📓 Con gli occhi di un altro 📓
Periodo di lettura:
29/09/22
Ultimo capitolo letto:
"Con gli occhi di un altro"
"Non posso fare a meno di chiedermi... Come sarebbe vedermi attraverso i suoi occhi?"
~ Con gli occhi di un altro, The Evil Within
Vi siete mai chiesti poiché in qualsiasi contesto è impossibile rimuovere l'osservatore da ciò che osserva? Eppure, nonostante la sua influenza, nessuno vedrà mai esattamente quello che tale osservatore avrà visto: sarà sempre l'ultimo limite.
O forse no. Forse è possibile.
Questa è una delle rare occasioni in cui anche una logorroica come la sottoscritta ha difficoltà a trovare parole. Non perché la storia in questione sia così terribile da non permettere che io mi esprima in senso compiuto, quanto perché trovo che parlarne sia superfluo. Mi spiego meglio: è una di quelle storie che vanno lette, il resto è superfluo.
La storia infatti gioca su una domanda specifica, che viene rivelata all'interno del testo, e lascia che sia il lettore, alla fine del racconto, a elaborare l'esito che questa risposta potrebbe avere. Attraverso brevi finestre sulla vita di diversi individui, ognuno può avere un assaggio di ciò che stiamo cercando e darsi una spiegazione, un razionale, o, semplicemente, un'esperienza.
Una sfida che quindi vi pongo a mia volta, perché è questo che ci viene chiesto, in un infinito viaggio senza fine, a cui non potremo mai realmente prendere parte. O forse sì, ma la risposta la dovrete trovare da voi. Ed è qui che un lettore realizzerà quello che la storia mira a trasmettere. Sotto forma di esperienza, certo, oppure sotto forma di realizzazione. Come nel mio caso.
Perché una volta trovata questa risposta, quali saranno le sue conseguenze? Se potremmo davvero vedere con gli occhi di un altro, cosa diventerà l'altro? Come verranno trasformati i confini? E quale sarà il prossimo impossibile limite?
Non è la migliore recensione in assoluto, ma è la migliore che io possa dare. Questo poiché il racconto non si perde in spiegazioni o descrizioni, ma mira a far vivere, o vedere, ciò di cui parla. Anche per altre storie vi ho spesso consigliato di leggerle, in modo da potervi creare un'opinione da voi. In questo caso, il mio non è un consiglio, ma è parte integrante della recensione.
Perché come si può recensire un'esperienza? Non è forse meglio portarvi a viverla? Ed è qui il gioco che ho più apprezzato dell'intero racconto, ovvero che io recensore mi sono imbattuto nello stesso problema che esso ci pone: come sarebbe farvi vedere attraverso i miei occhi?
Potete trovare la storia in "The Evil Within" sul profilo di Johanna_Sparrow
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