Capitolo 15
Nella foto: Guido Accogli, dei Mystic
A volte perdere quello che si voleva salvare può essere la vera salvezza.
(Massimo Bisotti, Il quadro mai dipinto)
Kirsten POV
Afferro la maschera del vampiro con una mano e gliela strappo, gettandola da un lato del letto. "Brooke." Sussurro, trattenendo un conato di vomito. È impossibile. Brooke non è un vampiro. È un lupo mannaro, e mi odia. Lui sorride, togliendomi la maschera.
"Ciao Cacciatrice, ti sono mancato?" Cosa stavo per fare? Basta. È l'ultima volta che proverò a fare la puttana in un locale per vampiri. L'ho detto davvero? Non importa. Cerco di colpirlo nelle parti intime con un calcio, ma lui sembra accorgersene e mette una mano sulle mie cosce. Se solo riuscissi a prendere il paletto nella tasca posteriore...
"Cosa ci fai qui?" Mi dimeno, ma lui è diventato incredibilmente forte. È come avere un macigno di due tonnellate sulla pancia.
"Saldo un vecchio debito." Si siede su di me in modo da bloccarmi, poi mi mostra il rigonfiamento rosa sull'addome. "Ti ricordi? Mi hai fatto tu questa." All'improvviso la scena mi si ripresenta davanti agli occhi, e mi rivedo pugnalarlo prima al braccio e poi allo stomaco. Era riuscito a rialzarsi, ma respirava a fatica. Gli erano rimaste le ultime forze per buttarmi giù da un dirupo.
"Tu non sei un vampiro!" sibilo, cercando una spiegazione plausibile a quello che sta succedendo. Ha una forza inaudita e prima ha usato la super velocità per salire le scale. Lui sorride, mostrandomi i canini umidi.
"Hai ragione. Io sono qualcosa di migliore. Qualcosa che neanche la Lega può uccidere."
"Come fai ad essere ancora vivo?" Metto tutta la forza nelle braccia, cercando di spostarle da sotto il suo bacino. La mia voce esce più arrochita a causa dello sforzo.
"E' una storia lunga. Sappi solo che adesso posso mettere col culo a terra Flinn e la sua compagnia di sfigati."
"Non ci contare. L'altra volta non hai fatto una gran bella figura." Il suo sguardo cambia, diventando più arrabbiato di prima.
"Ma questa volta non ci sarai tu a salvarlo, Cacciatrice." Mi tappa la bocca con la mano e comincia a premere con forza, affondandomi la testa nel materasso. Riesco a malapena a respirare, mentre Brooke continua a ridere. I suoi occhi diventano appuntiti e gialli, mentre la sua immagine diventa sempre più sfocata. "Sogni d'oro, Kirsten." Non riesco più a sentire il mio corpo, pressato sotto il suo, e alla fine mi arrendo, smettendo di dimenarmi.
Alex POV
Stringo in due dita l'ennesima sigaretta, poi la butto a terra insieme alle altre. Madre Natura mi prenderebbe a calci il culo, se solo mi vedesse adesso. Non so perché mi sono rannicchiato su questo albero come un gufo, mentre i miei amici si divertono lì dentro. Ricordo solo di aver visto Kirsten che ballava con un idiota con la maschera bianca, e allora quel locale è diventato troppo stretto per me. Sono uscito per prendere un po' d'aria, e adesso sono qui, solo, mentre potrei essere sopra una ragazza. Perché faccio certe cazzate? Cosa me ne importa se Kirsten ballava con un altro? Meglio. Forse deciderà di andare a trasferirsi da lui e mi lascerà in pace, o più semplicemente scoperanno, lui se ne andrà e lei darà la caccia all'idiota invece che a me. In entrambi i casi, mi va di lusso. Poggio la schiena al tronco dell'albero e faccio pendere una gamba fuori dal ramo, sbuffando rumorosamente. Basta. Io torno dentro.
