~Capitolo 9~
"Che anima debole" Dice lui alle mie spalle. "Mi stavo divertendo a farti soffrire un po' con i tuoi 'ex' compagni. Ma tu devi rovinare ogni mio divertimento" aggiunge avvicinandosi al mio orecchio.
Il dolore dopo avermi strappato le ali non è nulla a confronto a quello che porto dentro, nel petto. Sembra di essere colpita ripetutamente da un pugnale proprio nel cuore.
Sollevo di poco le sguardo al di là del corpo freddo e inerme di Aaron, un candido mantello bianco passeggia nell'aria senza cadere, la strana sensazione di star sognando mi fa venire i brividi.
Guardo più attentamente oltre quel profilo scorgendo dal suo cappuccio dei capelli violacei.
Sembra un angelo, la sua luce è così forte che ne rimango abbagliata.
Il mantello cessa di muoversi, il mantello si volta di poco scorgendo un ombra oscura, il viso è troppo nascosto, non riesco a vedere il suo volto.
La cosa strana è che Kratos non riesce a vedere ciò che sto vedendo io, un miraggio? Un illusione?
Le sue lunghe braccia si alzano per abbassare il cappuccio del mantello con le sue mani sottili e affusolate.
Il suo viso radioso, candido, con un dolce sorriso mi fa ricordare tempi a dietro.
"Madre" dico in sussurro quando il suo profilo si gira verso di me.
"Non è oggi che tu morirai, Ravén" le sue labbra sia aprono per questa frase, il mio nome suona nella testa ripetutamente come se fosse un sogno.
Il suo corpo sbiadisce lentamente prima di sparire nella luce.
La sua voce mi ha fatto vibrare il cuore, le lacrime affogano gli occhi diventando così tutto sfocato.
Le lacrime calde scendono copiose sul pavimento.
"Ti prego Ravén, non farti mangiare dalle emozioni" sento la voce di Saggezza dal mio subconscio.
"Non farti prendere dalla tristezza" interviene Passione.
"E soprattutto dalla rabbia" dicono in coro.
Mi sento di poter esplodere da un momento all'altro, non voglio trattenere più nulla, voglio che il mondo comprenda che nessuno può distruggermi conoscendo le mie emozioni, voglio poter buttare fuori tutto gli spiriti maligni che si richiudono in me, il maligno si combatte con il maligno.
Il bene arriva sempre dopo, la pace dopo la guerra.
"Vuoi fare un patto col diavolo, Kratos?" Dico digrignando i denti. "Allora fallo con me" ho tolto il mio sigillo mentale che non permetteva di far passare nessuna emozione, ora quella più forte è la rabbia demoniaca.
"Se riuscirai a sconfiggermi prenderai la mia anima e quella dei miei compagni, ma se vincerò io sarai tu a scomparire" mi alzo in piedi a capo basso, la pelle del mio viso inizia piano piano a togliersi lasciando che la gemma sulla mia fronte prenda il posto della mia carne. "Facendo tornare in vita i miei compagni e le vite di tutti i cittadini" alzo il capo per vedere il suo tramortito dalla paura per cosa sta succedendo al mio viso.
"Sei una palla al piede mocciosa, ma se vuoi giocare ancora un po' ti farò vedere il vero potere dell'inferno" dice strappando via i suoi polsini di metallo e mostrare i simboli del diavolo.
"Fatti avanti, senza anima" dico con un sorriso malefico.
I simboli sui suoi polsi iniziano a prendere fuoco divampando poi per tutto il corpo, la sua carne brucia poco a poco sciogliendo la sua pelle.
Dai suoi polsi compiono di catene, ovviamente le utilizzerà come frusta.
"È finta Kratos!" Mi lancio su di lui per spingerlo giù dove l'acqua sta affogando l'intera città.
"Non puoi permetterti di uccider vite innocenti" dico lanciando fasci di luce viola sul suo corpo di fuoco. "La vita è preziosa, nessuno merita di morire per colpa di voi senz'anima" scendo in picchiata in acqua per colpirlo da molto vicino.
Il suo fuoco maledetto resiste anche all'acqua e lo vedo arrivare a gran velocità per colpirmi con le sue catene, schivo per un pelo lasciando che un lembo del mio body si bruci.
