'A Commedia Demmerda
Nel mezzo del cammin di mia lettura
mi ritrovai per dei libri oscuri,
chè l'istruzione era smarrita.
Ahi quanto a legger qual era è cosa dura
esti libri selvaggi e aspri e MORTE
che nel pensier rinnova la paura.
Tanto son amari che poco più son morte;
ma devo trattare del lerciume che v'i trovai,
dirò delle cose ch'i v'ho scorte.
Non so ben ridir com'i v'intrai
tant'ero pien di odio a quel punto
che la verace via abbandonai...
cit. Me al primo capitolo
Ma vi siete persi dei pezzi che non sono mai stati raccontati... ecco a voi 'A COMMEDIA DEMMERDA
" 'Rca bottana, ma 'ndo sto?" disse Tom mentre vagava "qua è pieno de libracci demmerda... nun ce vojo più sta!"
Era terrorizzato, non sapeva che fare. Quand'ecco che si sentono dei rumori di passi...
"WO OCCRISTO CHI CAZZO E'?"
"Carmate, te devi da carmà... so' io, Scalogno"
"Chi scusa?"
Si mostrò davanti a lui un cavaliere coperto da capo a piedi, neanche un lembo di pelle si poteva scorgere da sotto l'armatura.
"Cavalier Scalogno della casa dei Lannister, ti guiderò per questo posto orribile, finché starai con me starai al sicuro"
Tom guardò perplesso il cavaliere, sembrava uno che stava giocando ad un gioco di ruolo fantasy e si era perso nel bosco.
Che fare, seguire un pazzo in un viaggio ultraterreno o morire in un bosco come un coglione?
Dopo un'attenta analisi della questione, Tom decise che... la seconda opzione era meglio, così fece per girare i tacchi, ma il Cavaliere esortò:
"Ti porterò in posti che neanche con la droga puoi immaginare"
Tommy rifletté... la vera domanda non era perché seguire il cavaliere... ma perché no?
E nonostante trovasse milioni di motivi per non farlo, decise di seguirlo.
"Ehm... ok sto co' te... che se fa mo'?"
"Seguime scricciolo"
Il cavaliere lo guidò per il bosco, un luogo buio e spaventoso, dove era facile che un singolo rumore facesse saltare in aria dallo spavento chi lo aveva udito.
Dopo un bel po' di lamentele di Tom del tipo "Ma quando arrivamo?", giunsero davanti ad una grotta, sovrastata da parole poco rassicuranti...
"LASCIATE LA GRAMMATICA O VOI CH'ENTRATE"
"Oh cazzo..." quasi mormorò Tom, intimorito.
"Nun te preoccupà, ricordate che ce sto io" lo rassicurò il cavaliere.
"Stamo messi bene..." mormorò il riccio.
Ed ecco che, mano a mano che si avvicinavano alla grotta, si sentivano bestemmie spaventose, lamenti, grida...
Il cavaliere entrò, seguito da Tom.
Finirono nel Vestibolo, dove stavano gli analfabeti,
"Sono coloro che in vita non avevano studiato un cazzo di niente. Essi non vengono neppure ritenuti degni di stare nel vero inferno" spiegò Scalogno.
Tom guardava la scena inorridito, erano costretti a rincorrere i libri mentre vengono bacchettati dai professori o accecati dalle note di demerito.
"Andiamocene, non è un bello spettacolo... anche se godo a vederli soffrire" il Cavaliere scoppiò in una risata mentre Tom lo guardava con gli occhi spalancati, incapace di proferire verbo.
Mentre Tom ritornava a guardare lo spettacolo esterrefatto, un traghettatore urlava "VENGHINO SIHORI VENGHINO, ME SI E' CARONTE, LO TRAGHETTATOR DELLE INFERNALI GENTI! SOLO PER OGGI UN BEL TRENT- no che dico –QUARANTA PERCENTO DI SCONTO! VE LO RASSICURO IO, IL RAGAZZOFIGOEBELLISSIMO TM!"
Le urla attirarono Tom, mentre Scalogno andava verso quel ragazzo alto, bello, con gli occhi di ghiaccio. Vide i due parlare, e dopo un cazzotto tirato dal Cavaliere al tipo, Tom poté salire sul traghetto.
"Dove stiamo andando?" chiese, ma non ci fu una vera risposta, l'unica cosa che disse il Cavaliere fu: "In un posto in cui l'italiano e il buonsenso sono andati a farsi fottere"
E dopo quelle parole, Tom rimase zitto tutto il viaggio.
