17. "Mai inimicarsi la Deku-SQUAD, ciccio!"
Izuku's P.o.V.
Nonostante abbia la vista offuscata corro in fretta e furia a casa, con lo zaino che mi batte violentemente sui reni nella corsa e il telefono nella mano che fra poco mi scivola.
Ma tutto diventa nullo rispetto a quello che mi attanaglia il petto e me lo stringe in una morsa sempre più ferrea.
Perché, Kacchan?
Perché quelle parole?
Perché quella cattiveria?
Perché questo dolore?
Mi fiondo a casa in tempi record e, aprendo con evidenti tremori di mano il portone del complesso e la porta di casa mia, butto lo zaino vicino all'ingresso e, praticamente ad occhi chiusi, arrivo fino in camera mia.
Lì mi butto sul letto e mi metto a piangere come una fontanella.
Il petto fa male, fa tanto male.
P: "Perché fa così male, cazzo? Alle medie ci aveva detto ben di peggio e non ci eravamo mai sentiti così di merda! Che hai, corpo? A romperti le ossa sei diventato un rammollito emotivamente? Ehi, qualcuno mi rispondi!"
O: "P, stai calmo! Scaldarsi ed inveire contro noi stessi non serve a nulla."
P: "MA SE NON CI STIAMO CAPENDO PIÙ UN CAZZO COME FACCIO A STARE CALMO?!"
O: "Proviamo ad andare per paragoni quantificando ciò che abbiamo, forse così ci capiamo qualcosa... Izuku, che ne pensi?"
"Che se morissi dal dolore qui, su questo letto, in questo istante, non rimpiangerei di non aver realizzato il sogno di una vita."
O: "Ok, urge capire bene che ci sta succedendo! Non è per nulla positivo che tu sia così triste..."
P: "E depresso! Stai imparando ad essere negativo! Bravo! Piano piano imparerai pure ad essere cinico!"
O: "Non è nulla di carino su cui scherzare!"
Ridacchiai nel cuscino, mentre le lacrime iniziavano a diminuire di quantità.
P: "Io, intanto, ho fatto qualcosa di positivo!"
O: "Possiamo provare ad identificare questo dolore?"
"Con piacere..."
O: "Quanto è forte?"
"Troppo."
P: "Checca, provaci sul serio a fare questa cosa o urlo talmente tanto da farti venire il mal di testa!"
Ci rifletto un po' su, per poi decretare: "Anche se so che non é nulla di fisico, mi pare di avere un intero edificio di 10 piani crollato sul petto"
P: "Tragico come paragone, ma utile!"
O: "Il dolore è uguale, minore o peggiore in paragone a...?"
"È uguale a quello che proverei se qualcuno a cui tengo me lo dicesse!"
O: "Chi nello specifico?'
P: "D'altronde non credo che l'amore che provi per tua madre sia uguale all'affetto che rivolgi a Todoroki!"
"Come se me lo dicesse o Uraraka o mia madre."
O: "Spiegati meglio, perché l'amore che rivolgi a loro é diverso."
"Assomiglia al dolore che proverei se me lo dicesse mamma, perché ho un enorme senso di essere tradito da qualcuno così caro e vicino a me, come un membro della famiglia. Paragonato a quello per via di Uraraka, perché davvero mi sentirei così male a sapere che una persona che praticamente ha un pezzo della mia anima nelle sue mani me lo abbia maciullato in questo modo, dicendomi certe cose!"
O: "Ok. Ti sei spiegato."
"È servito?"
P: "Le conclusioni a questo punto sono..."
O: "Dolore estremamente forte. Senso di tradimento da parte di qualcuno che consideri di famiglia. E enorme tristezza nel sapere che qualcuno a cui dai molto del tuo affetto ti dica certe parole"
"Che casino..."
P: "Però a me sembra strano che per un semplice amico d'infanzia che ha iniziato a fare qualcosa da decente essere umano da poco tempo a questa parte si possa provare una cosa del genere! Ci deve essere un'altra spiegazione, un altro affetto che tu provi per la bombetta!"
"E quale può essere?"
O: "La risposta sarà qui dentro da qualche parte, no? Sforzati un po', Izuku!"
Ci vorrei anche provare ma il telefono mi squilla e, in uno scatto, rispondo; sperando in una piccola parte di me che sia Kacchan che mi vuol chiedere scusa.
