3. Cissan usa bolle: é super efficace. Bakugo é K.O.
[N/A: abbiamo già superato le 150 visualizzazioni...
Come é possibile in soli tre capitoli?!]
Katsuki's P.o.V.
Sono così "contento e sereno" a mensa, al tavolo con questi due idioti che parlano... O almeno fino a che non vado a buttare qualcosa al cestino e noto Deku chiacchierare allegramente con i suoi amici coglioni e una new entry: un tipo dai capelli violacei.
Non sembra quel ragazzo con occhiaie da paura alla Aizawa-stile del festival sportivo, ma nonostante ciò mi è familiare come volto.
E mi fa venire all'istante l'ulcera vederlo con quel nerd, non so neppure io il perché. "Andiamo ad importunarlo?" chiede retorico la mia parte di testa che mi sta simpatica. "No, almeno a mensa oggi no! Non ci ha fatto nulla, adesso!" replica quella vocina che mi sta tanto antipatica.
"La sua sola esistenza è troppo! Va Bakugo,va!" mi incita la voce simpatica (o meglio, S), mentre l'antipatica (o A) mi supplica: "Katsuki, no!" con un tono davvero così implorante da ricordarmi quel nerd cespuglioso...
Ecco perché li odio entrambi!
Prima che me ne renda conto, richiamo Deku insultandolo come di prassi e mi dirigo verso il suo tavolo a passo spedito. Si gira spaventato: adoro quando ha quel viso perché i suoi occhioni mi supplicano pietà ed è piacevole averli costantemente su di sè, specialmente quando gli infrango quel poco di speranza e di pace in cui crede.
Si girano pure la new entry e Faccia Tonda, mentre quattr'occhi alza lo sguardo al soffitto, esasperato, e il mezzo e mezzo mi fissa con un astio che pare riservare solo al sottoscritto (S: "Che onore!").
<S-sì?> balbetta Deku, parendo un bambino con quel suo faccino imbarazzato.
S: "Adoro rovinarglielo!"
A: "Perché? Non ci fa mai nulla di male!"
"Zitti voi due!" abbaio mentalmente, mentre nella realtà il violetto prende la parola e chiede: <A quale scopo siamo costretti alla tua fastidiosa intrusione?>
"Quel tipo vuole morire? Giusto perché è sulla buona strada il ciccio!" chiede retorico S e io ribatto, scrocchiandomi le dita: <Sai, io invece sono costretto a dover vivere con esseri come voi "attorno"...>
<Ah, intendi esseri con cervello funzionante e capacità di controllo delle emozioni? Capisco che ci si possono fare complessi d'inferiorità nei tuoi panni, ma non c'è bisogno di fare scena, ritardato di un porcospino...> e accompagna quella risposta con un ghigno sprezzante.
"Vuole davvero morire giovane il ragazzo." constata S, quasi incredulo.
"Il suo atto di stupido coraggio verrà segnato nei libri di storia e ricordato come colui che ha sfidato ed insultato apertamente Bakugo..." commenta mesto A, mentre io afferro per il colletto della divisa quel coglione.
<Cissan!> esclama spaventato Deku e quel coglione risponde pacato: <Non vedo nessun problema, Zuku. La bombetta si comporta sempre così, no?>
S: "Due cose. Punto 1: ZUKU? Solo noi possiamo dargli un soprannome e quello è Deku. Punto 2: come ci hai chiamato? "Bombetta"? Ti faccio esplodere partendo da dove non batte il sole!"
Le mie mani stanno sudando e rilascio qualche piccola esplosione senza volerlo. Non le devo sprecare, se voglio far più male possibile a questo moscerino.
"E ora... CREPAAAAA!"
(N/A: SHINEEEEEEEEEEEEEEE!
Sorry not sorry, lo dovevo fare. ┐( ̄ヮ ̄)┌)
Ma quel coglione pare avermi anticipato e si stacca da me, mentre dalle sue mani si crea una specie di bolla che ingloba la mia mano destra, quella con cui lo stavo per colpire. L'esplosione rimbalza su queste pareti e ritorna sulla mia mano, facendomi male.
