Recensioni Tremende - The Unseen - Lista 6.3


Questa è la mia recensione dell'opera The unseen scritta da martimiuska

La recensione qui presente non intende essere offensiva, è un mio parere personale. Sono caustica, lo so. Ma lo sono sull'opera, non su di voi. Non sono attacchi personali, lo devo specificare perché qualcuno purtroppo fraintende. Potete prendervela, e anche tenervela. Sorry, not sorry.

Let's go!

Grammatica/Ortografia/Sintassi.

Stesura molto scorrevole e abbastanza curata. Occhio perché ogni tanto qualche periodo parte per la tangente e si perde in fiumi di parole, che non mi stancherò mai di ripeterlo, prima o poi ci portano via (cit.).

Cap 1. "La luce del sole... procinto di esibirsi." Otto righe di periodo iniziale per dire che il sole entra dalla finestra e illumina l'armadio. Inizierei subito chiedendo pietà, e anche di tagliare metafore inutili e voli pindarici di parole. Più dritti al punto, please.

Punteggiatura un po' scarna. Ti dimentichi i punti alla fine del discorso diretto, in maniera quasi sistematica. ARRRGH! E non è che con le virgole hai esagerato. Anzi. Spesso se ne sente la mancanza come un bicchiere d'acqua dopo una forchettata eccessiva di polpettone.

Ho notato che ogni tanto inserisci il discorso diretto nel periodo, come se fosse tutt'uno con il resto della frase. Io lo inserirei in maniera un po' più pulita, con gli a capo giusti, le lettere maiuscole (mannaggia), e, se proprio ti riesce, qualche dichiarativo.

Cap 4. "Poi rivolto ai ragazzi «voi cercate di ...»." Uffi.

Poi si rivolse ai ragazzi. «Voi....»

Poi, rivolto ai ragazzi, disse: «Voi..

Inoltre, se metti un dichiarativo, allora puoi mettere virgole, minuscole e quant'altro (cercati qualche dritta a riguardo, in Internet le cose sono spiegate con ogni crisma, anche se c'è un sacco di zona grigia in cui le case editrici hanno l'ultima parola).

Cap 1. "si, sei passata... lavori estivi", fece roteare gli occhi Jess." Il discorso diretto è una cosa. Quello che succede dopo un'altra. Quindi metti un punto alla fine del discorso diretto e poi parti con la lettera maiuscola e una nuova proposizione. Legando tutto in questo modo, oltre al fatto che è scorretto, si crea un mappazzone senza ritmo che rischia di annacquare tutto quanto si dice. Non buono.

Attenzione ai tempi verbali. Mi metti tutto al passato remoto, poi ogni tanto, una badilata di imperfetto che stronca il lettore in corsa.

Cap 4. "Dopo quella sera, (virgola, porco becco) Alana notava (perché imperfetto e non passato prossimo? Notò o iniziò a notare - ancora meglio)... ovunque fosse, mentre solo qualche giorno prima la loro presenza si sarebbe sfumata (??? Che minchia vuol dire si sarebbe sfumata? Stiamo forse facendo un sugo di pesce?  Non lo so. Io cambierei il verbo, perché come significato non ci siamo, ma se proprio vuoi tenerlo - cosa che non farei, lo ribadisco - almeno leva il riflessivo, pietà!) ..."

Il problema dell'imperfetto in questo esempio, è che lo usi per indicare un cambiamento, qualcosa che presuppone un'azione puntuale (ovvero che inzia e finisce in un breve lasso di tempo), sottolineata dal complemento di tempo in testa alla frase, mentre l'imperfetto solitamente veicola più l'idea di un'azione nel suo svolgersi/ripetersi. Forse senza quel complemento di tempo, l'imperfetto sarebbe stato meno stridente, anche se io continuo a preferire il passato remoto iniziò a notare, che combina nel significato il cambiamento, il complemento di tempo e il fatto che l'idea di qualcosa che inizia ha in effetti più valore puntuale di un generico notava/notò. Spero di aver spiegato bene cosa intendo.

