Faccio solo il punto di vista di Kazuha perché non riesco ad immedesimarsi in Heiji, non mi linciate.

Kazuha era scivolata in un sonno agitato e tormentato nella camera degli ospiti a casa di Heiji..peccato che fosse lì solo per accompagnare quel piantagrane di Heiji che ultimamente era diventato portasfiga quasi peggio di Shinichi, sembrava che gli omicidi li perseguitassero. L'ultima volta il padre di Heiji era stato aggredito e aveva quasi perso una gamba, la madre era stata colpita da una pallottola al braccio...sembrava quasi che qualcuno volesse eliminare le persone a lui più vicine. Uno è un omicidio, due una coincidenza, tre uno schema.

(Hem...si...vi avevo detto che sono in fissa con Teen Wolf...)

E visto che Heiji aveva modo di pensare che lei fosse la prossima vittima voleva tenerla più vicino possibile...e la cosa le piaceva molto, vicino ad Heiji e a quel suo sorriso da piantagrane che non lo abbandonava mai lei si sentiva al sicuro, come se un solo suo sguardo potesse cancellare tutto il male che provava. Anche se aveva paura non le importava nulla, anche se viveva con la perenne consapevolezza che da un momento all'altro poteva morire...anche se non sapeva quanto le restasse da vivere...Heiji era accanto a lei, sempre appiccicato come un ombra ed era felice di poter passare tutto il tempo che aveva con lui, più vicina possibile, perché lui era l'unica persona che le sarebbe mancata, l'unica persona a cui avrebbe ripensato con nostalgia.

La consapevolezza della morte era arrivata qualche mese prima, quando un messaggio anonimo le era arrivato sul cellulare

"Kazuha...tu sei stata selezionata, sei perfetta per il compito che dobbiamo assegnarti. Non provare a parlarne con nessuno o qualcuno si farà male...e tu non vuoi questo vero?"

Continuavano così, i messaggi dicevano cose del tipo "ma come sei bella sotto la doccia"! E lei non poteva dirlo a nessuno, ci aveva provato logicamente, l'aveva detto a Shizuka e il giorno dopo le avevano sparato. Lei aveva provato a dirlo ad Heizo e anche lui era stato coinvolto in un incidente quasi mortale...non poteva dirlo ad Heiji...lo stalker non avrebbe sbagliato il colpo ancora una volta.

-Kazuha!!!- KAZUHAAAAA!!!!- Fu riscossa dai suoi pensieri quando sentì forti colpi alla porta e qualcuno che gridava

-HEIJI!!! CHE È SUCCESSO?!?!?!- rispose con voce allarmata aprendo la porta

-COME SAREBBE A DIRE COSA É SUCCESSO?!?! SONO ORE CHE TI CHIAMO E TU NIN RISPONDI!! NON. PUOI. FARMI. PREOCCUPARE. COSÌ.

Aveva i muscoli tesi e una vena del collo in rilievo, come succedeva solo quando era molto arrabbiato, l'espressione sul volto di lei cambiò e da preoccupata si fece dolce, gli occhi verdi che brillavano di tenerezza, il sorriso si dipinse sulle sue labbra

-PERCHÉ QUELL'ESPRESSIONE!!! COSA C'È DA ESSERE FELICE!!

-Sei preoccupato per me? Lo sai che so badare a me stessa

-NO, NON È VERO!!! E COMUNQUE NON SONO PREOCCUPATO PER TE!! HO SOLO PAURA CHE TU TI FACCIA MALE!!!

-Si chiama essere preoccupati Heiji!!

-Si...bhè, vabbe. Non hai dormito molto stanotte vero?? Hai le occhiaie. Torna a dormire.

Heiji sapeva essere perspicace quando voleva, sapeva quello che era meglio per lei da quando erano piccoli e nonostante si sforzasse di nasconderlo ci teneva molto a lei. Era la sua migliore amica

(Ehm...ehm...no...no.)

Kazuha si chiuse la porta alle spalle, accostandola appena, consapevole che Heiji sarebbe rimasto davanti alla porta della sua camera come era stato per tutta la notte.

Si rannicchiò su se stessa stringendosi le ginocchia al petto e coprendosi con il lenzuolo leggero, troppo leggero visto che rabbrividiva dal freddo. Appena chiudeva gli occhi le si riempivano immagini orrende e macabre, piene di sangue e morte. Strinse le palpebre nel tentativo di scacciarle con il solo risultato di renderle più vivide.

Tremava dalla paura, i brividi gelati le salivano lungo la schiena provocandole la pelle d'oca mentre tentava inutilmente di prendere sonno. Alla fine rinunciò e accese la luce.

-Che succede?- chiese Heiji con la voce assonnata da fuori dalla porta. Sul volto di lei si dipinse un sorriso leggero

-Non riesco a dormire...- disse mentre si sedeva e si portava le ginocchia al petto. Lui esitò un attimo prima di chiedere titubante

-Posso entrare?

-Certo!!- esclamò Kazuha sorpresa dalla richiesta, di solito Heiji non chiedeva il permesso, di solito faceva come gli pareva e basta. Ma stavolta la sua voce tradiva una sorta di tensione malcelata, come se fosse spaventato.

La porta cigolò piano e lui entró nella stanza, sedendosi con la schiena appoggiata alla parete di fronte a lei, mentre la ragazza lo osservava con aria circospetta poggiando la testa sulle ginocchia. Il silenzio calò tra di loro mentre i loro sguardi si intrecciavano, non uno di quei silenzi imbarazzanti da cui vuoi fuggire, ma quei silenzi che ti fanno sentire al sicuro, quei silenzi descritti dai libri...

