Ciao Stranier*,
sei qui a leggere questo avviso e dunque saprai già che è online una nuova recensione, quella di Captivated - Il sangue e la spada. L'hai letta? Guarda che ti vedo che l'hai saltata come io salto l'insalata nel pranzo di Pasqua perché poi non riesco a mangiare la pastiera. Fammi sapere che ne pensi. Non farmi supplicare, dai. Vai di tua sponte; quando torni mi trovi ancora qui, giuro!

I critici wattpaddiani: gatti vivi o gatti morti?

Stranier*, nel caso tu non te ne sia accorto, benvenut*, siamo su Wattpad.
Eh? Come dici? No, non troverai Hemingway seduto a uno dei tavolini a scribacchiare su un taccuino, non siamo all'Harry's Bar (d'altra parte se fossimo a Venezia il sentore della laguna si farebbe sentire [veneziani all'ascolto, si scherza, naturalmente]). Sì siamo su Wattpad, p̶u̶r̶t̶r̶o̶p̶p̶o̶ ̶o̶ ̶p̶e̶r̶ ̶f̶o̶r̶t̶u̶n̶a̶,̶ ̶c̶h̶i̶s̶s̶à̶,̶ piattaforma dell'internet in cui qualunque pincopallo può entrare, dichiararsi laureato all'Università dei Quattro Venti e diffondere il suo sapere, giusto o sbagliato che sia. Qualunque utente può vestire i panni di Giacomo Debenedetti o Maria Corti, mettere la foto profilo di Alessandro Baricco e millantare conoscenze apparenti grazie all'uso combinato di una buona dialettica e una ricerca google ben assestata.
Un critico wattpaddiano nasce così.

Da loro ho imparato che i refusi di distrazione sono peccati mortali, ma le consecutio a caccia di cervi con Elisabetta [è mia cugina, la Regina, sì] nelle colline della Scozia sono "ok". Ho imparato che il lessico semplice è da adolescenti e quello troppo curato è datato, fa antichità. I miei occhi hanno letto lamentele su mal di testa causati da frasi che - pur avendo una corretta punteggiatura - contengono più di tre virgole, e ciò rende ai critici la lettura difficoltosa. Vade retro, poi, se su trecento articoli indeterminativi maschili ti scappa l'accento in uno solo, se su mille virgole una è attaccata alla parola successiva e non a quella precedente, invece rientra nella normalità scrivere "E'" anziché "È" o "<<>>" anziché "«»".
Dall'altro della loro sapienza mi hanno fatto imparare che una storia d'amore più è tossica e malata, più sarà bella, applaudita e premiata, che i racconti che hanno protagonisti affetti da malattie rare o feticci di ogni genere sono trattate alla stregua di capolavori, ma storie che parlano di violenza, di discriminazione, di lavoro e di mutuo (problemi reali, insomma) non hanno il giusto appeal capace di attirare audience.

Sempre dai critici di Wattpad, però, ho imparato che non bisogna usare gli avverbi solo per riempire gli spazi vuoti, che la punteggiatura non è un optional ma parte integrante dello scrivere (e che i punti esclamativi alla fine di ogni frase fanno chat di Whatsapp con la zia Filomena). Che i capitoli devono nascere per andare a morire con uno scopo, non devono essere mandati al fronte come gli italiani in Russia nella Grande Guerra. Che se i dialoghi suonano strani letti ad alta voce vanno cambiati, che c'è qualche problemino se una dama dell'ottocento si esprime come un comune quindicenne di borgata romana, che se qualcuno ha pubblicato una storia c̶a̶m̶b̶i̶a̶n̶d̶o̶ ̶s̶o̶l̶o̶ ̶i̶ ̶n̶o̶m̶i̶ ̶d̶e̶i̶ ̶p̶r̶o̶t̶a̶g̶o̶n̶i̶s̶t̶i̶ ̶p̶e̶r̶ ̶d̶i̶s̶s̶i̶m̶u̶l̶a̶r̶e̶ che somiglia terribilmente a un romanzo di discreta fama mondiale non si tratta di ispirazione, ma di plagio.

Quello che voglio dire è che i "giudici", i "recensiori", i "critici wattpaddiani" [e badate bene, mi metto anche io nel mucchio] sono persone comuni, che potrebbero come non potrebbero avere ragione. È un po' come il paradosso del gatto di Schrödinger: se chiudi un gatto in una scatola con una fiala di veleno, finché la scatola resta chiusa, non puoi sapere se il gatto è vivo o morto.
Ecco, vedi, Stranier*, questo è proprio un esempio che calza a pennello, perché potresti aver pensato che io me ne intenda di Fisica, e per certi versi è così, ma non fino a questo punto: ho palesemente rubato questo esempio dal telefilm The Big Bang Theory e, se non te l'avessi rivelato, ora sarei potuta apparire ai tuoi occhi come la nuova Fabiola Gianotti, quando la realtà è ben diversa.

Sarebbe sbagliato affermare che ogni critico wattpaddiano è incompetente, ma sarebbe altrettanto sbagliato affermare che ognuno di loro [di noi] lo è.
Io credo – a prescindere dalla competenza – che ogni opinione e ogni giudizio possa lasciarci qualcosa, l'importante è prenderli per quelli che sono: giochi di probabilità [compreso il mio, e l'ho messo in chiaro sin dalla primissima pagina di questo "servizio"]. Ti faccio solo notare una cosa, Stranier*: se qualcuno contesta la punteggiatura del tuo racconto ma ne sa meno di quanto ne sappia tu, ti avrà creato un problema, tuttavia se qualcuno trova un buco nella tua trama grande quanto il cratere del Vesuvio, allora un problema l'avrà risolto.

Il fatto è che potrebbe capitarti il gatto morto che ti esalta con lodi sperticate e̶ ̶l̶e̶c̶c̶a̶c̶u̶l̶o̶ (o che ti affossa con critiche sterili e senza senso), oppure potresti avere la fortuna di trovare un il gatto vivo che ti mette di fronte critiche costruttive capaci di mettere in luce sia i punti di forza che quelli di debolezza del racconto. Il gatto è sia vivo sia morto finché non apri quella maledetta scatola, e la fregatura di Wattpad è che – il più delle volte – non hai la possibilità di aprirla, car* Stranier*.

Di base, però, io penso una cosa, e voglio dirtela anche se probabilmente puzza un po' di unpopular opinion. Se i critici wattpaddiani avessero le competenze adatte per giudicare i romanzi (quelli veri) non perderebbero tempo qui su Wattpad a esprimere il loro parere gratuitamente. Ciò non toglie che ci siano anche le eccezioni, ma se la figura dell'Editor esiste ed è a pagamento ci sarà un perché, non credi?!