Izuku's P.oV.
È una qualsiasi mattinata di lezione a cui sto iniziando a prestare attenzione sul serio da, circa, due minuti; perché Present Mic sta parlando di un lavoro a coppie su un aspetto della cultura inglese (o su Londra), da consegnare sul registro elettronico entro settimana prossima.
<Le coppie le ho già scelte io, come l'argomento su cui farete il lavoro, guys.> spiega il sensei, scrivendo prima i diversi argomenti e poi le coppie (P: "Secondo me lo fa apposta per tenerci in asnia, l'altoparlante...").
O: "Vorrei tanto capitare con Uraraka: adoro quando fa il finto accento britannico; passeremmo il progetto a fare gli stupidi, ridendo e scherzando."
"Mah, io non ci spererei troppo, ho uno strano presentimento. E non so dire se sia un bene o un male..." commenta P, sfiducioso come suo solito.
Guardo la lavagna e vedo che devo fare un approfondimento sui "Most importants London's landmarks" e... sbianco leggendo il cognome vicino al mio.
"Fra tutti... col porcospino?! E CHE CAZZO!" urla P, per non so neppure quale preciso motivo. Katsuki, da quando mi ha chiesto chiaro e tondo "scusa" quel pomeriggio, non mi sta più insultando o facendo del male.
Limita i rapporti ai minimi possibili, ma non paiono pieni di odio (per quanto si conceda di dimostrarsi gentile in classe). E poi, ogni volta che mi chiama "Deku", cerca sempre una mia conferma nello sguardo, che gli do.
Però... sarà super strano ed imbarazzante fare un lavoro a coppie con lui; sarò un disagio unico! Dovrò stare qualche ora, poco ma sicuro, probabilmente da solo con lui, a lavorare civilmente in teoria... oh Yato!
Non ho assolutamente idea di che succederà e ho quasi paura di scoprirlo!
Alzo lo sguardo dal mio banco per cercare di vedere la sua reazione, che lo trovo a fissarmi con quei due spilli vermigli che si ritrova come occhi. Chissà cosa starà frullando a lui nella mente...
Katsuki's P.o.V.
Ok, da lassù qualcuno si sta divertendo a complicarmi la vita, ne sono certo. E che cazzo! Come farò a stargli vicino, da soli con ogni probabilità, senza...
S: "Senza fissargli le labbra volendolo baciare? Eh, quasi più difficile di non fissargli il culo in tram quando è in piedi..."
A: "Senza morire interiormente quando ci sorriderà (perché e sicuro che lo farà)? Ormai quello è un nostro punto debole!"
"NO!" tuono io "Senza morire dall'imbarazzo" e intanto mi giro, notando che Izuku sta fissando il banco, imbarazzato.
S: "Aspetta... tu, Mr Sfacciato, provi imbarazzo? Anche al solo sapere che starai vicino ad Izuku?! Che cosa siamo diventati, la protagonista di un fottuto manga shonen coi triangoli, i quadrati e i pentagoni amorosi?!"
Lo ignoro perché Izuku ha alzato lo sguardo verso di me. Piccolo battito perso.
Mi fissa, come se potesse leggermi dentro (S: "Troverebbe solo noi due e credo che ciò lo scioccherebbe") e, come a distruggere lo strano silenzio fra noi due, la campana suona.
Mi alzo quasi in temporanea con lui ma sono più veloce io e lo "inchiodo" vicino al suo posto, tra il banco e me, praticamente.
Perchè mi sono avvicinato così tanto?!
<Stavo per venire a parlarti io, eh eh...> e ridacchia imbarazzato, evitando il mio sguardo.
(A: "Perchè ha le guance rosse?"
S: "Dove?"
A:"Appena sotto gli occhi."
S:"Bah, avrà caldo. Lo capisco, qua dentro si sta morendo: perché cazzo attivano i termos a settembre e non a dicembre?!"
A:"Ma.. sono sicuro che i termos siano spenti..."
S:"A me non sembra per quanto stiamo provando caldo, mondo boia!")
<Beh, volevo chiederti se ti andava di farlo questo pomeriggio, subito, a casa mia. Tanto i miei oggi non ci sono tutto il giorno e non saremmo disturbati in alcun modo... Ti va?> chiedo.
