🕯️100 days 🕯️

Le recensioni di questo servizio sono finalizzate al solo scopo di aiutare l'autore, lo stile con cui sono scritte è semplice roleplay legato al personaggio, mai attacchi personali agli utenti.

Eccomi qui con la mia prima recensione, dolci anime smarrite.

Tra una punizione e l'altra, inflitta ai disgraziati che mi capitano tra le mani, ho avuto il tempo di dare un'occhiata alla copertina della storia.


Mi sorge subito una domanda: perché una copertina così cupa e triste? Ok, parliamo di un dark romance, ma detto da un demone non è un buon segno.

Basterebbe un mazzo di fiori tra le mani della ragazza, per farla sembrare una vedova che fa visita all'amato defunto.

Ho provato a chiedere un parere al mio caro e vecchio collega, Barby – vista la sua esperienza secolare nel campo – e la sua risposta è stata: «Ah, è una copertina? Pensavo fosse il catalogo di un'Agenzia Funebre.»

La sinossi incuriosisce il lettore: semplice, diretta e con una giusta dose di mistero.

Capisco benissimo quanto possa essere difficile trovare una sinossi adatta, quindi apprezzo la sua semplicità.

L'autrice ricorda che la storia contiene scene di sesso e violenza, quindi non è adatta a un pubblico sensibile.

A questo punto sono pronta a tutto. Meglio preparare una tanica di benzina e una torcia, nel caso in cui nei prossimi capitoli si fornicasse come se non ci fosse un domani, ma soprattutto senza un senso logico. Non esiterei a dare fuoco a tutto l'ufficio, per incenerire la tua storia.

Penso – e spero per la piccola peccatrice che ha dato vita a questo racconto – che non accada, visto che lo ha classificato lei stessa come dark romance e non come erotico.

Se c'è una cosa che non sopporto sono le prese in giro, potrei tirare fuori il peggio di me.

Vedete, tesorini miei, che so essere indulgente?

La storia si avvia con una piccola premessa, dove, a inizio capitolo, troviamo una piccola parte di una canzone di Adele.

Bene, speriamo di rimanere su toni allegri...

La premessa incuriosisce ancora di più il lettore, che forse inizia a porsi diverse domande, alcune delle quali potrebbero essere:

Perché la nostra Emily si è vestita a mo' di veglia funebre e si precipita sul tetto di un grattacielo?

Quale sarà questa promessa di cui parli?

Cosa le sarà successo in appena cento giorni?

Brava la nostra tenera e succulenta mortale che è riuscita in poche e semplici righe a suscitare interesse.

Incantata da questa curiosa promessa, proseguo subito col capitolo successivo e mi ritrovo la strofa di un'altra "simpaticissima" canzone di Adele, a fare da introduzione alla descrizione della semplice e monotona vita della protagonista. 

Poi mi salta all'occhio questo

Piccolo muffin ripieno di sentimenti, cosa ci fa quel trattino buttato lì tutto solo?

A parte gli scherzi, non sono così bacchettona come il mio caro amico Barby, può capitare una svista.

Apprendo che la ragazza è una femminista convinta, una donna con la D maiuscola, come dichiara anche l'autrice, e di conseguenza ho grandi aspettative per questa brillante bibliotecaria.

Veniamo anche a conoscenza che, nonostante sia un po' asociale, la ragazza ha il classico e immancabile terzetto di amiche. 

Quelle spigliate e di successo, oltre che bellissime.

Dando uno sguardo alla punteggiatura di questo capitolo si potrà certamente notare un po' di confusione, virgole messe a caso oppure punti mancanti.

Come dice il caro vecchio Barby: «Non devi esitare a mettere un punto, in fondo è solo una pausa leggermente più lunga di quella di una virgola.»

Mentre un consiglio che posso darti io è quello di rileggere ad alta voce ciò che scrivi, così da comprendere meglio se le pause sono adeguate.

Per quanto riguarda le descrizioni sulla biblioteca non ho davvero nulla da dire, sono esaustive e ben bilanciate. 

Il capitolo si conclude con la spiegazione di una nuova sezione della biblioteca, finanziata dalla famiglia più importante della città, e la comparsa di una del trio delle "BFF" (sono un Demone millenario, ma li conosco anche io certi termini adolescenziali) che le parla della festa organizzata dalla stessa famiglia per il nuovo padiglione della biblioteca.
La protagonista, da brava nerd, non è molto emozionata alla prospettiva di andare alla festa, ma si lascia convincere.

Nel secondo capitolo il trio delle amiche va a prendere la nostra poco entusiasta protagonista, c'è un viaggio in macchina con l'immancabile descrizione degli abiti di tutte e un breve dialogo.

Mi soffermo subito su una cosa che mi fa salire il crimine, piccola mortale. Ho notato che parecchi errori ti erano già stati segnalati come refusi, errori di punteggiatura o la mancanza della maiuscola qua e là, da altri utenti.

Ma tu te ne sei beatamente fregata. Vorrei farti notare che è inutile iscriversi a un nuovo servizio di recensioni, se gli errori che ti sono stati segnalati, non sono stati corretti. 

Ti do un consiglio spassionato: prima di iscriverti a cazzum a ogni servizio possibile e immaginabile, dovresti prima correggere le cose che ti vengono fatte notare in precedenza. Così da dimostrare che tieni davvero a migliorare e non sottovaluti i consigli degli altri, perché in questo modo, mia dolce peccatrice, purtroppo non si fa una bella figura.

