Agata 🗣 Recensione

Può contenere spoiler.
Essi sono presenti ai fini della recensione.

Agata, LorenzoTorchia

Grammatica: 9/10

L'aspetto grammaticale è curato molto bene, salvo piccoli errorini di distrazione (eccone alcuni: cap. 1.5 (umiltá, Papá), cap. 2.7 (giá), cap. 2.8 (attivitá, finirá), cap. 3.2 (utilitá), cap. 4.6 (soliditá)), che non vengono ripetuti sempre.

Stile: 9/10

Sicuramente lo stile è un punto caratteristico di questa storia: tutta la narrazione è, difatti, permeata da una vena comico-ironica che pare essere propria del protagonista, i cui pensieri sono esposti in prima persona. Le battute del personaggio principale, Alessandro, non compaiono esclusivamente nei dialoghi, ma accompagnano il lettore in ogni capitolo, anche mentre questi segue le sue descrizioni o riflessioni. Tale scelta risulta certamente ambiziosa, in quanto il pubblico cui ci si vuole rivolgere potrebbe apprezzare o non, secondo i propri gusti personali, il carattere così spumeggiante del personaggio principale, e il modo in cui viene impostata la struttura dell'opera, ossia, come sopra citato, con un velo di umorismo sempre presente. I periodi ipotattici prevalgono su quelli paratattici, presenti minormente e soprattutto in alcune battute dialogate. Le singole parti non sono particolarmente lunghe, giacché nel complesso i vari capitoli sono spezzettati, invogliando il lettore a proseguire per seguire lo svolgimento dei vari eventi.

Trama: 9/10

La trama è abbastanza complessa. Al protagonista di questa storia, giovane diplomato, viene consigliata un'innovativa tecnica psicologica per superare un forte trauma vissuto al liceo: il cosiddetto "Lucid dreaming". Alessandro, dunque, con l'aiuto delle sue preziose pasticche di melatonina, riuscirà a entrare nel mondo dei suoi sogni per manipolarli secondo il suo volere. All'inizio lo vediamo in una sorta di lotta interiore, combattuto riguardo la preziosa pendrive nella quale custodisce gelosamente dei diari coi resoconti di ciò che sogna, al fine di distinguerlo dalla realtà e non confonderlo coi suoi veri ricordi. Il ragazzo intraprende una relazione amorosa con Agata, creatura misteriosa della quale, per il momento, non viene rivelata l'origine: ella non è, infatti, un'invenzione della mente di Alessandro. Intanto, nella vita reale, "Occhioni Blu" pare avvicinarsi sempre di più al protagonista.

Personaggi: 9/10

Nonostante i fatti siano narrati esclusivamente dal punto di vista di Alessandro, i cui gesti e pensieri lo rendono senza dubbio un protagonista a tutto tondo, vengono caratterizzati bene anche gli altri personaggi, dai loro modi di agire e da comportamenti caratteristici. Agata è senz'altro un punto della storia molto intrigante, nonché uno dei motivi per il quale il lettore, incuriosito, continua voglioso di scoprire la verità.

Originalità: 10/10

Sebbene esista qualche opera cartacea riguardo l'onironautica, e alcuni film come "Al di là dei sogni" (visto a scuola), su questa piattaforma è la prima volta che leggo una storia di questo tipo, che a partire dal modo di porsi di Alessandro con ciò che lo circonda alla questione del sogno lucido vera e propria, risulta originale al 100%.

Sinossi: 7/10

La brevissima sinossi non rende giustizia alla complessità del racconto, tuttavia riesce ad accattivare e incuriosire potenziali lettori considerata la già detta originalità dell'opera.

Cornice: 8/10

Il titolo, "Agata", è davvero molto significativo e rispecchia una delle figure fondamentali della narrazione; fra i vari capitoli, vengono posti degli intermezzi con delle simpatiche rappresentazioni fatte dall'autore dei personaggi principali della storia.

Totale: 61/70

Spero che la recensione sia di tuo gradimento, e di non averti offeso in alcun modo. Complimenti e buon proseguimento di scrittura!

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