18. Meucci aiuta i ciclati contro gli stronzi

Katsuki's P.o.V.

Sono passati già alcuni giorni e Deku continua ad ignorarmi il meglio che può, mentre i suoi tre amichetti coalizzati e mafiosi più lo Stronzo gli fanno praticamente da scudo umano, iniziando a mandarmi avvertimenti "minacciosi" con gli occhi quando entro in un raggio di 3 metri da Izuku.

Ciò, infatti, mi porta ad avere perennemente sguardi dardeggianti durante le lezioni perchè, essendo seduto davanti a Deku, ovviamente sto nel range di "entro tre metri da lui" (che poi, in quel caso, sono praticamente a neanche un metro di distanza da lui è un altro discorso).

Però, la cosa che mi da più sui nervi, è che Deku pare esservi più avvicinato a quello stronzo del cazzo, anche per quanto riguarda fisicamente.
Deku abbraccia più spesso e per più tempo la Bolla, la loro distanza anche quando parlano normalmente è stata molto ridotta (sì, ho fatto realmente caso ad una cosa del genere e mi fa incazzare) e Izuku permette alla Bolla più contatti fisici (la Bolla, sul tram, spesso tiene un braccio attorno alle spalle di Deku o aggancia un braccio al suo fianco).

E giuro che, nel vederli, rodo davvero dalla rabbia.
Non solo perché la Bolla presto o tardi (e ho paura che sia più "presto" che "tardi") riuscirà nei suoi scopi e si prenderà Deku "solo per sé" (tenendoselo stretto per suo malato desiderio), ma anche perché per Izuku sono io il cattivo; mentre in realtà sta allevando una serpe in seno!

Cioè, le mie parole, più che distruggere la Bolla e portarmi più vicino ad Izuku... hanno prodotto l'opposto!
Però ho pensato ad un piano che non può fallire (davvero non può, cazzo!) e con cui smascherò la Bolla senza più vie d'uscita!

Farò mettere con le mani nel sacco quello stronzo con le sue stesse parole!
E allora giustizia sarà fatta (Deku mi crederà e io avrò una chance!)
Sospiro mentre penso a tutto questo alla sera, prima di mettermi a letto.
S: "Domani non dovremo sbagliare una virgola o tutto sarà fottuto!"
"Molto calmante..."
A: "Dai, non possiamo fallire! Ce la faremo!"

-la mattina seguente-

Mi sveglio pimpante, spegnendo la sveglia senza mandarla a 'fanculo.
Mi metto a sedere e mi stiracchio per sgranchirmi la schiena.
Sorrido allegro.

Scendo di giù, dove trovo mia madre che, come me (per sua somma sfiga), si sveglia presto quasi ogni giorno.
Mi guarda perplessa, per poi ghignare. <Come mai oggi siamo così allegri e pimpanti di prima mattina? Lo spirito del gatto rognoso se ne è andato?> mi domanda, ironica.

<Oggi neanche te mi puoi rompere i coglioni, vecchia befana!> le dico sempre sorridente (ora mezzo ghignante), mentre imburro e poi ricopro di marmellata alle albicocche una fetta biscottata (mi piace trattarmi bene alla mattina).
Mia madre mi da uno scappellotto appena mi passa dietro per recuperare il latte da dentro il microonde, commentando: <Ok, almeno la tua delicata lingua è rimasta al suo posto.>

Mescola dietro di me il latte al caffè della macchinetta apposita, per poi sedersi accanto a me e chiedermi: <Come mai così allegro, comunque?> mentre puccia mezza assonnata un biscotto di quelli da pochi soldi del discount qua accanto (ma che quella rincretinita di mia madre trova ottimi per la colazione).

Continuando a sorridere, do un altro morso alla fetta biscottata e mento: <Non so, boh, oggi mi sono svegliato bene.>
<Davvero bene. Che gli dei mi abbiano fatto dono di una giornata in cui sei tranquillo?> si domanda a voce alta, rimanendo in silenzio per qualche secondo. Poi scuote la testa e commenta: <Bah, starò avendo le traveggole o questo è tutto un sogno... Mooooolto più probabile...> e beve un po' del suo caffellatte.

