Capitolo 29

Non si può scegliere il modo di morire. E nemmeno il giorno. Si può soltanto decidere come vivere. Ora.
(Joan Baez)

Alexander's POV

Come se le fiaccole avessero preso vita propria, la stanza viene quasi illuminata a giorno quando Philippe inizia a parlare. Non capisco cosa stia dicendo. So parlare più di dieci lingue, ma questa non è tra nessuna di quelle archiviate nel mio cervello. Guardo anche gli altri, ma loro fanno spallucce, continuando a guardare la scena raccapricciante. La litania diventa sempre più strascicata e veloce, e vedo Kirsten iniziare a muoversi per provare a liberarsi. Un urlo mi fracassa i timpani e ci voltiamo all'unisono, attirati dal forte odore di sangue che si è pervaso nell'aria. La strega bionda ha in mano un pugnale, e lo sta passando sul corpo della ragazza sdraiata, come se fosse un pennello su una tela. Sento il mormorio farsi più grande e chiassoso, mentre si unisce alle urla di dolore della ragazza. All'improvviso i segni tracciati iniziano a brillare, e il forte odore inizia a darmi alla testa. Dai corridoi arrivano altre urla e rumori di catene. Devono essere dei vampiri rinchiusi. Non ci bado e continuo ad osservare i movimenti della strega, capendo che poi sarà il turno di Caleb. Questa dev'essere l'incisione. Poi verrà la morte. Le fiaccole ardono ancora più alte, e il disegno a cinque punte sul pavimento brilla come i segni sulla ragazza. Ho bisogno di chiudere gli occhi per non rimanere accecato, ma capisco che devo pensare in fretta. Trovato! Ma potrebbe essere rischioso.

Rick, mi senti? Il riccio alza lo sguardo da terra e lo punta nel mio.

Hai idee?

Sì, una. Potrei contattare i ragazzi che sono rimasti in casa. Ci farebbero guadagnare del tempo.

Potrebbero rimanerci secchi.

Lo so, ma non abbiamo altre possibilità. Il problema è che la connessione mentale è indebolita dalla magia. Dovrò usare la traslazione.

No! Alex, non fare cazzate. L'ultima volta che hai utilizzato il tuo potere completo sei quasi morto dissanguato. Non hai mangiato abbastanza.

E' l'unica soluzione. Tanto vale provarci. Se quella troia tocca Caleb prima che io sia tornato, chiamami.

Chiudo la conversazione e mi concentro, respirando profondamente. Non devo pensare alle conseguenze. In pochi secondi la scena davanti a me cambia. Il sotterraneo scompare e io mi ritrovo nella mia cucina. Evvai! Ce l'ho fatta, ma non ho molto tempo. Corro per le stanze, trovando Coraline, Simon e Laurance sul divano, a parlare.

"Ragazzi!" Si voltano verso di me e spalancano gli occhi.

"Alex, che ci fai qui? Dove sono gli altri? E Kirsten?"

"Coraline! Zitta e ascolta. Non ho molto tempo. Non sono veramente qui, ma siamo dei guai. Ci hanno scoperto e siamo stati catturati. In questo momento siamo appesi ad un muro a guardare lo zio di Kirsten che sta cercando di riportare in vita i due Portatori. Siamo in una grotta vicino alla cascata, nel bosco. Fate in fretta."

"Aspetta! Quanti cacciatori ci sono?"

"Ne abbiamo fatti fuori alcuni, ma sono molti. Fate attenzione agli ibridi rimasti." Sento il mal di testa che arriva e la mia percezione della realtà che comincia a svanire. Davanti a me immagini della casa si alternano ad immagini del sotterraneo.

"Alexander, che ti sta succedendo?" mormora Laurance, arretrando. Dannazione! Sto già perdendo la presa.

"Muovetevi, o ci uccideranno tutti. Stanno per far fuori Caleb." Laurance entra in cucina e torna subito con una sacca di sangue, passandomela.

"Puoi mangiare?" chiede, ed io annuisco. Mordo la sacca e mangio in fretta, in modo da recuperare un po' le forze che sto sprecando per la traslazione.

"Aiutateci!" dico, prima di tornare alla realtà.

Kirsten's POV

E' orribile, e io sono impotente. Questo mi fa una gran rabbia. Vedo Crystal incidere Jennifer come se fosse fatta di burro, mentre mio zio parla e parla, ripetendo sempre le stesse parole.

