16

Rientriamo nel salotto e cominciamo a portare le cose nella sua stanza.
Arriviamo all'ultima valigia, litighiamo per il suo possesso. Alla fine la porta Damiano con in sottofondo le mie lamentele.
Consegno le chiavi alla reception e ritorno nella suite di Damiano.

« un poco impegnativo eh?»

« direi di sì»

« hai un bel po' di cose » dice guardandosi attorno con un mezzo sorriso

« queste sono anche poche! »

« sai cosa ci vorrebbe ora?» dice ritornando con lo sguardo verso di me

«  le coccole?»

« stavo per dire dell'acqua fresca ma vanno bene anche le coccole»

« ah! Ma guarda tu eh»
Si alza e va a sdraiarsi sul divano. Lo seguo « fammi spazio su!»

« ma anche no»

« ma anche si»
Dico prima di spingerlo di poco per farmi spazio
Mi stringe a se con un braccio.

« manca poco»

« già»

« sarà strano andarsene da qui»

« ma almeno poi potremo stare insieme a casa nostra» dice con voce roca

« sarà difficile ambientarmi lì ma questo trasferimento radicale mi farà bene»

« fin quando ci sarò io mi assicurerò che tu abbia solo il meglio. Te lo prometto»

« ed io ti prometto di starti per sempre a fianco. Comunque vada»

« ora però non andiamo avanti con queste dediche se no poi ho finito le frasi per le promesse del matrimonio»

« Damiano, tu sei già proiettato sul futuro?»

« direi proprio di sì»
Ridacchio dopo la sua affermazione
Si alza a sedere e mi guarda direttamente negli occhi
« lo so che il passato ti sta erodendo.  Non riesci a vivere  e la tua vita. Ne vuoi parlare con me? »
Mi prende la mano « io ti ascolterò solo, non commenterò su niente. »
Annuisco

« dopo che abbiamo scoperto di questo problema che Elijah aveva Stefano se ne è praticamente andato via senza dire niente. Ha abbandonato una donna con un bambino malato.
Ho cresciuto quel bambino da sola, con l'aiuto della mia famiglia, certo, ma pensare che ero sempre, perennemente sola in quei corridoi mi fa male.
Elijah doveva seguire delle terapie che non erano affatto poco costose.
Non si è degnato nemmeno di aiutarmi con un euro. Mai.
Fortunatamente un'associazione è riuscita a raccogliere soldi dalla beneficenza.
Le cure stavano procedendo bene quando, all'improvviso lui non si sente affatto bene. Lo faccio visitare d'urgenza , il dottore mi guarda preoccupato e mi dice " signora, la situazione sta peggiorando" sono rimasta sconvolta " mi dispiace veramente tanto dirle questo ma... Vede... Non c'è più niente da fare" lì mi è caduto il mondo addosso. Sono scoppiata a piangere mentre il dottore cercava di consolarmi.
Da quel giorno ho visto Elijah sotto una luce diversa.
Ora avevo la certezza che non lo avrei visto crescere.
Mentre piangevo lui veniva da me e mi prendeva la mano per alzare lo sguardo e guardarlo, lui rideva cercando di farmi tornare il buon umore. Ci riusciva ogni volta.
Poi.. Arrivò quella settimana infernale, Passat interamente in ospedale. Il giorno prima era svenuto, ero nel panico più assoluto.
In quella settimana sarebbe stato il mio compleanno che ho invece passato li, vicino al letto di mio figlio. Vedere una creatura così piccola, così fragile, attaccata alle flebo, in mezzo a quel letto enorme è una delle viste più brutte.
Arriva il giorno 12 gennaio del 2017. Sto tenendo Elijah in braccio e lo sto cullando.
Ovviamente lui è ancora attaccato alla flebo e al macchinario che indica i battiti.
Mi guarda dritto negli occhi, con i suoi stupendi occhi verdi. Mi fa un piccolo sorriso.
Lo stringo di più a me sussurrandogli che andrà tutto bene, che presto saremo tornati a casa. Sapevo benissimo che non era così, ma forse mentire a me stessa mi faceva sentir meglio. Del fatto che non saremo più tornati a casa insieme ne era consapevole anche lui perché un paio di minuti dopo il suono assordante del macchinario irrompe nel silenzio della stanza.
Il vuoto. Ho sentito solo il vuoto in quel momento. I dottori corsero nella stanza, cercarono di prendere Elijah dalle mie braccia ma che io non volevo lasciare. Ho urlato e  detto  delle cose poco belle  ai dottori. Ma non ragionavo più.
Poi una delle infermiere fece quella fatidica domanda che nessuna mamma vorrebbe mai sentire. " L'ora del decesso?"
" 16:23"
Adesso ero certa, ma mi rifiutavo di crederci. Mio figlio era morto fra le mie braccia.
Com'era possibile che il bambino che ho dato alla luce, che ho cresciuto da sola, a cui ho insegnato a camminare, a parlare, a mangiare da solo se ne fosse andato? Nella mia mente risentivo ancora la sua risata.
Lo guardai, era ancora rosaceo, aveva gli occhi chiusi. Il dolce movimento che faceva la sua pancia quando respirava era ormai assente. Gli accarezzai con il dorso della mano la guancia.
Lo presero dalle mie braccia e mi fecero uscire dalla stanza.
Arrivò il giorno del 17 gennaio.
Nessuna madre dovrebbe mai provare il dolore di essere presente al momento del funerale del proprio figlio.
Stefano non ha voluto venire, questa cosa mi ha provocato solo disprezzo e disgusto. Come poteva esserci così tanto menefreghismo in una persona?
Appena finita la cerimonia la gente comincio ad andarsene. Rimasi solo io in quel posto. Mi accasciai a terra provando un forte dolore al petto. Stavo piangendo talmente tanto da farmi male.» raccontai la mia storia singhiozzando.
Damiano mi stringe forte a se con un abbraccio pieno di amore e compassione.

« mi dispiace veramente tanto. Ho paura dire qualcosa di sbagliato ora,sai...»

« tu non potresti mai dire nulla di sbagliato Damiano. » mi prende la guancia e mi lascia un lungo bacio sulle labbra.

« non ti sei meritata tutto questo, credimi, sei una delle persone più splendide, forti e coraggiose che io abbia mai incontrato. E sono onorato di poterti avere al mio fianco» mi dice continuando a tenere la mano sulla guancia e lo sguardo fisso nel mio.

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Today's mood: pounds

Ok. Mi sono un po' commossa scrivendo il capitolo.
Se avete notato nel discorso di Clara ci sono molti punti. Non è che io adoro mettere i punti ma semplicemente sono delle piccole pause durante il discorso.

In ogni caso, non dormo decentemente da due giorni dato che mi sono recentemente fatta i buchi alle orecchie. Una sola parola: soffrimento.

Un bacio,

La vostra
Bijou❤

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