Riesce a camminare sull'acqua come se fosse un Dio.
"Questa tua gloria non durerà a lungo, Kratos" dico alzandomi anch'io sulla superficie.
Una delle sue catene riesce a prendere il mio polso mandando scariche di fuoco per bruciarmi.
Resisto al suo calore per poterlo colpire con la sua stessa arma, Poggio una mano sulla sua catene per infliggere a lui un po' della mia magia, si allontana di qualche metro una volta riuscito a colpire uno dei suoi sigilli.
"Sai chi merita di morire?" Dico, il mio corpo si cristallizza quasi del tutto, sento l'energia nel mio corpo defluire liberamente. "Tu e quelli come te!" Dico facendo sbattere un palmo sulla superficie dell'acqua. L'energia sprigionata dalla mia mano trasforma tutta l'acqua in pura ametista, persino il demone d'acqua si trasforma in una statua di gemma.
"Basta giocare!" Dice lui afferrandomi per le catene, il mio corpo è completamente incatenato e il fuoco inizia a bruciare tutto ciò che rimane dei miei vestiti, comprese le scarpe.
Mi attira a se trascinandomi "È finita!" Dice lui storcendo un sorriso maniacale, la sua bocca si apre più del dovuto rompendo le mascelle. "Assorbirò così la tua sporca anima dannata" dice alzando il capo al cielo.
"È f-finita per te, Kratos" dico fredda. Sono pronta a lanciare l'incantesimo più potente che io abbia mai imparato fino ad'ora.
Lui mi guarda stranito.
"Gemmis Metrìa" sussurro, la grande ametista sotto i nostri piedi inizia a tremare come se fosse in preda da un terremoto.
Tutto si illumina di bianco, l'ametista inizia a creparsi facendo uscire fasci di luce, i demoni vengono bruciati dalla luce.
Sento le sue urla di dolore mentre il vento inizia a soffiare verso l'alto facendo alzare tutta la mia chioma.
Piccole gemme di ametista si alzano in aria occupando tutto ciò che c'è intorno a noi.
Gemmis Metrìa è una potente magia della gemma ametista, spazza via qualsiasi demone, la sua luce e le gemme rimettono in ordine ciò che prima è stato distrutto.
Le gemme iniziano a girare intorno formando un mulinello viola.
"Addio Kratos" dico prima che il suo corpo venga immerso di luce proveniente dal vortice viola.
Il suo corpo si gretola, e con esso anche le gemme.
Il patto è stato rispettato tutto è tornato alla normalità, tutti i cittadini sono vivi e anche i miei compagni.
Il mio corpo sospeso a mezz'aria perde quota cadendo verso il suolo grigio.
Un sorriso compre sul mio volto, un sorriso felice. Le lacrime volano via nel vento mentre precipito. "Tutto è al suo posto" dico con un fil di voce.
Non importa se morirò una volta caduta al suolo, l'importante è che ogni anima, ogni linfa vitale è viva nel suo corpo.
Il mio corpo cambia improvvisamente direzione non atterrando sul suolo.
Apro gli occhi per vedere le braccia che mi stanno avvolgendo il corpo.
I capelli scompigliati dal vento e quegli occhi verdi smeraldo restano fissi nei miei.
"Grazie" dice con voce flebile stampando le sue labbra sulla mia gemma ancora dolorante.
"Ho fatto ciò che andava fatto, quello che voi avete sempre fatto per me" dico socchiudendo gli occhi dalla stanchezza.
Non riesco a muovere un muscolo e ora vorrei solo chiudere gli occhi.
"Non dormire Rae" dice schiaffeggiando piano le mie guance "resisti finché non torniamo alla torre" Dice posando sul mio corpo nudo e pieno di ferite la sua maglia.
"Ti aspettano tutti a casa, Rae"
Nota Autrice.
Ringrazio tutti voi lettori che mi seguite ancora nelle avventure della giovane squadra.
Che dire...sto scrivendo un'altra storia di avventure 'Lacrima. La figlia degli Dei',mi farebbe felice se ci fate un salto, solo uno eh!
Come sempre lasciate un commento e una stellina cadente qui sotto!✨
E una recensione sull'altra mi storia.
Baci&Biscotti💋🍪
little_Wendy01 ☄️🌈
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top