<Pronto?>
<Ciao 'Zuku! Dove sei? Ancora dentro la casa di bombetta? Esci che sono qua fuori!>
<Cissan... Io... Non sono più lì.>
<Ah? E come mai?> chiede quasi con stizza.
<Con lui... È successo su un casino... Mi ha detto delle cose davvero orribili. E io... sono scappato.>
<Cazzo! ... Dimmi tutto!>
<Non me la sento di dirtelo per telefono e neppure in questo momento. Voglio stare un po' da solo.>
<Sicuro?> mi chiede, apprensivo.
Sorrido fissando il vuoto.
Cissan è fantastico, come può Kacchan aver detto certe cose orribili su di lui? E su di me?! È lui l'orribile, con tutto quello che mi ha fatto in anni!
<Sicuro.> gli rispondo col sorriso, anche se so che non può vedermi.
<Domani vieni a scuola, te lo impongo io anche se non vuoi.>
<Ok.>
<E mi racconti tutto sul tram.>
<Sì.>
<E poi ti do un enorme abbraccio e un po' di conforto, che ne avrai sicuramente bisogno.>
<Mh mh.>
<Sai dire qualcosa oltre mugugni e monosillabi affermativi?>
<Può darsi...>
<Ah, l'hai fatto!>
<Eh, visto? Sono capace.>
<Ovvhio. Zwei un phimpo iztruhiten.>
Ridacchio al suo provare un accento tedesco, sentendo la tensione nel petto allentarsi lievemente.
<Ecco, ridi, che sei fantastico quando sei felice!>
<Se lo dici tu...>
<È legge veritiera, perciò non puoi non darmi retta.>
<Come vuole lei, sommo imperatore.> e ridacchio un altro poco.
<Allora a domani!> mi saluta allegro.
<A domani. Ciao.> e chiudo la chiamata.
[...]
Katsuki's P.o.V.
Mi sveglio con un umore nero (beh, più nero del solito) e la routine mattutina scivola via in una nebbiolina confusa, mentre la mia testa è impegnata su qualcos'altro.
Beh, meglio dire qualcun altro: Deku.
Devo trovare un modo per parlargli in privato e farmi perdonare per avergli urlato contro (in qualche modo, chissà come, chissà dove). Però tanto so già che tutta la mattina sarà un supplizio; specialmente per via di quello stronzo del cazzo.
Di sicuro lui ne trae vantaggio dal nostro litigio. Avrà anche una scusa per stargli più vicino!
Cazzo, che rabbia!
Senza essermene accorto, sono già alla fermata del tram e noto poco avanti a me Deku, che si fionda sul primo tram, sempre pieno. Lo seguo senza pensarci due volte.
"Cazzo, però, se è stato furbo" commenta S.
"Ci conosce molto bene..." constata A.
Spiego.
Dato che ODIO stare in piedi, prendo sempre il secondo o il terzo tram (dove ho più speranza di sedermi), sempre che passa per la fermata vicino alla Yuuei. E Deku, infatti, oggi voleva prendere il primo nella speranza di non incrociarmi, ma la Fortuna (in questo) è stata dalla mia.
Peccato che, appena salgo, c'è già molta gente (è un tram che ha una o due fermata prima della nostra) e vengo sballottato dalla gente (S: "MADONNA CHE NERVI, VORREI POTERLI UCCIDERE TUTTI!") in un angolo del tram, mentre tengo d'occhio di sottecchi Izuku, accanto ad una delle porte.
La fermata dopo la nostra sale Bolla che, per puro caso, incrocia prima i miei occhi e poi si gira verso Izuku, solo dopo avermi rivolto un piccolo ghigno trionfante (S: "POSSIAMO ANDARE A SPACCARGLI LA FACCIA? TI PREGO, POSSIAMO?!").
Izuku inizia a parlare a non stop per qualche minuto mentre Bolla gli tiene una mano fra le sue ("E NON MI STA RODENDO IL CULO, NO NO!") e lo guarda attentamente in volto, fingendo preoccupazione (S: "TANTO LO SAPPIAMO SIA IO CHE TE CHE DENTRO STAI GODENDO COME UNA CAGNA A TUTTO QUESTO, EH TROIA?!").