"Alex!" Uhm? Alzo un sopracciglio e vedo Josh sotto l'albero, con le mani portate a coppa davanti alla bocca. Sembra preoccupato per qualcosa. Forse ha fatto cilecca. Sarebbe epico. Decido di scendere e con un salto sono davanti a lui. Mi sistemo la giacca con una mossa e incrocio le braccia, aspettando spiegazioni.
"Che succede?"
"Ho un brutto presentimento. Sta succedendo qualcosa di grave qui intorno." Il potere di Josh è alquanto strano. Ha una specie di sesto senso molto sviluppato, che gli permette di avvertire quando qualcosa va storto intorno a lui. Può sembrare inutile, invece ci ha evitato parecchi casini. Il giorno in cui Rick è stato quasi fatto fuori da Tania, lui gli aveva detto di non uscire, ma non ha voluto sentire ragioni.
"Cazzo. Avverti gli altri. Io do un'occhiata in giro." Un'altra serata rovinata. Metto le mani in tasca e giro intorno al locale, cercando di avvertire meglio i rumori schiacciati dal suono persistente della musica house. Sono sul retro del Pandemonium, ma ancora niente. Forse Josh si è sbagliato. Sarebbe la prima volta. Alzo la testa senza un motivo, giusto per guardare il cielo nuvoloso, e invece vedo le imposte di una finestra aprirsi, e il ragazzo con la maschera bianca mettere la testa fuori, guardandosi intorno. Mi appiattisco contro il muro, in modo da non farmi vedere. Quello stronzo deve aver finito il suo lavoretto. Lo vedo rientrare, e pochi secondi dopo riaffacciarsi. Questa volta però a qualcosa di diverso, come se stesse curvo sulla destra. Lo vedo saltare fuori, atterrando a pochi metri da me. Ora capisco il motivo della sua postura. Porta qualcosa sulla spalla. Sembra come un sacco, ma quando si muove vedo una massa di capelli rossi ondeggiare nel vuoto. Sbarro gli occhi e il dolore al petto ritorna, provocandomi atroci fitte. Chinandomi in avanti calpesto un rametto secco, facendo rumore. Il mascherato si volta, facendo un sorrisetto soddisfatto quando mi vede.
"Ehi, Flinn." Mi conosce? Sembra vedere il mio disappunto, perché con la mano libera si porta la maschera sulla testa, rivelando quella faccia di cazzo che mi fa salire la rabbia ogni volta.
"Brooke, sentivo puzza di cane bagnato."
"Non ti mettere contro di me, vampiro. Sono più forte delle altre volte." Alzo le spalle, senza credergli.
"Sai solo parlare, cagnolino." Il suo sorriso si allarga ancora di più, poi lascia andare la presa sul corpo di Kirsten, che gli ricade prima sul braccio e poi a terra, rotolando per qualche centimetro prima di fermarsi. "Cosa le hai fatto?" Eccolo qui. Il cattivo presentimento dell'irlandese.
"Quello che tu non sei riuscito a fare. Adesso è solo un problema in meno a cui pensare." Dice con soddisfazione personale, tirando un calcio al corpo immobile. No. Non può averlo fatto. La sento respirare. Il suo battito è ancora debolissimo, ma c'è. Non appena lo sento sorrido sotto i baffi. "Povero Brooke. Fai sempre le cose a metà." Finalmente quel sorrisetto gli si cancella dalla faccia, sostituito da una smorfia di odio.
"Te la sei cercata, Flinn." In un lampo è davanti a me, ed io sono costretto ad indietreggiare. Come ha fatto ad essere così veloce? Apre la bocca, e due canini identici ai miei gli spuntano dalle gengive.
"Cosa cazzo sei?" chiedo, cercando di non mostrare il panico crescente.
