8. Ancora più lontani

Katsuki's P.o.V.

Ho convinto quei due coglioni ad andare nello stesso bar in cui sono andati Deku e la bollicina umana. Per me ho ordinato una coca con ghiaccio, che ora sto bevendo con flemma mentre osservo con la coda dell'occhio quei due insieme.
E il mio stomaco fa qualche capriola e/o giravolta mentre Deku ridacchia e si sporca il viso, tale e quale a quando eravamo piccoli.

"É proprio un bambino!" esclamano A e S allo stesso tempo, anche se A loro dice con tono dolce e S quasi seccato. Io non so con chi concordare, ma mi distraggo dal mio dubbio amletico quando vedo quel violetto (ghignante) che fa senza farsi scoprire diverse foto ad Izuku sporco di crema e che tenta di pulirsi le dita leccando (e "ciucciando") via il cibo.
Sento caldo d'improvviso.
"Non ditemi che é vero! Perché Deku si diverte a fare la mezza porno-star freelance?" esclama S, frustrato ("Che cazzo ha pure questo, adesso?").

"Parliamo noi che stiamo tirando fuori il telefono, mettendolo sulla fotocamera dalla schermata di blocco...?" nota A e io mi disincanto, notando che ha ragione.
"Ma che cazzo?!" penso, mentre noto Deku che si alza sporco quasi dappertutto in viso e va verso il bagno.
Mi alzo poco dopo pure io, dicendo al duo meraviglia che vado un attimo in bagno, e seguo Deku.

"Porca puttana, perché ogni 3×2 mi ritrovo a vederlo di schiena, col culo bene in vista?!" maledico il mondo, mentre entro silenziosamente in bagno e vedo Deku di schiena, chinato sul lavandino a lavarsi la faccia.

Quando mi vede nel riflesso dello specchio si spaventa (e diventa rosso?) e si gira balbettando quel nomignolo che, però, mi piace come suona, adesso.
A: "Dobbiamo essere diplomatici, Katsuki, facendogli capire quali sono le reali intenzioni di quello lì senza essere..."

<Sta andando bene il fottuto giretto da coppietta smielata con il tuo fintamente innocente principino azzurro?> lo aggredisco io, ed A sospira: "Eeeeeeeee come non detto."
Ignoro deliberatamente A.

Mi da MOLTO fastidio sapere quei due da soli insieme e non mi preoccupo di non farglielo notare. Non posso accettare che quel pervertito approfitti di Izuku!
E non capire il perché io voglia assolutamente fare ciò, come se ne dipendesse qualcosa di molto grande, mi rende solo più nervoso!

<"Principino azzurro"? Cosa dovrebbe significare? Ciro è un mio caro amico e perché sarebbe "fintamente innocente"?> chiede Deku con fermezza (S: "Wow, il cespuglietto ha le palle, allora!"), incrociando le braccia al petto.
Rido sprezzante e commento: <Quello lì sarà per te pure un amico, ma di sicuro non è ricambiato come sentimento. Quel coglione vuole approfittare di te. Non ti accorgi di che pervertito sia?>

<Cissan... un pervertito...? Che cosa stai dicendo!?> esclama esterrefatto.
<Sei davvero così cieco? Non ti rendi conto di tutti i contatti fisici che ha con te, che cerca sempre di tenerti vicino a sè?> domando retorico.
<Mi vuole solo dimostrare il suo affetto!> ribatte testardo, mettendo su un broncio bambinesco già di suo... e le sue lentiggini non aiutano a restare serio.

Ridacchio, divertito, e allora quel cespuglio inclina la testa di lato, con un'espressione di dubbio in volto. Mi ricompongo e, mettendo su un finto ghigno perfido, faccio: <Ma quale affetto e mica affetto, se vuole solo mettertelo in culo? E, secondo la mia non modesta opinione, tu ti lasceresti pure farti fottere perché sei talmente tanto ciecato che capiresti cosa sta accadendo solo quando sarebbe troppo tardi!>

E dopo le mie parole, silenzio...

Sul suo viso si crea il disappunto e i suoi occhi iniziano a farsi leggermente lucidi.
<Tu cosa ne sai di me, realmente? É da anni che mi prendi in giro e che non mi tratti da persona! E poi... che ti importa di me? Io non sono che un sassolino sulla tua strada, no? Perché ti intrometti sempre nella mia vita e nelle mie amicizie, allora?> chiede con voce leggermente incrinata.

"Perché piange ogni CRISTO di volta?!" si esaspera S. Lo ignoro e faccio un passo e poi due verso Deku. Mi fissa con la prima lacrima che gli scivola giù per la guancia lentigginosa, ma non fa nulla per tenermi lontano.
Ormai sono davanti a lui.

«Nel dolore le persone legano di più!»
Mi rimbalzano in mente le parole di quella strega di mia madre e spero che abbia ragione, sempre che io prima non ne combini una delle mie.

Sento un senso amaro in tutta la bocca e una morsa dolorosa al petto, proprio dove dovrebbe stare il cuore.
Che siano dei sensi di colpa?
D'altronde, l'unica cosa logica che mi è venuta in mente riguardo tutto questo casino che ho in testa, è che forse mi sto ad inventare tutti i comportamenti strani della bollina e che sia solo geloso di lui perché voglio riavere anch'io Deku nella mia vita...

... come un caro amico.

[N/A: fangirl, non uccidete il coglioncello confuso per questa bestemmia!]