Quando Deku finisce di parlare e inizia a singhiozzare (lo noto dal petto che si alza e abbassa con certi piccoli spasmi), il figlio di puttana coglie l'occasione di trascinarlo in un abbraccio, appoggiandosi alla parete mentre tiene Deku stretto fra le sue braccia.
"Voglio ucciderlo".
S: "Ben detto!"
A: "Siamo su un tram e poi gli eroi non uccidono!"
S: "Ma quello lì non merita di vivere. Facciamo un favore all'umanità se lo uccidiamo".
A: "Non possiamo"
"Uff, CHE P-A-L-L-E" sbuffiamo io e S.
Continuando a far scorrere le sue mani sulla schiena e sulle braccia di Izuku, Bolla mi rivolge per qualche attimo un ghigno trionfante bello vistoso, dicendo con labiale: <È mio> e qualcos'altro dopo di cui non sono troppo sicuro (ma che suppongo sia qualcosa del tipo <<Ho vinto io>>), per poi ritornare col suo sguardo a Deku.
Sento la gelosia montare dentro di me con forza, mentre le mani mi prudono alla pazzia dalla voglia di picchiarlo fino a farlo svenire (o ben peggio).
Dovrei esserci io accanto ad Izuku, ad abbracciarlo, ad accarezzarlo, ad avere il suo viso contro il mio petto e sentire il suo respiro caldo contro le mie clavicole. Non lui.
Dovrebbe esserci Bolla qua, in un angolo, solo come un cane; relegato a perdente. Non io.
Mi massaggio le meningi mentre la canzone che segna il mio spotify stia andando ("Wolf in a sheep's clothing") riproduce il ritornello e mi bombarda le orecchie la frase "Karma's gonna come collect your debts".
S: "Se c'è giustizia a questo mondo, quello stronzo la pagherà."
A: "Però, per ora, siamo costretti a fare gli spettatori passivi e basta..."
"Già, purtroppo..."
Izuku's P.o.V.
Io e Cissan arriviamo davanti scuola e andiamo nel nostro angolo con io che sono un pochino sollevato, nonostante abbia ancora in volto i segni del pianto.
Ciro è davvero un ragazzo d'oro: tutti vorrebbero un amico così nella loro vita!
Arriviamo vicino al "nostro" albero e lì ci sono già Uraraka, Shoto ed Iida.
<Ciao ragazzi!> ci saluta Iida anche se siamo a tre metri di distanza da loro.
Leggermente imbarazzati (almeno io), ricambiamo il saluto mentre ci avviciniamo.
<Iida, potevi anche non urlare!> dico mentre mi avvicino.
<Ciao Deku-kun. Ciao Kenshi-kun!>
<Midoriya, Kenshi.>
Salutano nel mentre, e rispettivamente, Uraraka e Todoroki, che saluto con un gesto di mano ed un sorriso.
<Volevo essere io il primo per una volta, dato che questa qua mi batte sempre!> ribatte lui, indicando Uraraka con un cenno del capo.
<"Questa qua" avrebbe un nome!> ribatte (senza essersela davvero presa) Ochako, guardando fintamente male Iida.
<Qualcun altro ha sentito un fastidioso ronzio o me lo sono immaginato io?> scherza Iida e tutti noi ridiamo.
<Midoriya, ho notato che hai gli occhi rossi: è tutto ok?> chiede Todoroki leggermente apprensivo (e con sguardo un po' preoccupato).
P: "CAAAAAAAAAAAAAZZO!"
O: "E va beh, non poteva passare inosservato in eterno! Però non dobbiamo mica dirlo a loro adesso!"
<Sì, tutto ok.> rispondo, tentando di sviare.
<No che non è ok.> ribatte invece Ciro duramente, guardandomi un po' severo. <Perché lo difendi sempre?> mi domanda poi, aggrottando le sopracciglia.
<Questo "lui" dobbiamo supporre che sia Bakugou, giusto?> chiede Uraraka e io e Ciro annuiamo.
<Che ha fatto questa volta?> chiede in un sospiro a metà fra esasperazione e preoccupazione Iida.
<Beh... ecco... ieri pomeriggio sono andato a casa sua per fare il progetto d'inglese di Present Mic...> inizio.
