Cap 35: Cassandra
-Che diavolo ci fanno qui tutte queste guardie?- chiesi. Ci accovacciammo, mentre ci nascondemmo dietro un gruppo di alberi ai margini dei terreni del castello. La caviglia mi pulsava. I lembi di nebbia erano nell'aria autunnale, rinfrescandoci. A giudicare dal cielo color livido, erano circa le 4 e mezzo del mattino.
-Ti stanno cercando.- disse Rapunzel.
-Impossibile. Sono qui per la festa.- dissi, chiedendomi come avremo superato le guardie e arrivare nelle nostre stanze senza farci vedere.
-La festa è finita ore fa.- disse Raps.
Gufo, che era stato mandato avanti a perlustrare la scena, mi atterrò sul braccio. -Cosa dici, Gufo? Sanno che Raps è fuori dal castello?-
Gufo arruffò le penne e bubbolò piano. -E' un "no".- dissi.
-Oh, bene! Il piano Dahlia ha funzionato!- disse Rapunzel.
-Quindi tutta questa sicurezza è per me?- chiesi sottovoce, non avendo proprio intenzione di fare la domanda a voce alta. Era dura per me comprendere che così tante persone si sarebbero preoccupate della mia assenza.
-Certo che sì.- disse Rapunzel, prendendomi per un braccio. -Cass, non lo vedi? Molte persone tengono a te. Io, tuo padre, i miei genitori, Friedborg...-
-Friedborg?- chiesi, incurvando un sopracciglio. -Raps. Ma fammi il piacere.-
-Sono sicura che fosse preoccupata! E so che magari non mi credi, ma anche Eugene era preoccupato.-
-Hai ragione.- dissi, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. -Non ti credo.-
-So che l'hai preso per il verso sbagliato, ma Eugene non è così male come pensi. E' molto meraviglioso, in realtà. E' gentile e disponibile e dolce e bello...-
-Ok, ok, ok! Ho capito cosa intendi!- dissi.
-E comunque, sei l'unica altra persona in tutta Corona a sapere dell'antico potere.- disse Raps. -Il tuo posto è qui tanto quanto per me. E sai che con me non ne puoi discutere.-
Ha ragione lei, pensai. E non era una cosa che riuscivo ad ammettere di solito. Notai che i suoi piedi nudi erano ricoperti di terra.
-Ehi, quando sei regina ed io capitano delle guardie, credi che potremo mettere fuori legge i tacchi alti?- chiesi.
Rise. -Non so come metterli fuori legge, ma di certo potremo stabilire una moda.-
Gufo bubbolò, allertandomi che qualcuno si stava avvicinando. Tirai Rapunzel per un braccio, abbassandola nell'ombra.
Sussurrai: -Adesso concentriamoci sull'entrare. O almeno far entrare te.-
-Che vuoi dire? Io non vado senza di te!- disse Rapunzel.
-Raps, se Gufo ha ragione e nessuno sa che sei sparita, dobbiamo assicurarci che tu sia nelle tue camere il prima possibile e che tu ce la faccia in silenzio e in sicurezza. Sarà meglio per tutti noi.-
-E tu allora?- chiese Raps.
-Io mi arrenderò.- dissi. -Qualunque sia la punizione per essere scappata, dovrò scontarla.-
-Siamo una squadra. Ci arrendiamo insieme.- disse Raps.
-No -se lo facciamo, la punizione sarà peggiore.- dissi. -Lo dovresti sapere a quest'ora. Inoltre, hai i capelli bagnati. Ci saranno troppe domande.-
Rapunzel lo prese in considerazione e poi annuì. -Allora qual è il piano?-
-Creerò una distrazione arrendendomi, le forze delle guardie saranno ridotte.- dissi. -E poi tu sfrecci in giardino sotto la tua finestra e aspetti finchè la via non è libera. Manderò Gufo ad avvertire Pascal. Può aprire la finestra...-
-E poi userò i capelli per arrampicarmi fino in camera mia.- disse Rapunzel. Si morse il labbro. -Dahlia è ancora lì, credo.-
-A lei ci penseremo dopo.- dissi. -Quando viene l'alba, forse il tuo "rubacuori" Eugene può scortarla in segreto fino al mercato.-
-Per me lo farebbe.- disse Raps. -E anche per te.-
-Ci crederò quando lo vedrò. Sei pronta?- chiesi.
Raps annuì. Si appiattì contro il terreno. Poi mi alzai e camminai davanti al castello, pronta ad affrontare il mondo.
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