[N/A: e, porca puzzola, quanto non è fraintendibile il discorso di Katsuki senza contesto? Vabbè, non lo cambio perché adoro i doppi sensi, anche se adesso non volevo farlo...]
Non fissargli le labbra, Katsuki, fissagli gli occhi, non fissargli le labbra, fissagli gli occhi...
<Ehm... credo vada bene. Chiederò a mia madre in pausa pranzo e, quando ritorniamo in classe per il pomeriggio, ti faccio sapere. Ma non dovrebbero esserci problemi, comunque.> commenta, quasi a disagio (sarà la poca distanza che assolutamente non voglio aumentare), non fissandomi negli occhi.
Che mi stesse...?
Nah, mi starò sognando tutto io!
Izuku's P.o.V.
"Ripetimi ancora una volta PERCHÈ CAZZO GLI ABBIAMO FISSATO LE LABBRA?!" sbraita P.
"N-non lo so... è stato quasi... naturale..." commento io, confuso dalle mie stesse azioni, mentre non smetto di fissarlo lì, intanto che caliamo nel mutismo, senza allontanarci.
Il momento di silenzio strano (P: "E di attenta osservazione delle labbra e del collo del porcospino, inoltre!") viene interrotto dall'arrivo di Aizawa.
<Allora mi saprai dire dopo pranzo, Deku?> e mi guarda quasi con apprensione, mentre pronuncia "Deku".
Gli sorrido rassicurante e faccio: <Esatto, Kacchan.> e poi entrambi ci sediamo, evitando di rivolgerci altri sguardi.
[...]
La campanella suona e, come accordato con Katsuki, va subito fuori con Kirishima e Kaminari.
Io cerco di velocizzare a mettere tutto a posto e, appena chiuso lo zaino, prendo la felpa (senza indossarla) e vado subito fuori, senza aspettare gli altri.
Tanto Uraraka, Iida e Todoroki li ho avvisati un secondo prima di iniziare la lezione, ritornati dal pranzo.
Cammino veloce, ma non posso esagerare!
Non posso farmi vedere da Katsuki con la fregola di andare a casa sua, no?
Oh dannazione, perché sono così agitato?!
Prima ancora che me ne renda conto sono alla fermata dei tram e vedo Katsuki, fermo sull'entrata del primo tram (ce ne sono 2-3 che passano per la mia fermata sia all'andata che al ritorno, distanziati da tipo 5-10 minuti).
Quando mi vede, sale e io lo seguo.
Lo trovo seduto poco lontano dall'entrata, che tiene occupato un posto con lo zaino accanto a sè.
Appena mi avvicino toglie lo zaino, appoggiandolo ai propri piedi, e io mi siedo nel posto tenuto.
O: "Awe, che dolcioso!"
P: "Potrei pure abituarmi ad un porcospino premuroso..."
"Quanto strano..." penso, per poi semi-sussurrare: <Grazie, Kacchan>
<Di nulla, Deku. Almeno questa> e solleva per un attimo una felpa che ha sulle ginocchia (l'ho notata solo adesso) <mi è stata utile a qualcosa, oggi.>
Poi stiamo in silenzio, mentre il tram parte.
È così strano stargli vicino, calmi, senza urla... anzi, mi ha tenuto pure il posto!
Pare un sogno.
Anche se non capisco perché il cuore batta così forte nel petto... che io sia emozionato di essere in questa sistuazione.
Che...?
Il telefono squilla e, distogliendomi dai miei pensieri, estraggo il cellulare in un lampo dalla tasca dei pantaloni.
È Cissan.
Oh, cavolo!
<Zuku, dove sei? Non sei sul terzo tram, ci sono io, e quando ho guardato nel secondo... non c'eri.> mi chiese appena accetto la telefonata, apprensivo.
<Scusa Cissan, non te l'ho detto! Sono sul primo tram con Kacchan.>
<Perché saresti con lui?>
<Dobbiamo fare un lavoro a coppie e mi ha proposto di andare subito a casa sua e farlo. Dopo aver avuto l'ok di mia madre durante la pausa pranzo, ho accettato. Il bello è che, per una buona volta, sono seduto: Kacchan fa sempre in fretta e oggi è riuscito a prendere un posto per ciascuno!>
<Oh, beh... in quanto tempo pensi di fare il progetto?>
P: "E perché tu non la smetti di fare un fottuto interrogatorio?!"
