~Capitolo 31~
Che forte mal di testa. Pulsa e sembra che il cervello stia provando ad uscire dal cranio è un dolore allucinante.
Mi giro e mi rigiro sul divano così tante volte che cado sul pavimento.
Ouch!
Gattono sul pavimento come se fossi un bambino alle prime armi, in modo tale da non fare rumore, perché se avessi camminato avrei provocato un sacco di baccano.
Maledizione a questo camerino che non c'è nemmeno una finestra!
Tasto tutto ciò che c'è davanti a me, finché non sento una parete.
Eccola qui!
Striscio il braccio sul muro cercando l'interruttore.
Trovato!
Accendo la luce e vado in bagno a sciacquarmi il viso.
Osservo quanto i miei capelli in questo momento facciano pena persino agli inferi, ma non mi importa.
L'acqua sul viso si prosciuga in un non nulla, fà così caldo qui, non tanto da sudare, ma nemmeno da respirare.
Ho bisogno d'acqua.
Esco dal camerino in cerca di acqua.
Che silenzio inquietante!
I corridoi sono vuoti, la musica è scomparsa ed in più qui è tutto estremamente pulito.
Ma della luce qui nemmeno l'ombra, ci sono sempre i piccoli candelabri e lampadari a far luce a questo posto.
Al termine del corridoio vado nell'enorme sala dove fino a tarda notte c'era puzza di alcool, droga e fumo.
Vedo il barman intento a pulire il banco dove si servono i clienti privi di dignità.
Mi avvicino con respiri irregolari e riesco a mala pene a deglutire perché la saliva sembra non esserci più sulla mia lingua.
Sbatto la mano sul banco risvegliando lo sguardo del barman.
"Dell'acqua per favore" deglutisco.
Mi porge subito un bicchiere di vetro contenente il liquido trasparente.
Inizio a bere, ma questo liquido ha un sapore strano, amaro e dolce, più amaro che dolce.
Lo sputo subito.
"Che roba è?" dico inorridita.
"Vodka" dice il ragazzo che dal viso sembra un ventenne.
"Vodka?!" inarco un sopracciglio.
"Sì, Vodka liscia" dice mette lucida un calice di vetro.
"Ma io ho chiesto dell'acqua non della disgustosa Vodka liscia" dico fredda.
"Ragazzina sei in un nightclub, se tu chiedi dell'acqua noi ti diamo della Vodka liscia" posa il calice sul banco.
"È perché mai?" inarco un sopracciglio.
"Nel caso ci fossero delle spie, degli agenti sotto copertura" sbuffa.
"D'accordo, ma ora potrei avere della vera acqua?!" dico abbastanza irritata.
Sono questi i risvegli che detesto di più.
"Siamo di pessimo umore" dice il barman.
Lo lincio con lo sguardo, ma non gli do risposta.
Mi porge il bicchiere di vetro ed io lo bevo in un sorso.
Acqua pura e fresca. Mi sento già molto meglio.
"Ehi dové la bottiglia dell'acqua?" rispondo con affanno.
"È qui!" posa la bottiglia di vetro color verde militare sul banco.
Io la prendo per il collo e la porto via con me senza esitare.
"Ehi ragazza la bottiglia" dice il barman, ma io ormai sono lontana per ascoltarlo.
Poi un sottofondo swing avvolge gran parte della sala dove c'è una coppia che è intenta a parlare.
Fra cui uno di loro è Psichor, l'altra invece non la conosco. Ha una carnagione mulatta e i suoi occhi sono a mandorla, potrei dire una donna sull'età di cinquant'anni.
Hanno un espressione abbastanza seria in viso.
Passo davanti a loro come se nulla fosse, perché a me già da molto fastidio essere rinchiusa qui.
"Ravén!" dice Psichor con un espressione seria che osserva ogni mio singolo movimento.
Attira anche lo sguardo su di me della signora dai capelli corti e neri.
"Ti presento Ginger, una mia collega di lavoro" mi dice con un sorriso al quanto diabolico.
"Fammi indovinare...collega di lavoro in campo torture, massacri e spaccio di droga? Sai cosa mi importa" bevo dalla bottiglia un sorso d'acqua.
Lui mi guarda con tono serio, mentre Ginger stranamente ride fragorosamente.
"Mi piace questa ragazza" inizia a respirare un pò di fumo dalla sigaretta.
In questo momento Psichor si alza dalla poltrona in pelle nera e viene verso di me tenendo in mano un bastone dal pomello intagliato in ora da un Jolly.
"Non voglio che tu risponda così un'altra volta, o diventarai come quelle ragazze nella gabbia per uccelli" mi dice serio con sguardo agghiacciante.
Io abbasso lo sguardo verso il pavimento.
"È CHIARO?" urla d'improvviso facendo smettere i musicisti di suonare.
Non oso alzare lo sguardo perché non voglio incontrare i suoi occhi.
"GUARDAMI!" Urla di nuovo.
Io devo obbedire e così alzo lo sguardo e lo incrocio con il suo.
Mi osserva in modo cattivo e spregevole.
Con il pomello del suo bastone colpisce la parte interna delle mie ginocchia ed io per il dolore cado a terra.
