Recensioni Tremende - Il potere segreto della musica - Lista 9.2

Questa è la recensione dell'opera Il potere segreto della musica di 91Cross

La recensione qui presente non intende essere offensiva, è un mio parere personale. Sono caustica, lo so. Ma lo sono sull'opera, non su di voi. Non sono attacchi personali, lo devo specificare perché qualcuno purtroppo fraintende. Potete prendervela, e anche tenervela. Sorry, not sorry.

Let's go!

Grammatica/Ortografia/Sintassi. Io ho il mal di testa. Non c'è un verbo concordato con il successivo neanche a dargli cinque euri. È tutto un saltellare tra passato, presente, imperfetto, passato remoto, poi presente, un condizionale ad minchiam e si ricomincia. Hai cecchinato la consecutio con una precisione millimetrica, che gli sniper a te ti fanno un baffo. Senti, io c'ho una certa età, esigo almeno una minimo di filatura verbale. Ti faccio una domanda puramente provocatoria: hai la minima idea di quanto sia difficile leggere un testo in cui i verbi sembrano messi a caso? Io boh.

Non c'è un capitolo, a parte forse lo spiegone sui continenti all'inizio, (che te lo raccomando), in cui non ci siano almeno tre omicidi verbali, te possino!

Cap2 "C'è chi ha detto, con grande stupidità che venissi da Silentia" Prima viene o prima dice? Consecutio, where are you?

Cap 2 "E la porta che cerco non si poteva confondere." Certo, non poteva confondersi prima che tu la cercassi.

Cap. 2 "mi fa accomodare e disse..."

... Qui ho scollegato il senso critico... ho alzato bandiera bianca. Ho prenotato una settimana in spa. E me le hanno chiuse.PEr dire

Cap 9 "vuoi che ti suono..." Bastianich, is that you?

Cap, 10 "Nessuno degli studenti alza la mano ... [...] Tra i brusii di sdegno.. venne fuori..". Quindi gli studenti non hanno alzato la mano perché prima, su un altro piano siderale in cui le due frasi sono legate, qualcosa è venuto fuori...

E non pago di verbi accoppiat alla malora, troviamo verbi intransitivi che reggono complementi oggetti:

Cap. 6 "qualunque cosa ragionavo..." I verbi intransitivi non reggono il complemento oggetto, perché l'azione non transita.[Inserire parolaccissima qui]

Parole che sono usate con un significato che non gli compete. Boh.

Cap 3 "invece di pregiudicare il nuovo arrivato..." Pregiudicare che significa, nel linguaggio corrente, "compromettere, danneggiare", ha in effetti, come significato anche "giudicare anticipatamente/ esprimere un giudizio prima di aver acquisito piena ed esatta conoscenza dei fatti e degli elementi necessari." Il Dizionario Treccani, tuttavia, ci informa che quest'ultimo è un significato etimologico raro. Ora in un registro così informale, come quello che presenti, è davvero credibile che il verbo pregiudicare abbia il significato calzante incarnato dalla sua accezione più rara, o è più ragionevole credere che sia stato usato come Roma invece di Toma? Chiedo per amore di diatriba.

Presentazione e sviluppo dei personaggi. Lo devo dire. Io detesto, anzi DETESTO, i pov. Mi sembra che l'autore mi voglia prendere per scema scrivendo di chi è il punto di vista perché altrimenti da sola non lo capisco (!), e nel contempo si pari il fondoschiena con quella piccola frasetta in principio di capitolo/paragrafo/sezione per non doversi poi più curare di spiegare chi fa/pensa/dice cosa. Se fossimo alla finale di Sanremo questo varrebbe un mezzo punto in meno, come fa il mio amico che decurta punti ogni volta che una canzone sale di tono.

Pov a parte, i due personaggi femminili principali, ovvero la muta Helena e la celeste Celesta - ah no, è l'altra quella con i capelli blu, uff – sono, seppur nei loro fin troppo simili deliri di stream of consciousness, abbastanza ben caratterizzate; Celesta una buona tacca più della muta, forse per la sua missione di spionaggio industriale. Mi piace però la sottile ambiguità della muta, che fin dove ho letto io non si capisce bene se sia buona o cattiva. Ciò mi ha creato parecchia curiosità. Peccato le solite domande da decerebrata, come sarà la scuola? avrò degli amici? Come mi troverò? Mi spiego meglio, le domande e i dubbi sono legittimi, ma, cacchio, presentati così, sembra proprio che lo sforzo per rendere la profondità psicologica non sia pervenuto.

Ora, ci tengo a spezzare una lancia per Colin, che con due entrate in scena ha più spessore dell'altro idiota, che siccome è idiota diventerà l'interesse amoroso della muta, visto che prima la sbeffeggia e poi siccome siamo all'asilo, andrà a finire che le piace, e ha la stessa rilevanza di un mollusco cotto in padella. Colin mi sta simpatico. Ci tenevo a dirlo.

Descrizioni. Essenziali, ma pericolosamente vicine qualitativamente alle forme verbali.

Metterò solo una frase, che credo si autocommenti.

Cap. 2 "Coloro che non erano usciti nell'intento raccontavano a loro modo come poteva essere, o almeno, come poteva essere."

NdA. No, non è un errore di trascrizione.

Trama Mannaggia a te, la trama è interessante. È presentata bene, con il giusto grado di vedo/non vedo e anche i punti di vista, nonostante palesati da supporti per non cogitanti, invece di schiacciare tutto nelle paturnie inutili dei personaggi, mantengono viva l'attenzione e invogliano a proseguire. Il primo capitolo con lo spiegone sui continenti sinceramente lo relegherei a prologo del tipo "In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio..." che va beh, hai detto poco come paragone. Così sono presentati tipo la lezione di geografia sulle regioni italiane alle elementari, con l'agricoltura, l'industria, il terziario e la barbabietola da zucchero.

