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Oggi sarà la prima volta che visiterò la Carrara Pastries.
Siamo arrivati tre giorni fa ma siamo rimasti a casa per via del jetlag.
Dopo aver visto la pasticceria abbiamo deciso di andare a farci un giretto.
Sento il vento sbattere contro il casco mentre ammiro la bellezza della zona.
Arriviamo davanti alla pasticceria di Damiano e parcheggiamo la moto.

« allora? Come è stata la tua prima volta?»

« ma Damiano... Ora me lo chiedi?»

« io intendevo la prima volta in moto»

« oddio, l'ironia esiste per una ragione! » lo guardo male mentre ridacchia « comunque tutto sommato è andata bene. Senti proprio la scarica di adrenalina»

« contento che ti sia piaciuto!» si avvicina a me e mi prende il casco. Salda le mani sui miei fianchi per poi guardarmi profondamente negli occhi
« non riesco ancora a credere che tu sia realmente qui»

« invece devi crederci, sono qui, per te Damiano»

« lo so, mi sento cosi fortunato» mi bacia e provo le stesse emozioni provate la prima volta che ci siamo baciati nel tendone.
Le farfalle nello stomaco, come le adolescenti in preda al loro primo amore.

« a questo punto vorrei tornare a casa ma sfortunatamente devo fare un mini turno »

« abbiamo tempo... E poi i turni non te li decidi tu?»

« certo, ma devo essere anche minimamente responsabile e quindi lavorare come tutto gli altri. Sono o no il capo pasticcere?»

« certo che lo sei » prendo le sue guance con entrambe le mani per poi lasciargli un tenero bacio a stampo

« va bene signorina Clara, dopo di lei» mi fa gesto con la mano di entrare in pasticceria tenendomi la porta.
Metto un piede dentro e sento già il calore e la... dolcezza dell'aria presente in quel luogo.
Tutti gli impiegati presenti salutano sorridenti Damiano quando dal fondo della cucina arriva un ragazzo particolarmente somigliante a lui. Stessi capelli, stessi occhi e stesso sguardo misterioso.

« bentornato!» i due si abbracciano sorridenti « tu devi essere Clara! Massimiliano,
piacere » sorride e abbraccia anche me

« piacer mio!»

« Damiano mi ha parlato molto bene di te, è parecchio innamorato e to lo dico perché non l'ho mai visto cosi pieno di vita e radioso come ora»

« oh grazie! Invece a me ha parlato molto bene di te!»

« ma non ti ho detto che è un gran rompiscatole»

« ora ti riconosco!» dice Massimiliano tutto sorridente

« allora, come è andata qui durante la mia assenza?»

« una meraviglia. Abbiamo avuto ordini per torte nunziali come non ne abbiamo mai avute. Anche se uno degli abbatittori ha smesso di funzionare ma l'ho fatto riparare, sta tranquillo »

« mi aspettavo di peggio. Ora andiamo, ti faccio vedere il laboratorio»

« dai vi lascio andare, tanto devo correre perché ho da fare un Croquembouche di un metro!»

« vai muoviti, ci vediamo dopo»

« va bene, è stato un piacere Clara» mi sorride per poi salutare con la mano e scappare dentro la cucina.

« andiamo dai»
Mi spinge delicatamente e attraversiamo la pasticceria.
Appena entrati dentro il laboratorio rimango stupita dalla grandezza e da quanto sia ben attrezzata. Perché mi sorprendo tanto? È una cucina professionale e quasi quasi ho paura al solo pensiero che lavorerò anche io qui dentro.

« allora? Che ne pensi? »

« è fantastica! Sono rimasta bloccata appena mi sono guardata intorno »

« se è perché provi ansia all'idea di lavorare qui stai tranquilla, ci sarò io al tuo fianco»

« questo mi mette ancora più ansia!»

« stai serena» lo dice sorridente prima di darmi un bacio veloce.
« ora vieni che dobbiamo cambiarci»

« dobbiamo? Ma non era il tuo mini turno?»

« no, è il nostro »

« io ti uccido Damiano »

Andiamo  verso una saletta divisa in due parti:una delle donne e una per gli uomini.

« dai vieni »

« ma quello è lo spogliatoio maschile »

« non c'è nessuno oltre a me e poi non hai i vestiti con cui cambiarti»

« detesto quando hai ragione»
Chiude la porta a chiave per assicurarsi che nessuno entrerà mentre ci cambieremo

« ecco tieni »

« ma è la tua»

« lo so, ma non voglio che tu ti sporchi la maglia, poi ne ho un'altra qui »

« mi tolgo la maglia sotto o la lascio?»

« guarda, per me potresti lavorare anche senza nessun vestito ma non siamo da soli sfortunatamente »

« allora lo farò, a casa»

« solo per me?»

« solo per te»
  Si toglie la t-shirt beige e la ripiega.
Mi guarda di sottecchi mentre ridacchia sotto i baffi, cerco di non dare importanza e me la tolgo anche io.
Alza lo sguardo verso il mio volto continuando a mantere il sorrisino malizoso di prima

« che cosa c'è?»

« niente »

« allora vestiti e non guardarmi cosi insistentemente »
Con uno scatto si avvicina a me prendendomi per i fianchi e puntando gli occhi nei miei.
Contemplo l'azzurro di quelle iridi per qualche secondo prima di avere la visione interrotta dato che chiude gli occhi per poi baciarmi.

« scusa per le mani fredde »

« fa niente, che ne dici se ora ci vestiamo  e andiamo di la? per quanto la tensione qui sia alta penso che dovremo fare bella figura arrivando in tempo almeno il primo giorno »

« hai ragione! abbiamo una  Banoffee pie da preparare »

« aiutami ad abbottonarla»
Chiude tutti i bottoni della casacca nera da chef con scritto sulla parte sinistra del petto " Damiano Carrara"

« ti sta un pochino grande eh?» ridacchia « ma sei comunque splendida »
Il bacio a stampo è seguito da una dolce carezza sulla schiena prima di uscire dalla stanza e dirigerci verso il laboratorio.





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Sono mancata tanto tempo lo so. Ho avuto un po da fare con la scuola e con la mia vita.
Non aggiorno da ormai 3 mesi..
Vabbe sono riuscita a pubblicare e niente...
Perdonatemi

Un bacio,

La vostra
Bijou❤

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