19. Trauma: checked

[N/A: non vorrei dire, ma...

(Traduzione alla buona: Adoro vedere la gente piangente dalla disperazione)

(Traduzione alla buona: wa, questo personaggio è il mio preferito! Ora è il mio prezioso ed adorabile bimbo! Lo proteggerò! Gli darò tutto il mio amore! Ma voglio anche vederlo piangere.)

... queste due foto foto rappresentano esattamente come sono io qua su Wattpad, con qualsiasi mia storia. 
Io ho proprio una passione per fare la cattiva su questa piattaforma... e il "bello" è che questo capitolo non è ancora il peggiore di tutti, anche se comunque non è nulla di bello; come credo si possa intuire dal titolo...

Perciò buona (PUHAHAHAHAHA, CERTO) lettura >=)    ]



Katsuki's P.o.V.

"Ora prova a sfoderare il tuo faccino innocente, stronzetto!" commenta S nella mia testa, sbeffeggiando quel coglione in viola.
Ora che Deku ha sentito tutto ed è qui, il mio piano ha completato la sua fase 3 ed è stato completato al meglio.

<È vero quello che ho sentito?> supplica Izuku, rivolto verso l'altro, guardandolo con occhi supplicanti.
Perché, Izuku, non vuoi capire?
Perché non vuoi ammettere a te stesso che vuole solo approfittare di te?


Izuku's P.o.V.

Non è possibile, non può essere vero.
Ciro non è così, quello che ho sentito deve essere un falso, un montaggio.
Lui... lui... lui non è un approfittatore e non mi vuole accanto solo per usarmi, tra l'altro in quel senso!

"Però così tutte quelle situazioni, tutti quei gesti, le parole di Katsuki; tutto avrebbero senso..." sospira O, come arreso.
"Era ovvio alcune volte, almeno per me, che facesse qualcosa da "certe intenzioni", ma essere viscido e senza cuore fino a questo punto... è davvero orribile e non mi permette di dirvi 'Ve lo avevo detto' in tono allegro e serenamente. Quel figlio di puttana deve darci delle buone scuse o altrimenti io senza remore prendo a forza il controllo di Izuku e do un delicatissimo calcio in culo a Kenshi attivando il One for All!". esclama P.

<È vero quello che ho sentito?> sussurro disperato, in una remota speranza che tutto ciò sia falso.
Io... io... io... io non potrei sopportare di venire a patti con la realtà, con il fatto che Ciro mi sia stato vicino solo per poter soddisfare un suo desiderio carnale e malato.
Sarebbe troppo da digerire...

Sento gli occhi pizzicarmi mentre Ciro, alzando gli occhi al cielo un attimo, ride (di una risata gelida, senza gioia) per poi tornare a fissarmi.
<È stata una mossa azzardata parlare dei miei piani al porcospino qui presente all'ospedale> ed indica Kacchan con la testa, ghignando <ed accettare di parlare con lui anche oggi, ma è vero che mi ha risparmiato tanta fatica...> e si avvicina di poco a me, mentre io non riesco ad arretrare.

Sono terrorizzato e questa mi blocca.

<Brutto figlio di puttana, non toccarlo!> lo minaccia Kacchan, correndo verso di lui per fargli esplodere la faccia. Ma Ciro, come sapendo che avrebbe iniziato con una mossa con il braccio destro, schiva e non solo.

Afferra Katsuki per il braccio destro, lo capovolge e lo sbatte a terra.
Attivando il suo Quirk, gli ingloba una mano ancorandola al pavimento, così come un piede, mentre una mano e un piede li ingloba senza includere il terreno nella sfera.
Ora Kacchan è a carponi, praticamente impossibilitato a muoversi.