Diciamo che l'inserimento della nuova tizia muta è un po' strambo; prima abbordata da un losco figuro di dubbia provenienza, che la inquadra in base a Dio solo sa cosa, come quella nuova che ha diritto di stare lì, e la spedisce dalla direttrice (che però due capitoli dopo è direttore, e io boh), la quale ha delle reazioni ugualmente perplimenti, dacchè la tratta come se fosse l'unica studente nuova, che ha avuto accesso per diritto e la chiama per nome (?), salvo poi spedirla fuori dall'ufficio dopo trenta secondi, per un motivo che resta imprecisato per diversi capitoli (io non l'ho scoperto). Insomma, qualcosetta da rettificare dal punto di visto logico c'è, ma la struttura di fondo c'è, ed è solida; c'è un buon conflitto, una minaccia, dei presunti buoni, ci sono delle parti in gioco e la curiosità di capire come si svilupperanno gli eventi. Peccato però che tutto sia crocifisso da quella forma terribile. Te possino!

Varie ed eventuali

Segnalo cose a caso, ma senza troppa veemenza.

Cap 1. "Silentium aeternum discepulis musicorum. Nobis tramitibus sonus interdicet erit." Ora io non studio latino da almeno vent'anni, e potrei soprassedere alla mancanza del verbo nella prima frase, perché so che non sempre ci va e sinceramente chi diavolo se lo ricorda e se è un anatema ci sta anche. Credo però che discepulis sia in realtà discipulis. Potrei sbagliarmi, comunque una traduzione sarebbe d'uopo. Non tutti hanno studiato il latino e a tutti farebbe piacere sapere che viene profetato il silenzio eterno ai discepoli dei musici e che tramite noi (ma noi chi???), il suono sarà interdetto (per sempre). O qualcosa del genere, insomma. Va bene fare i fighi, ma se tutti capiscono è più figo ancora.

Cap 1 "L'uomo di cui non si seppe mai chi fosse, a chi appartenesse o dove vivesse." Altissima, purissima, levissima. Non si seppe mai chi fosse l'uomo o dove vivesse... Lascerei per strada il a chi appartenesse... che francamente, ma che cazzo vuol dire? Forse mancano dei termini di specificazione, ad ogni modo non si capisce una fava.

Cap 2 "vedo un signore molto alto, vestito egregiamente, reggere una cartelletta e una bacchetta sporgere..." In questa frase, pur teoricamente corretta, c'è da valutare bene l'uso delle virgole per capire che il signore e la bacchetta + relativi infiniti, sono entrambi complementi oggetti di vedo. Così com'è, la comprensione non è immediata. Ecco qui il tizio a caso, di cui sopra, che per motivi a caso crede che la tizia che parla sia quello che sia, senza nemmeno averle chiesto il nome. E su cosa si basa la deduzione? Sui vestiti? Sullo strumento? Sulla chiave musicale che è il concentrato delle tre chiavi musicali principali usate in musica vista sullo stendardo? Su quello che ha mangiato a pranzo? Misteri della fede.

Cap 2 "si avvicina spedita sui tacchi neri e bianchi, e una mano molto curata in segno di benvenuto tesa in avanti..." La mano è curata in segno di benvenuto?

Cap 3 "ora ci avrei lasciato perdere" Mi si sono arricciate le unghie dei piedi.

Cap. 4 "Sospirando, sapevo di non poter scappare." Mi sfugge la relazione tempo-causale espressa dal gerundio.

Cap. 5 "gli altri ragazzi e ragazze sono agitate, condividendo lo stesso stato d'animo." Condividendo con chi? E cosa?

Cap 7. "Cosa sarebbe servito assistere ai fortunati..." Cercasi A disperatamente.

Cap 9 "disse imbarazzata la giovane..." Ma la giovane di cui si parla qui in terza persona, non è quella il cui punto di vista hai annunciato 3 righe prima? Aiuto.

Cap 10 "E nel mentre che il professore se ne usciva..." Nel mentre che, pur se usato da illustri autori datati, ora ha una collocazione più gergale, quasi dialettale. Fuori registro.

Cap 10 , Gruppi validi fino a 5, ma non sono ammessi quintetti. Perchè?

Concludendo

È inutile stare qui a spettinare le bambole, per questo non sono stata a fare le pulci sulle varie bizzarie trovate in giro (che sono comunque parecchie, ma al momento meno rilevanti del problema grammaticale segnalato). Sintetizziamo: la forma è terribile. Si fa una fatica boia a seguire quello che succede. Se non avessi dovuto fare la recensione, dubito fortemente avrei letto oltre il primo capitolo. Non so quanto i problemi siano dovuti alla mancanza di rilettura, a una scrittura affrettata o a una mancata padronanza del mezzo linguistico. Ti consiglio di leggere molto e di studiare molto la costruzione della frase e la consecutio temporum. E di fare tanta, tanta pratica, perché al momento la qualità del testo è purtroppo molto bassa.

Ma, c'è un ma; come ho detto, la trama non è solo interessante, è costruita bene e soprattutto avvince e intriga. Ho trovato l'idea di base davvero affascinante, semplice nei suoi cardini, eppure con una piacevole originalità di base, e questo è uno splendido punto di partenza. Nessuna trama, però, per quanto valida può reggersi su una forma non curata. Trai tu le tue conclusioni.

Fine

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