~Capitolo 20~
Ghiaccio, questo è quello che sento ora, percorrere lungo la mia schiena, che fa tremare la mia pelle trasformandola in pelle d'oca per troppi brividi.
Mi alzo dal letto viola sentendo ancora le palpebre pesanti e la bocca impastata dal sonno.
Emetto qualche sbadiglio lungo il tragitto per arrivare in bagno.
Apro il rubinetto della vasca, aspettando che questa si riscaldi e si riempi, nel frattempo mi spoglio del mio pigiama e poso di slancio i piedi sul tappeto, perché il pavimento è completamente ghiacciato.
Mi immergo nell'acqua tiepida, non mi piace molto l'acqua calda o addirittura bollente e nemmeno fredda, la preferisco di gran lunga così.
Sento lo scoppiettio delle bolle di sapone a contatto con la pelle mentre mi immergo anche con il viso nell'acqua.
Che momento rilassante!
Tiro un lungo sospiro di relax ma viene interrotto da qualcuno che bussa alla porta.
"Sì?" dico infastidita.
"Ravén, sbrigati! Il bagno non è di tua proprietà" questa voce è inconfondibile, Dexter.
"Dammi un paio di minuti!" dico fredda.
"Speriamo che siano solo minuti" ribadisce.
Mi immergo per un momento veloce nell'acqua tutta intera ed esco in fretta.
Mi asciugo rapidamente con la magia e indosso il mio body nero, il mantello blu e le Dr. Martens, un momento dove sono?
Merda le ho lasciate in camera.
Volo ad un pelo dal pavimento ed apro la porta.
Vedo un viso assonnato e nervoso sulla faccia di Dexter, io lo guardo alzando un sopracciglio per fargli capire di lasciarmi passare.
Lui si sposta di poco ed io passo con un espressione infastidita in viso, ciò che sembra rilassante diventa un vera rottura sé vivi con loro.
Arrivo davanti alla mia stanza e solo ora mi accorgo di averla lasciata aperta e trovare vari libri sparsi per terra.
"Cosa ci fai nella mia stanza?!" quasi urlo vedendo BJ rovistare nei veri scaffali della libreria.
"Ah buongiorno Rae!" dice grattandosi la nuca con una mano. "Stavo cercando il libro di...di come si chiama?!...Ah sì, Scienze" aggiunge sembrando più idiota degli altri giorni.
"A quanto pare non vedi proprio l'ora di imparare" dico ironica.
"Non scherzare Rae e poi voglio sbrigarmi per vedere soltanto la tua faccia quando perderai la scommessa" dice muovendo un sopracciglio su e giù in modo malizioso.
Roteo gli occhi al cielo.
"Comunque sta fermo! Stai mettendo a soqquadro la mia stanza!" dico irritata. Lui si blocca subito vedendo le mie braccia muoversi delicatamente mentre i libri si rimettono al loro posto.
"Il libro è proprio lì!" indico lo scaffale dietro di lui.
Io nel frattempo prendo le Dr. Martens e mi siedo sul letto viola a baldacchino.
Sposto il mantello e alzo la mia gamba sinistra in alto per mettermi gli anfibi.
Ho una strana sensazione e infatti vedo BJ osservarmi imbarazzato.
"Che hai da guardare?" dico fredda mentre alzo al gamba destra in alto per mettere l'anfibio.
"Uhm, dici a me? Stavo guardando quei libri laggiù...sono molto interessanti" finge una faccia da saputello mentre scruta con attenzione gli scaffali.
"Che babbeo!" dico mentre tolgo dalle sue mani il libro prendendolo in mano e tenendolo con cura fra le mie braccia.
"Faccio finta di non aver sentito" dice lui seguendomi nel soggiorno.
"Peccato, volevo che sentissi quanto tu sei Babbeo" dico ironica.
"Cambiando discorso, quale argomento preferisci studiare di scienze?" dico sedendomi sul divano nero e grigio.
"Uhm...corpo umano" fa un sorriso malizioso.
"Okay...quale organo, apparato e..." mi blocco sentendo Càlél chiamarmi dal corridoio.
"Sono qui Càlél!" sbuffo.
"Ah eccoti, riguardo l'antidoto per l'Hz119 dove l'hai messo così gli do un occhiata anch'io" dice serio.
