Skill [libro cartaceo]
Autrice: Alessandra C
Editore: Einaudi (8 giugno 2004)
Genere: Young adult, fantascienza
Numero di pagine: 193
Premesse che reputo necessarie
E voi che state leggendo questo mio angolo delle recensioni wattpaddiane vi domanderete: "Perché un libro cartaceo?" La risposta ve la do subito: Skill è stato il primo libro che nella vita ho letto col massimo dell'attenzione e dell'impegno, l'unico che mi dovetti fermare per non terminarlo in un giorno – perché io non adoro divorare, voglio vivere la magia dell'immaginazione tipo "chissà cosa succederà" mentre chiudo gli occhi per coricarmi.
Inoltre, sappiate una cosa: è il mio libro preferito di sempre. Senza sé e senza ma. Sicuramente per il valore affettivo che mi lega ad esso, e la passione dei videogames che è la mia primaria passione nella vita. Dunque, prima o poi una rilettura approfondita, favorita dalla mia mentalità che a trentacinque anni non può più essere quella superficiale di quando lo lessi ben due volte a diciannove, era il minimo.
Questo è un libro sconosciuto, purtroppo. Lo conobbi grazie ad una rivista che si occupava di videogames: il target verso cui è indirizzato questo prodotto tascabile. Se non fosse stato per quel magazine, io forse non avrei parte dello stile che ho avuto, come scrittore dilettante, prima di conoscere Wattpad; lo stile è in parte presente nella mia storia "La Leggenda di Beta-Arcadia", oltre che ragione per cui io non uso i verbi post-dialogo come disse, fece etc.
Detto ciò, passiamo alla recensione effettiva...
Skill, come molti sanno, deriva dall'inglese che in italiano significa "abilità", ma sia la copertina che la trama si discostano abbastanza da questo concetto.
Il romanzo si svolge in un futuro prossimo - secondo la mente dell'autrice nel lontano 2004. Il calcio e il mondo del cinema sono stati soppiantati come importanza dai videogames, nello specifico un gioco – come viene chiamato all'interno dell'opera – in particolare di genere sparatutto in soggettiva a base di realtà virtuale. La società che lo gestisce si chiama Gamebiz, la quale sembra la megacorporazione principale nel mondo civilizzato: altro termine molto usato.
Il protagonista è Skin... fermi tutti! Okay, so che lo state pensando, e da sempre lo penso anche io. L'autrice è una dannata volpe, il libro si chiama Skill e il protagonista Skin. Il gioco di parole sono sicuro che sia voluto. *Partono mille risate*
Okay, dicevo... si chiama Skin poiché, per chi non lo sapesse, nei videogames si gioca online con un nickname, cioè un nome inventato dal giocatore stesso; è altamente sconsigliato usare il vero nome-cognome per ragioni inutili da spiegare - Wattpad è parte di Internet, del resto, quindi, dato che siete qui, sapete i rischi del vero nome in alcune parti del web. Ordunque, il vero nome del nostro protagonista è ignoto. Fatto sta che è il campione uscente per la quarta volta di fila del campionato mondiale, principale evento sportivo di questo mondo che non saprei se definire sci-fi; a parte il gioco che è realtà virtuale avanzata persino nella nostra epoca, tutto il resto è moderno come ai giorni nostri. Vorrebbe lottare per la quinta impresa per un solo motivo: il campione dei campioni, considerato il più forte giocatore di tutti i tempi, Akenaton, è l'unico ad aver vinto cinque volte, e vorrebbe ripetere il mito. Skin lo ha battuto da giovane, nella finalissima, aggiudicandosi il primo titolo e la reputazione di aver sconfitto il migliore. *All'epoca mi sarebbe venuto un orgasmo per queste premesse narrative, era il mio sogno vivere in un tale mondo ed essere colui che diventasse ciò che è Skin!*
Ma... c'è un ma. Se pensate che qui sia tutto rosa e fiori, trama infantile per sognatori dagli occhi luccicanti... no, sbagliato indirizzo! Se cercate questo interrompete subito la lettura. Perché la trama svela presto parallelismi con ciò che sappiamo ch'è il mondo reale di alcuni sport: contratti spietati i quali privano parte della libertà dei giocatori, e giochi sporchi con corruzione di arbitri annessa. E non mancano affatto sesso sfrenato, droga, frasi arroganti tra concorrenti dentro e fuori il gioco, risse, e soprattutto linguaggio scurrile. E dulcis in fundo, una bisca illegale nei bassifondi underground.
