13. La strana serata in ospedale
Katsuki's P.o.V.
Oramai sono tre giorni che sono qua in ospedale con Deku (dopo la "minaccia" della Bolla), e la situazione nella mia testa è un puro casino. Continuo a chiedermi ogni tre per due se davvero Izuku mi piaccia anche solo un pochino in quel modo e alcune volte S ed A mi sostengono, altre volte mi smentiscono. A volte perfino si alternano con le opinioni e litigano.
Bah, proprio io dovevo avere le vocine discordanti e bipolari?
Ormai non capisco più granché perfino di me stesso. Con certezza so che in questi giorni sono coi nervi ancor più tesi del solito, che stare ad una certa vicinanza con Deku mi fa venire un caldo innaturale e che voglio che questa settimana sia che finisca al più presto, sia che non volga mai al termine (almeno in una microscopica parte del mio cervello, penso la seconda cosa per certo).
Ora è sabato sera e Deku sta guardando, seduto a gambe incrociate e con la schiena appoggiata al letto reclinato, uno di quei giochi coi quiz, che vinci soldi superando tutte le diverse prove dello show, consistenti in domande.
Programmi del genere a casa mia sono poco visti, data la preferenza mia e di mia madre per i canali coi "morti ammazzati" (come li chiama ironicamente sempre lei) a qualsiasi ora. Però io e Deku ci siamo messi d'accordo che a giorni alterni abbiamo il controllo della TV in camera alla sera perciò... e via di «Eredità»!
Oramai si è alla fase del triello (se non sbaglio nome), in cui gli ultimi 3 concorrenti rimasti hanno da scegliere tra diversi argomenti cosa vogliono rispondere per primo. Ogni argomento ha un certo valore (che si scopre solo quando si sceglie l'argomento) e non è detto che gli argomenti di un giorno siano gli stessi di un altro.
Ad ogni domanda ci sono 4 opzioni. Chi la becca aggiunge quel quantitativo di soldi alla sua "eredità".
I due con più soldi passano ai cosiddetti "calci di rigore" e il vincitore deve fare l'ultima prova, la ghigliottina.
Tutto questo lo so perché quel Nerd, giovedì, mi ha spiegato come funzionasse, dato il mio disappunto e l'ignoranza sul canale che lui aveva scelto di vedere.
Ritornando a noi... Tra gli argomenti di oggi c'è perfino l'etichetta "eroi" e sono certo che Deku stia fremendo nell'attesa che qualcuno scelga quella categoria.
Ad un certo punto l'unica donna rimasta in gara dice: <Scelgo... eroi!> e il conduttore chiede: <Esperta?>
<È quello in cui so di più, probabilmente.> risponde lei mentre "l'etichetta" si gira e rivela il proprio valore, il più alto fra tutti quelli disponibili e prima non ancora uscito.
Posso sapere con ogni certezza senza guardare (S: "Sgamati troppe volte nell'osservarlo in questi giorni per rifarlo ancora.") che Deku si stia scrocchiando le dita e preparando a sentire la domanda, come a dire «Chiedimi qualsiasi cosa che vuoi che tanto io ti rispondo, anche se non mi puoi sentire!».
Bah, è tanto strano ma non posso a meno di trovare la cosa quasi dolce e... carina... in un angolo della mia anima.
Izuku's P.o.V.
<Come detto da Mount Lady in un'intervista, come le è venuto in mente il suo nome da eroina?> chiede il presentatore, per poi elencare le quattro opzioni.
Nel mentre O fa: "Ma è semplicissimo! Se non sai questo, mia cara, è come se ti definissi appassionata di nuoto senza saperne tutti gli stili usati nelle olimpiadi!"
P:" Tranquillo che tanto non la sa..."
"Ah, questo è palese!" commento, mentre la donna sbaglia, come previsto.
"Ignoranti. Tutti quanti." decretiamo io e P all'unisono mentre anche gli altri due sbagliano e la donna di prima, sorridendo divertita, dice l'unica risposta rimasta. E, tra i soliti applausi di contorno del pubblico e il montepremi della donna che sale, io sbotto a voce alta: < Bah, che idiozia! Come facevano a non saperla? Era coooosì semplice: sono davvero così stupidi?!>
<Beh, sai...> inizia una voce proveniente dalla mia sinistra e, girandomi, trovo Kacchan che, da seduto sul suo letto, mi fissa con un mezzo ghigno o roba del genere.
P: "Merda, abbiamo parlato a voce alta. Siamo ufficialmente noi gli idioti, non quei tre lì."
<... non tutti a questo mondo sono fan pazzi degli eroi. E non tanti altri (anzi, credo nessuno) abbia ben 13 taccuini su cui appuntano tutto l'inerente a qualsiasi eroe professionista od aspirante che sanno che esiste. E poi... secondo il tuo ragionamento sarei anch'io uno stupido, dato che io non sapevo assolutamente la risposta a quella domanda. Perciò, io sono davvero stupido, per te?> chiede con un ghigno tirato più aperto del precedente.
Sembra uno sguardo da "Ora ti ammazzo."
"Oh oh." mi dico io.
"Starà scherzando, non fa sul serio e non ci può far nulla: fisicamente gli fanno ancora seriamente male i polsi!" cerca di sollevarmi la speranza O.
P: "Ora moriamo, ne sono certo. Ho un unico rimpianto da questa vita: morire vergine!"