<E ti ha continuato ad insultare?> chiede preoccupata Uraraka, però io scuoto la testa e continuo: <No, anzi: è stato molto gentile mentre facevamo quella ricerca. Peccato che poi ha dato di matto quando lui> ed indico Ciro <mi ha chiamato: ha iniziato a dare i numeri, praticamente!>
<In che senso?> chiede Iida.
<Ha iniziato ad insinuare cose davvero brutte su Ciro, continuando a ripetermi che non è come appare...>
<Ha detto cose del tipo...?> domanda Uraraka.
<Ah, sai, cose da nulla: accuse del tipo che sono un pazzo malato che ricorrerebbe alla necrofilia pur di "andar a letto" con 'Zuku.> spiega Cissan.
<EH?!> fanno stupiti (e un po' scioccati, suppongo) Ochako e Tenya, mentre Shoto mi fissa perplesso.
Annuisco alle parole di Ciro e continuo: <Io ho continuato ad insistere che stava dicendo cose senza senso, che a far così pareva lui il malato...>
<Stava facendo una scenata di gelosia pazza in tutto e per tutto> commenta Shoto.
<E perché avrebbe dovuto farla?> gli domanda Tenya.
<Questo non lo so.> risponde Todoroki, per poi guardarmi e dire <continua pure, scusa l'interruzione.>
Gli sorrido rassicurante e continuo: <E... e... poi ha iniziato ad urlarmi contro, insultandomi come sempre, però... ieri pomeriggio mi ha fatto davvero più male del solito e... quando ha finito di urlare me ne sono andato da casa sua in gran fretta e sono corso a casa mia.> sospiro per poi strofinarmi gli occhi.
<Mi sento stupido per essermela presa tanto per così poco...> continuo <... è solo che... non lo so neanch'io... forse...> e poi vengo interrotto, impedendomi di andare avanti anche se avessi voluto.
Uraraka mi ha abbracciato forte forte, e ora sta continuando a far passare la sua mano su e giù sulla mia schiena in segno di conforto. Respiro lentamente, con il naso che è invaso dal profumo del suo shampoo, che mi calma (O: "Beh, lo sappiamo bene che la vaniglia e il borotalco hanno effetti calmanti, se annusati.")
Sento poi una mano grande scompigliarmi ancora di più i capelli (è Iida, la mano così grande ce l'ha solo lui fra noi cinque), facendomi rilasciare uno sbuffo divertito.
Poi un'altra mano, questa è molto calda, si aggiunge e mi fa qualche timido "pat pat" sulla spalla, provando a confortarmi.
Sorrido contro la testa di Uraraka: è di sicuro Todoroki.
Mi stacco leggermente da loro mentre sussurro: <Grazie ragazzi.>
La campanella suona e noi, insieme a molti altri studenti, confluiamo verso l'entrata della scuola, passando il badge all'apposita "macchinetta".
Nel mentre che camminiamo per la classe, Uraraka pare ribollire di rabbia e dice: <Giuro che appena entra in classe ne dico quattro a Bakugou... e tu non provare a fermarmi!> indica Iida con indice accusatore.
<E chi stava dicendo qualcosa?> chiede retoricamente Iida, alzando le mani in segno di difesa.
<Vorrei esserci anch'io e vedere come metti la bomba all'angolo, Uraraka-chan; ma purtroppo devo andare nella mia classe. A dopo!> ci saluta Ciro, scompigliandomi i capelli.
Con uno sbuffo che dovrebbe essere da infastidito, lo saluto insieme agli altri te, mentre andiamo verso la nostra classe.
Appena entriamo, il mio cuore perde un battito appena noto dall'ingresso che Katsuki è già al suo posto.
"Perché ho perso un battito?".
O: "Ansia? Paura? Agitazione? Non lo so!".
P: "Spero vivamente che non sia un avviso di Lucetta I'magay, ma so per certo che abbiamo bisogno di un defibrillatore se facciamo un altro passo verso lui!"
Kacchan è seduto al suo banco (i piedi sul tavolo, da incorreggibile qual è) e sta parlando con Kirishima.
Sono soli in classe.
Noto che ci sono altri due zaini abbandonati malamente sui banchi dei rispettivi proprietari, e sono quelli di Mina e Denki (solitamente quei due alla mattina si prendono qualcosa alla macchinetta del caffè vicino al refettorio per "iniziare meglio la giornataccia").
