Il congiuntivo - Approfondimento

OMG! Il congiuntivo!

Mettetevi bene le mani nei capelli! Ne avete ben donde. Non esiste tempo più bistrattato del benedetto congiuntivo.

E in effetti, il congiuntivo tra tutti i tempi verbali è quello più palesemente stracciamaroni, ammettiamolo e passiamo serenamente oltre.

Ma che ci volete fare? Volete cancellarlo dalla grammatica italiana? E poi come fareste ad esprimere i desideri, le vostre opinioni, i discorsi riportati, i pettegolezzi e tutto quel marasma di emozioni che distano dalla certezza e dall'incertezza in egual misura?

Semplice. Non potreste.

E allora invece di lamentarvi, sotto ad approfondirlo, che nessuno è mai uscito più acculturato dopo ore passate alla fiera del lamento.

"Il congiuntivo è un modo verbale [...] la cui funzione basilare è quella di indicare un evento soggettivo, irreale, non sicuro, ipotetico o non rilevante. Rispetto all'indicativo che esprime un dato di realtà che può essere provato vero o falso, il congiuntivo sottolinea invece la dimensione soggettiva, individuale:

Penso che sia ubriaco.

È possibile che sia così.

Temo che non venga.

Cit. Wikipedia

Capite la sottigliezza? L'indicativo è il tempo della certezza. Il congiuntivo è il tempo dell'incertezza/dubbio/desiderio. No, non sono la stessa cosa.

Esempio.

1. Marco è un fiorista - il fatto è dato per certo e reale.

2. Credo che Marco sia un fiorista - il fatto potrebbe essere reale, ma potrebbe anche non esserlo - non è certo, non lo sappiamo a meno che non pediniamo Marco, lo vediamo aprire la serranda del fiorista, entrare e servire la gente per X ore filate. Allora, solo in questo caso, possiamo dire la frase n. 1. Ricordatevi questo esempio, quando prendete frasi come la numero due e le trattate come certezze (o qualcuno ve le propina come tali). Vi rimando al capitolo Il potere delle parole, marketta fatta, grazie, ciao.

Il congiuntivo conta 4 tempi verbali: presente (io sia), imperfetto (io fossi) (tempi semplici), passato (io sia stato) e trapassato (io fossi stato)(tempi composti). Quando lo insegnavano a me sulle grammatiche, negli specchietti riassuntivi della coniugazione del verbo, prima del pronome personale soggetto, c'era un che tra parentesi (che) io sia. Non so se lo mettono ancora, ma siccome l'uso del congiuntivo spopola nelle subordinate oggettive (e non solo), questo (che) ha il suo bel perchè.

Quando si usa il congiuntivo?

Piccola premessa. In quanto modo finito il congiuntivo può essere usato sia nelle frasi principali che in quelle subordinate.

Frasi Principali

A dire il vero, l'uso del congiuntivo in una frase principale non è molto frequente e si limita soprattutto ai seguenti casi:

- ordine/invito/esortazione(con il congiuntivo presente) rivolti a qualcuno a cui si dà del Lei:

Venga pure, Dottore

- desiderio che si pensa non possibile, non realizzabile (con il congiuntivo imperfetto):

Ah, se potessi non lavorare!

Magari piovesse!

Frasi subordinate

Il congiuntivo esprime il meglio di sé nelle frasi subordinate.

- Si usa come tempo della subordinata, quando la principale esprime

- un'opinione (quindi usato in seguito a verbi che esprimono opinione, pensiero, parere): Credo che tu sia uno stronzo;

- desiderio/volontà: Vorrei che non tu fossi così stronzo;

- speranza: Spero che tu non faccia lo stronzo di proposito;

- paura: Temo che tuo fratello sia stronzo di proposito;

- incertezza/dubbio/irrealtà: Ignoravo/Non sapevo tu fossi tanto stronzo;

- probabilità/possibilità: È possibile/probabile/può darsi/può essere che sia stronzo davvero;

