❇Manderley - Avvolta dalla Nebbia❇
Benvenuti mortali!
La prima storia che recensirò di questa nuova lista è «Manderley - Avvolta dalla Nebbia» di Lucilla9839.
Inizierei subito con la copertina, la quale si presenta priva di colore e molto confusionaria. I miei umili gusti non sono stati soddisfatti, soprattutto perché nessuno degli elementi presenti attira l'attenzione.
Quegli occhi spalancati assomigliano all'espressione di un demone di fronte a un gesto compassionevole e, sinceramente, non ne capisco presenza. Anche la barca che solca le acque di quel piccolo fiumiciattolo circondato da canneti, sembra totalmente fuori contesto.
Il titolo, poi, non si risalta assolutamente.
La mia impressione è quindi negativa, dati i numerosi difetti sopraelencati.
Consiglio di cambiarla, utilizzando i colori, un font più imponente e, sopratutto, riducendo il numero di elementi.
Ma addentriamoci nei capitoli della storia e ci ritroviamo con ben due parti dedicate alle Premesse. Ecco, premesse confusionarie tanto la cover. L'autrice prima specifica la funzione della sua storia, cioè una sottospecie di sequel di un famoso romanzo «Rebecca- la prima moglie». In seguito, si passa a un book cast, probabilmente a metà, visto che nelle Premesse numero due troviamo nuovamente delle descrizioni di personaggi.
Posso dire che, in generale, apprezzo la presenza di prestavolti. Purtroppo, però, le descrizioni così impersonali, stile elenco, forniscono informazioni che avrei voluto scoprire durante la lettura. Consiglio di dedicare un capitolo ai prestavolti, togliendo qualunque tipo di didascalia e un capitolo apposito per le vere e proprie premesse.
Ma le introduzioni non sono finite, anime lettrici, perché abbiamo nuovamente un incipit. La cronologia delle anticipazioni si allunga, infinita, come la malvagità del mondo. Ancora una volta, troviamo dei dettagli che tolgono curiosità al lettore, invece che invogliarlo a continuare. Suggerisco di eliminare questo ennesimo sproloquio, visto che assomiglia a una trama esterna fin troppo rivelatoria.
Dopo questo esasperante preambolo, finalmente inizia la narrazione.
E inizia male. La scena in sé, un uomo misterioso che sta per suicidarsi con una pistola, è molto interessante, ma una serie di piccoli e ricorrenti errori grammaticali la rendono poco fluida.
In particolare, ho trovato un abuso del punto e virgola, quando in diverse occasioni sarebbe bastato mettere un punto o lasciare la semplice congiunzione «e». Inoltre, alcuni periodi presentano incisi mal inseriti, con le virgole spostate. Ma, la discordanza più grande, è una frase che sembra scritta in terza persona, quando la narrazione è in prima.
«La mascella squadrata si serra, le labbra sottili si contraggono, le pupille si dilatano, dipingendo sul viso un'espressione di terrore»
Piccola anima creativa, fai pace con la scelta della narrazione perché così è molto confusionario. Andrebbe scritta così:
«Serro la mascella, mentre le mie labbra si contraggono e le pupille si dilatano, dipingendo sul mio viso un'espressione di terrore.»
Passando allo sviluppo del capitolo, non capisco il senso di ripetere dal punto di vista di un altro personaggio la stessa scena. Mi sembra solo una ripetizione e, sinceramente, penso che la scena sarebbe stata molto più incisiva se ci fosse stato solo il pov di Mary.
Passiamo al capitolo 2, con la nostra Mary che torna in un hotel di lusso, data la sua condizione di dama di compagnia di una nobildonna.
Piccolo particolare, l'atmosfera, finora cupa e scura, viene interrotta dalla presenza inappropriata di palme e descrizioni sul mobilio dell'albergo. Diciamo che le descrizioni inserite sarebbero interessanti se fossi un arredatore ma, vista la mia posizione di angelo, le sorvolo con grazia. Sicuramente lo stile ad elenco, usato anche per descrivere l'antipatica e civettuola Lady Luise, non alza l'interesse.
Piccola domanda per l'autrice: come mai i tuoi capitoli sono scritti tutti in un irritante corsivo?
Ma andiamo avanti! Nell'amabile salottino di Lady Luise fa la sua comparsa l'uomo che, fino a qualche attimo prima, stava per uccidersi. Con una naturalezza quasi inquietante, il nostro Alexander scambia due parole con la nobildonna e poi si dilegua sfuggendo alle sue grinfie. Nonostante il poco tempo che abbiamo passato in sua compagnia, Mary è già affascinata.
Comunque, Lady Luise, impicciona come un paio di demoni che conosco, ordina a Mary di andare nella stanza di Alexander e rubare il quaderno dove il presunto psichiatra dell'uomo ha annotato gli appunti delle varie sedute.
Che poi, se gli appunti sono dello psichiatra, perché dovrebbe averli il paziente?
