~Capitolo 15~
???
Inizio davvero a stancarmi, mi sono rotto le palle, giuro che sé non lo trovano entro 24 ore, gli ammazzo la famiglia a costo di sporcarmi le mani del loro sangue.
"Capo. L'abbiamo trovato. È giù in cantina" dice una delle mie guardie.
"Perfetto...fatelo entrare" rispondo con un ghigno.
"Avanti cammina!" sento appena vicino al luscio della porta.
Nella stanza entra l'uomo di mezza statura che gronda di sangue dalla testa ai piedi. Trema come una foglia. Cade a terra.
"Jeff! Finalmente. Da quanto tempo" dico con un finto sorriso socievole. "Qualcuno si è comportato male, la giù in cantina" dico mentre con la canna della mia rivoltella gli alzo il viso da sotto il mento. Sento la sua paura lontana un chilometro.
"Finalmente ti ho trovato" dico ridendo.
"Capo, in realtà l'ho trovato io!" dice una delle mie guardie più stupide e grasse che io abbia mai assunto.
Mi alzo di scatto sulle mie ginocchia e sparo in piena fronte su di lui.
"QUALCUNO ALTRO VUOLE CONTRADDIRE LA MIA OPINIONE!" Urlo. Tutti nella stanza fanno un passo indietro in segno di paura.
"Bene. Jeff veniamo al dunque...mi hai portato la roba?" dico con tono autoritario mentre mi siedo sulla mia poltrona girevole in pelle
"N-n-non ho l-la d-d-droga" balbetta mentre cerca di alzarsi ma cade nuovamente.
"Cosa?" dico su tutte le furie. Mi alzo dalla poltrona e gli punto la rivoltella sulla sua tempia.
"Ho qualcosa di meglio" dice alzando le mani.
"Che cosa Jeff!" dico togliendo la rivoltella dalla tempia. "Jeff fa vedere o ti ammazzo davanti ai tuoi figli!" dico nervoso.
Dalla tasca dei pantaloni caccia una capsula in vetro con dentro un liquido viola.
"Cos'è?!" dico mentre prendo dalle sue mani la capsula.
"È una roba forte. Appartiene al sangue di una ragazza..." dice con un sorriso da maniaco.
"Mi prendi per il culo?!" dico cercando di non cadere nel suo tranello.
"No, te l'ho assicuro. Alcuni se la sono ignettata sul braccio. È droga pura" dice ridendo come un pazzo.
Faccio un ghigno compiaciuto.
"Portatelo via e fate in modo che taccia per sempre" dico mentre rido fragorosamente.
"No no no ti prego!" dice supplicando.
"E va bene..." dico sospirando. Prendo dalla mia tasca la mia moneta fortunata. Jeff mi guarda con terrore negli occhi. "Testa, la tua vita salva. Croce, io avrò la tua testa" Dico mentre sorrido. Lancio la moneta in aria e la riprendo con le mani. "Amo vincere...Croce!" rido fragorosamente.
Le mie guardie lo partano via mentre Jeff urla dal terrore.
"Mike! Luke!" chiamo i miei scagnozzi
"Si capo?!" dicono in coro.
"Provate questa roba e subito!" dico dandogli la capsula.
"Okay" rispondono. La ignettano sui loro bracci. Iniziano a ridere come due babbei.
"Cavolo Capo! Questa roba è forte" dice Mike.
"È vero capo" aggiunge Luke.
Ma all'improvviso smettono di ridere dando spazio ad un viso pallido. Luke inizia a cacciare dalla bocca una schiuma bianca mentre Mike, cola sulle sue guance delle lacrime di sangue.
"Ma che cazzo...Andrew, James buttate in mare questi due!" dico mentre osservo la capsula contenente il liquido viola. "Quel figlio di puttana" dico sottovoce.
Ravén P.O.V's
Mi alzo dal letto sentendo un brivido di freddo su tutto il mio corpo.
Mi copro con il mantello e vado fuori per vedere il sole.
"Buongiorno Ravén!" dice Càlél mentre si lega intorno al collo il suo mantello.
"Buongiorno..." dico fredda con la voce ancora impastata dal sonno
"Ieri sera non ti ho più vista. È successo qualcosa?" dice guardando il sole nascere all'orizzonte.
"Ho fatto un giro sulla città" dico fredda.