<Senti, vecchia del cazzo, non farmi passare il buonumore per un giorno che ce l'ho!> le faccio, aggrottando leggermente le sopracciglia, mentre trangugio un bicchiere di succo d'arancia.
Appena abbasso il bicchiere ho di nuovo il sorriso sulle labbra sporche e lei, ridacchiando, fa: <Ok, ok... tizio-che-si-spaccia-per-mio-figlio-ma-molto-più-simpatico-dell'originale.>

Ruoto gli occhi: <Che nome inutilmente lungo>
<Ma azzeccato!> ribatte.
<Se se, credici!> commento, mentre mi alzo per dirigermi al bagno.

<Se sei mio figlio, cerca di capire come mai sei così allegro e cerca di esserlo per un altro po' di giorni che mi farebbe comodo; se sei un tizio che si spaccia per lui, continua così che ti preferisco all'originale!> commenta mentre sto uscendo dalla porta.
<Fottiti.> le dico, uscendo totalmente.
<Ti voglio bene anch'io> e la risata allegata le sento bene mentre mi dirigo in bagno.

S: "Se si potesse sapere come si fa a emulare la felicità che si ha al sapere che si andrà a smascherare uno stronzo durante la giornata... beh, dove devo firmare?"
A: "Nonostante sappia bene che questa felicità deriva dalla nostra cattiveria peggiore del solito... mi piace troppo come stiamo mentalmente! È troppo bello!"
"Staremo molto meglio di così quando avremo Deku al nostro fianco e quella Bolla il più lontano possibile da noi. Ci posso giurare!" commento io, sorridendo più vistosamente, mentre entro in bagno.

[...]

<Siete stati stranamente molto tranquilli oggi, ragazzi...> nota Midnight, per poi guardare l'orologio.
<Dai, dato che manca solo un minuto al suono della campana, chiudete i libri adesso e preparatevi ad uscire da qui!> ci incita e tutta la classe accoglie con gioia quelle parole.

Sento che Deku appoggia lo zaino sopra al banco, per poi dirigersi verso Uraraka per parlare un pochino (se finiamo prima, fa sempre così).
Perciò non mi ci vuole troppo ad allungarmi sulla schiena, dondolandola all'indietro, per poi stendere per "sbaglio" le braccia sul banco di Izuku, finendo sempre per "sbaglio" con le mani sul bordo della sua cartella. E, ovviamente, ancora per "sbaglio" faccio scivolare le sue cuffiette dal bordo della cartella fino a terra, facendole finire tra la gamba del suo banco e il muro sotto la finestra.

Deku prendere sempre le cuffiette poco prima dell'ingresso e gli è già capitato di averle fatte cadere in classe. Perciò si allontanerà e...
<Bakubro, vieni?> mi chiede Kirishima, avvicinandosi al mio banco.
Mi risveglio dai miei pensieri.
Vedo la gente attorno a noi due iniziare ad uscire.

A: "È suonata la campanella e non ce ne siamo neppure accorti..."
S: "Siamo dei tardi..."
"Prova a dirlo ancora e giuro che ti ammazzo."
S: "Oooooooookay."

<Nah, andate avanti voi. Oggi sto per i cazzi mia.> dico
<Sicuro?> mi chiede, inclinando la testa.
<Sicuro.> sbuffo, leggermente contrariato. SE non se ne va abbastanza in fretta, non potrò seguire Deku e la compagnia briscola da solo come si deve!

<Va bene! A domani, Bakubro!> mi saluta Kirishima, andando verso gli altri tre che lo aspettano vicino all'ingresso.
S: "Perché si ostina a chiamarci così se gli ripetiamo che ci rompe il cazzo?!"
A: "Testardaggine."
S:"E anche forte!"
"Zitti!" impongo, mentre Deku dietro di me prende il suo zaino e si dirige all'uscita.
Conto tre secondi spaccati da quando raggiunge Faccia Tondo e poi mi alzo anch'io.