Comunque la protagonista ubbidisce, ma il suo carattere è talmente debole che trema anche solo al pensiero. All'inizio non capivo tutta questa paura, ma l'ho compresa quando Alex la becca e anche i fulmini iniziano a cadere, come se lo stesso creatore volesse punire quella povera anima indifesa. Certo, il nostro Alex dovrebbe licenziare il suo psichiatra, visto tutto il nervosismo che si ritrova in corpo. Non sta decisamente svolgendo un buon lavoro.
Comunque, dopo aver minacciato una persona che neanche voleva essere lì, Alex la caccia. E la cara Mary lo descrive come «sgarbato, burbero e altezzoso». Adesso, io non conosco molti mortali, ma questi comportamenti non sarebbero definiti così in Paradiso.
Nel capitolo 3, non si sa come e non si sa perché, Mary riesce finalmente a tenere testa al Signor Alexander. Si siede senza permesso al suo tavolo della cena e si inalbera quando l'uomo la chiama «Fiorellino di campo". Sinceramente, penso che sia una scena abbastanza incoerente con il personaggio presentato finora. Prima non riesce neanche a parlargli, per quanto balbetta, e poi gli risponde per le rime?
Apprezzo che la protagonista si faccia valere, ma penso che questo cambiamento sarebbe dovuto avvenire durante il corso del suo arco narrativo e non al terzo capitolo. Una ribellione che si costruisce a piccoli passi, senza affrettare le cose e stravolgere il carattere del personaggio.
Tuttavia, mi è piaciuta la varietà di termini che l'autrice riesce a trovare per descrivere Alexander. Infatti, è la terza volta che lo fa, attraverso gli occhi di Mary, e nulla sembra una ripetizione. Anzi, ogni volta l'autrice aggiunge un dettaglio che ci aiuta a comprendere meglio il suo carattere o il suo aspetto.
Comunque, come nota anche Alex, la cara Mary ha continui cambi di personalità. Passa dalla timidezza all'impertinenza senza alcun motivo. Andando avanti, troviamo una parte scritta dal punto di vista di un narratore esterno. Diciamo che questo cambio, a metà capitolo, non i fa impazzire. Soprattutto, non c'è alcuna motivazione per cui ciò accada.
Però, la stranezza di questa scelta viene oscurata dall'ansia che suscita la scena descritta. La nostra odiata Lady Luise si trova nella sua stanza, con in mano il famoso quaderno che aveva mandato Mary a rubare. Non si sa come sia entrata in possesso di quest'oggetto, ma siamo sicuri che la donna non arriverà viva alla fine del capitolo.
Finora, questa è stata la scena che mi è piaciuta di più. Troviamo un crescendo di emozioni, con piccoli dettagli che ci portano poi alla morte di lady Luise. Morte descritta con maestria, tanto che ero impaziente di arrivare alla fine per saperne di più. Successivamente, capiamo che è stato Alex a ordinare il suo omicidio, scelta davvero coraggiosa e perfettamente coerente con il personaggio.
Inoltre, dall'ultimo dialogo, comprendiamo che quel quaderno contiene dei segreti che vanno, necessariamente, occultati.
Direi di concludere qui l'analisi della trama, dato che sono stati pubblicati solo quattro capitoli, e concentriamoci sui punti di forza e le debolezze.
Un grande difetto è la sensazione di confusione che si ha mentre si legge. I cambi di narrazione, il corsivo, gli stacchi temporali... tutto disturba la lettura. Io sceglierei un approccio più semplice, inserendo il corsivo solo per i pensieri dei personaggi, mentre la narrazione la lascerei in caratteri normali. Inoltre, consiglio sempre di scrivere un capitolo con un unico pov.
Le sviste grammaticali sono sparse, ma non gravi. Sul lessico, invece, trovo diverse discrepanze. Alcuni passi sono scritti con un vocabolario medio, mentre altri con dei termini decisamente più elevati e ricercati. Questa discontinuità andrebbe smorzata, perché rende la lettura altalenante.
Posso dire che, per quanto riguarda i personaggi, l'unico che non mi ha convinto è proprio la protagonista, per i motivi sopracitati. E' fin troppo incoerente.
Alexander, invece, è perfettamente caratterizzato. Dalle poche scene che ho potuto leggere, sono sicura che sarà lui a portare avanti la trama, con la sua anima macchiata da delle tendenze oscure e il carattere misterioso. Non è semplice gestire un personaggio che non ha paura di uccidere e credo che tu gli abbia dato il giusto retroscena.
Comunque, un altro punto di forza è l'originalità. La trama promette bene e l'unica cosa da migliorare sarebbe la narrazione.
In conclusione, ti assegno il pacchetto premium:
Congresso di tre giorni, gestito e offerto da Penelope, sulle più moderne tecniche di temporeggiamento con il sesso maschile. Non sono inclusi gli spostamenti da e verso Itaca. Previsto un buffet a fine iniziativa.
Penso che queste lezioni sarebbero utili anche a Mary. Sia mai che impari a farsi rispettare dal nostro Alex.
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