<Kacchan!> grido spaventato e provo a muovere un passo verso di lui ma le mie gambe tremano e, dopo due passi, inciampo su me stesso.
Prima di cadere a terra, Ciro mi trattiene e mi tira a sé, facendo appoggiare il suo petto alla mia schiena. Mi raggelo, sentendo la sua voce soffiarmi nell'orecchio: <Ammetti che lo stai facendo apposta, 'Zuku. O sei davvero così innocentemente puro?>.

"Porca puttana, ora ti faccio pentire di essere nato, pervertito!" grida nella mia testa P, mentre io rantolo e mi dimeno nella speranza di liberarmi.
<Oh 'Zuku, non fare così...> commenta Ciro, spingendomi verso il muro vicino a dove Katsuki è costretto a stare carponi, il quale prova a far esplodere le bolle che gli tengono immobili le mani (ma le bolle mi paiono più che integre).

Mi ritrovo spalle al muro (letteralmente) e con Ciro come gabbia umana che, premendosi contro di me, sussurra ancora: <... mi rendi solo più difficile mantenere il controllo...> e mi sfiora lascivamente la guancia con una sua mano.
<Ma, a pensarci bene... perché dovrei trattenermi adesso?> si chiede retorico a voce alta, un sorriso malato sulle labbra, premendo di più il suo bacino contro il mio.
Sento la nausea risalirmi dalla bocca dello stomaco a quel contatto.

"Ditemi che ci siamo immaginati quella pressione contro di noi..." pigola O, in modo tale che paia stia trattenendo dei conati di vomito lui stesso.
"Porco Dio, Izuku, ribellati, cazzo!" mi sprona P mentre la paura mi continua a congelare.

<Deku, scappa!> mi sbraita dietro Bakugo.
"Potessi/Potesse!" esclamiamo nello stesso momento io, O e P.
Le lacrime premono per uscire, mentre rantolo ancora una volta, disperato.

<Zuku, rilassati...> e fa scendere la mano lasciva dalla guancia al collo, alla clavicola e poi al petto, sfiorando col pollice da sopra la divisa dove c'è il mio capezzolo.

[N/A: *per qualche motivo Ary si ritrova a morire dal cringe mentre pensa che ciò lo "dice" Deku. Ricorda che la situazione è seria e piena di stronzaggine e alto tasso fra le lettrici di "cOmE pOsSo RiUsCiRe Ad UcCiDeRe 'sTo StROnZo?!". Resuscita subito e continua a scrivere*]

Tremo dalla testa ai piedi ed inutilmente tento di muovere le braccia per spingerlo via perché le sento di piombo.
Allora Ciro si schiaccia totalmente contro di me e mi bacia, infilando la sua lingua nella mia bocca, rubandosi il mio primo bacio.


Katsuki's P.o.V.

Ho pensato di aver già raggiunto più volte nella mia vita il limite massimo di rabbia che un essere umano può contenere in un'unica botta.
Ma mi sbagliavo, e anche di tanto.

Quando vedo le labbra di quel pezzo di merda avventarsi su quelle di Deku e costringerlo a quel bacio, sento un istinto primordiale risalirmi la spina dorsale, una rabbia pura instillarsi nel mio cuore e propagarsi per tutto il mio corpo e una forza nelle mani che non sapevo neppure di avere.

"CREPA, FIGLIO DI PUTTANA!" urliamo tutti e tre nella mia testa, mentre con un'unica esplosione da entrambe le mani faccio esplodere quelle due bollicine di sapone del cazzo.
Ora mancano le gambe, ma mi permetto di volgere lo sguardo verso i due.

Lo stronzo pare non essersi accorto di nulla, mentre Deku mi guarda un attimo con gli occhi aperti, prima che due lacrime gli scorrano giù per le guance lentigginose e chiuda gli occhi smeraldini (forse arreso, forse disperato, forse supplicante).
Mi sento male a quella vista e la rabbia scema in tristezza e disperazione. Purtroppo questo si ritorce a mio svantaggio. provo ad occuparmi delle bolle ai piedi, ma rimangono integre quando provo a farle esplodere la prima volta.