Lascio la presa dal collo della bottiglia ed essa si frantuma in mille pezzi.
Emetto un sottile gemito di dolore.
"Sappi che con me se senti dolore dovresti piangere in silenzio, non sopporto lamenti"
"Io non piango per queste stronzate" dico piena di odio.
Mi colpisce con il suo bastone la schiena, ed io mi accascio di petto sui vetri rotti.
Mi rialzo un pò titubante.
"Sei solo un bastardo psicopatico" dico con un sorriso amaro.
Inizia a ridere come un psicopatico "Avete sentito? Sono psicopatico!" ride ancora più forte.
"Già io sarò anche un psicopatico, ma di certo non sono un bastardo" dice con sorriso diabolico.
Mi colpisce sul labbro inferiore con il suo bastone e io cado a terra.
Per attutire il colpo paro le mani davanti al viso prima che esso possa graffiarsi con i cocci.
"Non osare scontrarti contro di me o ti ucciderò qui" mette il pomello del suo bastone sotto al mento per guardarlo negli occhi.
Io non rispondo e obbedisco.
"Brava ragazza! Brenda!" urla il nome di quell'oca.
"Eccomi!" dice mettendo la pistola nel cinturino in pelle che ha sulla coscia.
"Portala nel sui camerino e chiudila dentro" dice esasperato.
"Certo" dice seria.
Mi alza da terra strattonandomi per un polso.
"Forza alzati!" tira ancora il polso.
"Non riesco a muovere le ginocchia mi fanno male" dico con un filo di voce.
"Sai cosa cazzo me ne frega!" mi trascina.
Con fatica mi alzo e le mi porta in camerino.
Apre la porta e mi spinge al suo interno, ed io cado a terra.
"Si può sapere cosa ti è preso? Non fare la stronzetta con lui è chiaro!" continua a spingermi.
"Io stronzetta? Senti chi parla. Ti sei vista come ti vesti?! Pur di attirare l'attenzione sugli uomini saresti disposta persino a camminare nuda per tutta il nightclub. Sei una donna facile, una donna senza dignità" gli punto il dito.
"Cosa hai detto? Hai appena detta che sono una PUTTANA?!" urla sull'ultima parola.
"Perché non lo sei" dico fredda.
Prende dal cinturino che ha sul braccio il coltello svizzero e mi taglia una guancia.
Brucia da far morire.
Ed il sangue sgorga come una fiume in piena durante una pioggia autunnale.
"Così ci penserai due volte ad insultarmi!"
Sbatte la porta ed io corro verso di lei per cercarla di aprire.
Tiro il pomello, ma è già troppo tardi è chiusa a chiave.
Tiro pugni sulla porta.
"Ti prego lasciami uscire!" tiro ancora pugni sulla porta.
"Preparati piuttosto per stasera è quasi ora!" parla dall'altra parte della porta che ci divide.
Tiro un calcio e mi accascio a terra.
Passo una mano fra i capelli ed inizio a singhiozzare.
L'ho ammetto mi mancano troppo i miei compagni di squadra, la mia famiglia.
Blackborn P.O.V's
Non riesco a capire come siano entrati qui o come ha fatto ad entrare.
Chiunque esso sia.
"Trovato! Ragazzi venite a guardarlo!" dice Dexter mentre smanetta al computer.
"Dexter stai dicendo che un uomo è riuscito ad entrare nella torre senza che l'allarme ci avisasse" dice Laika.
"Uhm...già" dice Dexter imbarazzato.
"Bhe sarà meglio aggiustare l'allarme della torre non credi? E poi dobbiamo capir..." interrompo Càlél.
"E voi state pensando ad uno stupido allarme quando Ravén è in pericolo chissà dove!" sbraito.
"BJ calmati, Dexter sta facendo tutto il possibile per trovarla" dice Càlél serio.
"Bhe allora che si sbrighi" dico irritato.
"La fai facile tu che non fai niente" dice Dexter inarcando un sopracciglio.
"Vado a fare un giro!" dico serio.
"Sembra di non riconoscere più l'amico BJ" dice Laika.
"Laika se tu non trovassi più la tua famiglia, cosa faresti? Ti rispondo io, la stessa cosa"
Spazio Autrice
Ecco a voi un nuovo capitolo.
Come vi sembra?
Rispondo io per voi, une cero schifo, vero, vero?
Prima di chiudere volevo farvi una domanda importante.
Rullo di tamburi......
Sé la DC Comics non avesse sprecato tanti soldi per fare i Teen Titans Go! Credete anche voi che sarebbero avanzati dei fondi per continuare la quinta, la sesta, la settima, e perché no anche un'ottava dei Teen Titans veri?!
Commentate con la vostra opinione più vera e sincera.
Ringrazio
Iamnotnormalpeople finalmente hai aggiornato un nuovo capitolo dopo secoli. *-* :3
kivi-03 grazie per i voti ^3^
BRTRbbraeFox grazie per il follow e il tuo commento alla mia storia *-*
FigliaDiPoseidone04 grazie anche a teee di tutto *-*
bbrae2003 grazie per i voti *-*
HEML01 grazie per i voti e commenti *-*
love_kidney grazie anche a teeee ;3
Baci&Biscotti
little_Wendy01
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