Cap 14: Rapunzel
-Uno e 2 e 3 e 4 e uno e 2 e 3 e 4.- contò Monsieur LaFleur. Batté le mani a ritmo, mentre cercavo di fare l'allemanda con un partner immaginario. -Passi leggeri, braccia in una cornice e girare a rosetta!-
Inciampai e Monsieur LaFleur fece cenno ai musicisti di fermarsi. Schioccò la lingua e scosse la testa.
-Non, non, non. Così non funziona. Pas de tout!- Espirò profondamente piuttosto a lungo, facendo tremare le narici.
-Principessa, al fine che voi facciate l'allemanda, la vostra mente dev'essere presente come pure il corpo. I 2 devono lavorare in armonia, altrimenti la danza è imperfetta.-
-Sì, Monsieur.- dissi, chinando la testa. Non riuscivo a non pensare al fatto che avevo raccontato a Eugene la mia avventura con Cass. Lei non sospettava niente e ciò lo rendeva peggio. Mi sentivo così bene ad aver finalmente detto a Eugene la verità, ma il senso di colpa nei confronti di Cass mi tormentava. -Mi dispiace. Ho tante cose per la testa.-
-Corpo, mente ed anima devono unirsi a questa danza sontuosa, l'espressione più pura dell'eleganza. Siete pronta?-
-Um, credo di sì?- dissi.
-Molto bene.- disse e i musicisti ricominciarono a suonare. Avevo appena iniziato a fare il demi-coupè e la fuettè, quando Monsieur LaFleur disse: -Per quanto riguarda la riverenza? Mon cherie, le riverenze non possono essere messe da parte come vecchi cavoli!-
-Oops.- dissi.
-Ci serve Eugene.- disse. -Avrei dovuto saperlo.-
-Davvero?- chiesi. Amavo Eugene, ma non ero sicura del perchè dovesse essere in questa particolare lezione di danza.
-Ma certo, siete innamorata! Non c'è niente di più distraente. Uno deve semplicemente arrendersi all'amour.-
-Credo che abbiate ragione.- dissi.
Sebbene non fossero i pensieri di Eugene a distrarmi, avrebbe sicuramente reso questa lezione di danza più divertente. Monsieur LaFleur andò a cercarlo ed io esaminai sul perchè avessi fatto la scelta giusta nel dirgli che Cass era stata quella che mi aveva portato fuori dal regno. La nostra relazione dipende dalla fiducia e dall'onestà. Lui è il mio compagno in tutto. Il segreto della laguna è tra Cass e me. Non la tradirei mai. Ma i capelli sono miei -e il modo in cui sono ricresciuti è una delle cose più grandi che mi siano mai capitate. E' il mio peso da sopportare. Non posso tenerglielo nascosto senza mettere una barriera tra noi.
Quando Eugene camminò dalla porta con quel sorrisetto furbo in viso, mi brillò il cuore.
-Mettetevi in posizione, mie colombe.- disse Monsieur LaFleur. La musica cominciò.
Eugene si inchinò e io feci una riverenza. Lui mi conosce, pensai. In mezzo al caos di aver disobbedito ai miei genitori e i miei capelli erano ricresciuti, era una bella sensazione essere conosciuta. E anche io conoscevo lui. Non avrebbe detto ad anima viva che Cass era stata quella che mi aveva portato fuori dal regno la notte in cui ricrebbero i miei capelli. Ci si poteva fidare di Eugene.
-Sono contenta di avertelo detto.- sussurrai.
-Anche io.- disse lui. Per un secondo, posai la fronte sul suo petto.
-Ahem.- disse Monsieur LaFleur. -So che questa danza è romantica, ma dobbiamo resistere dal rompere la forma. E' nella tensione del desiderio e della resistenza che vive la danza.-
-Questo tizio è proprio filosofo.- mormorò Eugene fra i denti. Ridacchiai, ma raddrizzai le labbra quando Monsieur LaFleur mi rivolse uno sguardo serio. Eugene ed io sostenemmo lo sguardo l'uno dell'altra, mentre ballavamo l'allemanda attraverso la sala da ballo. I nostri passi erano in sincronia e ci muovevamo a ritmo. A malapena sentivo i piedi toccare terra.
-Bellissimo.- disse Monsieur LaFleur, come se stessimo volando attraverso la stanza, tutti i passi della danza si univano alla musica esattamente come dovevamo fare. -Incantevole!-
Per un momento mi sentivo come se, forse, sarebbe andato tutto bene.
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