Erased: quello che non è stato detto by Sara Tramonte

https://youtu.be/uBzUfjkdPq4


Eccoci qui di già con la mia seconda recensione! :)

Ringrazio l'autrice Sara Tramonte per avermi chiesto di recensire la sua storia,cosa che spero di fare nel migliore dei modi :D.

Anche in questo caso come potete vedere ho allegato un video.
Questa è la musica che mi è venuta in mente subito dopo aver letto il prologo del racconto, sono contenta di poter dire che, andando avanti nella lettura, la mia prima impressione non fosse sbagliata. Infatti credo di aver colto in parte l'atmosfera dell'opera di questa autrice, scegliendo come colonna sonora, l'opera di uno dei migliori compositori giapponesi: Ryuichi Sakamoto. :)

Ma andiamo con ordine.


Trama:

Tratta dalla pagina dell'autrice

"Quando guardo il muro bianco immagino di dipingerlo, di riempirlo; quando c'è troppa limpidezza manca qualcosa, l'occhio non lo vede, fino a quando non si rivela. Quale disegno ci sarà? Mi chiedo."


Cosa mi è piaciuto:


Allora, non credo che sarà un compito facile per me scrivere una recensione di questa storia, e, questo, per un motivo fondamentale: non ne conosco il finale.

Sono felice di non averne letto solo cinque capitoli, perché quelli che ci sono mi sono serviti tutti per capire qualcosa. E credo più o meno, adesso, di avere una vaga idea di ciò che ho letto.

Una delle protagoniste della storia è Hikami: una ragazza dagli splendidi capelli bianchi e una vita, nonché una mente, tormentata.
Si trova rinchiusa in una stanza, e il bianco è il colore predominante per quanto sembra riguardarla, ma forse questo è soltanto un trucco, un abile gioco di specchi che ci viene presentato dall'autrice.

La storia è molto, molto particolare, nonché anche molto complessa e la cosa mi piace molto, perché significa che di certo non si può definire banale; inoltre tra le sue righe si riesce a percepire, soprattutto nello stile di scrittura dell'autrice, l'amore per l'oriente e per il Giappone in particolare, forse.
Spero di non essermi sbagliata!  Nel qual caso mi scuso! XDD

Però il fatto è che a tratti mi sembrava di trovarmi in una delle opere delle famosissime mangaka giapponesi CLAMP, nello specifico "Clover", manga che io personalmente ho amato.
In altri momenti mi sembrava di ritrovarmi quasi tra le pagine di "Neon Genesis Evangelion" e dei deliri quasi onirici dei suoi bravissimi autori. :)
Amando il Giappone in particolare, e l'Oriente in generale, quest'atmosfera non poteva dispiacermi, in quanto mi ha ricordato, nello stile di scrittura e nel modo di esprimere i concetti, grandi autrici come Banana Yoshimoto e Natsuo Kirino. Ma forse questa è stata solo una mia impressione. XD

Hikami è pazza? Lo sono tutti gli altri? E' rinchiusa in un manicomio? Oppure in un luogo speciale dove tenere a bada qualche sua misteriosa, potente e forse anche distruttiva capacità?
La risposta a queste domande la conosce solo l'autrice, la quale è davvero molto brava nell'invogliare il lettore a continuare la lettura. I contenuti sono buoni e questo si percepisce da subito senza possibilità di errore.

Lo stile di scrittura è sicuramente personale, l'autrice usa volutamente la punteggiatura in modo molto particolare, soprattutto per quanto riguarda l'uso dei punti, creando periodi spezzati per dare più forza alle sensazioni e ai sentimenti dei protagonisti della storia.  Quasi un modo di rendere la poesia in prosa.

Possiamo trovare periodi molto belli e trascritti anche molto bene. Le parole vengono usate con forza, come lo scalpello di uno scultore che da forma a un pezzo di marmo, le forme cambiano molte volte sotto gli occhi di chi guarda e solo in ultimo, forse, potremo capire davvero che tipo di scultura ci ritroveremo davanti alla fine.

Quindi un lavoro, per quello che ho potuto leggere, ovviamente, davvero molto, molto interessante.


Cose che mi sono piaciute di meno e consigli:


Come ho detto poc'anzi lo stile di scrittura dell'autrice è molto paricolare: l'uso della punteggiatura, il modo di costruire il periodo in modo quasi poetico, è un punto di forza di quest'opera, ma potrebbe allo stesso modo essere anche un difetto.

Sicuramente leggendo il racconto ci si rende conto da subito di trovarsi davanti a una persona che sa cosa scrivere e soprattutto come, questo senza alcun dubbio, ma l'eccessivo ermetismo, potrebbe condurre il lettore medio ad abbandonare la lettura molto prima di arrivare a quello che ancora di bello si potrebbe vedere.

Fin dalle prime righe infatti ci si ritrova trasportati in un mondo onirico, di immagini che vengono mostrate al lettore, in modo anche sconclusionato, con pensieri e dialoghi che si mischiano tra loro apparentemente senza senso, ma che un senso ce l'hanno e sicuramente anche molto preciso. Se fossi un editore però, di certo, anche rischio di prendermi schiere di coltellate dietro la schiena dall'autrice, cercherei di trovare il modo di rendere più leggibile il tutto anche per la massa, cioè anche per coloro che si possono trovare per caso tra le pagine del racconto, senza aver cercato necessariamente una cosa del genere, anche perché, in taluni casi, questo stile portato all'esasperazione potrebbe infastidire chi legge.

E' una storia con un potenziale talmente elevato che sarebbe un peccato agire diversamente. Nonostante, ribadisco, sicuramente è precisa intenzione dell'autrice creare, inizialmente, un senso di smarrimento in chi legge.

Dal punto di vista sintattico non ho trovato paricolari errori, se non di battitura e di punteggiatura per lo più, questi ultimi dovuti soprattutto allo stile difficilissimo scelto dalla scrittrice, ma che verranno sicuramente risolti dopo un'attenta rilettura. Come sempre quando ci si trova a leggere qualcosa che non ha visto le abili mani di un editor, si parla di una prima stesura. :)

Tirando le somme consiglio il racconto? Non è semplice, un po' come quando ho scritto la recensione di "Cloud Atlas", film che io ho amato ma che ha incontrato opinioni e pareri discordanti.

Personalmente consiglio sicuramente di leggere questa storia, che sono certa avrà molto da offrire, e, anzi, vorrei invitare i possibili lettori a non lasciarsi scoraggiare, se dovessero sentirsi disorientati, all'inizio, vorrei che andassero avanti nella lettura perché sono certa che la storia, così come l'autrice la concepisce, riserverà molte sorprese e colpi di scena, nonché, forse, insegnamenti importanti.

Allora tutti a leggere "Erased: quello che non è stato detto" di Sara Tramonte, e noi ci salutiamo fino alla prossima recensione!

In basso il collegamento esterno alla pagina dell'autrice! :D

Un saluto a tutti! :D



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