🕯️Unlucky🕯️
Le recensioni di questo servizio sono finalizzate al solo scopo di aiutare l'autore, lo stile con cui sono scritte è semplice roleplay legato al personaggio, mai attacchi personali agli utenti.
Eccomi con un altra recensione, vista l'epica fuga di Barbatos, sono costretta a caricarmi di lavoro io. Così da non far sembrare tutti i demoni come lui, ovvero rozzi scansafatiche.
Anche se ormai credo di avere seri problemi di stomaco, a causa dell'acidità che mi hanno procurato certe storie.
Spero con tutto quel raggrinzito cuore che mi è rimasto di trovare qualcosa di decente, non potrei sopportare oltre.
Bando alle ciance oggi ci occupiamo della depressiva storia di @SabrySmilest.
Sulla copertina non ho nulla di negativo da dire, finalmente qualcosa fatto come si deve! Rispecchia a pieno il tema del racconto, mi sembra che ti sia affidata alla persona giusta, mortale.
L'unica cosa che mi domando è se il titolo leggermente storto, e la frase in rosso che quasi esce dalla copertina, siano una scelta tua.
Le trovo l'unica pecca della copertina.
L'incipit è breve, semplice, ma d'impatto.
Di sicuro suscita curiosità nel lettore, senza però dire troppo del racconto stesso.
Il prologo è breve ma intenso, parte con una lettera struggente della protagonista indirizzata al suo amato, Alejandro.
Animelle, solo a me vortica in testa la canzone di Lady Gaga, leggendo questo nome?
Questi sono i pensieri malati, che aleggiano nella mente contorta di un demone.
Stendendo un velo pietoso su questo mio patetico pensiero, scopriamo che la ragazza è in procinto di suicidarsi.
Che dire; di sicuro, a primo acchito, non è la classica storia mielosa, che si trovano a palate su questa piattaforma. Quindi, devo dire che oggi mi sento particolarmente fortunata.
A parte gli scherzi, questo racconto tratta temi delicati. Per tale motivo, nel rispetto del argomento, non avrò il solito registro durante la recensione, ma sarò il più rispettosa possibile. Tranquilli, piccoli boccioli ricolmi di speranze, manterrò comunque la mia vena critica.
Nel primo capitolo troviamo, Alejandro, distrutto per il tentato suicidio della protagonista.
Parla con una certa, Maria, del fatto che nonostante la ragazza sia in coma non crede sopravviverà.
Il capitolo è breve, ma ho subito qualche appunto da fare.
Ho notato una certa confusione con la punteggiatura, a quanto pare è un vizio di voi, mortali, dimenticarvi del punto fermo. Non mangia e non morde, lo volete capire? È solo una pausa leggermente più lunga della virgola, non abbiate paura di usarlo!
Altra cosa che ho notato è che non rispetti la regola dei VOCATIVI nei dialoghi, che sarebbe questa:
Tutte le volte in cui invochiamo il nome di una persona usiamo un vocativo.
Dal latino, è uno dei casi della declinazione dei nomi ed esprime il richiamo, la chiamata, l'invocazione, appunto. Di fatto, il vocativo (o complemento di vocazione) si usa nel discorso diretto e indica la persona, l'animale o la cosa personificata a cui questo si rivolge. Come funziona?
"Ehi, Romoaldo!": in questo caso "Romoaldo" è il vocativo perché io invoco il suo nome, lo chiamo.
Oppure: "Sei così bella, tesoro": mi rivolgo a lei dicendo "tesoro", quindi è vocativo.
Invece, se dico semplicemente: "Alice segue il Bianconiglio...", è evidente che non sto "invocando" nessuno, quindi in questo caso la virgola non è necessaria.
Come si vede già da questi esempi, il vocativo deve essere sempre separato dal resto della frase. Se è la prima parola deve essere seguito dalla virgola, mentre se è al centro della proposizione, deve essere compreso tra due virgole.
Ecco qualche esempio:
"Emerenziana, non permetterti di parlarmi così!" oppure "Devo confessarti una cosa, Ermanno, sono un vampiro."
Sentitevi pure liberi di usare questi nomi per le vostre future storie, lo so, sono proprio fantastici.
(Piccola nota di merito ad Ainikki che, per una volta, ha fatto qualcosa di utile, suggerendomi il primo strabiliante nome)
Altra cosa che vorrei consigliarti è l'utilizzo delle lineette caporali per i dialoghi, a mio parere sono quelle più eleganti.
Questo è un estratto della fine del primo capitolo.
Oltre alla cosa dei vocativi ho notato l'uso dei tre punti di sospensione errato; ne vanno tre, non quattro. Dopo di essi ci va lo spazio e si deve cominciare con la lettera maiuscola.
Nel secondo capitolo il protagonista è al capezzale di Zara. Ricorda un tenero avvenimento di due giorni prima che, col senno di poi, forse, poteva essere un avvisaglia di ciò che sarebbe successo.
Su tutto il capitolo nulla da dire, le descrizioni sono ben bilanciate permettono al lettore di immergersi nella trama. Con facilità si entra in empatia col protagonista, l'autrice ha un ottimo stile di narrazione, molto emozionante.
L'unica cosa che non mi convince è questa:
Oltre all'aver dimenticato l'esistenza del punto fermo, e il dubbio trucchetto del riflesso per descrivere il protagonista. Mi spieghi come fa a vedere dal riflesso dello schermo del cellulare, (quindi scuro) che ha gli occhi arrossati?
Ti consiglierei di modificarla o di trovare un altro modo per descrivere, (meglio poco alla volta) i tratti somatici del protagonista.
Apprendiamo anche che il povero ragazzo ha avuto problemi con la droga in passato. Non smetterò mai di dire che questo racconto regala molte emozioni, ovviamente a chi è capace di provarle come voi, piccoli mortali.
Andando avanti con i capitoli si percepisce lo strazio di Alejandro. Questo racconto è di certo molto introspettivo, anche se per i capitoli che ho letto (4+prologo) si svolge in ospedale, grazie ai pensieri del protagonista si possono capire molte cose.
Mi è piaciuta molto la parte del ricordo del suo compleanno. Quando la ragazza suona una canzone al pianoforte per lui, strappandogli la promessa di un tatuaggio insieme nonostante lui odi gli aghi.
Grazie ai ricordi il lettore comprende la profondità e la dolcezza del personaggio di Zara.
Ma, sopratutto, si capisce quanto Alejandro sia legato a lei, si percepisce che ne ha un disperato bisogno per non affondare.
Alla fine del quarto capitolo, nello spazio autrice, c'è anche una spiegazione della patologia di cui soffre la protagonista del racconto. A parere mio un'ottima scelta, sono elementi in più per capire la storia.
Ho notato sempre i soliti piccoli errori che ti ho elencato sopra, ma nulla che non si possa risolvere con una revisione. La tua storia ha un grande potenziale, credo che sia grazie alla tua estrema sensibilità, che questo racconto funziona così bene.
Ti chiederai come faccio a sapere che tipo di persona sei... Beh sono un demone, sento fino a qui l'odore della tua delicata e pura anima.
Sarebbe un pasto perfetto, ma non voglio fare la stessa fine di Barbatos!
Ora è arrivato il momento di salutarci, mortale, ma prima ecco a te il tuo pacchetto premium:
Gita di due giorni in barca a vela con Ulisse, durante le tempeste invernali, e breve sosta nella terra dei Ciclopi, con possibilità di fare merenda nella grotta che ha ispirato Omero. Vietato accendere fuochi.
Ora devo proprio andare, la prossima vittima mi attende, di certo non si può fustigare da sola.
- Lilith
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