"Amico, non vedi che stiamo studiando? E poi dovete lasciarci il soggiorno libero" dice infastidito Blackborn.
Io trattengo una risata per ciò che ha detto, lui che studia, ahaha questa si che è buona...
"BJ non preoccuparti, roba di secondi" dice serio Càlél.
Lui in risposta sbuffa.
"È nel laboratorio e non serve che io dica altro tanto sei capace di fare tutto da solo" dico incrociando le gambe e sfogliando il libro.
"Grazie mille Ravén!" dice prima di scomparire nel corridoio grigio perla.
"Hai pensato a quale argomento scegliere del corpo umano" dico fredda non staccando gli occhi del libro.
"Beh...all'apparato rip-..." lo blocco sul nascere della parola perché so dove vuole andare a parare. Lo lincio con gli occhi.
"Okay okay..." dice alzando le mani in modo di resa. "Allora vada per gli occhi" dice poggiando la schiena al poggia braccio del divano.
Che strana richiesta...
"Come mai gli occhi?!" dico stranita della sua risposta.
"Beh, perché gli occhi sono belli, sono espressivi, possono raccontarti tutto solo con uno sguardo e..." dice guardando il soffitto.
"E sono lo specchio dell'anima" aggiungo senza volerlo.
"E così che io riuscivo a capire cosa ti frullava nella testa quando eri piccola" dice con un piccolo sorriso.
"Comunque iniziamo o no?" dice guardandomi con decisione.
Io mi riprendo solo poco dopo, dalle sue parole.
"Sì..."dico fredda. " Apri bene le orecchie" dico con lo stesso tono di prima. Mi giro verso di lui a gambe incrociate con il libro su di esse e lui fa lo stesso come se fosse uno specchio.
"Sono tutto orecchie" dice facendole muovere alla velocità della luce.
"L'occhio, o bulbo oculare, è l'organo di senso principale dell'apparato visivo, che ha il compito di ricavare informazioni sull'ambiente circostante attraverso la luce...." dico e lui sembra ascoltarmi con attenzione quindi continuo.
"L'occhio umano (e degli organismi superiori) raccoglie la luce che gli proviene dall'ambiente, ne regola l'intensità attraverso un diaframma (l'iride), la focalizza attraverso un sistema regolabile di lenti per formarne un'immagine sulla retina e trasforma questa immagine in una serie di segnali elettrici che attraverso il nervo ottico vengono inviati al cervello per l'elaborazione e l'interpretazione" dico non staccando gli occhi dalla pagina.
"Credo di non comprendere" dice grattandosi la testa.
Sbuffo e poggio i gomiti sulle ginocchia e mi avvicino. Lui istintivamente si avvicina più del dovuto procurando una certa sensazione che mi colpisce all'addome.
"Cosa vedi?" dico indicando il mio occhio.
"Zaffiri" dice guardando i miei occhi.
"In che senso zaffiri?" dico stranita.
"I tuoi occhi assomigliano a degli zaffiri, e non smetto mai di chiedermi se siano veri o meno da quando avevi dieci anni" dice avvicinandosi di più a me, sento il suo naso sfiorare il mio ed io mi sento bruciare gli zigomi, ma che roba è?
"O-ora i t-tuoi o-occhi s-stanno g-guardando i-i m-miei e-e l-la t-tua i-immagine d-dei m-miei o-occhi, o-ora è-è pro-proiettata n-nella t-tua t-testa att-attraverso i-il n-nervo ottico" deglutisco con forza.
"Ehi Rae che c'è hai paura?" dice sgranando gli occhi.
"Io? Cosa dici? Non ho mai paura" dico stringendo la pelle dei miei polpacci con le mani.
"Stai balbettando Rae" dice avvicinandosi alla mia guancia.
"Smettila, io non balbetto e poi non mi chiamare più..." mi blocco sentendo il suo fiato sul collo.
Mi scosto di poco per vedere cosa vuole fare e pian piano vedo crescere i suoi canini dell'arcata superiore dei denti fino a diventare lunghi almeno sei centimetri, affilati e bianchi come perle.
"Black..." dico con voce tremante guardando i suoi occhi diventare sempre più intensi, più verdi fino a pietrificarsi e diventare smeraldi.
