Se solo mi lasciassi entrare 🌹 Recensione
Può contenere spoiler.
Essi sono presenti ai fini della recensione.
Se solo mi lasciassi entrare, ellybit
Grammatica: 9/10
L'uso dei modi e dei tempi verbali, del lessico e della grammatica in generale, risulta ben curato, eccetto piccoli errori di distrazione e l'utilizzo della virgola per il vocativo.
Es.: Cap. 1 «Serena è fatta (...)!» per «Serena, è fatta (...)!»
Es.: Cap. 11 «Avvisa tua sorella Serena (...)» per «Avvisa tua sorella, Serena (...)»
Stile: 8/10
Uno dei tratti caratteristici della narrazione è sicuramente il linguaggio fluido e scorrevole col quale vengono trattate le molte e dettagliate descrizioni, specie della bella Venezia, grazie alle quali il lettore si immerge completamente nella lettura. Altro tratto che permette di entrare nel vivo della narrazione è l'uso della prima persona e dei POV dei due protagonisti, Serena ed Emir, che si alternano illustrando le situazioni da due punti di vista quando sono assieme, o esprimendo i propri pensieri quando sono sperati. Spesso, infatti, si assiste a una serie di riflessioni dei due sui loro sentimenti o sulle circostanze in generale. Nelle battute dialogate, che si alternano alle sequenze descrittive sopra citate e a quelle narrative in modo equilibrato, viene utilizzato un linguaggio colloquiale e giovanile. Nelle prime, per la maggior parte, compaiono frasi brevi e meno complesse sintatticamente; nelle seconde prevale l'ipotassi.
Trama: 8/10
La trama inizia in uno dei più simbolici momenti del proprio percorso universitario, nonché l'ultimo prima di entrare nel mondo del lavoro: il lancio del tocco, durante il quale la protagonista, per imprimere il ricordo con la sua immancabile macchina fotografica, non lancia il proprio cappellino. Serena, che lavora presso il Muve, riceve un nuovo incarico dal suo capo Leonardo -poco dopo firma un contratto per un posto fisso avendo ottenuto la sua laurea-: collaborare in campo editoriale con la famosa casa editrice RASBI, il cui proprietario è l'intrigante e bellissimo Emir. Fin dal loro primo incontro, è chiaro fra i due un forte interesse. Tuttavia, come dice la stessa Serena mentre i due fanno l'amore, l'idea è che vengano bruciate un po' di tappe. Nella sinossi viene detto, riguardo la protagonista: «Dopo l'ennesima sconfitta in amore, ha deciso di non cedere più al primo arrivato, ma di lottare per la sua indipendenza e libertà»; eppure solo dopo due giorni -come afferma anche l'amico Pietro- e dopo il bacio travolgente e passionale con Emir, e il suo apparente rifiuto, Serena sembra davvero sconvolta. Insomma, all'inizio i ritmi sono abbastanza veloci, ma poi si entra pian piano nel vivo della trama e il rapporto fra i due risulta molto dolce.
Personaggi: 9/10
I personaggi risultano ben caratterizzati dal punto di vista psicologico, con un approccio efficace e positivo: non ne vengono presentati subito i caratteri, ma poco a poco, dai loro modi di agire in varie circostanze nei diversi capitoli. Serena è una ragazza tenace, solare e positiva, sebbene abbia vissuto esperienze traumatiche. Amir, che non ha avuto un passato facile, si comporta a tratti in modo formale, freddo e distaccato, e a tratti in modo gentile e affettuoso.
Originalità: 8/10
Nonostante il tratto dell'affascinante e ricchissimo "magnate" sia qualcosa di già visto, così come la relazione capo-stagista/dipendente sia una sorta di cliché, come dicono gli stessi Emir e Serena in qualche battuta dialogata, la storia presenta anche elementi originali, a partire dalle origini del protagonista maschile. Innanzitutto viene analizzato nel dettaglio quello che è l'ambiente lavorativo, cosa che, spesso, viene trascurata in molti dei libri che ho avuto modo di leggere su questa piattaforma. Anche Venezia, per la particolarità con cui viene descritta, risulta una locazione trattata con originalità.
Sinossi: 8/10
La sinossi descrive in breve i due personaggi principali, Serena ed Emir, e le loro storie, accennando al loro incontro e alla loro unione come quella di due anime che hanno sofferto, ma che assieme potranno trovare la felicità nell'amore.
Cornice: 9/10
Il titolo, "Se solo mi lasciassi entrare", allude perfettamente alla situazione sentimentale di Serena ed Emir, che hanno difficoltà ad aprire il loro cuore. La bella copertina e gli estratti di canzoni a inizio capitolo incorniciano la narrazione.
Totale: 59/70
Spero la recensione sia stata di tuo gradimento, e di non averti offeso in alcun modo. Complimenti e buon proseguimento di scrittura!
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