😈Nemeton-La Signora del Tempio😈
Le recensioni di questo servizio sono finalizzate al solo scopo di aiutare l'autore, lo stile con cui sono scritte è semplice roleplay legato al personaggio, mai attacchi personali agli utenti.
Salve, indifese creature! Eccomi pronto con la prima recensione in assoluto della mia lunga vita. Sì, avete letto bene: non ho nessuna esperienza, nessun tipo di preparazione e sono completamente disorganizzato. Del resto, neanche ci volevo stare in mezzo a questo mucchio di secchioni e prime-donne che si esaltano se un amico gli dice che la loro storia fa cagare, ma si offendono se gli viene giustamente corretto un verbo dal primo che passa. Forse proprio questo istinto autolesionista e questa propensione allo squilibrio mentale, che ricorda un po' casa mia, mi ha convinto ad accettare gli accordi con Lilith... oltre che le minacce del mio Signore, certo.
Quindi, iniziamo subito dalla prima vittima, la quale, ne sono convinto, sarà felicissima ora che ha capito di fare anche da cavia.
La storia che proverò a distruggere si intitola "Nemeton - La Signora del Tempio" di HilaryFoxes e qualcosa mi dice che sarà un fantasy.
Bene... Spero solo di non trovare elfi, fatine e sbrilluccichii vari che potrei anche rimanerci secco.
Iniziamo dalla copertina.
Ah, giusto: mi avevi detto di non giudicarla.
Davvero, mio piccolo sussurro di vita, hai creduto a quella buffonata del "scrivete se desiderate che giudichi anche la copertina" e bla, bla, bla?!
Per tutti i Diavoli dell'Inferno! Mi avevano avvisato che voi umani credevate a ogni cosa, ma pensavo che dal medioevo a oggi foste un po' migliorati, cribbio! Poi vengo qui e scopro che non è cambiato niente: parlate di mostri, elfi, divinità antiche, streghe, animali parlanti, vampiri, principesse guerriere, licantropi, cantanti che vi cadono ai piedi, amori sinceri...
Quindi, perché non credere pure a un Demone che vi dice chiaro e tondo di essere un bugiardo? Bah, i grandi misteri dell'Universo.
Tuttavia, come prima vittima tra i miei artigli, voglio venirti incontro e rispettare la tua richiesta: non la giudicherò, ci girerò solo intorno.
Dimmi, autrice, hai venduto l'anima per avere questa meraviglia? No, perché dalle mie parti sarebbe un tantino illegale. Oppure un rene?
È senza dubbio una piccola opera d'arte, perfetta in tutto.
Ho notato persino le piccole scritte runiche ai lati e vorrei conoscerne il significato, piccolo cuoricino saporito, sempre che non ti sia offesa per il mio dispettuccio. Come vedi, ho solo complimenti per questa copertina.
Invece, quello che ho in serbo per te è tutto un altro paio di maniche...
Intanto, come ti è venuto in mente di appiccicare, sopra questa opera sublime, quella patacca violacea che ricorda un livido dopo aver preso un palo in faccia?
Con tutto il rispetto verso chi ti ha dato il premio, verso il concorso, verso il team e tutti quelli che potrebbero venire a cercarmi sotto casa, come hai potuto?
Complimenti al tuo penoso senso di armonia estetica! Invito caldamente la donzella che ha creato questa opera grafica a prenderti a mazzate sulle ginocchia. Io lo avrei fatto.
Adesso basta cincischiare, altrimenti qui ci faccio notte e avrei un paio di assassini che mi aspettano giù, all'ingresso.
La trama
Semplice, pulita. Va dritta al punto come un cecchino appostato su un palazzo e già ci fa capire diverse cose, in modo più o meno velato. C'è una lei, c'è un lui, e qui non serve una scienza per capire dove si andrà a parare, e infine c'è una società a carattere religioso/militare, che per la sua struttura ricorda vagamente quelle aristocratiche ed elitarie del Rinascimento, con tutto il pacchetto di intrighi, tradimenti e omicidi a opera di chi non ha nulla di meglio da fare che passare il tempo a rompere i coglioni al prossimo.
Un po' come accade qui su Wattpad, insomma.
Ah, che bello questo profumo di casa!
Cos'altro ci dicono queste dodici righe? Nulla, per adesso, ma ci tornerò sopra a breve.