Esco dalla classe e vedo quei quattro aspettare all'incrocio del corridoio per la Bolla, che non tarda ad arrivare. Dopo pochi secondi, Deku si ferma di botto mentre fruga con frenesia nello zaino.
A: "Sta funzionando, sta funzionando!"
S:"Non agitarti adesso! Fallo dopo aver incastrato Bolla!"

Dice qualche parola ai suoi amici prima di andarsene. Quei quattro si mettono contro il muro a ciarlare, aspettandolo, ma evitando di bloccare il passaggio.
"Step 1 andato. Ora si passa allo step 2!" mi dico.

Mi avvicino a loro, facendomi notare con un sonoro: <Ehi!>
Riconoscendo la mia voce, si girano verso di me.
Esclusa la Bolla, quegli altri tre mi fissano con astio.

<Prima che possiate dire qualsiasi cosa, sono venuto qua perché voglio parlare civilmente> e qui alzano tutti le sopracciglia in sorpresa e miscredenza (A: "Beh, come dare loro torto?") <con lui> ed indico con la testa lo stronzo.
Mi rivolge per un secondo un ghigno divertito, prima di girarsi verso gli altri tre con uno sguardo da "Non ci vedo nulla di male".

<Sicuro di volerci andare?> chiede Uraraka, apprensiva.
<Tranquilli, se prova a diventare incivile non starò fermo a subire... non mi puoi togliere questo diritto, no Bakugou?> domanda retorico, guardandomi con finti occhi innocenti.
<Devo parlarti giusto due secondi qua nel giardino, in fretta: poi entrambi abbiamo un tram da prendere.>

Lo Stronzo scrolla le spalle e, mani in tasca, acconsente: <Va bene, tre minuti. Non di più.>. Poi si gira verso gli altri tre e con un sorrisone da amicone in volto dice: <Se non faccio ritorno in due minuti, andate pure a casa. E quando ritorna Izuku ditegli di venirmi a cercare nel giardino.>
<Certo, Kenshi-kun> sorride dolce Faccia Tonda, mentre gli altri due annuiscono.

Mi allontano da quei tre, seguito dalla Bolla.
Non diciamo una parola mentre varchiamo il portone della scuola e ci dirigiamo sul retro del giardino della scuola da destra, a passo abbastanza lento. Abbiamo, in teoria, tutto il tempo del mondo: chiuderanno i cancelli della scuola fra più di mezz'ora.
Intanto tengo le mani in tasca, continuando a muoverle.
Arriviamo sull'angolo dietro dell'edificio, dove lui si appoggia al muro con una spalla mentre io, a meno di due metri da lui, mi pianto sempre con le mani in tasca.

<Che c'è? Sei venuto qua per ammettere di aver perso?> mi domanda in finto tono innocente.
<Col cazzo che ho perso.> dichiaro.
<Ah, ecco: mi sembrava. E allora perché mi vuoi parlare "civilmente" se non riguarda la nostra sfida?>
<Questa non è una gara e Deku non è il trofeo.> ribatto freddamente.
<Ah no?> domanda fingendosi stupito, per poi ridere malignamente (S: "Voglio riempirlo di botte").

<Sai, pensavo che col tuo carattere da "devo assolutamente vincere", 'Zuku per te sarebbe stato il perfetto trofeo da sbattermi in faccia, nel caso della tua vittoria... che non arriverà mai. Arrenditi all'evidenza.> commenta, staccandosi dalla parete e guardandomi con un vistoso ghigno.
<Quale sarebbe questa evidenza?> chiedo, fintamente stupito.
<Che la sfida per Izuku, per il suo corpo, l'ho già vinta io. È palese!> dichiara con serenità.
Io alzo un sopracciglio in stupore e un po' di disgusto.
<Sei davvero schifoso...> commento.
<Che c'è? Sono onesto; non siamo in un libro o in una storia romantica> [N/A: sgnì. La storia è comunque mia. Più che altro è tragica-romantica] commenta, sempre ridendo <La sfida non era per il cuore d'Izuku... sai benissimo che cosa voglio io. E lo vuoi anche te, infondo.> aggiunge.