Scuoto violentemente la mano ma quella bolla non se ne va e quel coglione, Cissan (come l'ha chiamato Deku), ridacchia: <Ora non creo solo bolle di sapone inutili, ho ragione petardo ambulante?>
"Tralasciando" quell'insulto finale, le sue parole mi fanno ricordare chi sia, più o meno: era un bambino che all'asilo e alle elementari fino a che era rimasto, era stato in classe con me ed Izuku, vorticando praticamente attorno solamente a quest'ultimo (dandomi i nervi già ai tempi). E definendo quell'inutile di Deku suo "eroe" non aiutava a farmelo entrare in "buona" luce.
S: "Mi spiace ammetterlo, ma porca puttana ci ha fregati". Il commento di S, che mi fa girare i coglioni ancora di più, mi fa ritornare alla realtà e alla situazione svantaggiosa nella quale sono.
<Toglimi questa roba di dosso!> lo minaccio e piccole esplosioni sulla mano libera accompagnano l'imposizione. Mi ignora all'inizio, si risiede, ma poi ritorna con lo sguardo su di me.
<Sparirà in 5 minuti se tutto va bene, bombetta. Se non vuoi avere pure l'altra mano inglobata e i piedi ancorati a terra, finendo per fare la stupida statuina in mensa, ti consiglio di andartene via...> mi risponde ed io sono indeciso.
S: "Resta qua e fagli esplodere quello stupido volto!"
A: "Forse dovremmo battere in ritirata..." e per la prima volta in anni, probabilmente, ascolto A al posto di S e, girando i tacchi, ritorno al mio tavolo condiviso con Squalo-sasso e Pika-tonto.
<Bakubro... Che cosa c'è intorno alla tua mano?> chiede il rosso e io sbotto: <Non chiamarmi "Bakubro" e se non vuoi finire stecchito in piena pausa pranzo fatti i cazzi tua...>
Alza le mani in segno di resa e sospira: <Ok ok, non rompo.> e ricomincia a parlare con Pikachu di qualcosa che pare avere a che fare con Fortnite... Quasi quasi qualche partita potrei farla questo pomeriggio a casa, anche per farmi passare la rabbia accumulata adesso.
Fisso la mano "incriminata" con rabbia e la nascondo sotto al tavolo, mentre tento più e più volte di romperla con piccole esplosioni che rimbalzano e tornano indietro, ma senza interessi (grazie al cielo).
Finalmente, dopo minuti che paiono ore, la bolla si dissolve ed esclamo: <Si cazzo!> facendo sobbalzare i due accanto a me, che fanno tremare il tavolo.
<Attenti voi due!> sbraito contro. <Se mi facevate rovesciare fuori anche una singola goccia della mia Coca Cola potevate già considerarvi fuori dalla finestra a calci in culo!> gli ricordo, afferrando la mia lattina sana e salva (miracolosamente) da cui bevo un sorso.
Izuku's P.o.V.
Appena Kacchan se ne va, P commenta: "Wow, che si segni questo giorno nei libri di storia. Qualcuno che non è Mitsuki ha tenuto testa a "bombetta": vabbé, adoro anche questo soprannome. Ciro, adottami, sul serio!"
I miei amici, stupiti quanto me, fissano silenziosi Ciro che, dopo aver bevuto, chiede: <Ehm... Che avete da fissarmi?>
<È che credo che questo giorno me lo segnerò nel calendario dato che qualcuno ha insultato Bakugo e ne è uscito vincitore... O anche solamente vivo.> spiega Uraraka, sinceramente stupita.
Cissan ridacchia: <Se importunerà di nuovo, sarò contento di prepararmi per renderlo inoffensivo.>
<Prepararti?> chiede Tenya, non capendo.