Dopo parecchie ore (che manco il traghetto di Messina ci mette così tanto), i due arrivarono sulla terraferma.
Li accolse una nebbia così fitta che si poteva tagliare con un dito e un'oscurità che li inghiottì come...
insomma, 'n se vedeva 'n cazzo.
"Questo è il limbo" annunciò solenne il cavaliere
"Un bel posticino, da quanto vedo" commentò sarcasticamente l'altro.
E dal buio gli arrivò subito uno schiaffo in piena faccia, ed essendo il guanto di metallo...
"Nun s'offendono l'infernali genti, capito minchione?"
"S-Sì..."
"Andiamo avanti che ti faccio vedere"
Camminarono un po', e la nebbia iniziò a diradarsi. Il Cavaliere allora accese una candela.
"E quella da 'ndo spunta?" chiese curioso Tom
"Fidete, non 'o voi sapè" rispose secco il cavaliere, continuando a camminare.
Dall'oscurità spuntarono delle figure, all'inizio poche, ma che poi andarono a moltiplicarsi che manco i pani e i pesci.
"Li vedi? Quelli sono tutti i cojoni che non hanno mai comprato un dizionario. Non hanno commesso nessun peccato, solo che non potranno mai godere di Dio"
Tom guardava quei poveracci, appena tornati a casa toccava comprarne uno.
"Ci sono anche persone rispettabili, politici, insegnanti... solo che, visto che non hanno comprato il sacro libro, questo è il posto che si meritano" disse sputando verso di loro."
"Sei sicuro di essere italiano?"
"Dubiti forse della mia italianità?"
"Hai dato del rispettabile ad un politico"
Scalogno mormorò qualcosa, poi disse
"Seguime va, che te faccio vede come funzione lo smistamento qui da noi."
Scalogno camminò un po', seguito fedelmente da Tom manco fosse 'n cane.
Ad un certo punto, ecco davanti ai loro occhi un'immensa fila di gente che aspettava il proprio turno, e, all'inizio della fila...
un gruppo di ragazzi? Che cazzo ci facevano lì? E perché avevano una "w" bianca sulla loro maglietta gialla?
"Ecco" disse il Cavaliere "quello è il team di wattpad, e quelle in fila sono tutte le storie. Decidono dove mandarti. A seconda di quanti avvisi ti manderanno, ti toccherà un cerchio diverso: un avviso è il primo cerchio, due avvisi è il secondo, tre il terzo... e così via. Guarda" a quel punto si alzò e andò verso i ragazzi, mentre Tom rimaneva un po' lontano.
"Salve" iniziò Scalogno
"Salve a lei, utente! Cosa possiamo fare per lei?" dissero in coro i ragazzi
"Siamo solo dei lettori, vorremo leggere qualcosa di diverso dal solito, non so se capite cosa intendo..."
"Ma certo! Passate pure! Buona lettura!"
Allora Scalogno diede l'ok a Tom per entrare insieme.
"Seguime, te faccio vedè er primo cerchio... LI ABBREVIATORI"
davanti a loro comparvero delle persone nane e magre che, come in vita avevano abbreviato le parole, ora sono "abbreviati".
"Ke czz grdi pzz d mrd!1!"
"Dove cazzo sono finito?! Questi parlano con i codici fiscali!" Tom era disperato, tutte quelle povere vocali saltate da quei bimbiminkia...
"Andiamocene!" pregò Tom scrollando Scalogno per i fianchi, visto che alle spalle non ci arrivava.
Lui lo prese in braccio e in meno di un secondo eccoli nel secondo cerchio...
"LI PUNTEGGIATORI!" esclamò il Cavaliere.
Ed ecco che si mostrarono delle persone tutte attaccate tra loro come, quando erano in vita, non staccavano la virgola dalle parole, e in più venivano tormentati dal numero tre che li torturava, visto che quando erano vivi non mettevano mai i tre puntini ma due, o quattro, o dieci o milioni di puntini!
"Non ci vuole tanto" commentò Tom "basta usare la barra spaziatrice e ricordarsi QUEL CAZZO DI TRE"
"Beh non se lo dimenticheranno mai più" disse il cavaliere sfociando in un'allegra risata.
"Beh......non è colpa nostra,cioè,mica volevamo questo!!!!!!!! Che palle.."