"Tu chiamami ibrido. Sarà l'ultima parola che dirai." Tira un pugno ma io mi abbasso, sentendo la sua mano che cozza contro il muro. Vado dietro di lui e lo mordo sul collo, avvertendo un sapore disgustoso nella bocca. Qualcosa di anormale, che non ho mai provato prima. Mi allontano e sputo un grumo di saliva nera a terra, pulendomi le labbra con la mano. Brooke si porta una mano sul collo, macchiandosela di quel liquido nero e rosso. Allora è vero. dentro di lui c'è sangue di vampiro. Con orrore vedo la ferita richiudersi, senza che gli abbia fatto nulla. No. Avrebbe dovuto ucciderlo.
"Chi ti ha ridotto così?" Lui fa scrocchiare le ossa del collo, sorridendo divertito.
"Ero in fin di vita dopo il nostro ultimo incontro. Un tizio mi ha detto che sarei potuto diventare più forte. Volevo ucciderti e volevo vivere, quindi ho accettato. Mi ha portato in un posto strano, e quando ne sono uscito ero un vampiro. Mi sono incazzato, ma lui mi ha detto di provare a trasformarmi. Io l'ho fatto..." Si blocca, senza finire la frase. La schiena diventa curva e i peli compaiono sopra i vestiti. Dopo poco tempo un lupo con gli occhi gialli mi sta fissando, con le zanne in bella vista. "Ecco il risultato." Ringhia, poi mi salta addosso. Sono ancora stordito per quello che ho visto, ma riesco comunque a prenderlo per il collo e a lanciarlo contro il muro. Credo che non sappia ancora controllare i suoi nuovi poteri, e questo gioca a mio vantaggio. Brooke ci riprova, ma io salto su un albero, riuscendo ad evitarlo un'altra volta. Questo gioco sta diventando noioso. Il lupo graffia e ringhia, cercando di raggiungermi sul ramo. Invio un segnale di aiuto a tutti i vampiri nel locale, sperando che arrivino al più presto. "Scendi di lì, Flinn. Ho voglia di giocare." Soffio verso di lui, in un atteggiamento che mi viene spontaneo. Il mio sguardo cade sul corpo di Kirsten, mentre provo ancora ad udire il suo respiro. È sempre più debole. Devo fare qualcosa. Non chiedetemi perché mi sto preoccupando di quella stronza in un momento simile. Non lo so. C'è un rumore di passi e Brooke si ferma, drizzando le orecchie. Riprende la sua forma umana e mi guarda con odio, capendo cosa sta per succedere. "Ci rivedremo, stronzo." Ricambio lo sguardo e faccio un mezzo sorriso.
"Non vedo l'ora, ibrido." Dico, poi corre nel bosco, scomparendo dalla mia vista. Un gruppo di vampiri compare da dietro al muro e annusa l'aria, storcendo il naso.
"Lupo mannaro." Mormorano tra loro. Scendo dall'albero e tutti gli sguardi puntano verso di me, ma si rilassano quando capiscono chi sono. Dalla folla escono fuori i miei amici e i Mystic.
"Stai bene?" chiede Rick, mettendomi una mano sulla spalla. Annuisco, sovrappensiero. Guido, Stefano e Coraline sembrano avere il mio stesso dubbio, il che mi fa pensare che sappiano qualcosa. Meglio tenerli d'occhio.
"Ehi, dov'è Kirsten?" Mi risveglio alla domanda di Coraline, e punto il dito verso il punto in cui Brooke ha lasciato cadere il corpo svenuto.
"E' proprio l..." rimango con il dito alzato e gli occhi sbarrati, guardando il tappeto di foglie secche. Non c'è più niente.
"Alex, cosa stai dicendo?" Tania sembra preoccupata. Forse ha capito cosa è successo. Mi volto verso di lei e lascio che la mano mi ricada pesante sul fianco. I rumori si annullano a vicenda e io mi sento come se stessi in una grande bolla. So che mi stanno parlando, ma io continuo a fissare quel punto vuoto e buio, che prima era occupato da una massa di capelli rossi.
"L'ha presa."
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