<Beh, il mio Quirk mi permette di creare delle sorta di bolle e...>
"Perché non ho qua il mio quaderno?!" mi maledico insieme ad O, mentre P sospira sconsolato.
Intanto, Ciro si è interrotto e noto che tutti al tavolo mi stanno fissando.
<Perché ora guardate me?> domando, cercando di nascondere il rossore tirando su il colletto della camicia.
<Midoriya-kun, è che mi aspettavo tirassi fuori il taccuino sugli eroi...> inizia Ochaco e sia Todoroki che Iida aggiungono: <Pure io...>
Ciro mi guarda. <Taccuino sugli eroi? Ce l'hai ancora?>
<Sono al numero 13...> replico in un sussurro. Ciro ride apertamente e con un braccio mi cinge le spalle e mi stringe a sè per qualche secondo: <13? Quando eravamo piccoli eri tipo al 2° o al 3°...>.
Cerco di sviare il discorso e chiedo: <Perché non continui a spiegare? Sono curioso.> e appoggio la mano sulla coscia, come se tenessi in mano una penna. Se faccio finta di scrivere, poi mi ricordo bene.
So pure io che é strano ma se mi aiuta, mi aiuta!
<Ok, ok. Comunque queste sorta di bolle possono racchiudere un oggetto, parte di esso o, se comprendo nella bolla due parti di due oggetti diversi, praticamente li tengo legati. Le bolle da sè spariscono dopo qualche minuto e resistono fino ad un certo tot di danni subiti. Se creo una "bolla" sul momento, sparisce in 2 o 3 minuti e non ci vuole tanto a romperla. Se carico un po' di energia nelle mani prima, questa sparisce in molti più minuti e più difficilmente si rompe. Ovviamente più la danneggi, meno dura. Da piccolo riuscivo ad intrappolare solo piccoli oggetti e le mie sfere avevano la resistenza quasi sempre di una bolla di sapone; beccandomi gli insulti dal porcospino di prima perché lo riteneva un Quirk inutile...> e si dondola per qualche attimo sulle gambe della sedia, prima di ghignare: <Ma sono migliorato ed è stato soddisfacente vedere Bakugo battere in ritirata.>
<È un potere molto utile, a parer mio.> inizia Iida. <Molti sono costretti a sfruttare solo una parte del corpo per usare la loro unicità e tu puoi intrappolarla, rendendoli inoffensivi o quasi. Sarebbe comodo in un combattimento.> spiega.
Ciro sorride: <Come già detto, gli eroi mi entusiasmano fino ad un certo punto e preferisco vivere una comune vita tranquilla, che una sempre a rischio. Anche se apprezzo le persone come voi che vogliono mettersi al servizio della comunità.>
La campanella che avvisa la fine del pranzo suona e noi, buttati gli avanzi, ci dirigiamo verso le classi.
<È stata una bella pausa pranzo. Mi aspetti davanti al cancello a fine lezioni, Zuku? D'altronde facciamo la stessa strada...> mi chiede Ciro, quando siamo davanti la 1°A.
Lo abbraccio velocemente e, annuendo, rispondo: <Certo che sì! A dopo Cissan.>
<A dopo Zuku!> e Ciro va verso la sua classe.
<Ok, ho abbastanza elementi per una nuova ship, mi manca solo il nome.> esclama Uraraka, battendo un pugno sul palmo aperto della mano, appena Cissan se ne va.
La guardo esasperato e chiedo: <Adesso mi shippi pure con Cissan?>
Lei sorride mefistofelica e precisa: <C'è da chiederlo? Ovvio! E, che tu lo voglia o no, domani porto il cartellone con il nome della ship!> e va al suo posto mentre entra il Sensei.
N/A: e visto che un semplice capitolo non basta, godetevi questa perla di demenza creata dalla sottoscritta un giorno a scuola e rifatta meglio a casa (e nonostante ciò fa ancora cagare enormemente)
Lo so anch'io di aver bisogno di cure ma, se vi ha fatto anche solo sorridere, per me ne sarà totalmente valsa la pena!
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