Vuoi sapere se invoglia il lettore di passaggio ad aprire il libro? Credo di sì, perché con estrema semplicità hai dato un quadro generale e sintetico di cosa lo aspetta, ma io sono ancora incantato dalla copertina e quindi poco attendibile.
Passiamo ora al succo del discorso.
Piccola animella ricolma di immaginazione, cosa cerchi da me?
Ho spulciato il tuo profilo (quanto sono impiccione!) e ho visto che vai a caccia di recensioni con parsimonia. Ho visto anche la presenza di un seguito alla "Signora del Tempio".
Queste informazioni aggiunte, apparentemente inutili, mi suggeriscono invece che tu non voglia solo ricevere complimenti e gratificazioni perché, da quello che ho letto fino a ora, traspare una persona molto attenta a ciò che scrive, una persona che ha fatto un grande lavoro di ricerca, di fantasia, di studio e di organizzazione dietro alla sua storia.
È innegabile che la curi come si fa con una pianta (o meglio, come fate voi, perché io di solito le brucio), ma per essere una storia completa che tra l'altro fa parte di una saga, rispetto alla media di Wattpad, in effetti ha poche visualizzazioni.
Ti sei chiesta il motivo?
(Il primo che risponde: "Perché non trombano come ricci" va dritto nelle fauci di Cerbero!)
Io non detengo la risposta, ma posso avanzare delle ipotesi che sono comunque soggettive e personali, quindi non assolute.
Proverò a mostrarti i difettucci che ho riscontrato durante la lettura del prologo, dei primi due capitoli, del capitolo ventotto e dell'epilogo.
Ti starai chiedendo se hai letto bene, vero? Sì, hai letto bene: ho usato la metodologia di ogni casa editrice che si rispetti, quando voi, ingenue creature, inviate i vostri manoscritti.
Pensavate sul serio che quei Demoni, mascherati da editori, si mettevano a leggere tutto il vostro pallosissimo lavoro? Per l'Inferno, quanto siete farlocchi!
Certo, io non sono perfido come loro, nonostante mi secchi molto ammetterlo, ma ho una dignità (oltre che un contratto firmato col sangue), e se prendo un impegno, lo porto a termine. Più o meno.
Quindi, ho letto e riletto e... riletto i primi tre capitoli per cercare di capire cosa frena il lettore di passaggio e quali sono i difetti che andrebbero limati per far spiccare il volo a questa storia.
Poi, animella speranzosa, starà alla tua umiltà e alla tua voglia di perfezionarti scegliere se accettare le mie critiche o sbattertene altamente per continuare sulla tua strada.
Ricorda: anche se sono un Demone cattivo, senza scrupoli e bugiardo, rappresento il lettore X e come tale, che ti piaccia o meno, il mio punto di vista personale va tenuto in considerazione come quello di qualsiasi altro lettore, poiché sono loro la linfa vitale degli scrittori.
Alla fine, a me viene niente in cambio, mentre quella che ha da perdere, purtroppo, sei solo tu.
Ma non andarmi in iperventilazione, dolce cuoricino pulsante, che già con la copertina ti ho dimostrato di non esser tirchio di complimenti. Alla fine della recensione, riceverai la tua dose, non temere.
Iniziamo la tortura degli avverbi.
Puoi prendere i pop-corn, se credi.
Già dalla presentazione e dal prologo, capisco che hai un amore smodato, quasi tossico direi, verso gli avverbi. La cosa più raccapricciante di questo tuo rapporto con loro è che, non solo usi quelli col suffisso -mente come se fossero il sale ai pasti, ma lanci a destra e a manca i non (avverbi di negazione) come il riso ai matrimoni!
Li ho anche contati, per essere certo di quello che ho letto. Nella trama, nel prologo e nel primo capitolo ho contato... (mettiti seduta un attimo, cara) trentotto non! E senza tenere conto di quelli col suffisso -mente!
Non contenta, nel capitolo due, su quattordici non, uno lo hai anche scritto in corsivo.
Avevi paura che potesse passare inosservato?
Trovare ventotto avverbi di negazione solo in un capitolo (il numero 1) significa aver letto almeno ventotto frasi negative e non sono poche in mille e passa parole.
In un concetto? Risulta pesante.
Piccola e fragile creatura, tu hai un serio problema di dipendenza.
Per farti capire meglio cosa intendo, ti mostro qualche foto. Continua a restare seduta, però.
