🕯️Shadow's Kiss🕯️

Le recensioni di questo servizio sono finalizzate al solo scopo di aiutare l'autore, lo stile con cui sono scritte è semplice roleplay legato al personaggio, mai attacchi personali agli utenti.

Oggi è una giornata molto noiosa, non solo per Barbatos, che fa il suo solito casino per avere un caffè, che ovviamente non gli porterò mai, anche per via di Ainikki, che ci ha tagliato i fondi per investirli nelle pietruzze sulle sue spocchiose ali. 

Inoltre Cassandra invece di darci informazioni utili, come quando verrà riparata la macchina per l'espresso, continua con le sue predizioni assurde su un noioso futuro di caos e distruzione.

Insomma, una giornata perfetta per ingannare la noia con la malcapitata storia di Akasca.
Partiamo dalla copertina e dall'incipit:

Il primo pensiero che mi balza alla mente è: a cosa ti sei ispirata, piccola mortale, prima di dare sfogo alla tua vena ben poco artistica e creare la copertina?

Perché così tanto rosso e toni scuri?

Capisco il tuo intento di farla sembrare sanguinolenta e macabra, ma l'unica cosa che ottieni è di far cadere gli occhi del lettore, che ci mette come minimo un quarto d'ora per inquadrare bene il tutto e comprendere il titolo. È stata un'impresa ardua anche per me, con la vista da demone che mi ritrovo.

Per migliorare la copertina, potresti inanzitutto cambiare colore al titolo per differenziarlo, magari anche ingrandirlo leggermente. 

Prova a giocare con i colori non limitarti al rosso e il nero, l'immagine della protagonista mi piace, è il resto che non convince.

Passiamo all'incipit.

Piccolo e fragile fiorellino, tralasciando gli errori di punteggiatura, che già lasciano intendere cosa troverò al interno del tuo racconto, se scrivi che una persona è sempre sulle sue e schiva, in teoria vorrebbe dire che è timida, come fa a essere "parecchio regale"?

Poi "parecchio regale" scritto così non mi dice nulla, è una cosa buttata lì senza senso. Come "perennemente esemplare". Insomma di cosa stiamo parlando, di un barboncino? Chi usa ancora questi termini vecchi almeno quanto me che ho perso pure il conto dei miei anni. 

Per dare un senso compiuto a ciò che volevi dire, anche se è obbrobrioso comunque, e fa calare la palpebra solo a leggerlo, avresti dovuto buttarla giù diversamente. 

A parte che in ogni modo li metti, regale ed esemplare messi insieme mi fanno venire i conati di vomito solo a leggerli. 

Dovresti rivedere l'intera descrizione, hai messo insieme dei termini contraddittori. 

Ad esempio: è una ragazza schiva, ma dal comportamento esemplare è molto sveglia.
Suona già meglio in questo modo.

Il racconto parte con un'introduzione, dove ci informi che hai scritto la storia così per gioco. Avvisi già che ci saranno errori grammaticali, temporali e quant'altro, inoltre chiedi di dare una possibilità alla tua storia e ai tuoi personaggi. 

Vorrei cogliere l'occasione per dire che, i miei commenti non sono e non saranno mai mirati a ferirti o attaccare i tuoi personaggi. 

Il mio tono è sarcastico per natura, ma non mi permetterei mai di calpestare i tuoi personaggi, a cui sei tanto affezionata come chiunque scrive una storia.

Sorvoliamo su questa momentanea perdita delle mie facoltà mentali, solo così mi spiego la mia delicatezza. 

Partiamo col primo capitolo, anzi no, mi sbagliavo, troviamo le foto di rito del cast... Come dice anche l'autrice stessa quanto può essere trash una cosa del genere? 

Il lettore non ha bisogno del cast perché da libero sfogo alla propria immaginazione, non vorrei ricadere nel cattivo quindi stendiamo un velo pietoso e passiamo oltre.

Bocciolo ricolmo di speranze, che problemi hai con il punto fermo?

Non devi avere paura di usarlo, non morde mica, anzi dona più scorrevolezza al racconto, cosa che il tuo non ha.

Le virgole sembrano sparse a casaccio lungo tutto il capitolo, i periodi sono troppo lunghi a causa del tuo scarso utilizzo del punto. 

Perché all'inizio scrivi i pensieri in corsivo senza metterli tra virgolette, e poi i dialoghi ancora in corsivo, ma tra virgolette? 

Scegli uno stile per il dialogo e/o per il pensiero e non cambiarlo! Quello che stai facendo confonde il lettore, e di certo non alleggerisce il racconto. 

I dialoghi devono essere scritti normalmente e tra virgolette. Ti consiglio le caporali che risultano più eleganti. 

Troppi pezzi in corsivo sparsi qua e là affaticano la vista. 

Col trucco dello specchio che chiunque ha usato almeno una volta nella vita, stai sovraccaricando il lettore di descrizioni, che avresti potuto spargere saggiamente lungo il racconto. Che fretta c'è di dare tutte queste informazioni? 

Un'altra precisazione che tengo a fare è che il gatto blu di russia non è blu: ha due strati di pelo, il primo è grigio argenteo mentre il secondo è sempre grigio, ma di una tonalità che fa pensare lontanamente al blu per i riflessi di luce. 

Mortale, ti do un consiglio spassionato: documentati. 

Non scrivere le cose tanto per, ma soffermati a cercare la terminologia giusta e informati. Tutto questo può donare valore aggiunto alla tua storia.

Un'altra cosa che ho notato è l'assenza di un verbo nella frase riguardante la descrizione del gatto. Il predicato deve sempre contenere un verbo, altrimenti non ha senso.