Ora devo solo dirgli tutto ciò.
Non è difficile, no?
Apro la bocca, ma la voce è andata a farsi fottere e rimango come un baccalà idiota davanti ad Izuku.
Perché non riesco a parlare?
Perché, CAZZO?!

Deku tira su col naso e, asciugandosi gli occhi, sussurra: <Devi dirmi qualcosa o vuoi ridere di me ancora una volta e basta? Perché se è il secondo caso, io me ne vado.> e sguscia via, passandomi accanto.
Mi giro verso di lui, eppure non faccio nulla per fermarlo: sono immobile e muto come una statua. Ma se una statua non può fare nulla perché è solo creta, marmo, pietra o bronzo... io proprio non riesco a parlare e, con ogni probabilità, per via di una cosa chiamata orgoglio.

Con Deku ho problemi da anni e sempre per colpa di questo.
È colpa dell'orgoglio se da piccoli ho rifiutato il suo aiuto.
È colpa dell'orgoglio se da allora l'ho sempre trattato male e come se fosse inferiore a me.
È colpa dell'orgoglio se non gli ho mai chiesto scusa per tutto quello procuratogli.
E adesso, a causa dell'orgoglio, sto per fare l'ennesima cazzata.

Deku, sulla soglia della porta del bagno, sembra tentennare, mentre mi fissa con quei suoi lucenti occhi verdi per qualche attimo. Neanche un piccolo scusa esce dalle mie labbra, nel mentre che lo fisso di ricambio e sento dei brividi percorrermi la schiena.
Dannato l'orgoglio radicato dentro il mio corpo che mi impedisce di recuperare anche la minima amicizia con Deku, e che, anzi, mi fa allontanare da lui.

A questo pensiero sospiro e mi ritrovo a fissare il terreno, come incapace di sostenere quelle iridi smeraldine che paiono supplicarmi di qualcosa e che mi mandano lo stomaco in totale subbuglio.

La porta si apre e subito dopo si richiude senza che Deku emetta alcun tipo di suono. Alzo lo sguardo e vedo il bagno deserto.
"Abbiamo mandato tutto a puttane, siamo dei fottuti geni." constata seriamente seccato S.
"Non è detto che tutto sia perduto, secondo me c'è ancora speranza!" fa ottimista A, come solitamente fa.

Io però sono propenso per ciò detto da S.
Non ho detto nulla di ciò che davvero penso ed ho ferito per l'ennesima volta Izuku. E mi ha fatto male vedere quello sguardo supplicante rivolto a me.
Alle medie riservava il suo sguardo praticamente solo a me ed era sempre diverso.
Ma adesso non é così, io per lui valgo solo nella tristezza. Per la gioia ha altri.

E sento un colpo sordo in qualche punto imprecisato del petto al pensare che per Deku ormai sono solo una macchia del passato e che non potrò mai avere da lui uno sguardo felice rivolto a me soltanto.

Ora mi sento vuoto, un po' come questo bagno, se si esclude il sottoscritto al suo interno.
Nelle orecchie ho solo un rumorino fastidioso, che si crea quando le orecchie fischiano a caso, e sulla lingua non ho parole da rivolgere a qualcuno.
Ma nella testa ho mille e mille pensieri che riguardano solo me e la mia stupidità.

Se provo a fare un passo in avanti verso Izuku, ne faccio tre indietro.
Sono sicuro che la voragine esistente fra me e lui sia sia allargata. Mi sto allontanando sempre di più da Deku e lo sto facendo da solo con i miei gesti e le mie parole; dette o non dette che siano.

E ora Deku è ancora più lontano da me, forse dove la mia mano non lo può più raggiungere.









N/A: wow. Un capitolo con il Point of View solo del porcospino.
Impresa ardua, devo dirlo, anche perché avendo spesso un carattere come Deku, sono più propensa a fare meglio i suoi P.o.V.

Per creare un P.o.v. di Bakugo decente posso solo ispirarmi a come persone attorno a me si comportano o come farei io se facessi uscire quella microscopica parte stronza che è assopita dentro di me.

Spero che vi sia piaciuto il capitolo e che non vogliate ammazzare Katsuki (non ve lo chiedo perché mi stia simpy, sia chiaro, lo ODIO come tutte voi credo sapete, ma mi serve vivo per la storia...) perché ha detto che vuole Deku solo come amico e perché non è riuscito a dire un: «Sono geloso  perché ti voglio tutto per me

E, beh, tanto per aggiungere demenza; ecco questa meme trovata su Instagram:




Le mie due considerazioni avute:
1 Amore mio, Deku caro, nOn dIrE lE pArOlAcCe cHe Tu SeI aNcOra UnA pErSoNa iNnOcEnTe E nOn vOgLiO cHe iMbOcChI lE cAtTiVe ViE.
2 Oru Maito, che quando sei in versione ridotta pari la fusione suprema fra Bob Marley e Sans di Undertale...

CHI CAZZO TI HA DATO IL PERMESSO DI USARE I TAVOLI?!
SOLO IO POSSO USARLI. SONO I MIEI FEDELI AMICI E LE MIE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA.
TU AVEVI IL TUO ONE FOR ALL E ADESSO GODITI LA PENSIONE E NON RUBARE IL MESTIERE ALTRUI!


-sì, sono drogata e disadattata socialmente. Qualcuno mi aiuti. Anzi... lasciatemi così. Non riesco ad immaginarmi "normale"-

Vabbé, dopo questa luuuuuuuuunghissima nota autrice vi lascio andare a fare cose più importanti di leggere la fanfiction di una povera pirla come me.
Ciao, alla prossima settimana!

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