"Risveglia coloro che sono sopiti. Riporta in vita con il sangue dei maledetti coloro che li annienteranno. Fa che essi siano la loro stessa rovina. Ridai all'umanità nuova luce e nuova speranza." Ascoltandole meglio capisco che non sta parlando inglese, ma un'altra lingua che il mio cervello riesce a tradurre tranquillamente, nonostante io non l'abbia mai sentita. Alex sembra aver perso i sensi. È appeso alle catene, con il viso rivolto verso il basso e il corpo molle. Gli altri ragazzi guardano inorriditi la scena ed io punto i miei occhi verso il corpo di Tania. Sta perdendo troppo sangue, e Caleb sembra essersene accorto. La guarda disperato ed io vedo i suoi canini allungarsi a dismisura. Crystal alza il pugnale insanguinato, tenendo l'elsa con due mani. Vedo uno scintillio nei suoi occhi, poi abbassa il pugnale e con un colpo lo ficca nel cuore della licantropa. Cory ride, esaltato, mentre io rimango a fissarla ad occhi aperti. Jennifer non emette neanche un suono. Chiude semplicemente gli occhi e i suoi muscoli si distendono. Dopo un po' il sangue smette di sgorgare dalle ferite e le fiaccole diventano alte e roventi, facendomi quasi sudare per il calore. Noto il pentacolo disegnato sotto ai miei piedi, e vedo la punta indicante Cory e quella indicante Jennifer che si illuminano. La strega pulisce il pugnale sulla sua gonna e poi si avvicina a Caleb, guardandolo con un sorriso cattivo.

"Pronto a morire?" Caleb le sputa in faccia, cercando nuovamente di liberarsi.

"Vaffanculo." Crystal gli mette una mano sulla fronte, facendogli poggiare la testa al marmo bianco. Affonda il pugnale ed inizia a praticare le stesse incisioni sull'addome del vampiro, che però stringe i denti e non emette alcun suono. Non credevo che mi sarebbe dispiaciuto tanto vederlo in queste condizioni, ma, anche se detesto ammetterlo, lui è mio amico. Il sangue nero inizia a colare e i ragazzi si agitano, cercando di spezzare le catene. Noto che i cacciatori rimasti in disparte si stanno mettendo in allarme, pronti a sedare un'eventuale rivolta. Improvvisamente Alexander alza la testa e spalanca gli occhi, annuendo a Richard. Spero che abbia un buon piano. Dio, a cosa mi sono ridotta! Considerare Alex un essere con un cervello pensante. Oh, ma chi vuoi prendere in giro? Lui ti piace! Mi agito sulla sedia e guardo Cory, appoggiato allo schienale. Ha il fiatone e gli occhi sono sbarrati. Oh merda!

"Cory, no. Ti prego, cerca di rimanere con noi. Sei ancora in tempo. Non lasciare che ti schiacci." Lui si volta a guardarmi. I suoi occhi sono un misto tra azzurro e giallo.

"E' troppo tardi, Kirsten." Dice con voce roca, guardandomi serio. Sta faticando parecchio per mantenere il controllo, come se adesso anche lui fosse spaventato da quello che sta succedendo. "Mi dispiace. Non volevo che succedesse tutto questo. Volevo semplicemente che tu tornassi da me e che riprendessimo la vita di prima, quella che mi piaceva. Io... ah!" Soffoca un grido e si piega in avanti, iniziando a sudare. Apre la bocca e vedo i suoi denti cambiare, diventando simili alle zanne di un animale. Mi guarda di nuovo e poi fa un mezzo sorriso. "Ci vediamo, cherie." Giro la testa per non guardare, ma la mia attenzione viene attirata da qualcosa di più orrendo. Tania è sveglia e raccoglie con un dito un po' del suo sangue, unendolo a quello di Caleb, colatole davanti. Inizia a disegnare simboli a sua volta, nascondendosi con il proprio corpo dagli sguardo altrui. La sento a malapena mormorare qualcosa, poi Crystal posa il pugnale e prende un paletto di legno da sotto la gonna. Quando lo alza sento i ragazzi gridare e Caleb chiude gli occhi, voltandosi.

Poi il paletto cala.

Alexande's POV

"NO!" Cazzo! La strega mi guarda e sorride, sfilando il paletto insanguinato dal cuore di Caleb. Lui ruota gli occhi all'indietro e si accascia, smettendo di muoversi. Di parlare. Di vivere. Per la prima volta da secoli mi sento come se mi avessero strappato qualcosa, e lascio che la furia prenda possesso del mio corpo, iniziando a gridare e provando a sradicare le catene con tutto il muro.

"CALEB!" Joshua e gli altri guardano la scena con sdegno, cacciando i canini e minacciando i cacciatori che si avvicinano a noi.