In questa allegra atmosfera, le parti ironiche favorite dalla soggettiva del prode Skin comunque non mancheranno, però devo dire che la prima cosa che mi ha colpito di questo libro è il forte impatto che ti dà quando e come scopri di queste negatività sopra elencate.
Il mondo si svela lento ma non troppo, tra una frase e l'altra con elementi di linguaggio ricercato che io, da persona che sta approcciando sempre più al linguaggio aulico mixato al moderno puro, non ho potuto che apprezzare. Ho amato la versione che l'autrice ha immaginato dell'erede del DVD – che nel 2004 nessuno sapeva che sarebbe stato il Blue-Ray, tranne rumors su prototipi e cose embrionali che non sto a dirvi – cioè l'Xdvd: è la banca dati che i giocatori devono consultare spesso per conoscere le strategie di gioco del prossimo avversario.
Se il linguaggio e scelte stilistiche usate all'interno del romanzo le ho adorate, è anche per merito della mancanza dei verbi post-dialogo che favoriscono la creatività della scrittrice.
Ma ciò non significa che io abbia adorato tutto. Le descrizioni in alcuni punti sono giuste, non molte ma neppure poche, però... sapete che io sono del partito che ne vuole molte. E qui non ce ne sono abbastanza.
Cosa grave: In un libro in cui la campagna pubblicitaria della quarta di copertina dice "Il primo romanzo che porta il lettore, con assoluta naturalezza, direttamente dentro il Game elettronico" e vengono descritti solo alcuni punti importanti di ogni match che gioca il protagonista, in una narrativa unicamente in prima persona... no, personalmente non approvo. Le ambientazioni virtuali vengono sì descritte, ma poi ci sono punti ove Skin mai andrà. Okay, io coi miei occhi le cose che l'autrice immagina le vedo, e ci mancherebbe... ma non è sufficiente. Se mi dicono mentre guardo una partita di un videogame che adoro "siamo 20 a 8", quando io ho a stento visto 5-6 uccisioni dell'avversario e morti del protagonista – una volta morti, nel gioco si rinasce: la partita termina dopo mezz'ora – mi irrito fortemente e chiudo la piattaforma da cui guardo. All'istante. So che è il classico metodo per coprire le parti noiose di una trama – cosa che Wattpad mi sta insegnando a fare anche nelle mie storie; ed io ne ero contrario – ma io non riesco ad uscire effettivamente da una partita se mi dura massimo due pagine e mezzo di un tascabile; l'effetto "What the fuck?!" nel verso negativo più volte mi è sovvenuto, perché il seguito non giocato non lo prendo con la dovuta mentalità... o almeno io, non ci riesco.
Ma, per me cosa peggiore, in quanto stiamo parlando di un libro e non di un videogioco: nel Capitolo 7 non vi spoilero cosa succede, ma sappiate che si raggiunge l'epopea del "andiamo veloce con la trama e lasciamogli immaginare sorella, mamma e padre del protagonista, chi se ne frega! Nessuno ci dirà che non abbiamo voglia di lavorare e che vogliamo risparmiare sulla carta!"
Avete capito bene, compare la famiglia di Skin... ma NON viene esteticamente descritta. La loro presenza è di almeno due-tre pagine. Ci sono rimasto male, e per farvelo capire meglio passo al punto dei personaggi.
A parte Skin che a mio avviso è IL MOTIVO per leggere il libro insieme al contesto, un personaggio carismatico al dir poco... gli altri personaggi purtroppo sono decisamente più marginali, c'è un dislivello non da poco.
Akenaton è ben strutturato nella sua moralità, reazioni non sempre prevedibili e più si va avanti più vuoi scoprire di lui, non solo la sua skill nel gioco. L'altro pezzo da novanta dei salvi è Taz, il manager di Skin, i quali suoi abbigliamenti assicurano risate e personalità morale molto discutibile: penso che l'autrice, nel momento della stesura della delineazione dei personaggi, si sia ispirata a Paul Heyman del mondo del Wrestling.
Tutti gli altri... eh... Ad esempio Xanax, colei che è la navigatrice di Skin e della squadra di cui lui fa parte, la si vede poco e sembra la tipica ragazzina quattordicenne che deve ostentare forza per non essere sbranata da un branco di leoni. Piatta per me – non in quel senso, che cosa avete capito?
Stesso per un altro personaggio, ben più importante: Kina. La giocatrice che dal nulla sconfigge Skin e Akenaton prima dell'inizio del campionato in una partita non ufficiale. Poche interazioni con Skin, dunque sembra la tipica femme fatale superforte nello sport & carattere combinati, ma di quelle che a parte descrizioni estetiche non spicca in personalità. Ebbene sì, è un personaggio importante non solo per il gioco, ed è bidimensionale...