"PORCA PUTTANA, DEVO SALVARE IZUKU!" urlo mentalmente, mentre continuo ad emettere esplosioni dalle mani per rompere quelle bolle che vedo poco a poco incrinarsi.
E, proprio quando riesco a frantumare le bolle, sento dietro di me un enorme spostamento di aria.


Izuku's P.o.V.

Ciro invade la mia bocca con la sua lingua.
Io cerco di ritirarmi, di spingerlo via, ma la mia forza pare essere ancora sperduta e Ciro mi tiene in pugno come una bambolina di pezza, mentre mi carezza la lingua con la sua.
Si stacca per riprendere un attimo di respiro e inizia a leccarmi le labbra, continuando con i suoi intenti malati.

Ne approfitto per serrare ermeticamente le mie labbra (ed impedirgli, in parte, di continuare), ma lui mi morde il lobo dell'orecchio e io di riflesso emetto un debole: <Ahi!>
Lui ne approfitta e ritorna a baciarmi, con più foga di prima.

"Staccati, staccati! Dagli un calcio, un pugno, mi va bene perfino uno spintone da checca, ma allontanalo!" sbraita P e O sospira: "Purtroppo Izuku è paralizzato, siamo paralizzati e non riusciamo a farci nulla!".

È vero.
Sono bloccato e nessun muscolo risponde più ai miei comandi.
Ciro approfitta della mia immobilità per far scivolare le sue mani sul mio corpo ed entrambe si infilano tra i miei vestiti.
Una cerca di togliermi la camicia partendo dal basso, mentre risale il mio ventre lentamente, tastando tutta la carne che trova sul suo percorso.

L'altra...

L'altra va sul retro e si infila nei miei pantaloni e mi stringe con forza un gluteo da sopra i boxer, mentre si schiaccia ancora di più contro il mio corpo. Mugugna rumorosamente contro di me (praticamente geme contro il mio orecchio), facendomi sentire contro il mio bacino quanto sia... eccitato là sotto.
Il mio corpo freme terrorizzato a quei contatti che trovo a dir poco nauseanti e le lacrime iniziano a premere pericolosamente ai bordi degli occhi.

Un rumore mi distoglie e osservo per qualche attimo Katsuki, livido in volto dalla rabbia, libero dalle bolle alle mani.
"Vai così, bombetta!" urla P e sia io che O esclamiamo mentalmente "AIUTO!".
Non riesco ad urlare nella realtà, la voce se n'è andata con la mia capacità di muoversi.
Nel mentre Ciro osa di più e, facendo fuoriuscire le mani da dove le aveva infilate, le aggancia ai miei fianchi e alla cieca armeggia con la mia cintura, slacciandomela in quattro e quattr'otto.
"NO! TOGLI SUBITO LE MANI DA LÌ" urla P.

Io mi ripeto in testa ciò che accadrà, come metabolizzandolo solo in quel momento: Kenshi vuole abusare del mio corpo; vuole stuprarmi, solo per un malato bisogno carnale.

E allora qualcosa dentro di me scalpita, mentre riesco ad aprire e chiudere le mani e sento One for All pervadermi.
Lui... è solo un essere spregevole e io devo fargliela pagare per tutto quello che mi sta facendo! Io... Io non posso rimanere immobile mentre abusa di me, non posso permettere che vada così! Non posso essere un hero se non riesco neppure a salvare me stesso!

<VIA!> urlo contro le sue labbra, mentre il Quirk formicola nelle mie mani e nelle mie braccia e, urlando ancora dentro di me "VIA!" insieme ad O e P, gli mollo un pugno contro la guancia, spingendolo via insieme ad una onda d'urto.
Lo vedo schiantarsi contro un ciliegio a dieci o quindici metri da me, o almeno così mi pare dato che distolgo subito lo sguardo.