Nessuno dei due lo interruppe per molto tempo.

L'atmosfera magica però si dissolse quando Heiji distolse lo sguardo mormorando

-Dovresti dormire, domani mattina c'è scuola.

-Non ci vado solo io- rispose lei con gli sguardo che cercava di incontrare quello di lui.

-No...ma io devo fare la guardia...

-Fare la guardia...- sbottò irritata -neanche fossimo nel medioevo. Sei in stanza con me vuoi che non senti se mi portassero via??

-Se mi addormentassi no...sai che quando dormo non sento niente!

-E allora vieni nel letto con me!! Così almeno mi senti se ci sono!!!- l'aveva detto d'impulso, totalmente senza pensare...e adesso?? Abbassò lo sguardo e arrossì violentemente, lui invece era rimasto a bocca aperta, con gli occhi sgranati.

-Kazuha....

-Si..bhe..no..nom volevo dire...ecco...- prese un bel respiro profondo e sollevò lo sguardo in un impeto di coraggio -Si, volevo dire quello che ho detto. Come se non avessimo mai dormito insieme! E poi non ti stó chiedendo qualcosa di scandaloso...ti ho detto che se non vuoi lasciarmi andare puoi dormire accanto a me...devi dormire Heiji! Non puoi stare sveglio tutta la notte!!

Heiji ascoltava il suo farneticare veloce senza capire veramente quello che diceva

-Non devi Kazuha, io posso stare sveglio, non sono stanco...

-Non ti ho mica chiesto di fare sesso!!!- ecco...era stata esplicita...forse troppo perché anche lui arrossì. Ma sembrava quasi che quello che gli stava chiedendo fosse scandaloso. Si spostò a sinistra e si sdraió, mentre lui si alzava piano e si sedeva sul bordo del letto, ciscospetto, come se si stesse avvicinando ad un cucciolo di cerbiatto. Si sdraió piano, con una delicatezza che non credeva possibile, lei era girata dall'altra parte, gli occhi sgranati incapace di credere a quello che stava succedendo.

Quando anche lui si fu accomodato si girò e trovò il suo viso talmente vicino che i loro nasi quasi si sfioravano. Gli sguardi ancora incatenati.

-Non permetterò che ti succeda niente Kazuha, mai. Dovessi rinunciare alla mia vita

-Non dirlo neanche per scherzo. Non riuscirei a vivere neanche un secondo senza di te

-Non fare l'esagerata!!! Sei sempre così complicata!!- eeee...ecco fatto. Addio alla magica atmosfera. Lui portò un braccio a mo di cuscino e si appoggiò mentre con l'altra mano teneva il fianco di Kazuha, lei non riusciva a mettersi comoda, mentre lui sembrava così a suo agio!!

-Sai Heiji, è da tempo che voglio dirti una cosa...

-Dimmi- borbottò lui mezzo addormentato

-..io sono innamorata di una persona, una persona fantastica che mi é sempre vicino, una persona che però non mi nota mai. Mi considera sua amica. Quella persona sei tu, Heiji Hattori. Quella persona che io amo da anni!!

Aveva tenuto gli occhi serrati per tutto il tempo...cercando di farsi coraggio parola dopo parola ma quando Heiji non rispose si sentì come un vuoto nel petto...quando però aprì gli occhi vide che Heiji era scivolato nel sonno, il respiro calmo e regolare le faceva il solletico sul viso.

Per un momento provò qualcosa di simile ad una rabbia omicida però alla fine si rilassó anche lei, sorrise e gli mise le mani sul petto, avvicinandosi ancora di più mentre il braccio di Heiji la tratteneva contro di lui.

-Ti amo Heiji Hattori- furono le sue ultime parole prima di scivolare nel sonno.

-Ti amo anche io- sussurró lui. Ma era troppo tardi. Kazuha era già incoscente.

***********il mattino dopo ************

-Heizo!!! Heizo vieni a vedere quanto sono carini!!!- trilló Shizuka chiamando il marito dal piano superiore. Lui salì e si fermò a guardare nella camera degli ospiti. C'erano Kazuha e Heiji che dormivano stretti l'uno all'altra, i volti vicinissimi, Heiji stringeva a se Kazuha con un braccio mentre con l'altro le accarezzava il volto mentre Kazuha lo abbracciava con tutte e due le braccia

-Si, proprio belli...- commentò lui mentre lo sguardo si posava ovunque tranne su i due ragazzi. Vedere suo figlio così, cresciuto, lo rendeva triste, incapace di accettare la realtà perchè quello era il momento in cui un padre deve riconoscere che suo figlio non è più il suo bambino.

-Sono proprio una bella coppia!!- mormorò Shizuka felice. Ma fece appena in tempo a dirlo che Heiji si svegliò. Posò lo sguardo su Kazuha ancora addormentata e sorrise ma poi vide i genitori sulla porta e si alzò in malo modo urlando

-MA TI PARE NORMALE?!?!? USCITE DA QUESTA STANZA IMMEDIATAMENTEE!!!

Poi sbatté la porta violentemente e continuò

-Nessuno deve sapere quello che è successo. CHIARO?!

-S-si.



Heiji è un mago a rovinare le atmosfere romantiche vero?! XD!!! Comunque, se mi andrà, ogni tanto, pubblicherò qualche altro capitolo di questa storia.

Detto questo...

Correte come il fiume
❤Anna ❤

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