~Capitolo 8~

Mi sveglio di soprassalto la sera stessa, non ricordo neanche cosa stavo sognando poco fa.

Mi guardo attorno e mi accorgo che sono su un letto molto vecchio e pieno di macchie, tra le mani ho la maglia bianca, nera e grigia dell'uniforme di BJ.

Che ci faccio con la sua maglia?

Mi alzo dal letto e mi avvicino ad una delle statue della torre posizionate all'ultimo piano.

Mi metto a gambe incrociate in terra e chiudo gli occhi per meditare. Ne ho bisogno, mi sento sempre più strana come sé qualcosa stia cambiando in me.

"Ehi sorella!"

Perché proprio adesso deve interrompermi.

"Mi chiamo Ravén, BJ!" Dico scocciata.

"Okay sorella! È buio perché non riposi?" Dice prendendomi in giro.

"Ravén, Bj! Si dice Ra-vé-n. Una parola, cinque lettere, tre consonanti e due vocali. È così difficile per te?" Dico volendo esplodere.

"Va bene, signorina so tutto io" dice prendendomi in giro.

"BJ!" Dico fredda.

"Si?" Dice guardandomi negli occhi.

"Devo meditare, perciò, potresti andare via?" Dico fredda voltandomi verso il buio del cielo.

"Va bene! Signora solitudine" dice andando via.

Ha oltrepassato ogni limite. Acida? Solitaria? E lui? Colui che non usa neanche un po' del suo cervello? Quando inizierà a collegare la bocca al cervello?

Ora posso concentrarmi sulla meditazione.

Faccio dei respiri profondi per rilassarmi e caccio dal body il medaglione di mia madre.

"Melthrion Asdral Nethar!" Dico prima di sparire con la mente nel medaglione.

BlackBorn P.O.V's

Forse sono stato un po' troppo duro con Ravén, ma che ci posso fare se lei è davvero cosi.

"Cosa prende, ragazzo?" Dice il cassiere.

"Uhm...Due cappuccini con panna e granella e due donuts al cioccolato" dico guardando il listino davanti a me. Mi farò perdonare così da Ravén. Nessuno può resistere al cappuccino della Starbucks.

"Ecco a lei!" Dice il commesso.

Pago e vado via.

Mi trasformo in cicogna per mettere la busta nel becco e volare alla torre sull'isola.

Mentre pian piano sento il vento sulle piume io atterro sul tetto della torre dov'è Ravén.

"Ravén! Guarda! Ti ho port..." smetto di parlare perché la vedo fluttuare nell'aria con gli occhi chiusi. Sta meditando.

"Ravén?! Ci sei?" Dico sventolando la mano davanti al suo viso, mi accorgo che ha la bocca semi aperta e la fronte corrugata.

Un oggetto sul suo collo inizia a fluttuare con lei. È un medaglione. Lo guardo bene e vedo che ha degli strani simboli incisi sopra.

Qualche momento dopo tutto attorno sembra muoversi incessantemente senza un perché. Continuo a guardare il medaglione ma adesso me ne pento perché vengo risucchiato da esso.

Mi sento cadere e poi atterrare su un sentiero di pietra e erba. Ma qui non ci sono alberi e neanche prati ma solo un sentiero.

Alzo la testa e il cielo è di un blu mischiato al viola ornato da tante piccole stelle.

"Ravén! Ravén dove sei?" Dico senza nessuna risposta.

Inizio a camminare sul sentiero. Attorno a me vedo soltanto degli enormi massi fluttuare nell'aria.

Non ci capisco più nulla.

Sento delle risate provenire dal cielo.
Guardo su e vedo una ragazza dai capelli rosa ridere a squarciagola mentre vola.

"Ehi tu! Hai visto una ragazza dal mantello blu, capelli viola con una gemma sulla fronte?" Dico guardando la ragazza atterrare sul sentiero.

"Ciao ciao BlackBorn!"  Dice la ragazza facendo delle facce buffe.

"R-Ravén? Quando hai fatto la tinta ai capelli?" Dico guardandola a bocca aperta.

Lei continua a ridere come se niente fosse. Da quando Ravén ride?

"Sé cerchi Ravén devi seguire il sentiero fino ad una grande quercia in fiore" dice scappando via.

Devo eseguire gli ordini per trovare Ravén.