Mi fisso un attimo la mano che ho usato per tirargli il pugno: è ancora integra.
O è un miracolo o ho usato il One for All sotto il 5%.

Guardo verso Kacchan e noto che si gira verso di me, mettendosi in piedi.
Si guarda attorno, capendo ciò successo.
Intanto sento nella mia testa solo un ronzio e, con le gambe ancora una volta deboli, mi accascio contro il muro dell'edificio e scivolo a terra.

Con l'adrenalina andata via, mi rannicchio con le ginocchia al petto e prendo la testa fra le mani mentre provo a digerire ciò successo.
Ciro stava per... per... per... violentarmi.

Dei passi si fanno più vicini e Kacchan si china alla mia altezza.
<Ehi, Deku...> mi richiama e mi prova a toccare la spalla.
Io però scoppio.
Tutto lo stress sta scalpitando per uscire e io non lo fermo, insieme ad una sorta di rabbia, la stessa che mi ha fatto dare un pugno a Ciro e sentirmene internamente soddisfatto.

<NON TOCCARMI!> urlo e scatto in piedi, facendo qualche passo indietro, più lontano da lui, da quel luogo, da quel trauma che si insedierà nella mia mente e mi divorerà dall'interno.

<Io...> tenta di dire, provando ad avvicinarsi, ma io mi allontano ancora di un passo e gli impongo: <Fermo.> nonostante la voce rotta.
Mi sento tremare dalla testa ai piedi e noto che il One for All pare non del tutto sotto il mio controllo: infatti, senza che me ne rendessi conto, tutti i miei arti sono percorsi da quelle piccole scariche piene di potere distruttivo.

<Deku, capisco che tu possa sentirti distrutto e confuso, ma io...> prova a parlare impacciato ma, come in una botta, tutte le ferite che mi ha procurato (e che io ho sempre sopportato) negli anni, colpa del suo carattere difficile, risalgono a galla ed esplodo: <TU COSA? SENTIAMO, SONO CURIOSO!>

Lui resta muto e io ne approfitto per continuare ad urlare: <STAI ZITTO? BENE, ALLORA SENTIMI: NON PROVARE A COMPIANGERMI, NON PROVARE A GUARIRMI QUANDO TU PER PRIMO MI HAI FERITO E NON SOLO PSICOLOGICAMENTE, E PER BEN UN CAZZO DI DECENNIO!>

Alzo la manica della camicia sul braccio destro.
Kacchan spalanca gli occhi alla vista di cosa c'è.
Una cicatrice pallida percorre l'interno dell'arto dal polso fino a metà avambraccio.

<QUESTO È UN SIMPATICO REGALINO CHE TU E I TUOI AMICI MI AVETE LASCIATO ALLE MEDIE E CHE MI SEGNERÀ PER SEMPRE... E TUTTO PER VIA DI QUELLA CAZZO DI SPINTA CONTRO IL BORDO DI METALLO AFFILATO DEL CANCELLETTO DELLA SCUOLA! LA PRIMA VOLTA CHE MIA MADRE L'HA VISTO HA PENSATO FOSSI UN FOTTUTO MASOCHISTA! SONO DOVUTO ANDARE A 10 STRACAZZO DI SEDUTE DA UNO PSICOLOGO PER FARLA TRANQUILLIZZARE SUL MIO STATO MENTALE! E QUESTO NON È IL SOLO SEGNO DI MERDA CHE MI PORTERÒ PER SEMPRE SULLA PELLE PER COLPA TUA, SAPPILO BENE. PERCIÒ, CHIUDI QUELLA MERDA DI BOCCA CHE TI RITROVI E LASCIAMI IN PACE, PORCA PUTTANA! TU NON SEI MANCO PER IL CAZZO UNA BRAVA PERSONA, CON TUTTO QUELLO CHE MI HAI FATTO NEGLI ANNI!> riprendo un attimo fiato, con le lacrime che di nuovo scorrono veloci sulle guance, proprio come alle medie quasi ogni volta che Kacchan mi si avvicinava, ferendomi poi.

