If you really love me
AUTORE: LadyAlyssaTurner
Perché leggere questa storia sarebbe una bella avventura? Perché vi trasporterà in un'epoca antica, tanto lontana quanto affascinante. In amicizie stravaganti e leali. In segreti oscuri che mai avreste immaginato. In un amore travagliato, segnato dal destino e vero. Se vi piacciono i romanzi ambientati nell'epoca dell'Ottocento, se volete un'avventura diversa dalle altre, se amate i segreti nascosti tra le mura della propria abitazione e un passato oscuro e in parte ignoto, tutto quello che vi serve è una tazza di caffè letterario e questo libro tra le mani, per seguire la storia di Juliet e Jonhatan.
Tra cappuccini e pasticcini LadyAlyssaTurner e DeliLahLou89 ci raccontano di un amore immerso nei misteri.
1. Quale personaggio ti piaciuto di più? Perché?
Il personaggio che mi è piaciuto di più è quello della giovane protagonista, Juliet: una ventiduenne appartenente all'alta società e alla ricerca del futuro marito tra i suoi numerosi pretendenti. Dopo aver subito una grave - oltre che oltraggiosa, per l'epoca - delusione dall'affascinante ragazzo del quale riteneva di essersi innamorata, decide di sposarsi per fini pratici e per evitare di sposare un cugino: non vuole più rischiare di innamorarsi e comportarsi da sciocca, finendo col cuore spezzato una seconda volta. È inusuale che sia un sogno inquietante e bizzarro a spingerla a scegliere Jonathan: dimostra di avere una natura curiosa, visto che è disposta a tutto pur di risolvere i misteri che circondano lei e la famiglia del suo futuro marito. Forse, scegliere la protagonista come personaggio preferito può sembrare una scelta banale, ma è anche quello in cui ci si immedesima di più, poiché tutto è descritto dal suo punto di vista. La trovo abbastanza simpatica, nonostante l'ingenuità iniziale che mi ha creato un po' di perplessità, e non è affatto altezzosa, anzi: crede nei buoni sentimenti, soprattutto nella forza dell'amicizia e nel legame che la unisce alle sue due migliori amiche, ed è sempre pronta a offrire loro il suo sostegno e ad aiutarle in caso di bisogno. Infatti, si commuove facilmente quando si tratta di Andy e Louise, tanto da piangere quando la prima risolve i suoi problemi e le annuncia il proprio matrimonio. Inoltre, è altruista anche verso la sua servitù e ho apprezzato lo stretto rapporto che ha con la governante; non è una persona che si dà delle arie e vederla in imbarazzo in certe situazioni mi ha strappato più volte un sorriso. Il fatto che abbia scelto di leggere "Orgoglio e Pregiudizio", poi, mi ha intenerito: in fondo, ha un animo molto romantico e da sognatrice, anche se non ha ancora scoperto il significato del vero amore perché non l'ha provato in prima persona; questo è un altro dei motivi per cui mi immedesimo in lei.
2. Quale parte è stata la tua preferita? Perché?
La mia parte preferita è stata la scena descritta nel capitolo 8, in cui Juliet si imbarazza tantissimo, al punto da sentirsi male e volersi seppellire dalla vergogna, per le parole della madrina di Jonathan, una donna impicciona e chiacchierona, sempre pronta a dispensare consigli non richiesti; stranamente, visto che le donne aristocratiche non parlavano in pubblico spesso della procreazione dei figli, anche se il matrimonio, di fatto, aveva quello come scopo principale, questa signora ne parla in presenza di Juliet, Jonathan e della madre di lui, dimostrando di non avere peli sulla lingua e di essere fin troppo schietta. Mi ha divertito soprattutto il fatto che nemmeno lui non se l'aspettasse, visto che diventa paonazzo perché gli va il vino di traverso (insomma, con il vino è proprio sfortunato, dato che, nel primo incontro-scontro con Juliet, la ragazza gli aveva macchiato la camicia con del vino rosso!). Invece, Juliet pare di nuovo un po' ingenua e fin troppo innocente: accettando il matrimonio con Jonathan, avrebbe già dovuto pensare anche all'eventualità di avere un figlio da lui, però credo che, più che altro, si sia vergognata nell'immaginare ciò che il dovere di moglie comportava mentre si trovava di fronte agli altri, come se di colpo avesse capito tutto quello che si aspettavano da lei.