<Ehm... boh. Proprio non lo so. Volevi fare un giro?>
<Sì, anche solo di mezz'ora... al parco vicino a casa tua.>
<Se riusciamo, sarebbe fantastico! La grande quercia al centro del parco sarà bellissima in questi giorni, con tutte le foglie che iniziano a tingersi dei colori dell'autunno! Oggi c'è anche bel tempo: potrei approffittare per fare qualche bella foto ricordo.>
<Sono felice che l'idea ti interessi. Comunque, fammi sapere.>
<Certo Cissan. A dopo, speriamo.>
<A dopo, Zuku>
E, contento della prospettiva dopo il progetto, mi giro verso Katsuki, per scusarmi per avergli quasi urlato nelle orecchie, ma lo vedo fissarmi (o beh, almeno sta fissando nella mia direzione) torvo.
Che è successo, adesso?
Katsuki's P.o.V.
"Il parco con la grande quercia al centro... oh no. Col cazzo che la bollina e Deku vanno da soli in quel parco, per giunta sul tardi!" mi dico, incazzato.
Credo di aver capito a che parco vuole andare la bolla.
S: "Poco ma sicuro! Quel parco ha un casino di punti ciechi, a meno che tu non lo conosca come le tue tasche (e ciò significa che tu ci abbia giocato a nascondino da piccolo): potrebbe approfittare di Deku con facilità!"
A: "Se volesse abusarne lo avrebbe fatto a casa propria o di Izuku, no?"
S: "Ti ricordo che a luglio avrebbe tranquillamente abusato di Izuku nel sonno indotto se non ci fossimo stati noi!"
A: "Okay, hai ragione... ma, ragazzi, forse..."
S: "Perciò il piano è di trattenere Deku il più possibile a casa nostra, così non faranno un bel cazzo questo pomeriggio!"
A: "Ragazzi..."
"Zitto tu! S, hai ragione! Tanto Deku è così gentile che non si imporrà mai sui tempi e perciò non chiederà mai di velocizzare..."
A: "RAGAZZI!"
"CAZZO VUOI?!" sbraitiamo io e S.
"Stiamo fissando male Deku senza volerlo e lui ci sta guardando spaventato!" ci sgrida A e, distogliendomi dai miei pensieri, noto che ha ragione.
Caaaaaaaazzo.
<K-kacchan... tutto ok?> mi chiede apprensivo, con i suoi occhioni verdi che luccicano. (A: "PUO' ESSERE UN RAGAZZO COSI' ADORABILE?!").
<Sì, Izuku, scusami... stavo pensando alle urla di mia madre di stamattina, alle 7:00!> mi invento ma lui pare prenderla come verità e, dolce, mi risponde: <Tranquillo, mi ricordo bene come tua madre sia: ha il tuo stesso carattere, un po'.> e poi si alza, chiamando la nostra fermata.
Poco dopo scendiamo dal tram e iniziamo ad andare verso casa mia, a passo moderato (perché voglio io e Deku segue il mio ritmo).
Entrati a casa mia, dico: <Butta tutto pure sul divano, che io vado a prendere il laptop di sopra. Ti ricordi dove è la cucina? Se sì, va poi direttamente lì, che così stiamo comodi.>
<Ok>
E poi io mi dirigo di sopra, staccando con tutta calma il portatile dalla presa in camera mia e scendendo piano le scale con il computer e il caricabetterie.
Arrivato in cucina, trovo Deku già seduto, leggermente a disagio, che si guarda intorno.
<Lo so, in 10 anni e passa non è quasi cambiato un cazzo. Comunque...> e, appoggiato il computer sul tavolo, mi dirigo verso la dispensa <... visto che fare i lavori a stomaco vuoto non è che mi vada proprio, ci si strafoga di patatine.> e tiro fuori un pacco di Dixi del discount, ma comunque abbastanza buone.
Rovescio il contenuto del pacco in una ciotola che frappongo tra me e Deku, mentre attacco il caricabatteria per un lato al portatile e per l'altro alla presa elettrica.
<G-grazie Kacchan.> balbetta Deku, per poi sgrnaocchiare qualche patatina.
<Sono le mie preferite.> sussurra, quasi a sè stesso.