<Di sicuro io non drogherei una persona o la ucciderei e poi la scoperei pur di mettere il mio cazzo dentro il suo corpo.> ribatto, freddo.
<Non vuoi andare contro stupide morali o leggi per ciò che vuoi, sei patetico e noioso come tutti... eccetto me! In questo mondo sono l'unico che vuole andare davvero in fondo per quello che vuole!> replica.
<Tu sei solo un malato!> ribatto.

<Un malato che vuole macchiare dei suoi stessi peccati uno puro... che casualità la vita, mh?> chiede retorico, mentre sulla mia faccia monta solo il più sincero disgusto.
<Non fare quella faccia. Pure te, scorbutico e violento che non sei altro, sei stato catturato dal suo ascendente.> continua.
<Perché Izuku?> chiedo io.

<Non è ovvio....? Fin da piccolo era sempre così puro ed innocente... e ho iniziato a covare il desiderio di rovinargli con le mie stesse mani quell'innocenza. E quel desiderio negli anni si è mescolato con dei bisogni carnali... fino a diventare il desiderio che ho adesso. Distruggere la purezza di Izuku è il mio obiettivo, e voglio farlo prendendomi il suo corpo. Anche da morto mi va bene: sarebbe comunque aver realizzato metà del mio sogno.> spiega con naturalezza ( A: "Neanche stesse commentando che c'è sereno...")

<Sono stato esaustivo?> domanda retorico.
<Oh, non sai quanto!> ghigno.
<E Deku ha sentito tutto.> aggiungo, davanti al suo sguardo che si spalanca dal terrore.
S: "Non te lo aspettavi puttanella, eh?!"


Izuku's P.o.V.

Corro in classe e vado verso il mio posto.
Mi chino sotto il mio banco e trovo le cuffiette vicino ad una gamba del tavolo.
"Come ci sono arrivate qui?" mi chiedo, perplesso.
P: "Non lo so e non me ne frega: prendi e porta a casa!"
Sbuffando, seguo il suo consiglio e ritorno velocemente dagli altri.

<Eccoti, Deku-kun!> mi saluta Uraraka.
<Dov'è Cissan?>
<È andato con Bakugou nel giardino dietro la scuola...> risponde Todoroki.
<Perché?> chiedo, leggermente preoccupato.

<Voleva "parlare civilmente" con Kenshi> spiega Iida.
Annuisco poco convinto.
<Ah, inoltre Kenshi-kun aveva chiesto di andare dietro nel giardino a cercarlo, una volta arrivato.>

<Beh, se Kacchan gli vuole parlare aspetto che lui ritorni, non lo vado a cercare.>
"Anche perché non voglio stare troppo vicino a Katsuki".
P: "Fighetta..."
O: "Ma non è paura, pare... ansia?"
P: "Che ci succede, allora?"
O: "Non lo so! E questo non mi piace"

<Intanto andiamo verso l'ingresso... poi vedremo.> suggerisce Todoroki.
Annuisco e vado a passo spedito verso l'ingresso.
<Al massimo aspetto da solo che ritorni Cissan e intanto voi andate verso casa, ok?>
<Sicuro?> chiede Uraraka.
<Certo!> rispondo io e le do un abbraccio, mentre arriviamo all'ingresso.
Ricambia l'abbraccio e poi va.

Iida e Todoroki li abbraccio insieme ed entrambi si allontanano imbarazzati.
Todoroki ha solo un po' la guancia destra rossa, Tenya pare scombussolato, come ogni volta che lo abbraccio...

Quando sono già dall'altro lato della strada, mi arriva un Whatsapp da Kacchan che dice: "Ora ti devo chiamare. Ascolta in silenzio. Ti prego."
Ho il tempo per capire che mi ha davvero scritto "Ti prego", che il cellulare di squilla.
Accetto la chiamata, per poi tenere in viva voce.
Tanto ormai tutti i ragazzi se ne sono andati e sono l'unico qua davanti la scuola.

