Siamo tornati con una nuova recensione scritta da Thimm_Nuruodo. L'opera presa in analisi è "Le guerre di Ekbor" di RagazzaAngelica, un romanzo fantasy di ampio respiro che, come sempre, consigliamo a tutti voi lettori.

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Luce non sa cosa sia l'amore. È sempre vissuto per la causa che serve: liberare il suo regno, Ekbor dalla tirannia di Bargund e del Consiglio Ristretto.

Il suo destino è legato con un doppio filo con quello di Vento, l'ultimo mago esistente.

La guerra che sta per scoppiare farà conoscere questi ragazzi dal fato complicato.

Tra complotti, alleanze, tradimenti, passioni rosse come il sangue o come l'amore più profondo, benvenuti nel travagliato mondo di Ekbor.

Grammatica e sintassi: 9/20

La correttezza grammaticale e sintattica è l'aspetto che andrebbe revisionato maggiormente nel romanzo e, non a caso, questa è la voce col punteggio più basso. All'interno dei periodi quasi tutte le frasi sono separate da virgole, anche quando sarebbero necessari altri segni di interpunzione, e ciò in alcuni casi fa perdere l'orientamento portando confondere principali con coordinate. In altre occasioni, invece, soprattutto in corrispondenza di elenchi, l'autrice ha fatto a meno proprio delle virgole, che andrebbero usate per separare gli oggetti dell'elenco; adduco anche un esempio in cui si nota, peraltro, la ripetizione della parola "due": "si limitò a caricare due casse su un cavallo, due su un secondo due su un terzo e due su un quarto". Le ripetizioni sono un altro degli errori ricorrenti nel romanzo: sono, purtroppo, eccessive e abbastanza fastidiose, ma basterebbe usare dei sinonimi per risolvere il problema. Uno dei punti di forza è il lessico, che nelle descrizioni diventa quasi aulico, eppure devo puntualizzare che nell'ambito dei dialoghi e dei periodi a essi collegati il linguaggio diventa improvvisamente basso, per poi tornare alto poco dopo. Questo "saliscendi lessicale" mi ha fatto molto dispiacere, dato che RagazzaAngelica ha mostrato di padroneggiare molto bene la lingua italiana; sono certo che potrà riuscire a rendere il romanzo più omogeneo da questo punto di vista.

Trama: 9/10

Non ho nulla da ridire sulla trama. Non è mai banale, essendo ricca di movimenti e colpi di scena, e non annoia mai. Il modo in cui le vite di Luce e Vento si intrecciano sottilmente, attraverso dei flashback e dei richiami indiretti, è stato davvero ben congegnato e merita i miei complimenti. Nonostante non abbia finito di leggere il romanzo per motivi tempistici, l'autrice mi ha riassunto il proseguimento della vicenda, il quale mi ha intrigato notevolmente: continue peripezie e viaggi misteriosi mi fanno pregustare un dinamico incedere di avventure che non vedo l'ora di scoprire.

Personaggi: 7/10

Tutti i personaggi sono descritti abilmente e agiscono in maniera razionale e motivata. Ho sottolineato ciò poiché mi ha fatto piacere che l'autrice abbia "spiegato" la psiche dei protagonisti, presentando ai lettori le cause dei loro turbamenti e delle loro inquietudini spesso collegate ad eventi precedenti al libro richiamati tramite flashback e sogni o tramite le parole del narratore onnisciente. D'altra parte, qualche riga in più, ogni tanto, per mostrare i pensieri e gli stati d'animo dei personaggi non avrebbe guastato, soprattutto nei primi capitoli in cui non si sapeva ancora molto del profilo psicologico dei protagonisti (per scoprire cosa muove, nel profondo, le azioni di Luce e Vento dobbiamo aspettare il capitolo "Sotto un cielo stellato"). Ho apprezzato il fatto che la sessualità venga affrontata sottilmente e senza sfociare nel volgare; al contrario, non mi hanno convinto appieno i dialoghi, a mio parere troppo sbrigativi e troppo poco approfonditi, coronati peraltro da un lessico non all'altezza del resto del romanzo.

Ambientazioni e descrizioni: 9/10

Le ambientazioni tipiche del fantasy sono ben caratterizzate: l'autrice fornisce informazioni su tutto ciò che possiamo "vedere" tra le righe, dando vita a un background impressionante che palesa il suo impegno nel creare un contesto ben definito attorno alla sua opera. Il cosiddetto "lore" è sviluppato in maniera eccellente e ogni aneddoto, ogni spiegazione, ogni riferimento si intreccia al resto del background con eleganza. Ho iniziato ad accorgermi di come fosse ben sviluppato questo aspetto del romanzo nel capitolo "Millennium", dove peraltro ho trovato un'ottima ed esaustiva presentazione delle razze di Ekbor. Le descrizioni sono molto accurate e ben inserite nella narrazione; in esse l'autrice sfoggia la sua padronanza dell'Italiano, come ho già detto in precedenza, perciò non possono che essere un punto di forza.

Originalità: 17/20

Il punteggio che ho dato all'originalità non può non tener conto del lavoro fatto da RagazzaAngelica per costruire il "lore" del romanzo: anche solo per esso, la storia storia sarebbe molto diversa e ben caratterizzata rispetto ad ogni altro scritto fantasy. Inoltre, la trama ricca di sorprese e di avventure di chiaro stampo fantastico (ma pur sempre originali) riesce a essere sempre interessante e inaspettata. Non voglio dare un voto più alto solo perché esistono dei veri e propri innovatori del fantasy che riescono a staccarsi completamente dalla tradizione: solo costoro possono ambire al massimo punteggio.

Valutazione complessiva: 7.3

Come si può dedurre dalla recensione, ho apprezzato molto "Le guerre di Ekbor", e ciò si rispecchia anche nella valutazione finale, penalizzata unicamente dal primo campo. Per quanto la grammatica e la sintassi siano dei fattori fondamentali per rendere una storia qualsiasi una buona storia, possono essere oggetto di revisione senza che le correzioni vadano ad intaccare la trama o l'impalcatura generale dell'opera. In ogni caso, ho già elogiato l'autrice, facendole i miei complimenti per i suoi punti di forza, perciò mi auguro che faccia quel piccolo passo necessario per rendere questa buona storia un'ottima storia.

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Ringrazio RagazzaAngelica per aver partecipato al nostro servizio facendoci scoprire "Le guerre di Ekbor". Invitiamo tutti gli appassionati di fantasy a tuffarsi nella lettura di questo romanzo nell'attesa della pubblicazione della prossima recensione.