3. Cosa pensi dei protagonisti?
Per quanto riguarda la protagonista, non ho molto altro da aggiungere, oltre a ciò che ho già scritto prima. Sono d'accordo con la scelta dell'attrice che la interpreta e ho trovato stupendo ed emozionante anche il trailer dell'opera, che vi consiglio di andare a vedere. Il protagonista maschile, invece, all'inizio non mi ispirava molto, soprattutto perché, al primo incontro con Juliet, che, maldestra, gli versa del vino rosso sulla camicia, si comporta molto freddamente, senza dire una parola, come se non fosse abituato a mostrare le proprie reazioni in pubblico e fosse un tipo rigido e altezzoso. Però, dopo qualche capitolo, intuiamo che anche lui soffre per un amore appartenente al suo passato e devo dire che si rivela più simpatico e interessante rispetto all'impressione iniziale; del resto, il mistero aggiunge sempre del fascino ai personaggi, soprattutto a quelli maschili. Inoltre, sa essere molto affascinante, gentile e galante, quando vuole, e non è un uomo superficiale: sa dimostrarsi anche rispettoso e serio nei confronti della fidanzata, poiché le confessa che, da quando ha assunto l'impegno di sposarla, ha posto fine alle sue frequenti "imprese amorose". Sua madre, invece, non mi ispira molto, perché mi sembra una donna calcolatrice e un po' rigida, che tende a voler dare ordini al figlio; al contrario, il padre di Juliet, purtroppo venuto a mancare per un incidente, sembrava essere una persona di cuore e gentile, sinceramente affezionato alla figlia, al punto da costruirle delle marionette. La nostra eroina, infatti, ne sente molto la mancanza e credo che, se non fosse per le sue amiche del cuore e la governante, si sentirebbe davvero sola. Fin dalla presentazione dei personaggi principali, ho trovato antipatico Rainold, anche se questo è dovuto ai miei gusti personali, visto che il suo prestavolto, Robert Pattinson, non rientra tra i miei attori preferiti; senza anticipare troppo la trama, devo dire che ho trovato adatto a lui il ruolo affidatogli (me lo immagino benissimo con lo sguardo seducente ma scaltro e ingannatore!), anche se mi dispiace per Juliet, che, comunque, con lui si è comportata fin troppo ingenuamente e in modo non consono a una ragazza nubile e innocente, per il fatto di essersi ubriacata. Certo, quando è amore a prima vista, a volte si commettono delle vere sciocchezze e imprudenze...
4. Come ti sono sembrate la grammatica e le descrizioni?
Trovo che le descrizioni, all'inizio un po' sommarie, soprattutto per quanto riguarda le ambientazioni, siano diventate migliori, ancora essenziali ma più particolareggiate e interessanti, man mano che si prosegue nella lettura; mi è piaciuta specialmente la descrizione degli abiti femminili e della biblioteca. Certo, magari non aspettatevi le descrizioni abbondanti e legate ad approfondite conoscenze storiche come quelle di autrici famose del genere romance (Lisa Kleypas, Julia Quinn e Mary Balogh sono tra le mie favorite, oltre a Jane Austen, ovviamente), tuttavia, nel complesso, i personaggi sono ben caratterizzati e l'opera presenta pure un originale alone di mistero che non guasta.
La grammatica è ben curata, anche nei dialoghi, e prevale uno stile paratattico, con frasi brevi e coordinate tra loro, che rendono la lettura molto scorrevole e veloce: ho pensato più volte che mi dispiaceva che il capitolo fosse già finito!
5. Attualmente, consiglieresti la storia? Se sì, perché? Se no, perché? Come volevasi dimostrare queste le domande per "If you really love me".
Consiglierei questa storia se, come me, adorate le storie romantiche ambientate nella società inglese dell'Ottocento, anche se finora i capitoli pubblicati sono 13 (esclusi prologo e capitoli introduttivi di presentazione) e la vicenda sta cominciando proprio adesso a farsi più intrigante. Quindi, se avete la pazienza di aspettare gli aggiornamenti (che, personalmente, sto attendendo con estrema curiosità), ve la consiglio, ma, nel caso preferiate storie già concluse, potreste comunque metterla in lista e considerarla come lettura più avanti.