"ASSASSINI! BASTARDI!" grido, fuori di me. Hanno ucciso un mio amico. Hanno ucciso un mio compagno! Davanti ai miei occhi. Gli altri non sono riusciti ad arrivare in tempo. Sono stato troppo lento. Avrei dovuto avvertirli prima, e adesso Caleb è morto e questi mostri hanno completato il rito. Siamo spacciati, e ho perso anche Kirsten. Sbarro gli occhi e seguo la linea di luce che colora la punta del pentacolo che indica Caleb, per poi spostarmi nella direzione di Kirsten. Lei mi guarda a sua volta e una lacrima trasparente le bagna la guancia, cadendo al suolo. Chiude gli occhi e la litania cessa. Lei prende a muoversi come una pazza, gridando per il dolore e lo sforzo di tenere dentro quella cosa. Il Lican ha smesso di dimenarsi da un po', e adesso è come svenuto, abbandonato sulla poltrona. Kirsten invece è ancora agitata e si dimena, aprendo la bocca senza far uscire alcun suono. Philippe guarda soddisfatto la scena, chiudendo il libro e facendo avvicinare la strega bionda a lui. Kirsten lo guarda con odio puro, prima di perdere anche lei conoscenza. La sala cala nel silenzio più totale, interrotto solo dai respiri affannati dei cacciatori, leggermente spaventati. Io continuo a fissare Kirsten, ancora immobile e addormentata. Spalanca gli occhi tutto d'un tratto, mantenendoli in un'espressione dura e inflessibile. Due iridi rosso sangue mi fissano ed io sbatto con la schiena contro il muro. Inizio a tremare incontrollato, guardando gli altri, che hanno la mia stessa reazione. Quella che una volta era Kirsten si guarda intorno, provando ad alzare il braccio. Quando lo scopre bloccato sembra agitarsi, ma la sua faccia è una maschera di calma.

"Benvenuta tra noi, Portatrice di Luce." Dice Philippe, facendo un inchino profondo. La ragazza fa un piccolo sorriso, a metà tra il malizioso e l'innocente, poi la vedo fissare i bracciali di metallo. Con un movimento secco alza il braccio, spezzando il legame che la teneva ancorata alla sedia. Spalanco la bocca e gli altri fanno lo stesso. Non ho mai visto un essere tanto forte da rompere delle catene incantate. Siamo fottuti. Il mio istinto di sopravvivenza inizia a risvegliarsi, e ho solo voglia di uscire da qui e scappare lontano. Kirsten sembra aver intuito i miei pensieri, perché all'improvviso si volta verso di me, con uno scatto improvviso. Sobbalzo e le catene fanno rumore, scavandomi i polsi.

"Alex, sta fermo. Meglio non fare movimenti bruschi." Sussurra Stefano. Guido fa schioccare la lingua.

"Certo. Rimaniamo fermi, così sporcherà di meno!" lo sfotte, alzando gli occhi al cielo.

"Cazzo, dovete sempre litigare? Qui stiamo rischiando di finire come Caleb!" mormora Joshua, con l'odio nella voce. Funziona, perché i due si zittiscono e abbassano la testa, tornando a guardare la scena. La Portatrice si alza e cammina in silenzio, fino ad arrivare davanti al Lican. Afferra i bracciali di metallo e strappa anche quelli, poi avvicina il viso a quello del biondino.

"Svegliati, idiota. Quanto ancora hai intenzione di dormire?" Cory apre gli occhi, sbadigliando e stiracchiandosi. Le iridi azzurre adesso sono diventate di un giallo forte, che brilla a contatto con la luce tenue delle fiaccole.

"Stavo facendo un bel sogno." Si lamenta, alzandosi. Anche lui imita i movimenti di Kirsten, mettendosi le braccia sui fianchi e facendo un fischio di ammirazione. "Wow. Dove siamo questa volta?" Ma cosa...? Sembrano due normali ragazzi. Anche Philippe e un po' scosso, ma si riprende subito e si avvicina con cautela.

"Siete nei sotterranei della quinta generazione della Lega dei Cacciatori. Io sono Philippe Donovan."

"Ci hai riportato tu qui?" chiede Cory, guardandolo con le braccia conserte. Philippe annuisce e i Portatori si guardano a vicenda, prima di inginocchiarsi davanti a lui. "Allora siamo ai suoi ordini, padrone." Dai cacciatori si leva un urlo di vittoria che mi riecheggia nelle orecchie. È fatta. Il rito è stato completato. I Portatori di Luce sono liberi dopo più di milletrecento anni.

"Ottimo. Potete iniziare con il ripulire le prigioni, ad iniziare da quelli appesi lì. Sono il mio regalo di benvenuto." Kirsten alza lo sguardo verso di noi e sorride. In un battito di ciglia è davanti a Stefano, e lo guarda incuriosita, con la stessa espressione di un bambino che guarda un giocattolo nuovo e un po' complicato. Senza dire nulla afferra le catene e le sradica, staccando anche un pezzo di muro. Stefano cade a terra e viene preso per i capelli, messo a faccia a faccia con la Portatrice, che si china su di lui.