Ma in che guaio mi sono cacciato.

Ravén P.O.V's

"Coraggio aiutami! Qualcuno vuole uccidermi!" Impreco aiuto da Coraggio.

"Ravén se vuoi il mio parere devi andare affondo in questa facenda e scoprire chi è che vuole la tua anima" dice Coraggio continuando a fare le sue solite acrobazie sul ramo in cui noi due siamo sedute.

"La pianti per una volta di muoverti. Mi farai vomitare" dico fredda.

Lei per dispetto va via.

Ma dopo un po' Pazienza viene a sedersi affianco a me.

"Secondo me ora devi solo calmarti e respirare un po'. Chiudi gli occhi e inizia fare dei respiri profondi. Dai prova!" Dice Pazienza.

Faccio ciò che mi dice.

Dopo un po' inizio ad annoiarmi e così apro gli occhi.

"Non c'è nessuna qui che sappia stare con me e parlare su ciò che sta succedendo" dico con antipatia.

Inizio di nuovo a fare respiri profondi e chiudere gli occhi.

BlackBorn P.O.V's

Eccola li. È seduta su un ramo.

Mi avvicino di più fino ad arrivare sotto di lei.

"Pss! Pss!" Sento bisbigliare dal cespuglio vicino al tronco della quercia.

"Fantastico! Una Ravén con il mantello grigio" dico esasperato dalla situazione.

"Shh. Premi la tua fronte sulla sua gemma." Dice indicando la gemma posizionata al centro della sua fronte.

"Che!" Dico incredulo di quello che dice.

"Vuoi uscire da qui e ritornare nel mondo esterno?" Dice chiudendosi ancora di più nel mantello.

"Sì!" Rispondo deciso.

"Allora devi fare quello che ti ho detto. Sempre se tu lo volessi farlo" dice scomparendo nel nulla.

"Non mi rimane altra scelta" dico sottovoce.

Mi arrampico fino al ramo su cui lei è seduta e mi avvicino con cautela a lei.

Più son vicino a lei e più sento il suo respiro sul mio viso.

Ha di nuovo la bocca semi aperta.

Sta fermo Aaron. Devi avvicinare la fronte sulla gemma non le labbra sulle sue. Non fare mosse avventate e pericolose.

Le punte delle mie orecchie iniziano a tremare come foglie.

Sfioro il suo naso e vedo i suoi grandi occhi blu aprirsi e guardarmi così con prontezza metto la mia fronte sulla sua gemma di ametista prima di essere risucchiata da lei.

Ritorno nel mondo reale con la paura di essere in un altra epoca.

"Ma cosa ti salta in mente?" Dice sbraitando.

"Oh no. Il cappuccino si è raffredato" dico con tristezza.

"BJ. Sto parlando con te" dice avvicinandosi a me.

"Mmh...io cosa potevo sapere che il tuo medaglione poteva portarti in un'altra dimensione" dico mordendo il mio donuts.

"BJ quella era la mia testa, i miei pensieri e i miei sentimenti" dice fredda.

"La tua testa è un posto fico" dico continuando a mordere.

Lei si gira guardando la città illuminata dalla luna.

"Per farmi perdonare ti ho preso un cappuccino e un donuts" dico porgendoli il cappuccino.

"Bevo solo tisane" dice rifiutando.

"Andiamo dai! Almeno provalo" dico mutando in un cucciolo di cane.

Prende il cappuccino e inizia a berlo.

"Allora non è buono?!" Dico facendo una faccia buffa.

"Diciamo che si può bere" dice girando la cannuccia nel bicchiere.

"Come vedi. Ho ragione" dico con tono di superiorità.

"Da quando sai usare il cervello?" Dice togliendo il cappuccio dalla testa.

"Non è divertente" dico facendo il finto arrabbiato.

"Yahw! Bevi tu il mio cappuccino. Io vado a dormire" dice sbadigliando.

"Vuoi che ti aiuti a scendere le scale?" Dico guardando ogni suo movimento.

"Ti prego no!" Dice fredda andando via.

Finisco di bere e vado verso il letto in cui l'ho posata prima che tutto questo accadesse.

Sta già dormendo, avvolta nel mantello blu.

Per non fare troppo rumore mi trasformo in un cane e mi addormento a terra di fianco al letto.

Fine P.O.V's

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