Uraraka, accanto a me, assottiglia lo sguardo e dice: <Vieni un attimo con me, che poi gliene canto quattro a quel biondino scazzato con la vita> e poi mi trascina verso il banco contro le mie deboli proteste, mentre Iida e Todoroki fanno finta di nulla (anche se so che hanno sentito benissimo da, dietro di noi, le parole di Uraraka).
Appoggia malamente lo zaino sul suo banco e poi, a passo fortemente pestato, con la postura leggermente gobba dalla rabbia e gli occhi dardeggianti di odio, mi trascina verso il mio posto.
Io appoggio il mio zaino in apnea (ho una tremenda paura di quel che può capitare e la vicinanza con Kacchan mi agita così tanto, non so neppure il perché!).
Uraraka da una schicca rapida sulla nuca a Katsuki, facendogli togliere di riflesso i piedi dal banco. Kacchan si volta verso Ochako e, dopo un millisecondo di stupore nel vederla mentre mi tiene ancora per il braccio (forse mi sono immaginato quello stupore), la guarda di traverso.
"Oh oh! Qua qualcuno ha creato un grosso casino! Mai inimicarsi la Deku-SQUAD, ciccio!" gongola contento P (secondo me si aspetta spargimento di sangue).
La "Deku-SQUAD" è come Uraraka ha voluto chiamare sé stessa, Iida e Todoroki quando vogliono difendermi (o almeno provarci) dalle angherie del mondo esterno perché, almeno a detta esplicita della castana sono <<troppo un angioletto per essere lasciato in balia del male del mondo>> [N/A: è una testimone di Dekuva senza saperlo]
Avevo provato a desisterli da codesta cavolata ma, vedendo tutta la mia agitazione e la mia stizza, si sono convinti ancora di più e hanno fondato questa forza speciale in mia difesa.
Però, ora... ho paura di cosa può succedere!
Katsuki's P.o.V.
<A che devo questa tua fastidiosa entrata in scena, Faccia Tonda?> chiedo acido.
A: "Mossa sbagliata:"
S: "EH? Come mai?"
A: "Insultare un'amica di Deku che sicuramente vuole spiegazioni sul nostro comportamento di ieri ti sembra una cosa intelligente?"
S: "Non possiamo neppure fare le fighette!"
A: "Esiste una cosa chiamata d-i-p-l-o-m-a-z-i-a"
S: "So cos'è, l'hai già detto anche ieri, ma non l'abbiamo mai usata per bene!
A: "Forse è tempo di incominciare"
"Zitti voi due"
<Spiegami quale diavolo di problema hai con Izuku-kun per continuare a tormentarlo!> mi chiede abbastanza furibonda.
<Ah?> chiedo sorpreso ("Quanto sanno?").
<Non fare il finto tonto!> ribatte lei, continuando <Solo perché per anni Deku-kun non ha avuto alcun appoggio e non ha mai avuto cuore di vendicarsi, non significa che IO non lo farò. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso, Bakugou.> conclude con tono minaccioso.
<Uraraka-san, che stai dicendo?> domanda confuso Kirishima.
<Non intrometterti, ti prego, Kirishima-kun. Non voglio buttarti addosso rabbia che non meriti, a differenza di QUALCUN ALTRO.> risponde Uraraka, ritornando a fissarmi torva.
Si stacca da Deku e prova ad appoggiare la sua mano su di me per attivare il suo merda di Quirk, ma io scatto in piedi e le blocco le mani.
<Non penserai davvero che sia dai riflessi così lenti?> domando retorico, guardandola di traverso.
Mi rivolge un'occhiataccia mentre attorno a noi tutti sono muti.
<Però sei lento di comprendonio, dato che non hai ancora risposto alla mia prima domanda!> mi fa lei e, prendendomi abbastanza di sorpresa, muove una gamba provando a farmi uno sgambetto.
Però mi allontano, spingendola contro l'angolo del mio banco.
Riesce ad evitare di farsi male, andando solo contro la sedia.
<Ragazzi, smettetela!> quasi ci supplica Deku.
Lo guardo un attimo.
Non pare preoccupato per Faccia Tonda, quanto per me ("Come mai?").