Prologo
Siamo solo alle prime righe e già troviamo tre avverbi, uno sopra all'altro. Non sono un accanito affossatore degli avverbi, semmai il contrario, e questa recensione lo dimostra, ma va trovato un equilibrio, che tu evidentemente stai ancora cercando. (Lo metto anche io in corsivo, nel caso ti dovesse sfuggire l'ironia).
Due frasi negative in due periodi adiacenti. La seconda poi si potrebbe eliminare senza problemi, convertendo la frase in affermativa: "Se qualcuno avesse voluto approdare sulle sue coste avrebbe trovato solo gli alti fondali dell'Oceano."
Fa così schifo messa cosi?
Un appunto sulla parola "Oceano": all'inizio stavo per considerarlo un errore, poi ho capito. Oceano è il nome proprio... dell'oceano.
Alla faccia della fantasia! Con tutta l'immaginazione che ti ritrovi, come è possibile che non abbia pensato a un qualche sinonimo accattivante ed evocativo come per esempio An Mhuir, gaelico irlandese per definire l'oceano Atlantico. Mi ricordi il Tenente Colombo che non ha mai trovato un nome adatto al proprio cane, finendo poi per chiamarlo appunto Cane.
Siamo ancora al Prologo, eh. Anche questo non si potrebbe eliminare con un bel "in un periodo imprecisato del..."
Passiamo al primo capitolo, quello che forse risente di più della tua dipendenza dalla negazione. E dico forse, perché a un tratto ho smesso di contarli, credo per assuefazione.
Ti segnalo i più fastidiosi.
Oltre alla cacofonia per la vicinanza della parola "nasconderlo", perché non rendere tutto più fluido con un "le era concesso di mostrarlo, di metterlo in mostra, ecc.".
Bada bene che se si fosse trattato di uno o due casi, messi lì per necessità, non avrei proferito parola. Ma sono qui per aiutare, non per adulare. (Mi hai contagiato?)
Ti consiglio caldamente di togliere almeno i più antipatici, poiché nel primo capitolo già abbiamo una parte della storia del Nemeton, che non è proprio una passeggiata di salute, tuttavia è necessaria.
Cosa ne viene fuori? Che, come ci presenti la protagonista, in modo peraltro frizzante e originale, abbassiamo le difese. Allora ci bombardi di avverbi negativi, con annessa la lezione di Storia, dove nuovi nomi spuntano come funghi, per poi farci arrivare stremati, con la palpebra un po' calante, a lui.
E non va bene.
Ti segnalo l'ultimo gruppo di avverbi che spicca come un herpes sulla bocca al primo appuntamento:
E il primo capitolo si chiude con una bella negazione. Mi sembra giusto.
Ecco, bocciolo traboccante di speranze, il peggio è passato. Oltre a due o tre piccole incongruenze, che mi hanno fatto sorridere con malvagità, non ho trovato altro.
Mi pare che tutto sommato sia andata bene, visto che ancora respiri.
Ti segnalo giusto quelle che ritengo essere le più importanti o ridicole, dipende dall'angolazione.
Nel primo capitolo ci presenti la protagonista come una giovane donna dal grande intelletto, dalla bellezza inimmaginabile e dalla personalità così carismatica da "incantare intere tavolate".
Mi sono immaginato Freya che, al solstizio d'inverno (perché dubito si festeggi il Natale nel Nemeton), in piedi sulla sedia, rapisce tutti i commensali con poesie e monologhi degni del più grande intrattenitore mai esistito.
Insomma, la regina delle feste!
Poi volto pagina...
(Riporto le uniche battute della nostra logorroica eroina, giusto per farti capire cosa intendo)
La giovane Freya sta consumando il suo pasto in quella che potrebbe essere una mensa scolastica a tutti gli effetti, in compagnia di Arwyn, la sua migliore amica.
E già qui rimango interdetto. Arriva poi una certa Melvira a ravvivare gli animi e porta con sé quel tipico pettegolezzo che farebbe parlare per giorni una scuola intera, ma che alla nostra eroina scivola addosso.
La vitalità fatta persona... Ma non era la stessa ragazza che di "cose serie faceva frivolezze e di frivolezze cose serie"?
Melvira annuncia che suo fratello sposerà la sorella di Arwyn (e qui come minimo sarebbe dovuto calare un silenzio di tomba, nella mensa). Arwyn e Freya invece commentano con un «Poveraccio», poco adatto a due giovani donne del loro rango, e la brillante conversazione della nostra incantatrice di tavolate, termina con:
Cribbio, frizzante come la coca-cola di MacDonald!