- uno stato d'animo: Sono felice che tu sia venuto, Mi dispiace che tui stia male, Mi rallegro che tu abbia successo;

- ordine: Voglio che tu metta in ordine la tua stanza;

Si usa il congiuntivo nella subordinata quando la subordinata è introdotta da queste congiunzioni: 

– Benché/sebbene/nonostante/malgrado/purché/affinché; Sebbene sbagli non lo sgriderò
– Senza che/tranne che/come se/prima che/per quanto; Fai come se non ci fossi
– A patto che/a condizione che /nel caso (in cui) /per quel che; Accetto a patto che tu non ci sia

- Quando la subordinata è introdotta da una strutture impersonali come queste:

– È necessario/importante/opportuno /giusto/meglio... che: È necessario che tu stia attento;
– È stupido/scandaloso/divertente/ridicolo/pazzesco/assurdo... che: È ridicolo che io debba aspettare fuori;
– È incredibile/strano/logico/illogico/possibile impossibile/naturale/innaturale... che: È strano che non sia venuto;
– È probabile/improbabile/facile/difficile/preferibile/discutibile/plausibile... che: È probabile che lo sappia già;
– È ora che... /È bene che... /È male che... È ora che tu cresca;
– È un peccato che.../È un assurdo che... /È uno scandalo che... È un peccato che tu sia stronzo.

- Dopo strutture impersonali in cui è chiaro il soggetto della subordinata:

- Bisogna/occorre che/basta che/vale la pena che/dicono che/pare che/sembra che: Bisogna che tu ti svegli

- Dopo pronomi indefiniti come:

Chiunque, comunque, (d)ovunque, qualsiasi, qualunque: Qualsiasi cosa faccia, sbaglio

- Nelle frasi dipendenti comparative con la struttura:
– Il più... che/il meno... che/più di quanto/meno di quanto: È più/meno stupido di quanto credessi; È il libro più brutto che io abbia mai letto;

- Nelle interrogative indirette:

Mi ha chiesto se tu fossi alta o bassa.

- In alcune frasi relative:

Vorrei qualcuno che abbia un'opinione propria

- Quando c'è un'inversione in una frase relativa si usa il congiuntivo:

E' sicuro che tu sei stronzo (Indicativo) 

INVERSIONE – Che tu sia stronzo è sicuro. (Congiuntivo)

- esprimere un dubbio introdotto dal che:

Che sia così stronzo?

Il congiuntivo si usa anche in alcuni tipi di periodo ipotetico per cui vi invito a rivedere il capitolo del condizionale, e segue le regole della consecutio temporum quando è presente nelle oggettive (anche qui fate una piccola capatina nel capitolo corrispondente che certo non vi viene l'orticaria).


QUANDO NON VA USATO IL CONGIUNTIVO

- quando principale e subordinata hanno lo stesso soggetto. Allora la subordinata prende l'infinito

Vorrei essere più intelligente

- dopo le espressioni:

- secondo me/forse/probabilmente/poiché/dopo che/anche se/siccome/dato che:

Secondo me non è stato avvertito

- nelle impersonali in cui il soggetto della subordinata è indefinito.

Occorre pensare bene al problema

QUINDI

Come vedete le cose sono tante e varie. Il mio consiglio è sempre lo stesso. Prendetevi una grammatica e studiatevi gli usi di questo tempo verbale (e anche degli altri). Famigliarizzate con le varie strutture, abituate il vostro orecchio alle costruzioni corrette. Dovete arrivare al livello in cui non vi chiedete più se una cosa sia corretto o meno, semplicemente vi viene naturale.

Lo so ci sono sempre un sacco di eccezioni, le parlate locali influenzano la percezione di cosa suona bene e cosa no, etc. etc. etc. Per questo è fondamentale imparare le regole. Prima si imparano le regole, si interiorizzano, poi si vede dove si possono infrangere e come e perchè.

Tutto chiaro?

Si? Bene, andate a approfondire l'argomento su una grammatica.

No? Bene, andate a approfondire l'argomento su una grammatica.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top