Presentazione e sviluppo dei personaggi. 

Devo dire che i tuoi personaggi non sono niente male. Mi stava venendo il latte alle ginocchia a leggere dell'ennesima adolescente complessata che non crede più nell'amicizia. Ma che gli succederà a tutti questi adolescenti? Hanno litigato con l'amico immaginario? Dai, va bene prendere una batosta, che di stronzi è pieno il mondo, ma non è che il passo successivo è il pessimismo cosmico! Si lancia in riflessioni da quarantenne che si è resa conto che sì, in effetti la vita è una merda... e io, boh... perchè? Questa ragazza ha una percezione della pesantezza della vita che non concorda con i suoi anni. Forse è vecchia dentro, come me, eppure a me le sue riflessioni sembrano un pò stonate. Sarò io? Mistero. Poi, invece, miracolo! Nonostante le premesse che non mi facevano ben sperare, la tizia smette la pelle della complessata a vita e diventa un po' più credibile. Timida, riservata, riconosciuta da tutti come tale, ma con un pelo in più di credibilità. Yay!

Gli altri personaggi sono un po' più macchiettistici. L'amico gay che si fa un sacco di seghe mentali per il coming out con l'amica, ma nel frattempo limona con l'altro tizio in giro per il campeggio, boh, sì, molle. Un punto in più per non averlo fatto innamorato di lei. Un punto in meno per averlo fatto bello bello in modo assurdo. Ma cazzo, ma tutti belli devono essere? Non esistono più i tipi? O i ciospi?

Henry è quello che più si distingue dalla massa, per questo suo essere un po' Indiana Jones de noiarti, è un po' più sfaccettato, più tridimensionale. Resta un po' blanda la sua motivazione dietro l'istinto di Indiana Jones, ma risulta psicologicamente credibile. Prevedo un intrallazzo con la protagonista.

Madison è la stronza di turno. Ovviamente le stronze devono essere donne. Ma anche qui potrebbe esserci qualcosa sotto la superficie. Cosa, ancora non si è scoperto. Sospetto abbia mire orizzontali verso Henry che acuiranno la sua caratteristica principale, ovvero la stronzaggine.

Jason è boh. Un soprammobile per ora.

La zia è un'entità aleatoria. Nominata giusto per far capire che in questo teatro di ragazzini, c'è, sì, anche un adulto, scompare non appena citata per dovere, perchè tanto non serve. Chiamarla poi con un diminutivo e senza il canonico zia (e io da zia un pò mi risento), la fa confondere ulteriormente sullo sfondo senza troppo clamore.

Le ragazzine del campeggio, quelle che Alana sostiene, le mancheranno, (e io mi chiedo perchè?) restano macchie. Le hai nominate due volte in croce e solo per dare corpo a sviluppi di trama necessari; direi che sono come piccole pedine da muovere sulla mappa, nulla di più. Anche qui, effimere.

Apprezzo, per i protagonisti principali, l'intento di far capire che c'è qualcosa in più della facciata. Ognuno cova cose, ancora non si sa bene cosa, ma si intuisce che potrebbero esserci degli sviluppi interessanti. Direi che è un'ottima premessa per un'introspezione psicologica fatta come si deve, che qui su Wattpad è più rara dell'Araba Fenice , e anche se in questi primi capitoli, l'intenzione è giustamente, soltanto abbozzata, prepara il campo e il palato del lettore per qualcosa di più. Molto bene.

Descrizioni. Non ci sono moltissime descrizioni, e ti dico la verità, non se ne sente nemmeno la mancanza. Dai i giusti dettagli per farsi il quadro della situazione e via avanti con gli eventi. E lo apprezzo. Apprezzo di meno quando ti fermi a descrivere qualcosa e lo fai con un'abbondanza di parole e immagini di cui io, sinceramente, non sento il bisogno. Vedi l'incipit. Ti ricordo il detto less is more. Siccome il less ti riesce anche abbastanza bene, perché ti accapigli sul more?