Ritengo che sia un'opera adattissima a un pubblico anche molto giovane qui su Wattpad, perché i capitoli si leggono in breve tempo e si prestano a costituire una piacevole pausa in qualsiasi momento di svago della vostra giornata. Spero vivamente che l'autrice vada avanti a pubblicarla perché sono molto curiosa di scoprire come si evolverà il rapporto tra i due protagonisti quando - e se - cominceranno ad amarsi sul serio. Mi auguro che Juliet, alla fine del romanzo, trovi la felicità coniugale e possa finalmente essere in grado di rispondere alla domanda sull'esistenza del vero amore in maniera positiva.
Tra un delizioso caffè mocha LadyAlyssaTurner e _fizzymoon una fetta di torta della nonna e ci parlano di epoche e amori lontani, destini e oscuri segreti!
Qual è il tuo personaggio preferito? Perché?
I personaggi non sono stati particolarmente caratterizzati, ma credo i miei preferiti siano Louise e il padre della protagonista. Louise si è rivelata sin da subito molto dolce, è rimasta accanto a Juliet nella decisione di sposare Jonathan e ha tentato di farla ragionare sulla scelta impulsiva che stava compiendo, dimostrandosi una buona amica oltre che una giovane con i piedi per terra. Il padre di Juliet sembra un uomo molto gentile, disposto a tutto per la figlia, e il pizzico di avventura che si intravede nella sua passione per il mare e i viaggi è affascinante.
Cosa pensi dell'epoca in cui è ambientata la storia?
La storia si rifà in maniera più o meno esplicita ad Orgoglio e pregiudizio e in generale ai romanzi rosa dell'epoca regency e vittoriana, quindi di sicuro il 1827 è una data appropriata. Tuttavia, se l'intento dell'autore era quello di scrivere di un'ambientazione realistica, non è ben riuscito. La protagonista ha ventidue anni, età in cui una donna sarebbe stata considerata già "vecchia" e tutt'altro che desiderabile, mentre Juliet ha ancora il lusso di scegliere tra decine di pretendenti. Per quanto sia maggiorenne, la sua persona e forse anche il suo patrimonio avrebbero dovuto essere affidati ad una figura maschile, nel momento in cui è rimasta orfana - si trattasse di uno zio o di un cugino -, mentre Juliet gode ancora di tutte le libertà fisiche ed economiche. Non era insolito che una giovane rimasta orfana venisse accolta nella casa del futuro marito, ma che Jonathan potesse anche solo valutare di vivere in casa di Juliet è poco credibile. Infine, le descrizioni degli abiti risultano poco accurate per l'epoca.
Qual è la parte che hai preferito?
Il sogno di Juliet. La scena è stata ricca di pathos e mi è piaciuta l'immagine di Jonathan seduto al piano con la camicia macchiata di vino. Inoltre, mi è piaciuta molto la descrizione del roseto che il padre di Juliet ha fatto curare per lei.
Cosa potrebbe essere aggiunto alla storia per renderla più completa?