Ma proseguiamo con lo sviluppo della trama, batuffolini pieni di speranze! Emily si scatena in un ballo sfrenato con le amiche per poi girovagare sola per quella immensa casa. Si rifugia in una stanza stracolma di libri per fare ciò che le viene meglio e quasi naturale: leggere. 

Quando essere asociale diventa uno stile di vita... Chi di noi non si è mai rinchiusa a leggere durante una festa?

Sente una discussione animata fuori dalla porta e, in un improvviso raptus di curiosità e vitalità, tende l'orecchio e ascolta, per poi, a fine dialogo, uscire allo scoperto. 

Qui farà la violenta conoscenza di un affascinante uomo misterioso che con modi bruti la accusa di essere una ladra e la rinchiude, come la neo-Rapunzel, in una stanza.

Voglio complimentarmi ancora una volta per le descrizioni, nonostante la protagonista venga praticamente trascinata con la forza a spasso per la casa da uno sconosciuto, riesce a notare i particolari disegni intagliati sulle porte. Alla faccia dell'occhio per i dettagli! 

A ogni modo, la nostra impavida protagonista riesce a fuggire, per tornare sconvolta immediatamente a casa.

In tutta questa storia, un pensiero va alle amiche del cuore della protagonista, dove sono finite?
Forse come fatto intendere dall'autrice, erano più impegnate nella disperata ricerca di un ragazzo da accalappiare, piuttosto che pensare all'amica recatasi con loro alla festa misteriosamente volatilizzata. 

Mi chiedo se qualcuno abbia mai pensato a che messaggio passa con questo capitolo, lascio a voi le conclusioni cari esserini...

Il capitolo successivo è molto breve, quasi di passaggio, e molto introspettivo.

La ragazza va a correre in un bosco nelle vicinanze della sua abitazione, vede una volpe rincorrere una lepre e associa questo episodio all'accaduto della sera precedente.

Dopo qualche fantasticheria su quell'uomo rude che le fa venire i brividi al solo pensiero, il capitolo si chiude così.

Passiamo subito a un'altra giornata di lavoro per la nostra bibliotecaria del cuore.

Le ore trascorrono tranquille finché la direttrice della biblioteca non le comunica che a breve riceveranno la visita di Jason Jackson, il figlio della benefattrice che sta finanziando quel posto.

Lei rimane stupefatta, dato che, dal poco che sa di quell'uomo, lui è uno psichiatra affermato che ha lasciato la città per dedicarsi al lavoro.

Dopo una breve pausa pranzo con le amiche, a spettegolare del più e del meno, Emily torna al lavoro. Riceve una telefonata dalla direttrice, che le dice che ha avuto un contrattempo e dovrà occuparsi lei dell'incontro col benefattore.

Sale in ufficio, ingozzandosi di biscotti nell'attesa, sente bussare alla porta e poi, chi si ritrova davanti? 

Ovviamente il sexy energumeno della sera prima! 

Non avevamo dubbi.

Tralasciando qualche pezzettino di dialogo, quello che accade è ciò che ho mostrato sopra.

Partendo dal presupposto che non sono un'acida bigotta e da buon Demone non disdegno le scene un po' peccaminose.

Però, non posso fare a meno di notare l'incoerenza di Emily: si definisce una femminista convinta, una donna con le palle e poi subisce un mezzo stupro senza quasi dire una parola. Ci sarebbe stata bene una denuncia o perlomeno una querela.

Dopo una breve e scialba resistenza si fa rigirare come un kebab e l'unica cosa che pensa è "Dannazione, perché ho messo la gonna oggi?".

Senza parlare dell'adone, a detta della protagonista, affermato psichiatra che si comporta come un maniaco bipolare.

La nostra protagonista, a questo punto dopo essere stata quasi soffocata dalla lingua di Jason "mi chiedo quanto sia lunga per permettere ciò", con i lombi a dir poco in fiamme, viene mollata lì con un "ci vediamo presto, Bunny".

A questo punto, spero che si riprenda dalla tempesta ormonale causata dalla sua astinenza in stile suora di clausura, ma ahimè non è così.

Una donna normale, come quella descritta dall'autrice sarebbe andata di corsa a denunciare l'accaduto o, perlomeno, ne avrebbe parlato con la direttrice.

Invece, cerca solo un modo per giustificare il comportamento di quel mortale arrapato.

Come commento finale vorrei consigliarti di rivedere quegli errori di punteggiatura, prima di iscriverti ad altri servizi.

Il lessico e la grammatica sono di buon livello e la cosa che ho gradito di più sono le descrizioni.

Purtroppo, la struttura dei personaggi non mi ha colpita, soprattutto le tre amiche, le quali hanno un carattere molto superficiale.

La protagonista è troppo contraddittoria e questa cosa proprio non mi è andata giù.

Ora, piccola nuvola ricolma di speranza, prendi il tuo racconto e vai pure altrove, ci ho speso già fin troppo tempo. 

Sono stanca, questa storia mi ha fatto venire un grande desiderio omicida.

Quasi dimenticavo @Yukikuran27 ecco il tuo premio! 

Una crociera di 3 giorni al fianco di Caronte. Pasti non inclusi.

Alla prossima miei piccoli peccatori.

- Lilith

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