~Capitolo 11~

*-* leggete la mia nota Autrice, grazie💋🍪*-*

Il tempo passa e non ho scoperto ancora nulla, salto facendo solo un grosso buco nell'acqua.

A volte mi sembra di essere così vicina alla soluzione di tutto per poi trovarmi al di sotto dello zero.

Sono rimasta sul tetto della torre per tutto il pomeriggio a meditare a comprendere e a riconoscere qualsiasi movimento e rumore delle persone, voglio sapere se qui intorno ci sia qualcosa di sospetto, che possa aiutarmi a capire.

Pian piano le ferite delle ali strappate incominciano a chiudersi lasciando un leggerissimo strato di pelle sopra.

Facevano parte di me, dopotutto erano mie ossa, mie piume e mio peso.

Ora che non le ho più, il mio corpo è piuttosto leggero e non so più poi così tanto abituata alla leggerezza.

Mi alzo in piedi per guardare gli ultimi raggi del sole della giornata. Questa città è tanto bella quanto misteriosa.

I miei libri, quelli su mia madre, non sono più tornati indietro e mi ritrovo per l'appunto in un vicolo cieco.

Nella testa sento come un orologio lo sgocciolio d'acqua e sempre la stessa visione...del ghiaccio che pian piano si forma.

Se solo riuscissi a capire da dove viene.

Mi giro dando le spalle alle città iniziando a camminare verso la porta anti panico.

Come se fossi un animale selvaggia riesco ad udire un leggerissimo tintinnio e la visione lucente di una gemma incastonata nel legno.

La porta anti panico viene aperta rivelando la figura del ragazzo bestia. "Rae" dice avvicinandosi di qualche passo.

Sono così impegnata a decifrare la provenienza del suono che non bado nemmeno a chi mi sta di fronte.

"Rae devo dirti una cosa importante" dice tra un mix di serietà e imbarazzo.

Forse se mi impegnassi di più sul suono potrei captare il segnale da dove proviene. Gemme incastonate nel legno non si è mai visto, magari vorrà dire qualcosa.

"Sono il messaggero degli inferi" dice quasi in sussurro facendo arrivare la sua voce non fritta alle orecchie, ma facendola risuonare nel mio cervello come se fosse una priorità.

Sgrano gli occhi sentendo dopo solo io soffio del vento trascinare via il mantello dalle gamba.

"Aaron, non ricominciare con i tuoi stupidi scherzi" dico mettendo due dita sul po te del naso. Non ricevo risposta, ha gli occhi bassi e fissi sul pavimento. "Aaron...ti prego dimmi che è uno scherzo" un informazione così grande è sempre stata sotto i miei occhi. Non mi risponde, il suo silenzio mi fa ribollire il sangue, un'altra bugia. "CHE SIGNIFICA AARON?" Urlo volendo sapere una risposta, le lacrime rigano già il mio viso.

"È questo che non volevi dirmi? Come fa un messaggero demoniaco a restare qui, il tuo posto è nel sottosuolo" non riesco a crederci di poter mai dire queste parole a lui.

"SONO SCAPPATO, SONO FUGGITO QUANDO HO SAPUTO CHE TU ERI RIMASTA COMPLETAMENTE SOLA" Urla avvicinandosi a me, ma io indietreggio. "Da quel giorni tutti ti danno la caccia, tutti vogliono ucciderti, vogliono la tua anima!" Si avvicina vedendo le sue lacrime scendere come fiumi d'argento. Non ho mai visto Aaron piangere e la cosa mi lascia scombussolata.

"Tutti chi?" Indietreggio ancora.

"Il mio popolo, il tuo popolo. Con la differenza che il mio vuole vederti morta" dice sentendolo singhiozzare.

"Mi hai mentito ancora, è per questo che io non so nulla di te" indietreggio puntandogli un dito contro. "Anche tu vuoi vedermi morta non è così?" Dico tra i singhiozzi.

"Ti sbagli. Rae sono qui per proteggerti da tutto" dice avvicinandosi per sfiorare le mie mani che tremano come foglie.

"Perché non dirmi nulla? Perché?" Dico sentendo il cuore tremare.

"Perché tu saresti andata via" dice serrando i pugni. "Non voglio che nessuno ti porti via da me, Rae. Tu non appartieni a questo mondo come nemmeno io!" Dice sfiorando le mie dita con le sue, ritraggo subito le mani.

"BASTA! BASTA! SMETTILA DI DIRMI BUGIE!" Indietreggio di molti passi. "Perché mi fai questo? SMETTILA!" Dico presa dal panico andando ancora più indietro, voglio stargli lontano, mi sento una lama trafiggere il cuore, non dovrebbe importarmi di nessuno, ma invece sto dimostrando tutto il contrario.

"RAE FERMATI!" Dice vendendomi incontro.

"VATTENEEE!" Urlo mentre indietreggio il mio piede sinistro esce fuori dal bordo e con tutto il mio peso vado giù dalla torre.

Le lacrime non si posano sul viso ma vengono spazzate via dal vento cosicché io possa guardarle sospese nell'aria come pioggia.

Il mantello sotto di me si attacca al retro del mio corpo per la tale velocità con cui cado verso il basso.

Menzogne su menzogne, non ricevo altro da lui, perché lo fa?

Il panorama della città cambia prospettiva ad ogni piano della torre che supero.

Chiudo gli occhi iniziando a sentire freddo, a questa velocità e da questa altezza il vento è molto gelido.

D'improvviso tutto si ferma, il vento, il mio corpo...tutto. Due braccia calde mi avvolgono in un abbraccio stringendo il mio mantello con le mani.

Sento un sbattito d'ali, pian piano riapro gli occhi scorgendo un paio d'ali enormi dalle piume nere come la notte, riconosco subito le sue zanne in crescita e i suoi occhi verde smeraldo. I suoi capelli biondi sono mossi dal vento provocato dalle sue ali, non ci muoviamo, siamo fermi sul posto ed io guardo i suoi per capire se ciò che ha detto è vero, gli occhi non mentono mai anche se neghi l'evidenza.

"Non ti lascerò mai, Rae" dice al mio orecchio. "È difficile starti lontano" mi stringe a se sorridendo con voce roca.

"Non dilungarti troppo babbeo e non fare gli occhi dolci con me" dico fredda nel vedere la sua espressione completamente cambiata.

"Anche se mi tratti male so che in fondo pensi il contrario Rae"

Angolo Autrice

Ringrazio davvero chi segue le mie storie.

Scusate se ci impiego molto a pubblicare, ma questa storia richiede impegno😅.

P.S. Mi piacerebbe avere un parere sulla mia nuova storia di avventura così da metterle a confronto su quale sia la migliore.

Baci&Biscotti 💋🍪

little_Wendy01

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