Come detto prima, un'ambientazione più realistica sarebbe l'ideale, ma questo è a discrezione dell'autore. Consumiamo ogni giorno media che non rispecchiano volutamente i tempi che vorrebbero rappresentare, quindi si tratta di un consiglio più o meno utile. Oltre questo, l'autore dovrebbe soffermarsi di più sulle descrizioni: talvolta mancano indicazioni di qualsiasi tipo sui luoghi visitati dalla protagonista; quelle fisiche dei personaggi invece, per quanto presenti, non sono state inserite nei momenti giusti e potrebbero basarsi su qualcosa di più che il colore degli occhi e dei capelli. La caratterizzazione dei personaggi è quasi del tutto assente, ci sono solo cenni di base che andrebbero sfruttati molto meglio e soprattutto dosati con più parsimonia: Jonathan è lo stereotipo del morally gray character, si comporta in modi insoffribili per rivelare, tra l'altro anche troppo presto, un lato più tenero; Addie apre bocca solo per disprezzare il matrimonio e la condizione delle donne, la sua reazione alle curiosità di Juliet sull'uomo che la cercava è stata impulsiva e poco realistica - scattare così di fronte ad un'accusa è il modo migliore per convincere tutti che sia vera; Juliet non mi è mai parsa spinta da motivazioni abbastanza forti per qualsiasi delle sue azioni. La sua preoccupazione per l'uomo interessato a Addie è stata eccessiva e invece, quando è stata privata della sua verginità da Rainold, si è mostrata quasi serena. La verginità, per una donna non sposata del 1800, era un dono prezioso in quanto passepartout sociale e la sua perdita dovrebbe causare almeno un attimo di shock. Juliet ha reagito come reagirebbe una ragazza del 2022, come se sapesse che non è possibile capire quando una ragazza non è davvero vergine - cosa improbabile per i suoi tempi. Avrebbe quantomeno dovuto preoccuparsi che il suo futuro marito avrebbe potuto rendersene conto. Inoltre, le motivazioni che l'hanno spinta a sposare Jonathan nonostante lui la detesti sono state davvero poco esplorate - si è detto che c'è stato già un altro sogno premonitore sulla morte del padre, ma dove sono le emozioni di Juliet riguardo la faccenda? Come si è sentita quando ha scoperto che il padre è morto davvero, che il suo sogno era stato veritiero? Ha creduto di essere pazza? Con chi ne ha parlato, cosa le è stato detto, come ha superato quel momento? E quando ha fatto un secondo sogno premonitore, perché la sua reazione è stata semplicemente "ok, sposiamo quel damerino"? Suppongo che, dopo ciò che è accaduto al padre, avrebbe dovuto essere preoccupata. Magari in stato di shock. Addirittura infuriata all'idea di sposare un uomo che non ama, dato che ha aspettato ventidue anni allo scopo. Si è convinta fin troppo in fretta, senza opporsi minimamente al destino e senza che il destino avesse modo di darle un assaggio di quella catastrofe promessa dal sogno.
Passiamo alla parte più critica: qual è la parte più debole che hai trovato nel modo di scrivere o per quanto riguarda la grammatica e il lessico?
Ho già espresso molte delle mie opinioni rispondendo alla scorsa domanda, quindi aggiungo qui che i dialoghi potrebbero essere curati meglio. Sono state dette molte cose banali (non è necessario riferire ogni saluto, ogni "sì" o "no") e paradossalmente hanno fatto procedere la storia fin troppo in fretta: il discorso tra Jonathan e Juliet in biblioteca, riguardo l'amore, ha scoperchiato prima del tempo il lato romantico del giovane; Rainold ha chiesto a Juliet se fosse fidanzata non appena l'ha vista e la loro conversazione si è risolta solo a quelle poche battute. Capisco che forse l'autore volesse rappresentare tra di loro l'esistenza di un rapporto superficiale, ma così ne risente tantissimo la caratterizzazione dei personaggi, di cui non sappiamo davvero nulla. Considerando ancora l'epoca in cui è ambientata la storia, il lessico non è granché appropriato - ho trovato espressioni come "tizio" e "tipo" per riferirsi a dei gentiluomini - ma la grammatica tutto sommato non presenta errori. Credo questo sia un gran punto a favore.
Sinceramente, consiglieresti questa storia? Perché?
Allo stato attuale, no. La storia è molto sguarnita e cattura l'attenzione solo per la trama, né per lo stile, né per i personaggi. Ma sono certa l'autore possa applicare migliorie notevoli; l'intreccio è davvero interessante, ho trovato tutta la faccenda del sogno avvincente, per quanto sbrigativa, e Juliet ha già più di un mistero da risolvere. La storia potrebbe davvero valere molto se solo ci fosse più attenzione per i punti deboli.
Mi prendo un rigo in più per assicurare all'autore che nessuno di questi consigli è atto a demoralizzare o vessare l*i o la dedizione che sicuramente ha impiegato nella scrittura della storia. Auguro all'autore di proseguire nella scrittura con il massimo dell'entusiasmo, puntando sempre a migliorarsi e senza perdere il divertimento che c'è alla base della sua passione. Sono disponibile per ulteriori chiarimenti.
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