Cap 9: Rapunzel
Presi Cassandra e l'aiutai a rimettersi in piedi.
-Avevi molta paura lassù, eh?- dissi. La linea retta sulle sue labbra mi fece sapere che era arrabbiata per averla seguita, ma aveva gli occhi spalancati e vulnerabili.
-Niente affatto.- disse lei, rifiutandosi di guardarmi.
-Allora avevo ragione!- dissi, camminando nell'acqua limpida e fredda. -Lo credevi anche tu che la laguna fosse un posto reale. Lo sapevo! E quelle erano mappe in camera tua, non è vero?-
-Sì.- disse Cassandra, camminando dietro di me. -Volevo solo assicurarmi che fosse sicuro prima che veniste qui con me.-
-Lo apprezzo molto, ma quello che devi sapere di me è che amo l'avventura. Sono stata in una torre per 18 anni, quindi voglio vedere il mondo.- dissi.
-Dovreste andare a casa.- disse. -Subito.-
-Niente da fare.- dissi. -Mi sento più a casa esplorando il regno che a imparare l'etichetta!-
-Non ha importanza.- disse. -Non è sicuro.-
-Ma è divertente.- dissi.
-Qualcuno ha idea di dove siete?- chiese Cassandra. Strinse gli occhi. -Lo avete detto a Eugene?-
-No.- Non vedevo Eugene dalla sera prima. Dopo che Cassandra aveva lasciato la mia stanza, mandai Pascal a seguirla. Lo incaricai di venire da me, se fosse andata da qualche parte. -Perchè non possiamo lasciare che qualcuno lo sappia?-
-Dell'antico potere segreto del regno?- chiese lei.
-Sì.- dissi. -Perchè la mia famiglia non dovrebbe esserne a conoscenza?-
-Se questa informazione andasse nelle mani sbagliate, potrebbero esserci dei guai seri.-
-Che tipo di guai? Voglio sapere. Devo sapere.- dissi. E poi lo vidi. Lo vedemmo. Sussultammo.
-Whoa! E' la laguna perduta!-
Un uccello solitario cantò una sinfonia complessa.
-E' così... blu.- disse Cassandra.
Il sole brillava sull'acqua in un abbagliante schermo di luce. Un banco di pesci gialli scivolava sotto la superficie, il sole danzava sulle loro pinne. In un altro angolo, una luminosa stella marina arancione si era aggrappata alle rocce. Le pareti che circondavano la laguna erano ricoperte di muschio color verde brillante.
-Hai mai visto un posto così... bello?- chiesi. Cassandra scosse la testa. Il cristallo blu mi chiamava. -Non riesco a prenderlo.- dissi, incapace di contenere la meraviglia. -Mi tuffo!- Mi spogliai fino alla canottiera e mutandoni e mi tuffai, lasciandomi affondare prima di nuotare davanti alla luce. L'acqua limpida e fredda mi circondava come un abbraccio. -Cassandra, devi venire anche tu!-
-Non posso.- disse.
-Sì che puoi!- dissi. -Salta e basta.-
-No.- disse lei, aggrottando la fronte.
-Perchè no?- chiesi. Mi immersi sott'acqua, deglutii un sorso e riaffiorai come una fontana.
-Perchè sì.- disse lei, incrociando le braccia.
-Perchè dici così?- chiesi.
-Ugh!- grugnì. -Dov'è il potere segreto?-
-E' qui da qualche parte.- dissi. Questa non era semplice acqua. Era come l'acqua da un sogno: fredda, leggera e dolce. Feci una capriola, soffiai delle bollicine e scalciai un invito in acqua. Ondeggiai. -Si sta così bene! Non è nemmeno tanto fredda...-
-Credete che mi importi di avere freddo?- sbottò. Si voltò.
Mi fermai, galleggiando. -Cassandra?-
-Non capite, Rapunzel.- disse, gettando le braccia in aria. -Non so nuotare!-
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