Only... Trust Me
Viktor era uscito la mattina presto per andare al lavoro e sarebbe tornato solo la sera tardi, se non addirittura in nottatta.
Era già da tutta la notte che Noel non si sentiva bene ma di certo non voleva disturbare il maggiore per un mal di pancia.
Era da due giorni che sentiva una strana sensazione nello stomaco ma non ci aveva dato peso.
Verso metà mattinata iniziò a sentire molto caldo che non se ne andò nemmeno dopo che si spogliò rimanendo con dei corti e stretti boxer lilla.
Quando lo avevano chiamato per il pranzo, entrando in camera sua dopo aver bussato, rumore che il piccolo non aveva sentito, troppo distratto dal calore e dal dolore bruciante che cresceva dallo stomaco al basso ventre, si era vergognato per la sua biancheria e con molta difficoltà aveva tirato su il lenzuolo.
Il maggiordomo lo aveva guardato con uno sguardo strano, gli aveva lasciato velocemente il pranzo sul comodino ed era sgusciato fuori dalla stanza.
Quello che Noel non aveva visto, però, é che il maggiordomo, Tanaka , aveva chiamato l'ufficio dell'Alpha.
La chiamata era stata rinviata poiché era in riunione e lui evitò di dire a qualcun altro lo stato del piccolo, non si sa mai.
Noel aveva lo stomaco in subbuglio, ma il peggio era il calore. Il calore cresceva sempre di più, gli bruciava la pelle e gli organi, era insopportabile.
Iniziò poi a sentire dolore un po' più in basso. Avete capito tutti dove. E insieme al calore cresceva qualcos'altro.
Portó le mani sul problema, sapeva come fare, non lo faceva spesso ma era pur sempre un ragazzo.
Muoveva e muoveva la mano senza riuscire davvero a soddisfare. Le sensazioni piacevoli che scaturirono peggiorarono solo la situazione facendolo letteralmente bagnare da dietro.
La vergogna durò solo pochi minuti visto che la lucidità iniziò a scemare e senza accorgersene portò le dita a massaggiare la zona che aveva iniziato a dolere. Cercò di far entrare un dito ma visto che non sapeva minimamente cosa stava facendo, nemmeno la posizione scomoda e il corpo scosso da brividi freddi nonostante il caldo non aiutavano.
Iniziò a gemere acutamente, non provava nemmeno a trattenersi, non pensava nemmeno lucidamente.
Erano passate svariate ore e intanto Tanaka aveva richiamato almeno 3 volte l'ufficio del suo capo prima che rispondesse.
Appena appresa la notizia corse verso la sua macchina da lavoro, un Audi color petrolio, per poi guidare fin troppo velocemente verso la sua dimora.
Appena la porta della camera del piccolo si spalancò richiudendosi non appena la figura vestita di nero entrò con il fiato spezzato e gli occhi sgranati.
I loro occhi s'incontrarono. Noel aveva uno sguardo disperato che fece muovere con uno scatto fulmineo il maggiore verso il suo corpo tremante.
Si portò in ginocchio di fianco al letto portando una mano ad accarezzare il dolce viso del minore, e l'altra sul suo stomaco.
"Viktor sei arrivato" la voce dell'omega era un sussurro provato.
"Sono qui" rispose sottolineando l'evidenza, cosa che fece comunque tranquillizzare il minore.
"Ho paura" le lacrime spiegarono dai suoi occhi e il cuore dell'Alpha perse qualche battito.
"Non piangere, sono qui. Ti farò stare bene"
Noel sapeva cosa stava per succedere, per questo dopo le parole non si sentiva affatto rassicurato.
"Non voglio farti stare male, credimi" la voce era colma di sentimento, forse non amore, ma si sentiva che ci teneva.
"Solo... Fidati"
@@@@@@@@@@@@@@@@@
Mega ritardo.
Mi scuso per il ritardo ma da lunedì avrò un po' di esami e sto (cercando) di studiare.
Stavo scrivendo una Larry con texting e tante belle foto.
Fatemi sapere se vi piace
E grazie a tutti
Alla prossima
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top