21 ( parte 2)
* alcuni giorni dopo*
« ti ho gia detto di no!»
« daiii, ti prego»
« Clara...»
« Damiano...»
« non fare così dai! Sei benissimo che non voglio farlo»
« ti pregoooo» gli accarezzo in modo particolarmente sensuale i capelli e il collo « fallo per me, che mi ami»
« tanto, non sai quanto, ma la risposta resta comunque no»
Mi bacia
« sei proprio uno stronzo Carrara!»
« ti amo anche io »
Sbuffo e mi rimetto a letto.
« non capisco perché non mi lasci guidare la tua moto»
« non te la lascio guidare perché, come tu hai detto, É MIA, seconda cosa non voglio che tu faccia casini»
« uff, ok» « però mi dovrai portare a farci un giro, insieme intendo»
« affare fatto!»
Poco dopo gli squilla il telefono.
Appena legge si allontana e risponde.
Non lo ha mai fatto, ogni volta che parlava al telefono era accanto a me, non si è mai allontanato è questa cosa mi fa venire in mente supposizioni che potrebbero mettere a rischio il nostro equilibrio di coppia.
Poco dopo torna con un viso più sereno
Mi sistemo meglio la t-shirt nera che ho "preso in prestito" dal suo armadio.
« scusa, mi sono allontanato. Lo so a cosa pensavi. Tranquilla, era mio fratello»
« io non pensavo a niente»
« si come no, ti credo» mi tira accanto a sé
« ti conosco fin troppo bene»
« touchè. Comunque tra 2 settimane devo andare a Lucca»
Damiano's pov
« Come mai?»
« sto, anzi stiamo, per diventare zii!»
« e quando pensavi di dirmelo?! Tua sorella, giusto?»
« si, è una femmina, la chiameranno Annalisa»
« sono contento per loro, veramente»
« già anche io..»
Ad un tratto il suo volto di incupisce.
Si rattrista in qualche secondo. Mi fa male vederla così, so che sta soffrendo tanto, nessuna donna o uomo che sia dovrebbe mai sopperire un tale dolore , perdere il proprio figlio.
« è dura restare felici, sai. Certe volte penso che sia sbagliato il fatto che fingo di essere felice, anche se in fondo lo sono. Ho sempre provato a mascherare quel frammento della mia vita»
Le lascio un bacio tra i capelli
« proverai la vera felicità, lo faremo insieme,ma ora devi pensare a quello che stai vivendo ora. Pensi che tuo figlio ti voglia mai vedere così? In queste condizioni, di totale depressione? Io credo di no, l'importante è che ti ricorderai per sempre di lui, ma devi farlo ripensando ai momenti più belli, ok?»
« lo farò»
« lo DEVI fare»
« grazie»
«non ringraziarmi, io dovrei ringraziare te, perché mi fai riflettere sempre su alcuni aspetti della vita, che mi fai provare cose mai provate nei miei 31 anni, veramente, grazie a te »
Rispunta il sorriso sul suo volto cosa che mi fa ripartire il cuore all'impazzata.
Odio vederla triste.
Amo vederla felice.
Amore, Odio... Odio, Amore... Qual'è la vera differenza tra queste due cose? Quali sono le cose che le accomunano? L'odio porta alla violenza, l'amore alla pace, l'odio porta tristezza, l'amore porta gioia. Ma sono entrambe cose che servono nella vita.
Non si può fare a meno dell'amore, certo, ma neanche dell'odio
Mi fa ritornare sulla terra ferma la voce di Clara.
« Damiano, vai tu ad aprire?»
« cosa?»
« Damiano ma ci sei? La porta, cosa secondo te! Hanno suonato»
« oh sì certo, vado» mi alzo e guardo dal visore, non riesco a capire chi sia ma apro, forse è qualcuno che lavora qui.
Apro e mi ritrovo un ragazzo che forse ha più di 25 anni
« si?»
« c'è Clara?»
« chi la cerca?»
« sono Stefano»
Un rumore di piatti che si rompono al suolo mi fa voltare.
La vedo che ha ancora le mani distese nella posizione in cui teneva i piatti.
Ha lo sguardo fisso verso il ragazzo.
« cosa diavolo ci fai qui?»