<<Che c'è? Sei venuto qua per ammettere di aver perso?>> chiede Cissan.
<<Col cazzo che ho perso.>> è la risposta lapidaria di Katsuki.
"Perché mi vuole far sentire la loro conversazione? E per cosa stanno gareggiando?"
P: "Non lo so, ma mi interessa!"
O: "Ascoltiamo, che tutto può essere fondamentale!"

-salto temporale verso la fine della chiamata-.

<<Sono stato esaustivo?>> domanda Cissan, mentre io continuo ad ascoltare in shock.
Davvero lui...?

Una parte del discorso viene mangiata nella mia testa dalla confusione, ma mi disincanto quando Katsuki mi tira in causa.
<<E Deku ha sentito tutto.>> sento dirgli.

<Dove siete?> dico io, in fretta, senza davvero senso.
So benissimo che loro due sono nel giardino.
<<Dietro la scuola, Izuku. Raggiungici.>> mi risponde Katsuki, chiudendo la chiamata.
Inizio a correre, passando da sinistra.


Katsuki's P.o.V.

Chiudo la chiamata con Deku, col telefono (tirato fuori tre secondi fa da una tasca) in mano davanti lo stupore di Bolla. Il messaggio l'avevo già preparato, aspettavo solo di inviarlo ad Izuku e poi, avevo cliccato ricordando dove fosse il tasto su Whatsapp per le chiamate.
Semplice ed efficiente.

<C-come?!> grida, adirato.
<Mai abbassare la guardia; e non ho solo quello con me.> e tiro fuori dall'altra tasca un registratore (preso ieri), di cui chiudo la registrazione della attuale conversazione.

<Questo andrà alla polizia, ma il telefono mi ha permesso di dirlo ad Izuku e a fargli mostrare con le tue stesse parole chi sei.> spiego, ghignante.
Lui intanto ribolle dalla rabbia, mentre mi dico che ora scoppia.
È troppo bello vedere tutta la boria di una persona che odi frantumarsi davanti ai tuoi occhi grazie al tuo piccolo escamotage.

S: "Credo di dover ringraziare chi ha inventato ciò che ci ha permesso di fare tutto questo..."
A: "Chi ha inventato Whataspp? E chi i registratori?"
S: "Non lo so e non mi frega: io voglio ringraziare chi li ha inventati i telefoni veri e propri!"
"Avevamo fatto una ricerca alle medie... era un europeo... forse italiano..."
A: "Meucci! Era Meucci!"
S: "Grazie mille Meucci! Te e la tua invenzione ci avete aiutato contro questo stronzo! G-r-a-z-i-e!"

<Siete qui?> chiede una voce da dietro l'angolo che da sul muro dietro della scuola.
Da lì spunta un Izuku col viso sconvolto e trafelato, che guarda la Bolla accanto a sé.

"Finito il tempo delle farse, puttanella." mi dico.



N/A: se sapevate già chi era Meucci, avevate più probabilità di intuire già dall'inizio del capitolo come Kacchan avrebbe fatto per riuscire nel suo intento; se non lo sapevate o non ci eravate arrivati... beh, spero di avervi piacevolmente sorpreso.
Suppongo che starete gioendo perché ormai Izuku ha sentito, hanno le prove e Ciro non ha vie di scampo... 
L'happy ending è alle porte, no?


AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!!!

ILLUSI!

S-P-E-R-A-T-E-C-I!

Preparatevi perché il prossimo capitolo si gioca il premio per essere il peggiore di tutta la storia a pari merito con un altro (che verrà in seguito)!
Ah, già immagino le vostre maledizioni contro di me!

AHAHAHAHAHHAAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA, SARA' FANTASTICO VEDERVI INCAZZATI E LANCIARE MALEDIZIONI A DESTRA E MANCA!

Non vedo l'ora che sia la prossima settimana!
Ciao ciao!
-ultima risata alla Light Yagami, lo giuro-

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!

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