Ma adesso lui è scioccato, senza parole e... dispiaciuto?
No, non può essere.
Non gli ho visto più negli ultimi 10 anni quel sentimento e credo che mai lo rivedrò.
A parte in ospedale, quando mi chiese di ricominciare.
Quando, scesi dal bus dopo le vacanze, mi ha chiesto scusa per tutto.
Quando, a casa sua, dopo il litigio, mi aveva urlato quelle parole in un impeto di rabbia involontario.
Scuoto la testa con forza mentre mi dico che sono sciocchezze.

"Izuku..." tenta di pacarmi O ma io grido nella mente "ZITTO TU!".
P sospira e parla ad O, arreso: "Lasciamolo sfogare, tentare di calmarlo non servirà a nulla; almeno così, probabilmente, ci saremo tolti un peso e ci calmiamo."

Ignoro le parole di P e tiro un sospiro.
Poi fisso gelido quelle iridi vermiglie (che mi fanno per un attimo vacillare) e decreto: <Tu non sei migliore di lui per me, ricordatelo. Io con te ho chiuso, Bakugou.>

Vedo i suoi occhi spalancarsi e forse rendersi leggermente più lucidi.
Sarà solo una mia impressione...

E, poi, mi sembra strano dire il suo cognome, mi è quasi estraneo e un peso si deposita sul mio petto a dire quelle parole.
Kacchan... No, Bakugo, ritorna con un ghigno strafottente e commenta: <È così che ringrazi le persone che ti vogliono solamente salvare? Siamo messi bene. La prossima volta non mi darò pena per cercare di avvisare una puttana come te dai pericoli del mondo e dai violentatori. Anzi, diventerò il primo a supportare persone di quel tipo. Addio Midoriya.>

Quel cognome, detto da lui, mi destabilizza. Mi lacera dentro e, prima che possa fare qualsiasi altra cosa, scappo singhiozzando, per nascondermi in una stradina secondaria subito dopo.
Perché ho reagito così alle sue parole se sono stato il primo ad attaccarlo?
Perché lo ho aggredito in quel modo?
Perché il petto mi fa così male da parere compresso dal peso del Mondo intero?

Dopo qualche minuto passato in stato confusionario, da solo, cerco di darmi un po' di contegno e di rimettere a posto la divisa. Quando mi riprendo un attimo, controllo quando passa il prossimo tram. Venti minuti.
E mi pare un'impresa titanica non piangere durante l'attesa alla fermata, sul mezzo e nel tragitto a piedi fino a casa.
In qualche modo ci riesco, anche se subito dopo crollo.
Infatti, appena entro in casa e chiudo la porta, scoppio a piangere e scivolo a terra piano, schiena appiccicata alla porta d'ingresso.

Perché adesso ho questo maledetto vuoto nel petto?


Katsuki's P.o.V.

Ma sono deficiente?
Che cazzo ho appena detto?
CHE MERDA HO APPENA COMBINATO?

Perché ragiono con quel culo di orgoglio che mi ritrovo e non con il mio cervello, neanche così menomato?
Perché ho detto quelle parole a Deku?
Perché non ho tentato di calmarlo (come lui ha fatto sempre con me)?
Perché non l'ho stretto nonostante tutto contro di me e non gli ho detto ciò che ho realizzato con la testa confusa che mi ritrovo nel decifrare emozioni e pensieri?
Perché ho dovuto farlo soffrire un'altra volta?
Perché non ho lasciato che si sfogasse contro di me in un momento di enorme stress e confusione totale?

Ho solo tanti "Perché?" in testa a cui posso dare solo una risposta: "Perché sono un emerito coglione".

"L'abbiamo perso...?" chiede A.
S sospira un: "Probabilmente sì, tutto quel poco che c'era fra noi l'abbiamo spazzato via."
<Spazzato via...> dico in un sussurro.