A: "È la nostra occasione Bakugou, fa' il civile e..."
<Col cazzo: ha iniziato lei e ora questa cosa la si finisce!>
S: "Bravo!"
A: "MA COSA "BRAVO"?! MA SIETE PROPRIO COGLIONI ENTRAMBI! NON VA ASSOLUTAMENTE BENE"
S: "Se dici parolacce, la situazione è grave... Merda, perché l'hai fatto, bombetta?"
A: "Idioti!"
<Ha ragione Midoriya, smettetela! Serve il capoclasse... dov'è Tenya quando serve?> quasi si esaspera Kirishima.
<È uscito un attimo prima che Uraraka iniziasse a parlare con Bakugou...> nota Todoroki, avvicinandosi a noi (più precisamente, a Deku) e appoggiando una mano sulla spalla (come a trattenerlo).
S: "Cazzo, si è messo d'accordo con quella là: non può intervenire e far valere il suo essere capoclasse se non c'è!"
"Che poi, forse è pure nascosto qua vicino e aspetta di rientrare un attimo prima della campana"
S: "Ah, di sicuro!"
A: "Comunque, ci terrei a ricordarvi che noi, a fare come al nostro solito, non aiutiamo la nostra situazione!"
"E allora che facciamo?"
A e S: "Ah boh!"
"Che aiuto del cazzo!"
<Non parli... che c'è? Hai paura di me perché non c'è Iida-kun che può farci smettere, mh?> mi chiede con sfida Uraraka.
<Certo che no!> le sibilo, mentre lei sembra già pronta a venirmi addosso.
Infatti scatta verso di me e io vorrei schivare, ma scivolo e slitto verso il banco in prima fila accanto a me, evitando la presa di Faccia Tonda per puro culo.
"Come ho fatto a scivolare?!" mi chiedo esterrefatto. [N/A: Bombetta, non sai quante volte me lo sono chiesto io nella mia vita e sono arrivata alla conclusione... che Madre Natura voleva farmi nascere impedita. E ci è riuscita più che bene.].
A: "Aspetta... ma sono stupido o il pavimento è più scintillante in quel punto?"
S: "No, non sei drogato! È..."
"Ghiaccio!"
S: "Quel bastardo a metà! Quindi è proprio una coalizione contro di noi!"
A: "Sbagliano soggetto, non siamo noi i pezzi di merda; o almeno, non siamo i peggiori!"
Uraraka riparte alla carica e riesco ancora una volta a bloccarla. Ma lei fa un sorriso furbetto e sfila una mano dalla mia presa, mentre con l'altra si àncora per qualche istante a me, per potermi toccare ed attivare il suo Quirk.
Vengo salvato per puro culo da una voce femminile che ordina: <Ochako-chan, Bakugou-kun, fermatevi subito se non volete che lo dica al sensei e vi faccia passare dei guai!>
<Va bene Momo-chan...> si ferma all'istante e borbotta contrariata Faccia Tonda, ritraendo la mano e andando verso Deku, che mi fissa ancora stupito ("Che c'è? È stupito perché non ho usato il Quirk? Non posso mettermi ancora di più così contro di te, Deku")
<Bakugou-kun... stai bene?> mi chiede Coda di Cavallo, passandomi accanto per andare al suo posto. Le faccio un verso di stizza e, sorridendo soddisfatta dalla mia "risposta", lei va verso il suo posto.
S: "Wow, non avrei mai pensato di dirlo... Coda di Cavallo, grazie tante!"
A: "Abbiamo avuto fortuna."
"E anche tanta."
S:"Però non possiamo andare avanti così!"
A: "Dobbiamo dimostrare ad Izuku chi è davvero quello lì, dandogli come prova qualcosa di più oltre la nostra parola!"
S: "Qualche idea?"
A: "Ancora no. Però di sicuro ci verrà in mente qualcosa!"
"Riuscirò a smascherarti per quel che sei, Bolla di sto cazzo.
N/A: capitolo un po' lungo.
E ho una sola cosa da dire: mi sono divertita troppo a scrivere di una Deku-SQUAD in azione contro Bakugou. Soprattutto di Uraraka, che io considero totalmente capace di fare così se le si fa realmente superare il limite di pazienza.
E niente...
Alla prossima settimana!
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