Perché amo Dark Souls


Per prima cosa dovrei ribadire l'ovvio: il gameplay e il fantasy.
Come si fa a non amarlo?

Superato ciò, si parla di una trama più complessa di quanto potrebbe sembrare, dove tutto deve essere costruito lentamente. Ci sono poche e vaghe spiegazioni, con due finali, in cui però il buono può essere il cattivo e viceversa. Inganni e raggiri, con la splendida divinità che si rivela una mera illusione volta a ingannare (e non, non mi sono ispirato a questo per il mio libro).


Oltre al gameplay, in Dark Souls ogni singolo personaggio ha il suo arco, la sua trama, è un tassello che trova il suo giusto posto. Il grande tema è la perdita della propria umanità. Chi per rabbia, chi per tristezza, chi anche solo per cercare di sopravvivere, tutti i personaggi lottano per non diventare esseri vuoti, fato ben più crudele della morte e a cui andranno incontro quando perderanno per sempre la speranza.



Solaire, in mezzo a tutto questo, brilla come un vero sole. Dove tutti o quasi cercano di farci la pelle, lui è un vero amico, il compagno gentile, amichevole, capace di darti un sorriso nei momenti bui, ma che sotto nasconde un immenso dolore che potrebbe portarlo alla rovina.

Lautrec, subdolo e ambiguo, sia schiavo che protetto dalla dea del peccato (forse l'ama?) che raccoglie l'umanità solo per vivere. Pare una metafora dell'abuso della droga, è una sorta di tossicodipendente appeso a un filo. 

Kirk, che può sembrare solo il classico nemico che ogni tanto incontri, ma che agiva così per dare aiuto alla sua signora. E' un peccato che non ci sia un'opzione per potergli far dono di umanità, per dirgli "tu non sei da solo". 

Siegmeyer, buffo e valoroso guerriero, che però non si sente all'altezza del suo titolo, pare voler convincere più se stesso che gli altri. 


Anche se per gustarselo bene bisogna conoscere i retroscena (cosa non sempre facile, ma per questo ci sono i video) Dark Souls è un mondo che senti vivo, con personaggi vivi.

Perfino coi nemici empatizziamo: Sif, che vuole solo proteggere onorevolmente la tomba del suo padrone, suscita pietà nelle ultime fasi, quando passa da fiero guerriero a fragile ferito, che cade goffamente quando cerca di eseguire le mosse e zoppica; Artorias, vittima del suo fallimento, che ha dato tutto per sventare la minaccia ma non ne è stato in grado. Eppure ha anteposto la salvezza del suo compagno alla propria; Manus, ossessionato dal ciondolo misterioso per un motivo sconosciuto; Scarica Infinita, triste vittime che vegliava sulla salma di una delle sorelle.

E tanti, tanti altri.



PRAISE THE SUN!

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