Appena realizzo tutto quello che sta succedendo mi volto verso di lui, il mio braccio va dritto verso la sua faccia. E come se avesse preso iniziativa da solo, non sto più pensando a quel che sto facendo.
L'ho centrato in piena faccia, ha le mani sul naso per il dolore.
Lo tiro per il colletto della maglia e lo faccio "accomodare"
« dammi una sola ragione per cui non ti dovrei ammazzare qui a mani nude per tutto quello che hai fatto a lei e a suo figlio»
« io la amo ancora»
« tu non l'hai mai amata» stringo i denti e scandisco ogni parola
« tu non sai cosa sia l'amore! L'amore è stare insieme nel bene e nel male, non solo nel bene e quando poi la situazione degenera e si trasforma in male la lasci da sola. Tu non meriti nemmeno di definirti un uomo, capirai un padre, perché sappilo, tu non lo sei mai stato. Il fatto che tu l'abbia messa incinta non vuol dire che sei un padre. Sei solo una testa di cazzo che pensa a se stesso. »
Gli tiro un'altro pugno questa volta sull'occhio destro, almeno porterà un segno per un po' di tempo.
Mi allontano di poco e passo una mano tra i capelli.
Vado da Clara che sta piangendo rannicchiata accanto al divano.
« ehi, cosa c'è?»
« mandalo via, ti prego, non voglio che tu finisca nei guai per un cretino»
« cinque minuti e sarà fuori di qui, dipende poi se sulle sue gambe o su una barella,vedo come mi gira»
« Damiano, fallo per me» dice singhiozzando
« stavo scherzando... Sulla seconda parte» mi alzo e torno da lui
« con quale coraggio sei tornato qui?»
« la rivoglio, lei è mia»
« oh, non dovevi dire quella cosa di fronte a me!» un'altro pungo, questa volta sul suo labbro, che di conseguenza si spacca.
« lei non è un oggetto! Lei non è di proprietà di nessuno, hai capito?»
« sta insieme a te, vero?»
«ah allora ti funziona ancora quella carcassa»
« è proprio una p-» non lo lascio finire che lo faccio cadere a terra.
« non osare dire quella parola a lei, oppure ti faccio tornare a casa nella bara, altro che barella»
Lo alzo da terra e lo faccio uscire dalla suite.
Chiudo la porta a chiave e torno da Clara che sta ancora piangendo.
La prendo e le faccio appoggiare la testa sul mio petto mentre le accarezzo i capelli e la faccio dondolare leggermente per calmarla
« shh, è tutto finito»
« grazie per tutte le cose belle che hai detto sul mio conto.»
« non le ho solo dette, le penso ogni giorno, ogni ora, ogni minuto ed ogni secondo nel quale sto con te. Sei davvero speciale, sai? Sento che grazie a te sto crescendo»
« anche per me è valida la cosa allora» guarda la mia maglia grigia che ormai si è colorata di un rosso acceso « Damiano! Ti sei ferito? »
« non è il mio, è di quel essere»
« aspetta» si asciuga le lacrime e si alza. Prende i lembi della maglia e me la sfila di dosso.
La porta verso il bagno e ci mette su lo smacchiatore
« secondo te si toglie?» chiedo
« se non si toglie non la potrai più indossare a meno che tu non voglia passare per un criminale»
« giusto»
« vedi? Sei riuscito a farmi tornare il sorriso»
« Clara»
« si? » si avvicina a me
« ti prometto che sarò meglio di lui, in tutto»
« tu sei già meglio» sorrido e la bacio.
« devo farmi una doccia, seriamente.»
« vuoi...Che ti tengo compagnia?»
Mi guardo con uno sguardo malizioso.
« ma non avevi»
« passato»
« ah, ma solo compagnia eh»
« si vedrà» sorride e mi spinge verso la doccia
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Spero il capitolo vi sia piaciuto!
Abbiamo finalmente avuto l'occasione di vedere il toscano in versione Bad Boy.
Si ok è sexy comunque.
In ogni caso! Nonostante il #damianofriday sia ormai concluso io sono ancora qui! Quindi! Non è del tutto finito!
Ok mi dileguo e vado a dormire.
Morfeo! Anzi... Martijn! (Lui è mio marito da tre anni mi raccomando) aiutami ad addormentarmi!
Un bacio,
La vostra
Bijou ❤
E Martijn
(P.S. Si legge Martain)
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