<Lo so.> preciso, mettendomi di nuovo dritto, ed accendendo il laptop.
Un silenzio di qualche secondo invade la stanza, ma viene prontamente interrotto da Deku: <Comunque... il nostro tema sono i principali punti d'attrazione di Londra, se non ricordo male...> e si piega a frugare nella cartella, estraendo il libro d'inglese, dove vi è un post-it appiccicato sopra, che reca in ordinata e graziosa calligrafia "Most importants London's Landmarks."
<Beh, credo dovremmo cercarli su Internet.> propongo, ad accumulare anche giusto mezzo minuto, mentre finalmente il computer decide di collaborare.
<Se intanto riusciamo a farcene venire uno o due in mente, è meglio...> insiste, torturandosi le dita. Ok, non voglio andargli troppo contro, non me la sento proprio.
<Di sicuro c'è la ruota panoramica vicino al fiume... com'è che si chiama? London, London...>
<London Eye.> mi risponde lui, con un piccolo sorriso.
Ha le guance tutte rosse. Carino.
(sì, ormai non lo nego).
A: "Se non muoio questo pomeriggio, sono ufficialmente immortale!"
[...]
<Abbiamo finito!> esulta Deku, contento, mentre io chiudo il file, salvandolo sia sul PC che sulla mia chiavetta. Guardo il telefono.
Le 19:00, praticamente.
Troppo tardi per fare un giro, bollina.
Ghigno poco senza accorgermene, mentre Deku continua a stiracchiarsi sulla schiena ad occhi chiusi e le labbra piegate in un leggero sorriso.
Si alza in piedi e, quasi imbarazzato, fa: <Beh... ormai si è fatto tardi... io vado.>
<Ok.> acconsento, mentre gli sorrido (molto poco, ma sorrido).
Le guance gli sti tingono di rosso, mentre distoglie lo sguardo.
Ed è allora che il telefono suona sul tavolo. Riesco a leggere chi sta chiamando prima che Deku afferri il cellulare e risponda.
"Quella dannata bolla..." penso.
Izuku's P.o.V.
Rispondo alla chiamata: <Pronto, Cissan?>
<Ehi, Zuku! Non mi avevi ancora chiamato e...>
<Ho finito adesso adesso di fare il lavoro. Non credo di poter fare il giro, scusa.>
<Beh, io sono appena uscito dal supermercato e... dove sei adesso.>
<Ancora a casa di Kacchan, perché?>
<Beh, se vuoi allungo il giro fino a lì e ti accompagno a casa: non sono troppo distante, comunque.>
<Non è un disturbo? Passare per di qua, arrivare fino a casa mia e poi ritornare fino a casa tua, con delle buste della spesa, solo per accompagnarmi per 10 minuti scarsi a piedi... non mi va troppo a genio perché mi sembrerebbe di sfruttarti. Comunque poi ti dovresti fare un giro lunghissimo! Senti, oggi è...>
<Mi dispiace, in realtà no, ma sto già andando verso la casa del biondino. Fatti aspettare fuori.>
<Ma, Cissan...> protesto debolmente io.
P: "NOI NON ABBIAMO POTERE DECISIONALE?!"
<Niente "ma", Zuku. A fra poco.>
<A fra poco...> saluto con un sospiro e chiudo la chiamata.
Alzo lo sguardo, per salutare Kacchan e uscire, che noto che osserva guardare vicino ai miei piedi, a pugni chiusi.
<Che nervi...> borbotta, rabbioso. Mi avvicino, preoccupato (P: "Così noi, intanto, stiamo rischiando la nostra incolumità, ma OKAY.")
<Kacchan... cosa c'è?> chiedo.
Lui alza lo sguardo e, fissandomi negli occhi, risponde lapidale: <Lui. Ecco cosa non va. Lui e la tua dannata ingenuità.>
<Come, scusa?> chiedo, non capendo.
N/A: lo so, Kacchan che fa l'innamorato/il premuroso è strano, però è stato divertente scriverlo.
E preparatevi, gente, che nel prossimo non sarò buona.
Ma proprio per nulla.
E se pensavate fossi stata stronza nel 12° capitolo... Non avete visto nulla.
*muhahahaahahahah*
Credo si sia già capito dal finale di questo capitolo: il peggio deve arrivare~!
E, detto ciò, ciao e alla prossima settimana!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top