~Capitolo 10~
Sapere che i miei compagni sono salvi e non portano ferite di nessun grado mi fa stare bene. Mi hanno sempre aiutato nel momento del bisogno. La cosa più strana è, perché nessun cittadino ricorda nulla?
Ho rifiutato qualsiasi aiuto di tipo medico, l'ultima volta hanno prelevato del sangue dal mio corpo e la città si è trasformato in un accumulo di ibridi.
Guardo la città dalla vista in corridoio.
Possibile che era mia madre? Eppure le somigliava così tanto, un angelo che camminava nell'aria.
Più vedo cose che non conosco, cose inaspettate, più mi rendo conto che oltre a quello che si vede con gli occhi c'è dell'altro, ma non riusciamo a vederlo, lo percepiamo e basta.
Dalle persone viene considerata la forma più gentile della pazzia.
"Rae" sento la sua voce in un sussurro, ero assorta così tanto nei miei pensieri che non mi sono accorta di lui e dei suoi passi.
"Ho visto mia madre BJ" mi appoggio contro il vetro. Lui sospira sonoramente.
"Rae-"
"Non credi sia l'ora di parlarmi di te, Aaron?" Alzo gli occhi per guardarlo nei suoi.
"È troppo presto" la sua risposta mi sconvolge, sa qualcosa, ma cosa di preciso?
"Cosa sai, Aaron?" Dico seria avvicinandomi ad un palmo dal suo viso.
"È presto per parlarti" Dice sistemandosi i capelli con una mano.
"Hai vissuto con me per un intera vita in sotto forma di lupo senza che io sapessi qualcosa, e questo è tutt-"
"Rae, mi è difficile anche starti vicino nelle mie condizioni" dice avvicinandosi con il capo fino a sfiorare il mio naso con il suo. I suoi canini crescono lentamente. "Smettila di rendermi le cose difficili" dice ansimando mentre afferra i mie polsi.
Indietreggio di poco per far calmare la sua asma. "Devi dirmi ciò che sai, io non so nulla di te!" Dico guardandolo negli occhi.
"A tempo debito lo farò, non sei ancora pronta" dice chiudendo gli occhi.
"Amica!" Sento la voce di Laika a qualche metro di distanza da noi, affacciata dal soggiorno che ci guarda confusa.
Mi allontano da lui per fargli ritrarre i suoi canini.
"È ora di cena! Venite a mangiare!" Dice una volta che anche BJ si è voltato nella sua direzione per sorridergli.
"Arriviamo subito, Laika" Risponde lui prima che potessimo guardarci negli occhi.
"Sei fortunato che non abbastanza forza da spedirti su Venere" bisbiglio linciandolo con lo sguardo prima di superarlo.
"Rae! So che mi vuoi bene" dice venendomi dietro.
"SORPRESA!" Urla Laika lanciando dei coriandoli addosso a me.
"Per cosa?" Dico confusa guardando il soggiorno allestito da festoni e palloncini.
"Hai sconfitto Kratos, sorellina! È il minimo che noi possiamo fare per te" interviene Càlél creando della neve che ricopre tutta la stanza.
"Stai attento con quella neve! Entreranno tra i miei circuiti" dice Dexter trucidandolo con lo sguardo.
"Una pulizia al tuo cervello non fa mica male Dex" dice il moro ghignando.
Dexter viene fermato appena in tempo da Laika che lo spinge il più lontano da Càlél.
Sembra un sogno vederli vivi e vegeti qui, nella torre. Il brutto incubo di ieri mi ha fatto tremare il cuore, su ognuno di loro.
"Grazie ragazzi!"
**
Sembrerà folle, ma voglio avere un contatto con mia madre anche se questo mi spinge oltre i miei limiti, oltre il regno dei morti e dei vivi. Ho bisogno di sapere.
Accendo tutte le candele tagliando l'aria con la mano.
Intorno a me, sul pavimento, cospargo di una soluzione salina e germogli di calle, le calle evitano e proteggono gli esseri viventi dal mondo dei morti nel caso uno di loro tramite la mia meditazione, tramite il mio portale mentale possa uscire fuori.
La soluzione salina allontana qualsiasi spirito maligno se cosparsa in modo circolare.
Mi siedo a gambe incrociate al centro della soluzione salina a meditare. "Melthrion Asdral Nethar" dico sottovoce una volta liberata la mente da ogni altro pensiero concentrandomi solo sulle aure che posso percepire ad occhi chiusi.
"Regno dei morti, regno degli inferi, tu che vedi e provvedi alle tue anime, voglio da te un contatto con un anima pura e bianca, eliminala dal tuo oscuro cerchio ultraterreno e dammi la sua parola" sento il vento spegnere le candele restando completamente al buio.
Sento una potente aura, non maligna, mi concentro sulla sua energia finché non sento la sua voce.
"Torna, torna da me, sorellina. Il tuo regno ha bisogno di te. Ha bisogno della sua gemma preziosa, tu gemma sacra sta attenta" la sua voce maschile piena di dolore e così familiare riesce a farmi rabbrividire.
"Di cosa stai parlando?" Dico cedendo alla mia mente di interferire con altri pensieri.
"Il ghiaccio sta arrivando, ascolta il suo ticchettio, congelerà tutti. E tu non potrai far nulla per fermarlo, sorellina"
Il contatto si rompe, il restante del mio potere non poteva reggere ancora per molto.
"Ticchettio? Quale ticchettio sta parlando?" Mi alzo per controllare il cielo. Improvvisamente come un eco sento il rimbombo di una goccia d'acqua cadere, la visione del ghiaccio formarsi da singole gocce d'acqua.
"Abbiamo i minuti contati" dico guardando il pavimento, la soluzione salina e i germogli di calle sono completamente svaniti.
"Non era un defunto."
"Ho avuto un contatto con un altro essere vivente"
Nota Autrice.
Diamo inizio alle questions!
Ditemi se siete a favore su una page completamente dedicata ai miei libri.
Vediamo se riuscite a rispondere a questa domanda:
'Quanti libri della Saga Gemmis Lacrimae ci saranno in totale?'
Risposta nei commenti, il vincitore riceverà voti alle proprie storie.
Scherzi a parte!
Siete tutti fantastici e grazie di seguire le mie storie!
Baci&Biscotti 💋🍪
little_Wendy01
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