Pensa che gioia portarsela dietro quando le rode il c..o (sono circondato da telecamere e non posso dare libero sfogo al mio linguaggio scurrile).
Cosa sto cercando di dirti, animella stremata da questa interminabile recensione?
Non alzare troppo l'asticella di aspettative del lettore, se poi dimentichi le esatte parole che hai utilizzato nel capitolo precedente, per descrivere una personalità. Così facendo confondi le nostre menti.
Un'ultima cosa e passo alla tanto attesa dose di complimenti.
Leggi bene qui sopra e concentrati su "sperduta nel lontano Nord".
Guardando la tua mappa, la prima cosa che mi viene da chiederti è: in Sardegna allora che fanno? Passano le giornate a scrivere SOS sulla sabbia e a lanciare messaggi di fumo?
Capisco le difficoltà di spazio nel far entrare tutte e quattro le isole nella stessa foto, ma ti consiglio di trovare un compromesso tra quello che scrivi e quello che mostri.
Bene, ora che ti ho ridotta a un ammasso informe di sofferenza e devastazione, provo a rianimarti con una dose di complimenti, tutti meritati e dovuti tra l'altro.
Hai svolto un lavoro titanico nel creare una società parallela con la sua storia, le sue faide, le sue magie. Può sembrare semplice ai più superficiali, ma a chi studia e pianifica nei minimi dettagli le proprie creazioni, non lo è affatto. E noi lettori vediamo solo la punta dell'iceberg che c'è sotto.
Per tutte le Fiamme dell'Inferno, hai pure disegnato e colorato una mappa! Con una cagata di applicazione, aggiungerei.
Qui c'è il tuo cuore e la tua anima (purtroppo), nonché tanto sudore della fronte. So cosa vuol dire spendere tutte le proprie energie in una saga e, se posso permettermi (ma lo faccio lo stesso, figurati se ascolto voi creaturine terrene), non smettere mai di impegnarti nella scrittura come stai facendo adesso.
Sulla grammatica, sulla sintassi e sulla linea temporale non ho davvero nulla da segnalarti, tranne l'uso inverecondo degli avverbi di negazione, ma nulla che un paio di letture ben assestate non riescano a risolvere, insomma.
Un punto in più per la descrizione fisica dei personaggi, nella quale ti muovi con disonvoltura e maestria, elargendo a noi lettori, tanti piccoli dettagli sparsi nel capitolo, che ci fanno immaginare alla perfezione il loro aspetto.
Sei un po' tirata nella descrizione degli ambienti, tuttavia non sempre è un male. Se consideriamo poi che i primi capitoli di una saga devono introdurre per forza una serie di informazioni necessarie per la comprensione generale della trama, alla fine se ne può far allegramente a meno.
Insomma, cos'altro posso aggiungere che già non ti sia stato detto? Credo nulla.
Ricordati solo una cosa: i lettori sono la linfa vitale di chi scrive e sono loro a dare vita ai nostri personaggi, che altrimenti si ridurrebbero solo a un notevole quantitativo di inchiostro su un pezzo di carta.
Non trascurarli mai, né loro né le di loro opinioni.
Siamo giunti alla fine e io sono esausto, sfinito e affamato, quindi estraggo i denti dalla tua spalla (puoi urlare, adesso) e ti auguro tante nefandezze, mentre provo a dissolvermi in una nuvola di cenere e zolfo.
Per tutti i Diavoli! Il Premio!
Quasi dimenticavo che noi fantastici Demoni e quei pennuti spelacchiati degli Angeli, abbiamo deciso di non relegarvi in un triste, algido e sputtanatissimo punteggio numerico, né di spedirvi come pacchi Amazon nei soliti posti barbosi che tutti vi aspettate.
No, noi abbiamo pensato in grande e abbiamo deciso di adottare la stessa politica aziendale sui premi di produzione. Ognuno di voi riceverà quello che il recensore riterrà più adatto.
Tu hai vinto:
Un pacchetto di lezioni private, 10 in totale, a cura di Santa Teresa d'Avila, patrona degli scrittori e l'esclusiva possibilità di acquistarne altre con lo sconto speciale del 20%.
E ora smolecolati ai miei occhi stanchi, che mi stanno cadendo le corna per terra.
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