Sviluppo della trama. La trama si sviluppa bene. Buono il dosaggio della suspense sul ruolo dei tre pinocchi alla ricerca del mistero. Forse qualche accenno più dettagliato al mistero sarebbe più soddisfacente, perché non capisco bene cosa stiano cercando, ma tutto è costruito in maniera avvincente e coinvolgente. C'è un buon ritmo e non ci sono calaggi di palpebra nei capitoli. Anche il mistero viene presentato gradualmente, tanto da incuriosire il lettore e inserirlo poco a poco nel mood Indiana Jones. Approvato.

Varie ed eventuali

Ci sono cosette qua e la che non tornano.

Capitolo uno. Il fuso orario di Los Angeles e quello dello stato di Washington è lo stesso. Lo stato di Washington infatti non coincide con Washington DC (che non è uno stato, ma è un territorio autonomo; la sigla DC che sta per District of Columbia, sta appunto lì per non confonderla con lo stato che porta lo stesso nome) che è sulla East Coast (dove c'è NY) e ha una differenza effettiva di fuso orario di tre ore con Los Angeles, ma è quello che ha come capitale Olympia e come città più conosciuta Seattle, famosa per essere set di Grey's Anatomy, la capitale del grunge, nonché la sede del quartier generale di Starbucks. Fine del momento Wikipedia. Questa è una cappella monumentale e io se fossi un editore, leggendola, accantonerei il testo senza proseguire oltre - non importa quantolo apprezzi per altri motivi. Fortunatamente per te, e anche per me, non lo sono. Tra l'altro, porco becco, mi citi anche il lago Vattelapesca su cui si affaccia il campeggio, e tale lago esiste realmente, ed è nello stato di Washington! Ma un'occhiata alla cartina per vedere l'allocazione geografica? Uff, infuriante! Questo è un esempio classico di Thank you, next! Le informazioni vanno verificate, anche quando ne siamo certi. Vale il detto fidati, ma controlla. Una mossa del genere denuncia sciatteria e noncuranza (anche se forse è solo pigrizia), e io ti chiedo, uno perchè dovrebbe sostenere un testo che il suo stesso autore non ha curato al meglio? Te lo lascio come riflessione personale.

Capitolo uno. Il cappuccino a colazione si prende in Italia. Punto. Gli americani a colazione bevono, caffè, latte macchiato, succo, forse thè e altri intrugli. La percentuale di americani che beve cappuccino a colazione e non ha radici italiane è davvero esigua. È più facile incrociare un americano che beve il cappuccino accompagnandolo al pranzo. Non dico per dire. Le probabilità che la tua protagonista sia proprio l'eccezione sono direttamente proporzionali al fatto che io mi senta pigliata per il culo se tu insisti per farla rientrare in quel numero esiguo.

Cose.

Cap 1."Se non si soffermava sul motivo..., avrebbe potuto dire di starsi divertendo." Mi è andata di traverso una tonsilla su quel riflessivo, poi l'ho sputata nel considerare il periodo ipotetico nel complesso. "Se non si fosse soffermata sul.. avrebbe potuto dire che si stava divertendo." Please.

Cap 1 "... e si disprezzava - ok forse disprezzare non era l'aggettivo giusto –" No, infatti. Perchè disprezzare è un verbo, non un aggettivo, inserisci parolaccia a caso qui.

Cap. 5 "con i suoi due – e unici – amici..." Credo che dopo due manchi soli, per giustificare il trattinato seguente. Sì, trattinato è un neologismo, di cui esigo maternità, paternità e test del DNA.

Cap. 5. " e quello che sparava sarebbe stato il suo futuro." Speriamo che speri e che non spari.