Ho il tempo necessario per farmi confondere dalle sue parole, prima che riparta alla carica, aggiungendo: "Anche se c'è sempre la infinitesima e strana possibilità che il porcospino qui presente PRIMA ci stupri senza motivo apparente e solo POI ci uccida. In quel caso, non saremo più vergini, almeno per quanto riguarda il nostro beneamato culo, ma non sarebbe proprio come mi ero immaginato di perdere un qualsivoglia tipo di nostra verginità!"
Non so se rimanere disgustato o confuso dalle sue parole, se riderne o preoccuparmici seriamente su in questi istanti di puro silenzio nella nostra stanza, eccezion fatta per la televisione che continua a trasmettere l'Eredità.
Nel dubbio... svenimento, coglimi fra le tue braccia, TI PREGO!
Katsuki's P.o.V.
Deku si mette a fissare preoccupato davanti a sé, forse pronto a vedermi arrabbiato ma... non me la sono presa.
Rido sinceramente divertito davanti al suo volto spaventato, per poi aumentare quando la sua espressione diventa stupita.
Non me la voglio prendere.
Se voglio ri-averlo nella mia vita devo mostrarmi meno orgoglioso.
Sarebbe meglio in quel modo, per lui e per me stesso. E poi so che quelle parole non le ha dette credendomi uno stupido. So che ancora non mi odia perché, in quel caso, sarei già arrivato troppo tardi per recuperare qualcosa.
E io so di essere ancora in tempo.
<Tutto ok, Kacchan? Devo chiamare l'infermiera?> chiede Deku. Quando dice quel soprannome mi sento pervadere da una piccola scarica per la schiena.
<Tutto ok, Izuku. Stavo scherzando.> dico e mi risulta quasi strano dire il suo nome vero.
Ma non posso dire Deku, almeno non finché pensa che abbia il suo significato dispregiativo. Anche se ormai mi sto convertendo al significato coniato da Faccia Tonda.
<Ehm... Kacchan, sicuro che non vuoi che chiami l'infermiera?> mi chiede apprensivo e capisco perché faccia così: vedermi ridere spontaneo e in modo bonario davanti a lui credo sia una impensabile.
Scuoto la testa e, ritornando un po' più serio, inizio: <Sto bene. Anzi, ti dovrei dire una cosa.>
Silenzio da parte sua. E sono certo che é curioso di sentire che ho da dire.
Serio, continuo: <So di essere un enorme pezzo di merda in generale, ma... mi sono accorto che...>
Non so come dirlo. Lui mi guarda, confuso ma curioso, senza proferire parola: non mi estorcerà mai le informazioni, aspetterà che sia io a parlare.
<Che... non mi sento in pace con stesso se ti ferisco, oramai. Cioé, se prima potevo ignorare il senso di rimorso che avevo per averti ferito, adesso non ce la faccio più. Alle medie ciò era assopito, ma adesso è spuntato fuori alla luce del Sole ed è insopportabile. E all'inizio dell'anno scolastico non avevo cambiato modo di agire perché mi ero sempre e solo comportato così... Ma, almeno a te, volevo spiegare tutto; anche se non sapevo né come, né quando per essere credibile e non farti pensare che sia tutto uno scherzo...> prendo un profondo respiro, prima di continuare (dato che quello che devo dire mi costerà molto orgoglo)
<Però ho pensato che adesso fosse il momento migliore e ci tengo sinceramente ad aggiungere... Mi sento pessimo, Izuku Midoriya, per tutto quello che ti ho fatto, anche solo in questo anno.> riesco a dire e sensibilmente un peso dal petto scompare.
Fisso Izuku. È muto, con lo sguardo volto alle lenzuola, ma poi dice: <Capisco> ed alza lo sguardo, trafiggendomi con le sue iridi smeraldine. <Però non puoi sperare che così facendo tutto sia perdonato e che il nostro rapporto ritorni come quando avevamo 4 anni...> precisa.
Annuisco.
<Certo che lo so. Voglio ricominciare da capo, sono serio. Potremo... che ne so... vederci e fare un giro da qualche parte durante le vacanze... quando usciamo di qui...> propongo abbastanza incerto.
IO INCERTO?
Cosa cavolo sto facendo adesso?
Come mi sto comportando?
È così poco... da me.
Mi distolgo dai miei pensieri appena vedo lui sorridermi sincero, in modo leggero ed imbarazzato (A: "Adorabile!"), e sento il mio stomaco capovolgersi in un singolo istante. <Si può fare...> dice sempre sorridendo. Poi ritorna a guardare la TV (S: "Sono io drogato o ha sul serio le gote un po' rosse?"), con il nuovo campione che sta facendo la ghigliottina, l'ultimo gioco.
"Beh, noi abbiamo le guance rossissime..." nota A e io lo constato, appoggiando le mani sul volto e le sento gelide. Io di solito ho delle mani talmente calde che ti ci puoi scaldare d'inverno... QUANTO DIAVOLO DEVO ESSERE ROSSO ED ACCALDATO PER POTERMI ESSERE RIDOTTO IN QUESTO MODO? E COME È POSSIBILE CHE PER UNA CAZZATA DEL GENERE MI SIA SUL SERIO RIDOTTO IN QUESTO STATO? CHE CAZZO DI POTERE DA STREGONERIA HA DEKU SU DI ME?
"Cazzo se siamo cotti più che a puntino... anzi, direi che siamo totalmente carbonizzati." borbotta S, in risposta alla notazione di A.
Mi sembra ancora così strano di... amare Deku ma... non può essere solo amicizia ciò che voglio che mi leghi a lui se mi comporto così, no?
A questa domanda di cui voglio negare l'ovvia risposta, svio con la mente afferrando il telefono e le cuffiette dal comodino accanto a me e vado su Instagram a distrarmi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top