🧞♂️ ~ Quello Che Non Accade ~ 🧞♀️
Copertina
Nella sua semplicità la copertina mi piace perché, proprio come la trama stessa di questa storia, non vuole peccare di presunzione e presentarsi come qualcosa di davvero modesto, all'apparenza anche banale, che in realtà non è niente di tutto ciò. Anche l'impostazione basilare e i toni bianco-neri contribuiscono a tutto ciò, per non parlare di quanto sia originale nel suo significato più profondo il titolo. Riassume in quattro parole la vera essenza di tutta la storia. Magari, per renderla un po' più "appariscente" (anche se capisco benissimo che proprio per ciò che rappresenta non voglia esserlo), ci avrei visto bene una frase a effetto, breve e sintetica come tutto il resto.
[8/10]
Sinossi
Quella di Quello che non accade non è una vera e propria sinossi. Somiglia, dal mio punto di vista, più a una accurata analisi che l'autrice fa non solo della sua storia ma anche di se stessa, che in un certo senso suona come una specie di monito per il lettore che si trova a leggere queste sue parole. E anche in questo caso ho trovato la scelta molto originale, anche se chi la legge, naturalmente, non sa esattamente di cosa tratterà quella storia. Questo approccio risulta ancora una volta rischioso ma all'autrice non importa, perché usa un altro espediente per attirare: la promessa di tutto ciò che molti di noi hanno sognato ma mai vissuto, un'avventura che ha dell'incredibile, un amore capace di consumare, quel pizzico di pericolo. Faccio notare soltanto che, nell'ultimo paragrafetto, l'autrice si è scordata un che in "quello non accade non si scorda mai".
[8/10]
Trama
L'intera trama può essere riassunta semplicemente usando il titolo: Quello che non accade. In fondo che cosa fa uno scrittore quando scrive, se non riversare spesso i suoi sogni, i suoi desideri, le sue speranze e le sue paure in quello che racconta? L'autrice lo spiega immediatamente, appena inizia a scrivere, e sebbene inizialmente ci si possa sentire confusi e straniti davanti al suo modo insolito e spacciato di inserirsi nella sua storia, ben presto si viene trascinati dai suoi commenti, che anzi in ogni capitolo si aspettano con trepidazione. Lasciate che vi spieghi con attenzione cosa faccia l'autrice, citando un suo pezzo tratto direttamente dal primo capitolo:
Vidi una classe. Lei era seduta al secondo banco, dal lato che affacciava alla finestra. Dubito che sapesse della mia esistenza, forse gliene hanno parlato qualche volta ma, non la biasimo, non ha abbastanza dati per comprendermi. Lei è Stella. Per quanto si sia sforzata, la mia mente è riuscita a fabbricare solo questo nome, perché lei brilla senza passare inosservata, perché desta l'ammirazione senza accecare. Ce ne sono tante come lei, sono nelle nostre teste insoddisfatte, si allineano e si accostano l'un l'altra in un firmamento di perfezione.
E allora non ho potuto fare a meno di notare i commenti di alcuni lettori confusi, e anch'io inizialmente mi sono sentita tale, perché l'autrice si comportava come se fosse lì in classe insieme alla sua protagonista, come se potesse davvero vederla lì, davanti a lei, e molti hanno confuso le due figure, non capendo più chi fosse chi. Ma lasciate che dica una cosa, tanto a voi quanto alla scrittrice: questa storia non può essere compresa se non letta dall'inizio alla fine. Non basta fermarsi ai primi due, tre, massimo quattro capitoli per capirla davvero. E averla letta fino alla fine grazie alla mia testardaggine, è stata la miglior cosa che potessi fare, perché ho scovato una vera perla di questa piattaforma. Io capisco le brevi recensioni derivanti da scambi di lettura che impongono di fermarsi soltanto ai primissimi capitoli, che naturalmente sono confusionarie sullo stile con cui l'autrice ha deciso di destreggiarsi, ma Quello che non Accade è ciò che è proprio per questo. Perciò trovo davvero difficile e poco utile riassumerne la trama in questo caso, dovrete leggerla per scoprirlo da voi: sappiate solo che Stella è un vulcano di energia e la sua vita, che è come quella di tutti noi ma con quel qualcosa in più che segretamente sogniamo, vi trascinerà in pieno e voi non riuscirete più a districarvene. E l'autrice sarà sempre lì con voi, con i suoi pensieri e le sue considerazioni, spesso anche molto personali, a riportarvi con i piedi per terra, a fare da ponte tra la nostra realtà e quella di Stella. Sarà come essere uniti da un filo invisibile tanto alla protagonista quanto all'autrice e questa è la cosa più importante.