Ho fatto questi due esempi perché nel Capitolo finale si delineano di più, però non è sufficiente per definirli davvero profondi come personaggi non protagonisti.
Il peggio sono tutti gli altri: vengono fatti nomi di nickname di cui ci si dimentica presto. Lo Zephyr Team è il nome della squadra di Skin, ma si finisce per non ricordare nessuno dei suoi componenti. Si annuisce a "chi vuole numero di chi", "chi ha in antipatia codesto o quello", ma ovviamente solo una cosa è ricordabile: che l'antipatia è tutta per Skin. GUARDA CASO!
I giocatori di altre squadre con cui si scontrerà Skin tra un capitolo e l'altro... ah, una nota di merito per la scelta dei titoli dei capitoli: mese e fase del torneo + titolo unico. Geniale! Ma... demerito categorico alla pressoché zero caratterizzazione degli avversari. Persino il semifinalista a cui è dedicato il titolo del Capitolo. Perfino chi non pretende la radiografia fisica dei personaggi – come la voglio io – credo che possa rimanere deluso. Soprattutto... ci fosse una sola-singola-cosa per cui io possa ricordarmeli... almeno pronunciata in modo da farli ricordare, già sarebbe meglio.
Perché purtroppo, anzi per fortuna, ho letto su Wattpad una storia con personaggi secondari molto meglio caratterizzati, e ripeto MOLTO, e di conseguenza concordammo scambio letture io e l'autrice. E da quello scambio, ho oramai consapevolezza che Skill non è sufficiente, non solo per "merito" delle sole 170 pagine circa di storia – il resto è un'appendice di un altro scrittore.
Infine, come carenze descrittive non ho gradito che non venga detto il fatidico Xdvd di che colore sia nel retro - ove c'è la serigrafia, intendo – se davanti ha cose fighe da film sci-fi –; ampiezza della circonferenza anche non mi sarebbe dispiaciuta. E da appassionato di tecnologia, vorrei sapere quanta memoria – in Gigabyte – può contenere. Un'occasione sprecata per farci un modellino che io avrei fieramente conservato fino alla fine dei miei giorni. Se volete sapere come lo immagino... verde fosforescente, non come quello dei CD-rom ma molto più luminoso e sgargiante. Sul davanti invece qualche colore molto acceso che varia da singolo Xdvd.
Devo però confessare che a discapito dei difetti - che ci tenevo ad evidenziare per dovere morale, dato che io recensisco storie wattpaddiane, mentre questo è un cartaceo scritto da chi ci ha lucrato – il libro è davvero scorrevole ed intrigante, e ti invoglia a leggere subito il prossimo Capitolo. I divoratori di libri lo finiranno in una giornata, anche nel male della cosa perché purtroppo so che finirà in questo caso nel dimenticatoio. Ed è un peccato, perché il linguaggio e il lessico è davvero eccezionale, e seppur questa ne è una versione forse abbreviata... questo romanzo è davvero il più bello che io abbia mai letto. Ho dovuto nuovamente contenermi come da ragazzo: oltre i due Capitoli a sessione ho preferito non proseguire per non rompere la magia della ri-scoperta; perché all'epoca molte cose le avevo perse o non comprese. I leggeri spiegoni mi hanno estasiato, ne avrei voluti ancora e ancora e credo che alcuni in più avrebbero reso più chiaro qualcosa che va interpretato, come il finale che vi anticipo... mi ha lasciato di sasso. STREPITOSO!
In definitiva...
Personalmente non sono tipo da letture antiche, né di grandi nomi di grandi autori riconosciuti a livello mondiale ma neanche nazionale; quindi, ritengo che chiunque ami la narrativa moderna potrebbe trovare in questa opera qualcosa di diverso dal solito. Un imperativo da leggere se siete gamer, soprattutto se come me siete cresciuti negli anni 90' e ancor meglio se nei primi 2000' rompevate pulsanti "sinistra" del mouse a fiocchi. Ma se siete cultori di Dante e altri esseri superiori che mai su Wattpad potremo equivalere... lasciate perdere, le parole auliche non vi faranno impazzire e in questo potreste trovare al massimo un mero intrattenimento per conciliare noiose giornate o attese di cose ben migliori della vita.
Il mio voto personale è: 9.5
Una storia così, se fosse stata wattpaddiana, avrebbe avuto 10 su 10 a mani basse
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