5 (parte 2)
Premessa: dato che è la continuazione del capitolo precedente è ovvio che il punto di focalizzazione (pov) è quello di Damiano
Prendo la mia giacca di pelle nera e la indosso
Esco da quel posto poi mi blocco e mi ricordo di aver lasciato la casacca di là.
Torno indietro e ritrovo Clara ancora seduta per terra con una linea di mascara sulla guancia
« ehy»
« già di ritorno?»
« ho dimenticato questa» la sventolo in aria
« ma bravo»
« ti va di andare a fare una passeggiata? Sai, i giardini di villa Annone sono stupendi»
« va bene, un po' di aria non mi farà di certo male»
Le porgo una mano per alzarsi da terra, la tiro su ed i nostri petti si scontrano
Per un momento ho tenuto le sue mani nelle mie accanto alle spalle.
Poco dopo lei torna in se e sì allontana di poco
La prendo a braccetto e cominciamo a camminare per i piccoli sentieri guardando ciò che ci circonda senza proferire parola
Un freddo vento si alza e fa scuotere gli alberi in fiore, facendo cadere qualche piccolo petalo oppure qualche fogliolina.
Passiamo di fronte al piccolo lago artificiale e ci fermiamo a guardare i cigni che nuotano tranquillamente.
Mi tolgo la giacca e la poso sulle sue spalle.
Mi ringrazia con un piccolo sorriso.
Continuiamo la nostra passeggiata ed ammiriamo i bellissimi pavoni
« sono sempre stato invidioso di questi animali» dico guardando quella creatura
« perché? »
« perché loro posso dimostrare la loro bellezza senza dover essere criticati da qualcuno. Senza problemi mostrano il loro stato d'animo »
« capisco... Lo dici per esperienza personale?»
« già»
« ne vuoi parlare...»
« meglio di no, non mi va di annoiarti con la mia vita»
« tranquillo, go ahead»
Sorrido dopo la sua frase.
L'inglese sentito da lei sembra meno complesso, meno snob.
« sono stato beh... Giudicato dall'apparenza, ma non mi hanno mai dato il tempo di mostrarmi come sono realmente»
Ci sediamo su una panchina« non tutto è come sembra, per me parlare ed aprirmi con gli altri è sempre stato molto difficile, anche se non sembra»
« cosa ti ha sbloccato?»
« la cucina, ovviamente» mi sorride dolcemente
« che ne dici se torniamo indietro? Sta cominciamo a fare freddino»
Dico sfregando le mani.
« ok »
Ritorniamo sui nostri passi, la conduco verso l'hotel e poi dinanzi alla sua porta.
« dovremmo farlo più spesso»
Non trovate il doppio senso please!
« certo, allora... A domani »
Mi dice passandomi la giacca che Afferro
« a domani, buonanotte» le do un bacio sulla mano e mi allontano.
Oggi ho scoperto molte cose su di lei... E questo mi permetterà di magari rivederla una volta fuori
Chissà cosa ci riserva il futuro
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