Capitolo 24.
Quando le porte dell'ascensore si aprirono l'immagine che si presentò agli occhi dei presenti fu da "senza fiato".
Carla Sassi nel suo meraviglioso abito, scelto appositamente per la serata, sorprese tutti quanti. Carlos e Stefano, rimasti ad attenderla nella hall, la guardarono senza parole: bellissima, pensarono.
Un sorriso le illuminò il viso non appena incontrò il suo.
-Sei fantastica- Disse immediatamente.
Stefano si avvicinò a lei senza pensarci due volte. Se non avessero dovuto prendere parte ad un'imminente serata avrebbe certamente voluto godere di quel meraviglioso abito sfilandoglielo di dosso lontano da occhi indiscreti.
-Anche tu stai bene- Rispose lei osservando il suo uomo in frac, come richiesto dall'evento. Certa che Stefano avrebbe spiccato in mezzo a tutti gli altri, non appena calcato il tappeto rosso.
-Non ho mai indossato nulla del genere- le confessò impacciato.
-Dovresti indossarli più spesso-
Carlos osservò la scena in disparte. Cosa avrebbe mai potuto fare? Nulla. Lasciò che lei fosse felice con lui.
-Vogliamo andare?- La invitò porgendole un braccio che lei accettò volentieri.
Entrambi stavano semplicemente giocando godendosi il loro momento di pace. In cuor loro erano consapevoli che quello poteva essere solo un breve momento e che prima o poi qualcosa sarebbe di nuovo apparso nelle loro vite rovinandole.
Un'auto li accolse nel parcheggio interno riservato a chi come Carla desiderava evitare i giornali: una Maserati nera come aveva richiesto appositamente. Tutti conoscevano la passione di Carla per le auto lussuose e per il suo inconfondibile buon gusto.
-Hai deciso come stupire tutti?- Carla annuì soddisfatta. Trepidava dalla voglia di vedere la reazione di tutti una volta che la sua sorpresa avrebbe fatto il suo ingresso ed era consapevole che tutto sarebbe stato visto di buon grado a tutti i presenti alla serata.
A tutti piaceva stare al c'entro del mondo, perché esserlo significava essere padroni del mondo. Il potere era quello a cui ogni uomo ambiva in misura diversa; il potere era sinonimo di soldi, i soldi erano sinonimo di potere. Un circolo vizioso che non conosceva limite né una fine.
Sofia era davanti il computer da diverse ore pronta a prendere ogni informazione e postarla sul suo blog per le sue appassionati lettrici: un passatempo al quale si era affezionata e con gli anni aveva iniziato a prendere sul serio. Entusiasta all'idea che anche il fratello avrebbe passeggiato su quello stesso tappetto rosso come molte delle celebrità presenti. C'erano proprio tutti.
-Va tutto bene?- Benny entrò in salone mentre Sofia continuava a puntare gli occhi sul suo computer non degnandolo nemmeno di uno sguardo. Aveva deciso che la tecnica migliore da usare era la totale indifferenza, solo così sarebbe riuscita ad ottenere qualcosa.
-Sì, noto con piacere anche tu stia bene!- Continuò sarcastico.
Questa si voltò di scatto fingendo di non essersi nemmeno resa conto dell'arrivo di Benny. -Oh.. Ciao!-
-Stai aspettando l'inizio del Met Gala?- Conosceva perfettamente Sofia e con questo includendo la sua passione per il blog da lei stessa fondato e gestito. Non badando minimamente all'atteggiamento infantile di lei prese posto al suo fianco.
-Sì. Carla e Stefano dovrebbero arrivare a momenti secondo fonti-
-Ho saputo che Carla sta indossando un abito meraviglioso per la serata- La rivista di Benny era ben attenta a prendersi cura di eventi come quelli e sapeva ogni nome e abito che avrebbe preso parte a quell'evento.
D'un tratto il volto di Sofia si illuminò.
