo, amico." Caleb gli sta sbattendo sul naso una sacca di sangue presa dal freezer in cantina. Il riccio non si muove, ma non è morto. Almeno spero. Li lascio lì e corro su per le scale, arrivando in poco tempo nella camera di Josh. Derek è attaccato alla parete, con lo sguardo terrorizzato. Cosa sta succedendo qui? Quando mi vede spalanca ancora di più gli occhi, e punta il dito verso una massa che non avevo notato prima.

"G-guarda." Mi volto verso il punto indicato e rabbrividisco. Josh è attaccato al muro, con le braccia aperte e i piedi uniti. Lo hanno crocefisso. Ha perso molto sangue ed ha un paletto ficcato nel petto, proprio all'altezza del cuore.

"No." Tolgo l'arma dal suo cuore e insieme a Derek lo facciamo scendere, togliendogli i chiodi dalle mani. "Josh? Joshua?" Lo scuotiamo per le spalle, ma lui non riapre gli occhi. "Non morire! Merda, amico!" Guardo Derek, seduto per terra accanto a me. "Che stai facendo? Chiama Tania." grido, fuori di me. Deve essere stata la Cacciatrice. Quella stronza prima di venire da noi ha fatto una visita ai miei amici. Deve essere così. La prenderò e la ucciderò. La farò a pezzi e brucerò personalmente il suo corpo. Prendo Josh sulle spalle e lo porto di sotto, dove Caleb ha messo il corpo di Rick sul divano.

"Anche lui?" chiede, senza un particolare tono di voce. So cosa ha fatto. Ha spento le sue emozioni temporaneamente. E' illegale, ma lo fa solo quando queste non gli permettono di pensare lucidamente. Io non ho voglia di spegnere la rabbia, né la voglia di sangue che mi ha preso lo stomaco. "E' morto?"

"Non lo so. Aveva questo nel cuore, ma non è bruciato." Di solito quando un vampiro viene ucciso, il suo corpo prende fuoco spontaneamente, ma lui è ancora qui. Caleb lo prende in mano, sporcandosele di nero.

"La punta è in metallo. Lo hanno fatto apposta. Credo fosse un avvertimento, così come la croce impressa con la verbena." Un avvertimento. Li ha quasi uccisi per un fottutissimo avvertimento?

"La farò fuori, Caleb."

"Credi che sia stata Kirsten?" Gli soffio contro, disgustato al suono di quel nome, ma lui fa spallucce. "Tania l'ha chiamata così."

"Sì. Deve essere stata lei. Nessuno era mai entrato qui, poi arriva la rossa e due di noi finiscono impiccati e crocefissi. Non credo sia solo una coincidenza." dico sarcastico, guardando le ferite di Josh che si riformano. Richard ha la forma del cappio intorno al collo, e la croce che sembra impressa a fuoco è ancora lì. Ho paura che non se ne andrà più. Se è così, siamo fregati.

"Ecco Tania." Derek entra sbrigativo, senza guardare nessuno in faccia. Tania fa il suo ingresso preoccupata.

"Derek mi ha detto che qualcuno si è intrufolato qui. Allora?"

"E' vero. Quando siamo entrati, li abbiamo trovati così." Mostro Josh e Rick con un gesto del braccio e Tania si avvicina, studiandoli attentamente.

"Interessante." sussurra, sfiorando la croce sullo stomaco di Richard.

"Cosa è interessante?" Ci voltiamo tutti e quattro verso la porta, dove una ragazzina in shorts e maglietta ci sta guardando con uno sguardo da trovato. Ora ti posso ammazzare nel sonno.
Non sa che sarò io a farla fuori, adesso.

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