BLACK SOUL
nooianooia

Quella statua io la conosco! La adoro, ma non ricordo assolutamente di chi sia e dove l'ho vista. Comunque la foto è stupenda e il titolo è in perfetta sintonia con il soggetto rappresentato, un angelo dall'anima nera: "Black soul".

Titolo super intrigante e copertina con un'immagine favolosa, ma due cose le devo dire: il font del titolo a mio parere dovrebbe essere diverso, così come il colore. Scuro su scuro non è esattamente il massimo.

Ho letto l'abstract e non mi è molto chiaro: tutto ciò che ho inteso è che parlerà di due ragazzi. So che è sempre difficile da scrivere, ma le informazioni che sono state date sono davvero scarne e non rendono la storia particolarmente accattivante.

Premetto che si vede che dietro questa storia è stato fatto un grosso lavoro e, dalle poche informazioni che ho carpito dalla scrittrice, va sottolineato che la storia è stata letta e riletta decine di volte e da persone differenti che hanno dato il loro parere. Di conseguenza, sono felice di poter contribuire anche io ed essere un'ulteriore lettrice attenta di questo racconto.

Appena iniziato il prologo ho inteso che fosse una fanfiction su Harry Potter e finalmente ho capito in che mondo mi sarei dovuta immergere. Il Wizarding World è uno dei miei preferiti. Non ho mai letto tutti i libri (li ho tutti in biblioteca, ne ho letti un paio, ma non ho mai finito la saga, mea culpa), ma da grande cinefila ho studiato accuratamente tutti i film, con tanto di visita ai Warner Bros. Studio.

La storia inizia con un prologo e una scelta molto azzardata: parlare in prima persona ad un "tu" per adesso ancora indefinito, ma suppongo si tratti di Severus. Questo rivolgersi in maniera diretta a qualcuno, potrebbe essere un modo per rompere una sorta di quarta parete letteraria che nel prologo ha decisamente funzionato! Nei capitoli successivi risulta un po' ridondante, a mio parere, ma è una scelta talmente originale che non posso fare a meno di apprezzare il tentativo.

La grammatica è buona, a volte qualche virgola in più, ma credo siano più sviste che effettivi errori. Lo stesso vale per gli errori di battitura.
L'unico appunto che faccio è il fatto che la scrittrice vada spesso a capo. L'a capo si dovrebbe utilizzare in un racconto per facilitare la lettura, dividendo i pensieri, le azioni, le descrizioni e via dicendo. In questo caso però se ne è abusato e il risultato è che la lettura risulta un po' pesante: questa ovviamente è solo una mia impressione e accetto chiarimenti.
Andando avanti mi sono resa conto di una sottigliezza: vengono spesso usati avverbi in -mente, è una cosa che faccio sempre anche io (compresa questa recensione) e piano piano con varie correzioni punto a modificare. Siccome la storia è  scritta bene, si può pensare di iniziare a fare un lavoro di fino andando ad eliminare tutto ciò che rende "cantilenante" il testo: per prima cosa, gli avverbi in -mente.

Nel primo capitolo dopo pochi paragrafi mi sono ritrovata a leggere una scena erotica molto ben scritta. È dettagliata al punto giusto e non sfocia mai nel volgare. È descritta con molta durezza e la sensazione che ti lascia addosso è un dolceamaro che rispecchia perfettamente i due animi dei protagonisti.

Ci sono molte descrizioni di fatti e sensazioni, ma all'inizio manca un vero e proprio collocamento spazio-temporale e anche una descrizione dei personaggi. Potrebbe anche essere una scelta quella di non descrivere Sirius e Severus perché tecnicamente si presume che il lettore sappia perfettamente di chi si tratti. Dipende molto dal tipo di target che si vuole raggiungere e rispetto la decisione della scrittrice.

I dialoghi non sono molti e a volte alcune espressioni mi hanno strappato un sorriso: ho trovato comico che un uomo come Severus potesse usare espressioni come "perdinidirindina".

La trama, in fin dei conti, non è particolarmente rilevante, non c'è un vero e proprio intreccio di eventi. Quello che accade è solo un contorno al racconto di due anime che si incontrano (e adesso capisco meglio il senso dell'abstract così asciutto).

Entrambi i due protagonisti sono descritti magnificamente per quanto riguarda il piano emotivo. I personaggi evolvono con una naturalezza tale per cui senza neanche accorgertene sei perfettamente in sintonia ed empatizzi con loro. Sirius rimarrà sempre il mio preferito: uomo di una dolcezza infinita.