-Carla Sassi, in compagnia del suo ormai confermato fidanzato Stefano Delacroix, calcano il red carpet nei loro meravigliosi abiti Dolce&Gabbana. Carla Sassi è un sogno, un incantevole bocciolo di rosa. Il fidanzato le stringe la mano e la guarda come solo un uomo innamorato può fare..- Un primo piano mostrò l'evidente agitazione di Stefano che la fecero sorridere emozionandosi. -.. Ma Carla e Stefano non sono soli! Dalla loro auto (di inconfondibile eleganza) scendono anche delle donne o più esattamente delle DRAG QUEEN..- Sofia e Benny rimasero sbigottiti osservando gli accompagnatori di Stefano e Carla. Donne dai colori eccentrici iniziarono a vagare per il tappetto esaltate. Entrambi scoppiarono a ridere.
-I due fidanzati sono accompagnati da eccentriche compagne, le quali sfoggiano abiti decisamente alla moda e vaporosi. Carla ride di gusto mentre gli occhi di tutti sono puntati su di loro. Ancora una volta Carla Sassi fa scalpore!-
-Non ci credo!- Benny applaudì e urlò incoraggiando le donne alla loro passerella. -Giuro che stavolta Carla ha tutta la mia stima!-
Non un fun della coppia, anzi era del tutto convinto che Carla avrebbe fatto solo soffrire Stefano a giudicare dagli ultimi avvenimenti, ma vederlo ridere in quel modo e guardare la donna al suo fianco in quel modo gli fecero abbandonare per un momento l'idea.
-Bellissimi!- Sofia estasiata non ebbe altre parole: era la coppia più bella e innamorata che avesse mai visto in tutta la sua vita. Vedere come il fratello sorrideva posando davanti ai fotografi con quegli occhi pieni d'amore, le fece invidia. Carla guardava Stefano in un modo assolutamente indescrivibile, sorrideva solo a lui come se il resto del mondo non contasse.
Benny spostò l'attenzione su Sofia, sorrideva, e lo fece star bene. Vedeva Matteo ogni giorno, tuttavia non aveva ancora trovato il coraggio di dirgli come stessero le cose. Doveva trovare una soluzione a tutta questa storia prima che Sofia iniziasse ad allontanarsi da lui, come già aveva iniziò a percepire. Se fosse dipeso da lui avrebbe continuato a mantenersi in bilico ancora per molto, convinto di non possedere quel coraggio che primo fra tutti avrebbe stravolto la sua di vita.
Sofia aveva deciso di rimanere forte all'esterno. Non voleva qualcuno potesse vedere la sua sofferenza; amare senza sapere se fosse ricambiata le faceva male. Voleva amare alla luce del sole e non nascondendosi o in silenzio perché per lei sentirsi libera era essenziale; era stato anche uno dei maggiori motivi per cui aveva deciso di trasferirsi in città lasciando i suoi genitori. Aveva bisogno di sentirsi amata e poter progettare un futuro insieme all'unico uomo che avesse mai realmente amato.
-Vuoi mangiare qualcosa?- domandò lasciando Stefano e Carla alla loro serata.
-In realtà si- Fu costretto ad ammettere. Poi la suoneria del tuo telefono lo avvertì di un nuovo messaggio. Guardò l'oggetto illuminarsi e spostò la sua attenzione su Sofia, la quale era immobile consapevole fosse Matteo.
Benny titubante afferrò il telefono. Aprì il messaggio e lo lesse ad alta voce. "Amore, mangiamo insieme? Sto passando da te. Porto le pizze!"
-Forse è meglio che io esca- Si mise di colpo in piedi. Era stanca, stanca di sentirsi in colpa per qualcosa di così genuino come quel sentimento che lei provava da sempre per il ragazzo rimasto seduto.
Benny le prese una mano. -Giuro che gli parlerò-
Lo guardò supplicarla di rimanere. -Per dirgli cosa, sentiamo!?-
-Guarda che anche io mi sento in colpa, cosa pensi?!-
-Sofia rispondi!- Le andò incontro obbligandola a restare quando si allontanò.
-Mi fai male- Si lamentò lei staccandosi con prepotenza. -Se ti fossi sentito in colpa non avresti permesso che arrivassimo a questo punto. Lui ti ama, te ne rendi conto?!- Urlò iniziando a piangere. Era complice di un enorme bugia e si sentiva in colpa: odiava le bugie e odiava se stessa per esserlo diventata.
-Tu non capisci. E' difficile! Ho trascorso una vita a pensare di essere una persona diversa, poi arrivi tu e tutte le mie certezze crollano. Io non so cosa fare!-
Caos, solo un incredibile caos faceva da padrone.