"Ricorda non devi mai farti vedere dalla polizia, dalla C.I.A. o dal F.B.I. , ormai sei una ricercata" dice mentre volta lo sguardo verso di me.
"Si lo so" rispondo.
"Bella l'alba non è vero" dice mentre si volta verso la luce del sole.
"Già, ci indica sempre che oggi è un nuovo giorno" dico sentendo la pelle riscaldarsi al sole. Metto il cappuccio sulla testa. "Hai mai sognato tua madre?" dico guardando verso il basso.
"Tutte le notti" dice facendo un cenno del suo sorriso.
"Ieri sera, in città ho sentito la sua voce" dico scontrando per caso il suo sguardo, lo distolgo subito.
"Non sei felice?!" dice con sguardo curioso.
"Più che altro, confuso" dico fredda.
Sto per andarmene, ma lui posa la sua mano sulla mia spalla. Sento dei rumori provenire dalle siepi.
Mi tengo pronta per un attacco.
Dalla siepe sbuca un corpo viscido di un bianco panna senza occhi. Sta per attacarci ma viene bloccato dalla luce del sole che piano piano lo brucia.
Mi avvicino di qualche passo a lui per vedere cos'è.
"Ravén torna indietro. È un ibrido potrebbe mangiarti come può trasformarti in uno di loro" dice prendendo il mio polso.
"E noi restiamo così, mentre loro si cibano delle carni umane!" dico arrabbiata.
"Il brutto è che loro sono immuni ai nostri poteri" dice tirandomi per il polso.
"Cosa?" dico sbigottita.
"Vieni andiamo dentro" dice tirandomi.
Entriamo dentro verso il covo di Kratos.
"Perché questi ibridi sono qui!" dico su tutte le furie verso Kratos.
"Grazie a te!" dice Kratos sorridendo.
"Me?" dico non capendo ciò che sta dicendo.
"Hai fatto cadere quella capsula per terra e ora ogni essere umano di questo paese si sta strasformando in ibrido. Renderà tutto più facile. La fine della vita umana è quasi al termine, mancano un paio di mesi" dice sedendosi sulla sua poltrona.
"Perché?" dico sconvolta.
"Per comandare la Terra e creare una nuova forma di vita superiore" dice mentre ride.
"Quando hai..." mi fermo sentendo dei rumori sordi provenire dal corridoio più vicino. Vedo un piccola ombra nera balzare sulle travi vicino al soffitto.
"Non avevi detto che qui nessuno poteva entrare neanche un insetto" dice Càlél a Kratos.
"Già... È strano" dice Kratos controllando il computer.
Sento dei miagolii.
"Vado a vedere io" dico volando verso l'alto soffitto della fabbrica. Volo fra le travi per vedere chi è entrato. Da lontano vedo una piccola coda nera muoversi in modo sinuoso.
Mi avvicino nel modo più silenzioso possibile. Tocco con il dito indice la coda e questa cessa di muoversi. Vedo il gatto osservarmi con quelle sue gemme verdi e poi lanciarsi verso il pavimento. Atterro anch'io.
"Che ci fa qui un gatto!" dice Kratos guardare dietro di me. Mi giro e lo vedo vicino al muro scrutare ogni nostro movimento, e solo ora mi accorgo che sulla sua fronte c'è il disegno di una mezza luna bianca in contrasto con il suo pelo nero. Quella luna l'ha riconosco, è la stessa di Blackborn il giorno in cui si trasformò in un gatto per farsi perdonare. E devo dire che era dolce e carino, ma anche imbranato.
Lo vedo sedersi e guardarmi negli occhi.
"Portatelo via!" dice Kratos.
"Lo porto fuori io" dico avvicinandomi con passi spediti al gatto.
Mi piego sulle ginocchia facendo attenzione a non sgualcire il mantello, apro le braccia e lui salta sulle sue zampe per atterrare in esse.
Volo ad un pelo dal pavimento fin fuori.
Lo poso a terra in vista del sole sulle foglie secche.
Si trasforma nelle sue sembianze umane con degli strani capelli biondi.
"Sono io, BJ" dice guardandomi negli occhi, quel suo sguardo caldo.
Mi siedo a terra e lui viene vicino a me. Creo un bolla attorno a noi che ci teletrasporta in un'altra dimensione.
In un posto desolato lontano dal mondo, un universo parallelo. Faccio scomparire la bolla.
"Cosa sei venuto a fare qui?" dico confusa.
"Sono venuto per fermarti"
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