Faccio qualche passo in avanti e raggiungo quel coglione in viola, ancora svenuto.
"Se non fosse per lui, per questa sua cazzata fatta, non avremmo mai litigato con Deku e non avrebbe mai subito questo shock e adesso non ci odierebbe!" sbotta S.

"Ma, nonostante tutto, se non fosse comparso di nuovo nella vita di Izuku, avremmo ignorato forse per sempre il groviglio che abbiamo dentro..." nota A e con questi pensieri mi allontano da lì, con un peso nel petto enorme.

Come sempre, distruggo tutto, esattamente come il mio Quirk.




N/A: ehi ehi ehi!

Tirate giù i forconi, le maledizioni e qualsiasi arma abbiate se siete incazzate per come Deku ha trattato Kacchan alla fine del capitolo (o, molto probabilmente, con me per la piega che ho fatto prendere alla storia), ok?
Ok?

Finché non tirate giù le vostre armi io non continuo.

Spero abbiate rimesso tutto a posto, perché se vi becco che non rispettate la regola io e il mio BFF tavolo vi daremo una bella strigliata.
E in confronto, questo capitolo sarà stata una carezza ai vostri feels!

Ritornando a noi, so che mi starete odiando perché ho fatto fare a Deku il prezioso che non si è ancora fatto slinguazzare per bene dal porcospino, anzi, che gli ha detto di odiarlo.
Però, dovreste averlo capito: la stronzaggine nelle mie storie è direttamente proporzionale alla mia demenza qua su Wattpad.

Ah, spero che almeno vi piaccia un pochino come ho deciso di risolvere la situazione problematica. Cioè, facendo risvegliare Deku dalla sorta di trance che aveva dalla paura e allontanando da sé Ciro. Diciamo che è anche la cosa che ho trovato meglio in linea con il suo personaggio. Non potete capire la rabbia che mi sale ogni volta che, in una FF, Deku è in pericolo e non reagisce per nulla, stile principessa delle fiabe, quasi ad aspettare che il seme di turno lo salvi.

Mi da un po' sui nervi perché Deku non è così. Ok, non è né violento, né manesco, ma quando vuole sa reagire. Per esempio, all'inizio di tutta la storia, ha oltrepassato gli eroi e ha lanciato lo zaino per tentare di aiutare Bakugo, nonostante praticamente anche il bambino di 4 anni e mezzo con il Quirk manifestato l'altro ieri avrebbe potuto teoricamente far di più. O quando al USJ si è lanciato contro Tomura per evitare che Tsuyu venisse ferita o peggio dal villain.

Deku è sempre pronto a reagire, poco ma sicuro.

E anche se è un pochino piagnucolone che spesso si ritrova a dover combattere le sue paure per agire, non si tira mai indietro. E infatti mi sono detta che, in una situazione di potenziale stupro, sarebbe prima scioccato perché non ci vuole credere/la paura lo blocca, ma poi diventa stile "PoLvErIzzAtI O Ti DiSiNtEgRo Io PeRcHé MiCa ReStO qUa A fArE lA BaMbOliNa!"

-Ok, lo ammetto, tutto questo era solo un mio sfogo su come considero, in un suo aspetto, il mio amore Izuku.-

E, se siete preoccupate di come andrà ad evolversi la storia in così poco tempo (anche perché mancano solo altri due capitoli prima che la storia in sé finisca), vi vorrei dire "stati tranquilli che tutto andrà per il meglio"...

Ma, mi dispiace (e invece no), come avrò ripetuto fino allo stremo, con le mie stesse storie sono abbastanza stronza, specialmente sul far soffrire (specialmente psicologicamente) i miei protagonisti, come ho chiarito con le immagini ad inizio capitolo...
Quindi, a conti fatti, credo mi convenga trovare un bunker dove nascondermi per quello che accadrà prossimamente...

E ora... Addio!

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