Guido's POV

Guardo mio fratello cadere, portandosi dietro metà parete. Kirsten gli prende i capelli e lo guarda negli occhi, continuando a sorridere.

"Dovresti essere onorato. Sarai la mia prima vittima." Stefano alza gli occhi al cielo.

"Scusa se non festeggio, ma preferirei vivere." La Portatrice scoppia a ridere, attirando l'attenzione di tutti.

"Vivere? Tu non vivi. Sei solo un cadavere che cammina." Gli poggia una mano sul petto, all'altezza del cuore. "Senti? Non batte, quindi non ti serve." Spalanco gli occhi quando lei allunga i canini e infila tutta la mano nel petto di mio fratello, che soffoca un gemito e rimane con gli occhi sbarrati. Ci metto qualche secondo a capire cosa è successo, almeno fino a quando non rivedo la mano di Kirsten stringere qualcosa di rosso e immobile. Mio fratello rimane in ginocchio per qualche tempo, poi cade all'indietro, con gli occhi sbarrati. Kirsten guarda il suo trofeo, poi sghignazza e stringe la presa, facendolo esplodere nella sua mano. Uno schizzo di sangue mi colpisce in faccia e sui vestiti, e il corpo di Stefano prende fuoco.

Addio, fratello. Le parole mi rimbombano in testa, mentre gli occhi marroni si chiudono lentamente e il fuoco gli prende il viso, facendolo diventare un nugolo di fumo. Improvvisamente, dopo centosessantadue anni, mi ritrovo senza mio fratello. Solo. Rimango a guardare per un attimo il punto vuoto dove un attimo prima c'era Stefano, sostituito da un grumo di cenere. Non posso fare a meno di pensare che se tornerò a casa non ci sarà più lui. Chiudo gli occhi e stringo i pugni, girandomi dall'altra parte, mentre alcune immagini che credevo di aver dimenticato mi tornano alla mente, facendomi venire voglia di gridare.  Addio, fratello.

Alexander's POV

Come nel mio sogno. Quindi è così che loro uccidono. Strappano il cuore delle loro vittime, e le guardano negli occhi mentre muoiono. Non vedo gli altri ragazzi arrivare, ma non voglio pensare cosa sia successo. Non voglio altri morti sulla coscienza. Stefano finisce di bruciare davanti ai nostri occhi, e Kirsten si pulisce la mano sulla maglietta di Guido.

"Stronza!" sibila quest'ultimo, e lei mette il broncio.

"Oh, era il tuo fratellone? Che peccato." Credevo che adesso uccidesse lui invece lo lascia stare e si avvicina a me con passo calmo.

"Chire, non esagerare." Chire? Deve essere il nome della Portatrice. La ragazza si gira verso Cory, che la guarda con rimprovero.

" Sta' zitto, Adrek. E poi a te piacciono i cani. Ne sento alcuni nelle prigioni, perché non vai a divertirti?" Cory (o Adrek) alza le spalle e scuote la testa.

"Fa come vuoi, ma sbrigati." Lei annuisce e batte le mani, mettendosi davanti a me e prendendomi la faccia con la mano insanguinata.

"Mmm, tu sei anziano. Quattrocento anni, più o meno, e molto potente." Quegli occhi rossi mi inquietano, e ho la faccia sporca del sangue di Stefano. Mi sta per salire un conato di vomito, ma mi trattengo, guardandola dritta negli occhi innaturali.

"Kirsten, ti prego, ascoltami..."

"No, no, no, no. Non ci provare, Flinn. Lo hai già fatto una volta, e non te l'ho ancora perdonata." Stringe di più la presa, ficcandomi le unghie nella carne. Dentro di me urlo, ma fuori faccio uscire solo qualche suono strozzato. Lei si avvicina a me e poggia le sue labbra sulle mie, ma quello che sento è solo un grande disgusto. Quando si stacca il suo sguardo è soddisfatto, come se fosse successo quello che veramente si aspettava. "Rassegnati. Kirsten è morta. Adesso c'è solo Chire."



Un minuto di silenzio per Caleb e Stefano...

...

...

Okay, adesso su con la vita. Non è ancora la fine, più o meno. Purtroppo questa volta hanno vinto i cattivi, e per i ragazzi sembra davvero finita. Il vampiro e il licantropo sono stati sacrificati. Gli altri non sono arrivati in tempo, e Alex ha perso quasi tutto. Guido non ha più una famiglia, e il resto del suo clan sembra scomparso. Cosa sarà successo? E cosa succederà? Secondo voi cosa stava facendo Tania mentre era a terra? Pensateci, e non odiatemi. Anche per me dispiace tantissimo per i miei piccini.

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