Dopo un calcio ben sferrato sul cranio di una quindicenne che non sapeva scrivere, Tom seguì Scalogno nel terzo cerchio...
"LI VERBALI" esclamò a caso mentre camminavano, facendo perdere un battito a Tom "quanto mi piace urlare i nomi dei cerchi..."
All'inizio Tom non vide nient'altro che delle strane forme, senza senso. Poi, una volta fattosi più vicino, riconobbe che non erano delle forme... ma delle persone messe in posizioni assurde in modo da formare lettere, cerchi, triangoli, esaedri...
infatti, come in vita storpiarono i verbi, ora loro vengono storpiati in modo doloroso.
Tom si avvicinò a due di questi, un ragazzo e una ragazza, che erano messi in due a creare un'unica forma, un cuore.
"E voi due? Che fate così, perché siete diversi?"
Fu il ragazzo a rispondere: "Starebbi insinuando che esisterebbero dannati di serie A e dannati di serie B?"
"Io direi più serie C2, zona retrocessione" commentò Tom "ma 'n importa mo', come ve chiamate?"
"Io sono Paola" disse la ragazza "e io sono Francesco" completò il ragazzo
"Bene. Raccontateme 'n po' 'a vostra storia va', che tanto er Cavaliere 'o vedo impegnato..." disse mentre osservava Scalogno malmenare un gruppo di storpi
"Cominciate"
Fu il ragazzo a raccontare la storia: "Io, come ebbi già detto, mi chiamabbi Francesco. Sono di Acqua Viva delle Fonti, un paesino che si trovasse in Puglia. Io amerebbo Paola con tutto il mio cuoricino, ma per metteressi insieme dovevammo lasciare la scuola. E l'abbremmo fatto, per amore questo e altro. Siamo scappassi insieme, poi un prof ci ha beccabbi enniente, ci ha ucciduti."
Anche se la storia era stata interrotta frequentemente per il fischio nelle orecchie di Tom, qualcosa lo aveva sentito, purtroppo.
"SCALOGNO, ANNAMOSENE PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI PER LE MIE ORECCHIE"
"Ho finito, andiamo" disse uno Scalogno coperto di sangue "Sicuro che vada tutto bene?" chiese tremolante Tom "Ho detto ANDIAMO" urlò il Cavaliere in faccia al ricciolino, e se lo trascinò via...
All'improvviso la temperatura calò sotto gli zero gradi "Porca troia cheffreddo!" esclamò il ragazzo, si chiedeva come facesse a non morire anche se la temperatura era così bassa.
"Dove mi stai portando?" chiese al Cavaliere, che rispose semplicemente "Girati, siamo arrivati"
Tom si girò lentamente per paura di qualche scherzo, e appena ruotò il capo lo spettacolo fu terrificante.
Un enorme Harry Styles sbucava dal terreno, mentre dalle sue tre bocche spuntavano fuori Summer, Destiny e Hope.
Allora il cavaliere prese una scudo- sempre da non si sa dove –e disse a Tom "Stai dietro di me!" e iniziarono ad aggirare Satana, mentre lui gli tirava addosso i peggiori "orrori" grammaticali, ma loro erano protetti da quel bellissimo scudo della Zanichelli, prima stampa, che li difendeva da ogni male.
Una volta fatto il giro, si tuffarono fuori da quell'inferno, e videro... le stelle.
"SI' FINALMENTE SONO FUORI, SONO LIB-" "No" lo interruppe il valoroso Cavaliere "siamo nel purgatorio"
Tutto l'universo sentì la craniata che Tom tirò contro la parete del purgatorio "PORCA LA PUTTANA-DI EVA!" "Ehi!" si affacciò una ragazza bionda dalla cime del purgatorio "tutti con me ce l'avete!" e se ne andò piangendo.
Allora Scalogno toccò la spalla di Tom e disse "Tanto è inutile al cazzo, è uguale all'inferno solo che a 'na certa te ne puoi annà, quindi lo salteremo" "E come?" chiese esasperato Tom; il Cavaliere si limitò a schioccare le dita, ed eccoli arrivati all'Eden.
"Wow questa roba sarebbe molto utile per andare a scuola la mattina!" guardandosi attorno Tom riconobbe dizionari, poemi, opere letterarie famose...