Giuro, mortale, a questo punto mi hai fatto venire il mal di stomaco, sensazione che non provavo da secoli.

In tutto quell'ammasso di inutili e superflue descrizioni perché non c'è neanche un maledettissimo punto?

Ora, piccola e gracile anima, voglio renderti più chiara possibile la cosa, così che possa attivare qualche tua sinapsi rimasta ed entrarti per bene nel cervello.

Contando che le virgole sono leggerissime pause, anzi le più brevi in assoluto nella punteggiatura, prenditi un attimo e ripeti ad alta voce tutto quel pezzo cerchiato.

Ci hai provato? Provateci tutti, forza! Chi ci riesce vince un bel pacchetto premium.

Se ci hai provato, fiorellino, a meno che tu non sia Eminem, che riesce a rappare 229 parole in soli 30 secondi – ovvero 7,6 parole al secondo – a metà del testo, ti sarai ritrovata col fiatone, e con l'impellente voglia di prendere a testate il muro.

Vogliamo parlare degli occhi color verde militare? Da dove caspita ti è uscita questa cosa proprio non lo so. 

Se guardi su Wikipedia il verde militare non esiste come classificazione di colore, ma esiste bensì il verde mimetico che si avvicina molto al verde oliva. 

Sfido chiunque a trovare una descrizione degli occhi verdi con questo aggettivo, su qualsiasi libro o racconto.

Ma passiamo oltre, anche se credo che a questo punto oramai mi stia venendo un'ulcera, altro che mal di stomaco.

Eccoci arrivati a un bel dialogo!

L'ho dovuto rileggere attentamente almeno cinque volte per cercare di capire chi stava dicendo cosa.

La lettura deve essere leggera, scorrevole, un dialogo scritto così non la permette.

Non puoi ammassare le battute in questo modo, risulta davvero troppo confuso. 

Non voglio fare la bacchettona, essere il Barbatos della situazione. Ma risulta davvero difficile seguire le battute se non vai a capo, ogni volta che cambia il personaggio parlante. E non basta mettere il nome.

Comunque proseguiamo, la protagonista ci racconta dell'università dell'occulto, fondata dalla sua famiglia, e di un dialogo con un uso spropositato del punto esclamativo tenuto dallo zio.
Tutto questo con una discutibile punteggiatura: non ho ancora trovato un "ma" preceduto dalla virgola, non so se rendo l'idea.

Lo zio porta la nipote a fare una passeggiata, la conduce a una serra, e si siedono su una panchina a parlare dei tempi passati. 

La nipote ricorda di quando, da bambina, si faceva raccontare storie sull'occulto, invece che sulle principesse.

Poi arriva la nota dolente, il discorso relativo all'anniversario della scomparsa dei genitori della ragazza.

Sono già a piu di mille parole e le forze, oltre che la pazienza, mi stanno abbandonando. Vi mostro il tutto così facciamo prima.

La parte emotiva, anche se fa molto cliché, mi piace. Così come le descrizioni della serra che sono molto esaustive senza essere pesanti. Alla fine perseverando, ho trovato la nota positiva.

Ribadisco, non sono un mostro, sono solo un demone leggermente puntiglioso, in grado anche di apprezzare le cose.

Ora, lo scenario cambia. La protagonista va al cimitero a trovare la tomba dei genitori. Narra la storia strappalacrime di quando li ha persi e di quanto lo zio si prendesse cura di lei. Ovviamente sempre con dubbia punteggiatura, ma ormai ci sono abituata, un Gaviscon e via con la lettura del capitolo.

Poi ci troviamo davanti una moltitudine di descrizioni, rigorosamente a lista della spesa come tutte le altre.

La descrizione della porta, proprio non la comprendo. Potresti provare con "la porta in mogano, con la parte centrale in vetro, ornata da delle decorazioni in ferro battuto". 

Anche se, il termine ferro battuto lo hai già usato, fai attenzione a non ripeterti. Guarda su internet, cerca il modo migliore per descrivere le cose, ti consiglio di dare un'occhiata ai sinonimi di ogni termine.

Dopo una descrizione accurata della biblioteca, la protagonista distrutta si appisola sui libri. 

Dopo mi ritrovo questo:

Non credo sia costruttivo commentare oltre, perché potrei esagerare. 

Voglio solo chiederti, che messaggio pensi di mandare alle tue lettrici con questo? 

Ti ricordo che l'età media qui su Wattpad è molto bassa, pensa bene al messaggio che passi alle giovani ragazze su questa piattaforma...

Visto il capitolo è davvero lunghissimo, almeno quanto quattro capitoli normali, credo che la mia recensione possa terminare qui.

Come commento finale, ti consiglierei di fare una revisione davvero accurata del testo. 

Le descrizioni sono il tuo punto di forza, ma dovresti lavorare sulla loro disposizione, per non farle risultare una lista della spesa come sono ora. 

Studia e fai ricerche prima di scrivere, così da donare valore aggiunto alla tua storia, ed evitare di scrivere cose senza senso. 

Altri consigli sono sparsi nella recensione, spero ti possano essere utili.

Ora è arrivato il momento di assegnare il pacchetto premium:

Congresso di tre giorni, gestito e offerto da Penelope, sulle più moderne tecniche di temporeggiamento con il sesso maschile. Non sono inclusi gli spostamenti da e verso Itaca. Previsto un buffet a fine iniziativa.

Ora prendi la tua storia e scappa lontano da qui, prima che cambi idea e scateni la mia ira su di te.

- Lilith

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