[10/10]
Personaggi
Ho già scritto direttamente all'autrice nei commenti alla sua storia quanto abbia apprezzato la sua capacità di far sentire in modo così vivido le emozioni dei suoi personaggi. La protagonista Stella è difficile da inquadrare, perché sembra essere talmente tante cose insieme che la rendono un personaggio complicato anche nella sua semplicità. Stella è energica e chiacchierona, non riesce mai a stare ferma e odia il silenzio. Sa farsi volere bene e non sopporta di far del male agli altri, ma è anche tanto altro: dietro la sua spensieratezza vi sono vecchie ferite più profonde, come la morte della madre e i suoi rapporti morbosi con il suo ex, eppure Stella sembra una di quelle persone in grado di trovare il lato buono anche dove non c'è. Ma non è detto che questo sia sempre possibile e a lungo andare la storia comincia a prendere una piega inaspettata, a trasformarsi in qualcosa di più, a rompere quel guscio di semplicità insieme al guscio di allegria di cui sembrava essere fatta Stella stessa. Tutti gli altri personaggi, allo stesso modo, sono caratterizzati alla perfezione e ciascuno di loro resta impresso, entra nel cuore e nella mente, e io sono certa che non dimenticherò nessuno di loro. Se proprio devo trovare un difetto, approfondirei maggiormente le caratteristiche puramente fisiche dei personaggi, che un po' sono venute a mancare. A parte quelle di Stella, con i suoi capelli biondi e la pelle diafana, e i chili di troppo della migliore amica Gaia, spesso, se non fosse per le gif a inizio capitolo, si faticherebbe un po' a immaginare i personaggi. Questo è l'unico difetto che ho trovato in questa sezione.
[
8/10]
Ambientazione
In linea generale questo è ciò che è un po' mancato alla storia, ma come vedrete il voto che assegnerò a questa sezione non è basso, per cui significa che il lavoro è stato fatto ma che va soltanto approfondito. Non mi dilungo eccessivamente, perché la sua relativa assenza non ha condizionato il mio gradire la storia, ma se devo analizzarla da un punto di vista puramente tecnico, devo dire che ho trovato le caratteristiche degli ambienti calanti rispetto a quelle dei personaggi. Potrà essere facilmente risolto ampliando le descrizioni e aggiungendo più dettagli.
[7/10]
Grammatica, lessico e stile
Prima di tutto mi complimento per lo stile dell'autrice, che è fresco e a tratti poetico, leggero anche nel suo trattare di temi difficili e profondi e originale nel suo inserire nei momenti giusti e talvolta a sorpresa i commenti dell'autrice stessa. La Grammatica è molto buona, non ci sono errori particolarmente rilevanti, anche se ne ho trovati alcuni che si ripetono spesso in tutti i capitoli e che ho cercato di segnalare sempre: un uso un po' spropositato delle d eufoniche, confusione tra "gli" e "le", qualche accento mancato sulle "e" e altri piccoli errori. Ma il modo di scrivere è semplicemente sublime.
[8/10]
Originalità
Già solo per come è stata concepita la storia è originale. Pensateci: ciò che di per sé vuole dire è noto a tutti, o quasi, ossia il fatto che quando scriviamo, forse anche inconsciamente, poniamo nelle nostre parole un po' ciò che riguarda anche noi personalmente, i nostri sogni e le nostre insicurezze. Un po' come quei genitori che cercano di far vivere ai figli ciò che loro non hanno vissuto, li spingono a fare una determinata cosa perché loro in passato avrebbero voluto farla ma magari non ci sono riusciti, ponendo spesso sulle loro spalle un fardello non indifferente. Ecco, l'autrice in qualche modo fa questo con i personaggi della sua storia, li trasforma in ciò che lei avrebbe voluto essere e gli fa vivere ciò che lei non ha mai vissuto. In fondo noi autori siamo come dei genitori per i nostri personaggi. Ma capite che questo è anche molto personale, in qualche modo significa mettersi a nudo, mostrare molto di se stessi. E l'autrice lo ha fatto, senza paura, non ha temuto di ammettere questo e non si è mai tirata indietro fino alla fine. E questo è secondo me davvero originale, al di là della trama della storia che, pur nascendo come qualcosa di semplice, gira sempre intorno al pensiero dell'autrice.
[9/10]
Parere personale
Ho iniziato a leggere questa storia un po' pervenuta, un po' perché avevo letto la sinossi e non era il mio genere, chi ha letto le mie precedenti recensioni lo sa, non era come mi aspettassi e non capivo dove volesse andare a parare. Poi la storia è cominciata in maniera semplice, i commenti dell'autrice erano particolari e originali, ma a parte questo non capivo ancora cosa potesse avere questa storia di diverso rispetto alle altre. Poteva sapere di qualcosa di già visto, che alla lunga annoia, non coinvolge e non rimane impresso. Quanto mi sono sbagliata. A piccoli passi la storia è cresciuta insieme all'autrice e il mio coinvolgimento è cresciuto con loro, così tanto che alla fine ho faticato a staccarmi. È vero, anche l'autrice ribadisce che la sua storia non vuole essere pretenziosa, ma semplice, più come un esperimento quasi. Eppure questa trama che voleva essere banale, è stata costruita così egregiamente che ha finito per trasformarsi in un tutt'altro e diventare un esperimento assolutamente riuscito. Onirica, un nome così bello, la città immaginaria in cui l'autrice ha deciso di ambientare la sua storia, è in grado di far trasferire la vostra mente lì, con tutto ciò che solitamente non accade, ma che nei libri invece sì, ed è proprio questa loro caratteristica a renderli così speciali. Solo che finalmente ora qualcuno ha avuto la forza di dirlo esplicitamente.
[9/10]
Con un totale di 67 punti rientri nella categoria degli Auror e guadagni 5 stelle. Grazie mille per aver scelto il mio servizio 💞
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