Cap 6 "quando raggiunse, trovando..." Uff. "e trovò..." Trovando dà l'idea di qualcosa che succede mentre sta avvenendo qualcos'altro. Qui, tizia prima arriva e poi lo trova. Non lo trova mentre arriva. La logica temporale fa acqua.

Cap 6 "nelle ultime ore... ci aveva pensato spesso..." Spesso quanto, se, come dice, lo sa solo da qualche ora? Mistero della fede.

Cap 7. "...un ragazzo prostrato al prossimo..." Che significa esattamente? Perché io mi immagino questo che si stende carponi davanti alla gente, tra le occhiate atterrite di passanti ignari. Boh.

Cap 7 "centinaia di persone erano state interessate..." Uffs. "si erano interessate a..." Dicendo erano state interessate si veicola più il significato di riguardare/toccare direttamente che di avere dell'interesse per.

Cap 7 "oggi la situazione era tranquilla, per quanto possa esserlo..." Allora, se il tempo della narrazione è un passato qualsiasi, oggi ci sta come un pugno in un occhio. Quel giorno la situazione era tranquilla... per quanto bla bla bla. Basterebbe una rilettura pre pubblicazione per evitare questi scivoloni clamorosi, mannaggia.


Mi sfugge il senso del titolo del capitolo... E se ci provassi parte 1 e 2. provassi a fare cosa? Il sottotesto è sentimentale, il contenuto è meh... e io boh. E con questo chiudo. Bau.

Henry interagisce 3 volte di numero con Alana e già ha capito che è intoversa, timida, riservata blabla bla... come si dice da qualche parte, no shit sherlock. Questo è uno psicoterapeuta, altro che adolescente. "Per quanto poco la conoscesse, aveva capito che non era il tipo di persona..." Un insight che il 95% dei maschi comuni si sognano... complimentatio magna.

Cap 7 "disse a mo di scusa..." A mo che? Se proprio a mo'... tipo po'.

Ti rinnovo l'invito davvero a studiare l'utilizzo della punteggiatura. Mancano troppe virgole nelle frasi. E anche se la virgola può sembrare un segno di interpunzione insignificante, è quella che più di tutti dà il ritmo alla frase.

Cap 8 "In confronto a lei Madison appariva bla bla bla" -> In confronto a lei, Madison...

Cap 8 "lo invitò Jason guadagnandosi..." -> lo invitò Jason, guadagnandosi...

Se un discorso diretto si chiude con il punto interrogativo, non puoi usare come dichiarativo disse. Perchè X non sta dicendo. Sta chiedendo. Capperi.

Attenzione quando cambi i punti di vista. Entri nella testa di un personaggio quando lo fai parlare, poi cambi soggetto, altra incursione cerebrale e poi via un altro ancora. Può crearsi confusione. Gestisci il cambio di paragrafo e i soggetti con attenzione. Se vuoi fare dell'introspezione, benvenga, ma allora gestisci la fetta di testo dal punto di vista del personaggio a cui hai appena trapanato la testa. Se vuoi cambiare punto di vista crea un nuovo paragrafo, o meglio ancora, un nuovo capitolo.

Ultima domanda: cosa diavolo significa "in continua revisione"? Che senso ha? Scrivi la storia e poi, e sottolineo poi, la rivedi. Se continui a rivedere intanto che scrivi, non finirai mai, e sottolineo mai. Non si rivede strada facendo. Si rivede alla fine. È un fatto. Non mi pronuncio sulla sinossi che è il trionfo dell'anafora.

Quindi.

Devo dire la verità. È la prima volta che mi capita di ricredermi in corso di lettura. Di solito se qualcosa vale o meno la pena, riesco a definirlo già dal primo capitolo, sia in bene che (aihmè di solito) in male. Invece partivo già con un po' le braccia cadute, ma mi si sono risollevate man mano. Vedo del buon potenziale nella tua storia.Ci sono tutte le premesse perchè si sviluppi e diventi qualcosa di molto interessante.

Devi però migliorare la punteggiatura. Devi. Sì. È un obbligo.

Fine.

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