"Shh Rae va tutto bene" dice strofinando uno dei suoi canini affilati contro la mia guancia con delicatezza e sicurezza come se l'avesse sempre fatto.
"Ti prego Black svegliati" dico tremante, ma lui sembra non ascoltarmi.
"Svegliati!"gli ripeto, ma è come se fosse ipnotizzato.
Pian piano spinge io mio corpo a sdraiarsi sul divano, cerco di oppormi aggrappandomi allo schienale di esso.
Tremo tutta e lui è così forte che la mia mano cede.
Cado a pancia in sú sul divano e lui mette il suo corpo sul mio. Mi annusa, chiude gli occhi e lo vedo rilassarsi e agitarsi allo stesso tempo.
"Svegliati!" dico muovendomi, ma lui infilza le sue nocche appuntite di fianco ai miei fianchi.
Mi blocco istintivamente.
"Se ti agiti mi agito anch'io e ti farò molto male" dice con voce profonda.
Io faccio tutto il contrario di ciò che mi ha detto e do dei leggeri e insignificanti pugni sul suo petto diventato duro come roccia.
"Svegliati cazzo!" quasi urlo.
Lui sembra risvegliarsi dal suo stato inconscio e i suoi occhi ritornano verdi e limpidi come prima.
Ritrae così veloce il suo corpo sul mio che mi taglia una guancia con uno dei suoi canini, un taglio dolce oserei dire, perché è così appuntito e liscio che non lo senti sulla pelle.
Sento sulla guancia scorrermi linfa, la stessa linfa che mi appartiene.
Si alza dal divano, di scatto e vedo un espressione, un misto tra sconvolta, terrore e freddezza, tutto il contrario di com'è davvero in realtà o forse è davvero lui quel che vedo.
"Rae io..." dice cadendo sulle sue ginocchia.
Io mi alzo pian piano dal divano per avvinarmi a lui con cautela e fermezza, come calamita al ferro.
"Non so perché l'ho fatto Rae io...io, ti ho fatto del male?" dice quasi sull'orlo del piangere.
Io scuoto la testa in segno di negazione e mi accovaccio sulle mie gambe lentamente in tal modo da non procurare nessun rumore.
Piega la testa verso l'addome come un ricco e mette le sue mani coperti da guanti neri di lana senza dita sulla testa tirandosi i capelli.
Metto un braccio intorno alle sue spalle e l'atro vicino al suo braccio.
Lui di colpo si spaventa, ma poi rilassa i suoi muscoli tesi del viso.
"Va tutto bene" gli dico accarezzandogli le spalle.
"Ti accompagno in camera" aggiungo mettendo un suo braccio intorno alle mie spalle, lui si rialza velocemente da terra e sembra stare già molto meglio, ma non stacca la sua presa dalle mie spalle.
Ma in questo momento non voglio causare altri problemi, ho solo il controllo delle gambe, di farle camminare lungo il corridoio grigio perla, ma per il resto, tutto bloccato.
<Hai paura Ravén?> dice Saggezza nella testa.
<Paura? Io? Scherzi? Io non ho paura!> ma sembra più una domanda che un'affermazione.
<È normale avere paura, Ravén>
<Più che altro sono preoccupata> penso <E perché non me l'ha detto prima?>aggiungo.
<Forse perché tu non l'avresti accettato per com'è davvero>
Forse ha ragione, anch'io mi sento così, ma poi mi dico, chi è il mondo per giudicare un persona?
Per ora voglio scoprire qual'è il vero motivo che la spinto a bloccarsi e il motivo perché l'ha fatto.
Perché tutti questi segreti?
Angolo Autrice
Allora come vi è sembrato?
Vi piace?
P.S. Dal cinque Novembre ci saranno le nuove puntate dei...
TEEN TITANS GO!
Non vedo l'ora di vedere Raven e B.B.
Sì lo so sono un bambina, e con questo? Cosa ci posso fare?
Ma posso essere molto cattiva, quindi niente commenti sulla mia personalità.
u.u
Addio, a domani con un nuovo capitolo.
Ma prima volevo ringraziare...
Rullo di tamburi...
Ti adorooooo! <3
Baci&Biscotti
Little_Wendy01
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