"Tom" lo interruppe il Cavaliere "ti devo lasciare ad una presenza femminile, io non ti posso più accompagnare, ti lascerò nelle mani della Cavaliera Scalogna..." "E dove sta?" chiese, giustamente, il ragazzo. Il Cavaliere puntò rapidamente il dito verso un punto alle spalle di Tom ed esclamò "Guarda un asino che vola!" Tom subito si girò "DOVE DOVE DOVE- ehi, ma non c'è nessun asino..." quando si rigirò non c'era più Scalogno, ma bensì una donna dai capelli neri che indossava un'armatura con il simbolo dei Lannister su una spalla (sull'altra c'era scritto "Garzani"). "Ciao" parlò la donna "sono Cavaliera Scalogna, ti guiderò fino a Dio per contemplarlo." La donna lo accompagnò per i vari cieli, dove c'erano i beati, coloro che avevano agito in nome dell'italiano, riconobbe persone famose come Evgenij, DivinoAlpaca, mattheus93, Glipses, fanwriter91... e intanto gli angeli cantavano l'inno alla trinità:
"Alla Grammatica, ai Verbi e all'Italiano, gloria!"
Scalogna guardò Tom e gli disse: "Tom, or più non ti posso accompagnar a goder dell'eterno, di coLui che tutto creò, coLui che dà e toglie la vita. Devi andar da solo. Quella è la via" e indicò un arco di mattoni, detto questo, sparì.
Tom, lentamente perché timoroso, andò verso l'arco da cui proveniva la luce che illuminava tutto l'Eden. Una volta oltrepassato l'arco, si ritrovò davanti a un qualcosa di indescrivibile, solo poche cose si potevano intravedere, poche lettere, Ti... erre... e... ci ci... a... enne... i...
Treccani...
Una parola misteriosa di cui mai sapremo il significato. Poi udì una voce:
"Tom, tu, che ti sei fatto un culo così per arrivare fin qua, tu che ti sei attraversato l'inferno della lingua italiana, tu che ti sei scaricato wattpad in cerca di belle cose ma hai trovato solo delusioni, hai affrontato un viaggio riservato a pochi. Ebbene, come hai visto qua in paradiso ci sono persone che mi hanno difeso onorevolmente, hanno combattuto per me, e io ti affido di continuare questa difesa, non permettere al nemico di vincere, recensisci gli obbrobri di wattpad sconfiggendoli! Io, ti nomino membro del Corpo di Recensione."
"Ma, Dio, io non mi sento degno! Ho solo tredici anni, chi sono io? Gli altri del corpo di recensione hanno molti più anni di esperienza sulle spalle, io nessuno!"
Dio fece una risata come a dire "povero scemo", poi riprese a parlare:
"Tommaso, non preoccuparti per questo, sono Dio, so quel che faccio no?"
"Beh si spera di sì..."
"Comunque ho già un nome di battaglia per te: Lo Zio Tom!"
"Lo Zio Tom? Ma io non sono zio..."
"Sciocco! Scordi che io sono Dio! Tu hai la caratteristica di essere un caciarone, in pratica sei un piatto rustico. Quale nome più adatto?"
"Ehm... ok, va bene, ci sta... ma ora come esco da qui?"
"Pf, ne hai di strada da fare ragazzo, addio, e buon fortuna là fuori"
"Cos-"
Ma non fece in tempo a finire la frase, che si svegliò tutto sudato.
"MA CHE ERA UN SOGNO?"
Subito prese il telefono, lo controllò e...
c'era un'app che non aveva mai scaricato, "Wattpad".
La aprì timoroso, ma non dovette fare il login. Era già loggato sotto il nome "Lo Zio Tom". E c'era pure un libro, anche se lui non aveva mai scritto... "Recensioni Demmerda"... 'mazza Dio, bei gusti!
Lo aprì.
C'era un solo capitolo, iniziava così:
Nel mezzo del cammin di nostra vita[...]
Enniente ragassuoli, questo era lo speciale per le 20K di visualizzazioni! Sono davvero felice di aver raggiunto questo traguardo, e ho provato a fare un qualcosa di divertente... è uscito st'aborto. Ahhh cosa può creare la mia mente alle cinque di mattina. Comunque, spero sinceramente che vi sia piaciuta " 'A COMMEDIA DEMMERDA" e che sia riuscito a strapparvi un sorriso. So che è lunga, ma ehi, è una parodia della Divina Commedia, mica una cosetta corta! Tra l'altro l'ho fatta seguendo il mio libro di letteratura di terza media! Vabbè, ve lascio 'n pace...
'O zio ve saluta
Ce beccamo nipoti!
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