Ma lei scosse la testa. -No Benny, no! Non costruire un castello inesistente. Tu sei tu, Benny, la stessa persona di sempre. L'unica differenza è che..-
-Che io credevo di essere gay Sofia! Adesso cosa sono?!- Le rubò le parole di bocca.
-Chiarisciti le idee allora- In quel momento suonò il campanello. Sofia guardò Benny amareggiata. Un ghigno le si formò in viso sapendo che non c'era posto nella vita del ragazzo.
-Sofia, ti prego- La supplicò ancora.
-Non ho fame!-
-Ehi amore!- Matteo si avvicinò al suo uomo sorridente, tratteneva tra le mani le pizze ancora calde. Sentì una porta sbattere violentemente. -Va tutto bene?-
Benny si voltò di scatto, scosse la testa cercando di mandare via pensieri negativi sorridendo al suo ragazzo che ricambiò felice. -No, tutto bene-
-Ho portato le pizze!-
-Avevo una fame!- Matteo si avvicinò per baciare Benny, il quale lo lasciò fare ma, in quel momento, dentro di se sentì una stretta allo stomaco. I sensi di colpa erano li presenti nonostante fingesse che tutto andasse bene.
-Sofia non mangia con noi?- Chiese subito dopo.
Scosse la testa. -No lei non ha fame!- Gli sfilò, infine, di mano le pizze e le portò in cucina seguito da Matteo.
-Avete litigato?- Domandò curioso.
-Diciamo che Sofia non accetta le decisioni altrui-
-Beh lei è un tipino piuttosto strano- Proseguì Matteo ridacchiando.
-Si lo è-
-Magari ha bisogno di uscire un po'. Da quando è qui non sembra essersi fatta molti amici; domani sera portiamola a ballare. Così si diverte, che ne pensi?-
Benny osservò attonito Matteo. -Dici sul serio?-
Fece spallucce, voleva in qualche modo esserle amico. -Glielo dirò io!-
-Magari non le va, non sembra una a cui piaccia andare in discoteca-
Ma Matteo lo ammonì velocemente. -Impossibile. A tutti i ragazzi piace andare! Ci saranno anche gli altri, sono certo si divertirà e magari troverà qualcuno di interessante-
-Guarda che Stefano ha lasciato la custodia della sorella a me!- Immediatamente gli ricordò con un tono di voce non molto felice.
-Si perché Sofia ha quindici anni e ha bisogno che stia sotto la tutela di un maggiorenne!- Matteo si prese gioco del ragazzo. Lui naturalmente non poteva capire né sapere perché Benny fosse contrario a tutto ciò.
-L'ho capito, ma non vorrei facesse qualcosa di cui potrebbe pentirsi-
-Se bacia un bel ragazzo io non la fermerò- Matteo addentò un trancio della sua pizza, mentre Benny sentì il sangue arrivare fino al cervello.
-Si già che ci siamo mettiamole in mano dei preservativi e indichiamole il ragazzo da portarsi a letto-
Matteo lo osservò stranito sollevando gli occhi per osservare il ragazzo impazzito. La reazione di Benny sembrava essere eccessiva. -Ma cosa ti prende?-
Benny prese un respiro profondo poi scosse la testa e infine sorrise rassegnato; non era quello il momento adatto per parlare, ma certamente era stato sul punto di crollare. -Nulla, sono solo preoccupato per Stefano e non vorrei ci fossero altri problemi... tutto qui-
Matteo si avvicinò, prese il suo volto tra le mani facendo si che i loro occhi si incrociassero. -Ehi, stai tranquillo. Sono certo che tutto andrà bene, ok? Stefano è un tipo in gamba-
Benny chiuse gli occhi: il volto di Sofia gli comparve immediatamente. I suoi occhi verdi, i suoi sorrisi luminosi, i suoi lunghi capelli biondi.
-Dai su mangiamo- Lasciò così Matteo in asso tornando al suo posto. Qualcosa non andava bene, Matteo ormai certo non poteva far altro che aspettare. Aveva provato in mille modi a nascondere l'evidenza, Benny era cambiato e quel cambiamento era certamente dovuto ad una nuova presenza in quella casa. Era solo questione di tempo.
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